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Cronaca

CONSORZIO TUTELA VINI OLTREPÒ PAVESE, ELETTO IL NUOVO CDA: TUTTI I NOMI. CALLEGARI SCHIERA TERRE D’OLTREPÒ CON I PRODUTTORI DI FILIERA. “DIALOGO COOPERAZIONE E PRODUTTORI PER IL RILANCIO DEL TERRITORIO”

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Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese rinasce da un “patto di territorio”. Oggi l’assemblea dei soci ha visto compiersi un riequilibrio dal significato storico: Umberto Callegari, CEO di Terre d’Oltrepò, dopo un lungo lavoro di tessitura lontano dai clamori mediatici, ha consegnato ai produttori il timone dell’ente consortile convogliando  i suoi voti da “grande elettore” (quello che pesa di più nelle scelte e nell’urna elettorale Ndr) sui candidati produttori di filiera. Una scelta in discontinuità con il passato e nel solco della coerenza dopo che Terre d’Oltrepò, la più grande cooperativa vitivinicola della Lombardia, è diventata la prima filiera certificata a livello regionale. Questa svolta in Consorzio è stata resa possibile anche dall’ottimo dialogo creatosi tra Terre d’Oltrepò e Torrevilla, l’altro brand locale della cooperazione da sempre orientato all’autentico Oltrepò e alla qualità in bottiglia.

Se in passato Terre d’Oltrepò aveva scelto di stringere alleanza soprattutto con gli imbottigliatori-clienti stavolta Callegari ha voluto schierare in maniera convinta la cantina dalla parte dei produttori, certo del fatto che siano proprio loro a doversi occupare con metodo, dinamismo e passione al ridare performance a quelle denominazioni che devono diventare marchi esse stesse, generare valore e aprire nuovi mercati. C’è ancora molto da fare a livello consortile e Callegari, insieme agli altri soci del Consorzio che oggi hanno votato per il rinnovo degli organismi dirigenti dell’ente, vuole puntare sulla comunione d’intenti con la moltitudine di detentori di nomi collettivi da far brillare di più e meglio.

A comporre il nuovo Cda del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese scelti tra 28 candidati all’esito del voto odierno saranno:

Categoria viticoltori: Cristian Calatroni (Calatroni di Calatroni Cristian), Caterina Cordero (Cordero SSA), Camillo Dal Verme (Az.Agr. Dal Verme Camillo e Filippo SS), Luigi Gatti (Legoratta), Daniele Passerini (Molino di Rovescala), Valeria Radici Odero (Frecciarossa Srl Società Agricola), Paolo Verdi (Az.Agr. Verdi Paolo).

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Categoria vinificatori: Antonio Achilli (Az. Agr. Manuelina SSA), Massimo Barbieri (Torrevilla Vit. Associati Soc. Coop Agr), Umberto Callegari (Terre d’Oltrepò Scapa), Fabiano Giorgi (Giorgi Srl), Ottavia Giorgi Vimercati di Vistarino (Conte Vistarino SS), Roberto Lechiancole (Prime Alture Srl), Francesca Seralvo (Agricola Mazzolino Srl).

Categoria imbottigliatori: Luca Bellani (Az. Agr. Cà di Frara), Quirico Decordi (Vinicola Decordi del Borgo Imperiale Cortesole SPA), Federico Defilippi (Agricola De Filippi Fabbio), Renato Guarini (Losito e Guarini Srl), Paolo Tealdi (Castello del Poggio Sarl), Pier Paolo Vanzini (Az. Vitivinicola Vanzini Sas), Valeria Vercesi (Soc. Agricola Vercesi Nando e Maurizio SS).

E’ il primo giorno di un nuova era e a testimoniarlo, stavolta, non ci sono parole o “selfie” ma un organigramma dirigenziale che nelle premesse parte con un vantaggio che non c’era mai stato nel recente passato: si gioca tutti dalla stessa parte, nel dialogo e nella trasparenza. Per il molto che si è detto e non si è del tutto fatto negli anni appena trascorsi, il percorso sarà lungo e non privo di ostacoli ma Callegari, che già aveva fatto notizia con la presentazione del primo vero e articolato piano industriale di Terre d’Oltrepò degli ultimi vent’anni, chiamando tutti all’appello dei conferimenti totali alla cantina per le prossime vendemmie per poter redistribuire utili in costante crescita, ora lascia il segno con una politica di voto in Consorzio che in molti non si aspettavano sarebbe stata così convintamente ben spesa.

Umberto Callegari, raggiunto telefonicamente, in poche parole dice tutto: «Terre d’Oltrepò sosterrà un progetto di Consorzio che non guardi solo agli aspetti tecnici, ma anche agli aspetti morali ed etici del territorio. Solo se tutti noi saremo capaci di agire come un sistema in modo etico l’Oltrepò potrà davvero rinascere».

Ora al territorio vitivinicolo da 13.000 ettari che produce oltre il 60% del vino dell’intera Lombardia e che è capitale italiana del Pinot nero, del Metodo Classico e di altri grandi vini da posizionare a valore sui canali tradizionali e della distribuzione moderna, non rimane che proseguire nel cammino del rinnovamento, guardando avanti con convinzione e unità. Stando alle indiscrezioni che filtrano tra gli addetti ai lavori si profilerebbero anche cambiamenti radicali negli uffici del Centro Riccagioia di Torrazza Coste, sede operativa del Consorzio.

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Cronaca

Riciclo, Piunti “Conou un piccolo miracolo di cooperazione”

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ROMA (ITALPRESS) – “Tutta la filiera del riciclo italiana – che non è solo l’olio minerale – è particolarmente brillante, ha dei risultati sicuramente superiori alla media europea, ma gli italiani non lo sanno. Nel nostro piccolo cerchiamo di fare comunicazione su questo tema, perchè all’origine di questa eccellenza italiana c’è anche la nostra mentalità di Paese povero di risorse”. Inoltre “l’industria del riciclo è nuova, gli impianti e le tecnologie sono nuove e il sistema autorizzativo si basa sulle province e sulle Arpe provinciali regionali: il dialogo con le amministrazioni provinciali che danno le autorizzazioni qualche volta può essere difficile, credo che il polo centrale di know-how dovrebbe dare un grande supporto agli enti locali, altrimenti si rischiano anomalie e sperequazioni”. Lo ha detto Riccardo Piunti, presidente del Consorzio Nazionale Oli Usati (Conou), intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
Conou è “un piccolo miracolo di cooperazione nato 40 anni fa, indirizzato da una legge che ha chiesto alle compagnie petrolifere di recuperare l’olio lubrificante una volta che non serve più. Oggi raccogliamo il 100% dell’olio usato in 103mila luoghi tra officine, garage e fabbriche in Italia, a titolo gratuito, e gli ridiamo una nuova vita”, ha spiegato Piunti. In un anno, “con circa 600 mezzi di raccolta raccogliamo 190 mila tonnellate di olio minerale usato”.
Il tema dell’ambiente “diventa sempre più stringente, ci sono Paesi dove la situazione è veramente disastrosa che devono impostare un modo” per rimediare: abbiamo ricevuto le delegazioni di imprese petrolifere dell’Arabia Saudita, dell’India e della Turchia”. In passato, “imprese o Paesi ci consultavano sulle nostre modalità per rigenerare l’olio: questa volta, il tenore delle domande era incentrato sul modello. Come si fa a realizzare questo sistema senza dover mettere un poliziotto in ognuno dei 103 mila luoghi? Noi non ne abbiamo neanche uno: abbiamo degli standard, anche etici, che i nostri raccoglitori devono rispettare”, inoltre “bisogna far convergere l’interesse economico con quello ambientale, utilizzando le risorse del consorzio per favorire il loro comportamento”.
Dall’altra parte, ci sono dei Paesi interessati ad acquistare le imprese italiane. “Le imprese europee vengono a fare shopping da noi, alcune delle nostre imprese sono state acquistate da gruppi stranieri che si occupano di rifiuti”, ha spiegato.
Conou sarà tra i protagonisti di Ecomondo, l’evento di riferimento in Europa e nel bacino del Mediterraneo per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare, in programma dal 5 all’8 novembre a Rimini. “Nel nostro stand terremo tre seminari brevi su tre temi: la cybersicurezza, la sostenibilità dei lubrificanti e i famosi PFAS, un tema a cui teniamo molto: crediamo che sia una battaglia da portare avanti, anche l’Europa sta dandosi da fare per bandire il più possibile l’utilizzo di queste sostanze che sono una minaccia per la specie perchè attaccano il sistema riproduttivo. In più, essendo indistruttibili, si accumulano nell’acqua e nell’ambiente”.
Su alcuni temi, come questo, “l’Europa è molto di traino”, ma in alcuni casi “va avanti anche facendo degli errori: anni fa, l’Europa si accingeva a fissare un limite minimo di rigenerazione dell’85% che per noi sarebbe stato facile da raggiungere visto che siamo al 98%, ma non l’ha fatto perchè in Europa al momento l’olio usato viene bruciato e ci sono molti interessi a continuare così”.
Conou ha anche ottenuto una certificazione per la parità di genere. “Riflettere sul sistema aziendale rispetto alla parità di genere significa scavare in una miniera che il passato ha accumulato, dove c’è tanta roba buona”, ha concluso.

– foto xi2/Italpress –

(ITALPRESS).

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REGIONE LOMBARDIA – AGLI ATENEI LOMBARDI 50 MILIONI PER PROGETTI DI RICERCA E INNOVAZIONE

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50 milioni di euro per ricerca e innovazione destinati agli atenei lombardi. Lo ha annunciato l’assessore all’Università, Ricerca, Innovazione di Regione Lombardia, Alessandro Fermi, in occasione di un incontro all’Università degli Studi di Milano.

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TG NEWS ITALPRESS – 17 OTTOBRE 2024

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I fatti del giorno: Il leader di Hamas Sinwar ucciso a Gaza dall’esercito israeliano – Neonati morti, riesame dispone carcere per Chiara Petrolini – Milano, arrestato barista che ha ucciso il ladro di Gratta e Vinci – Donna uccisa a Firenze, arrestato nipote barricato in casa – Maltempo, chiuso casello A12 a Recco per allagamenti – La Bce taglia per la terza volta tasso di interesse di 0,25 punti – Istat, nel 2023 in povertà assoluta 2,2 milioni di famiglie – Anas al Festival dello Sport per la cultura della sicurezza stradale – Previsioni 3B Meteo 18 Ottobre.

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