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Cronaca

Confintesa si espande negli Usa, inaugurato il primo ufficio in Florida

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ROMA (ITALPRESS) – La presenza globale di Confintesa si amplia con l’apertura del suo primo ufficio negli Stati Uniti, nello Stato della Florida. L’inaugurazione ufficiale ha visto la partecipazione di numerosi italiani residenti nella zona, mentre il segretario generale di Confintesa, Francesco Prudenzano, ha guidato la cerimonia, sottolineando l’importanza strategica di questa nuova iniziativa.
Durante il discorso inaugurale, Prudenzano ha enfatizzato il ruolo cruciale che l’ufficio della Florida assumerà, posizionandosi come un punto di riferimento essenziale per tutti i “Comites” italiani nella regione. L’obiettivo principale di questa sede sarà fornire servizi sindacali e assistenza CAF, fungendo simultaneamente da solido collegamento tra gli italiani residenti negli Stati Uniti e la loro terra d’origine.
“Questa inaugurazione – ha detto Prudenzano – rappresenta solo il primo passo oltre i confini, un impegno volto a consolidare la presenza del nostro sindacato oltre oceano e l’apertura dell’ufficio negli Stati Uniti è mirata a fornire un supporto significativo agli italiani che lavorano nel Paese, offrendo loro assistenza legale e fiscale adeguata. Si stima che ben 35.000 italiani iscritti all’AIRE nella Florida beneficeranno direttamente da questo progetto”.
Prudenzano ha anche anticipato l’attivazione prossima di un servizio di patronato, espandendo ulteriormente la gamma di servizi offerti da Confintesa agli italiani che si trovano oltre oceano. Prudenzano ha espresso il suo sincero ringraziamento all’avvocato Massimo Reboa e al suo studio legale, riconosciuti come partner fondamentali per la riuscita del progetto.
Ad accompagnare il segretario Prudenzano c’erano i membri della segreteria generale, Claudia Ratti, Domenico Amato, e la responsabile dell’ufficio formazione di Confintesa, Nicoletta Morgia.
“Questa iniziativa – ha aggiunto Prudenzano – è parte di una strategia di espansione internazionale finalizzata a garantire un supporto completo ai connazionali che risiedono o lavorano all’estero e si propone di essere un punto di riferimento per la comunità italiana negli Stati Uniti, offrendo servizi essenziali anche per facilitare l’integrazione e fornire un valido supporto nelle questioni sindacali oltre che legali e fiscali”.
La presenza di Confintesa oltre oceano si prospetta come un nuovo capitolo nella storia del sindacato, promettendo di colmare le esigenze della crescente diaspora italiana negli Stati Uniti.

– foto ufficio stampa Confintesa –
(ITALPRESS).

Cronaca

MAX PEZZALI, TRA FESTA AD APPIANO E POLEMICHE PER UNA BENEMERENZA A PAVIA. ARRIVA LA RISPOSTA DI MAX E SPIAZZA TUTTI!

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eri ad Appiano Gentile ha fatto capolino Max Pezzali, grande tifoso nerazzurro. Ed è stata festa con tutti i giocatori e lo staff. Oggi invece a Pavia, la sua città, dopo il successo riscontrato dalla serie andata in onda su Sky, a far notizia sono le polemiche legate alle benemerenze di San Siro. Gli avvocati di Max Pezzali hanno inviato una lettera al sindaco di Pavia, Michele Lissia, e alla giunta chiedendo di non assegnare la benemerenza a Mauro Repetto, ex degli 883, che ha fatto tappa per la sua “prima” del nuovo tour nelle settimane passate proprio al Teatro Fraschini di Pavia. Sullo sfondo c’è una causa civile tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto. I legali di Max Pezzali sostengono che i diritti sul nome della band spettano soltanto a chi della band ha il merito della notorietà, cioè a Pezzali. Se il Consiglio comunale, nonostante la richiesta di soprassedere all’assegnazione della benemerenza, procederà comunque in tale senso, gli avvocati si riservano di far valere le ragioni di Max Pezzali nei confronti del Comune di Pavia. Come andrà a finire la vicenda? Chiude la polemica proprio Max sul suo profilo Fb e precisa: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”. Chapeaux.

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Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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