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Cronaca

A Roma e Milano due opere di street-art per la riqualificazione

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MILANO (ITALPRESS) – Un nuovo progetto sociale che vede protagoniste due opere di street-art a Roma e Milano è stato presentato da glo, brand di BAT Italia per i dispositivi a tabacco scaldato.
Due diversi murales legati tra loro da un unico obiettivo: riqualificare aree urbane decentrate e diverse tra loro attraverso la forza esplosiva di colori e forme che richiamano il nuovo glo Hyper Pro, il primo dispositivo della categoria ad avere l’innovativo smart Led display. Cinque sono i colori usati nelle opere, gli stessi della nuova gamma Hyper Pro. A Milano l’opera firmata da Shek17 mostra linee e colori in movimento che sprigionano gioia e positività mentre a Roma, invece, Nicholas Perra fonde tecniche tradizionali e sperimentali per incuriosire e invitare il pubblico ad affacciarsi su nuovi orizzonti.
Il progetto è stato ufficialmente inaugurato oggi presso il glo Discovery Store di Milano. Alla presentazione, accanto al management glo, è intervenuta anche la giornalista Clara Amodeo, esperta di urban culture. Moderati da Luca Dini, direttore editoriale di F, hanno offerto ai presenti una stimolante riflessione sul ruolo giocato oggi dall’innovazione, chiave di comunicazione imprescindibile per connettere le persone e condividere le proprie passioni, e dalla street art, una forma di espressione che negli anni si è evoluta, diventando elemento di trasformazione delle nostre città e veicolo di messaggi sociali.
glo ha scelto quindi di esprimersi attraverso il linguaggio della street-art, per portare il proprio messaggio di positività in aree urbane decentrate. Una forma d’arte che ha acquisito sempre più valore nei contesti cittadini, passando da una forma di espressione che risponde alle necessità di autoaffermazione del singolo a libera espressione di una città che vuole riappropriarsi dei suoi spazi e, infine, vero e proprio land mark del territorio per creare aggregazione e socialità.
“Abbiamo deciso di celebrare il lancio del nostro ultimo dispositivo glo Hyper Pro attraverso questo progetto di social ARTvertising perfettamente in linea con i valori della marca glo”, racconta Antonino Grosso, Head of Marketing Deployment Italy di BAT Italia. “L’innovazione di glo vive non solo attraverso i nostri prodotti, oggi ancora più innovativi e caratterizzati da features uniche nella categoria di riferimento in Italia, ma anche attraverso il modo di comunicare con i nostri consumatori adulti. Vogliamo offrire alla collettività opere di riqualificazione in grado di stimolare la positività e valorizzare le opportunità offerte dai media digitali. Siamo certi che i cittadini di Milano e Roma sapranno apprezzare questo progetto”.
“Il socialARTvertising è una vera e propria filosofia che, unica nel suo genere, nata in Italia, unisce la comunicazione al potere visivo e culturale dell’Urban Art, alla rigenerazione degli spazi urbani e alle illimitate opportunità dei media digitali. Un modo, insomma, per mettere in connessione i brand con lo spazio urbano e chi lo spazio urbano lo vive ogni giorno, creando un vero e proprio scambio tra i due. Lo dimostrano le due opere di questo progetto: in tutte loro, mentre il brand glo comunica i propri valori e messaggi in maniera creativa, il tessuto sociale urbano fruisce non solo di un’opera d’arte ma anche di una vera e propria operazione site specific, che crea aggregazione ma anche rigenerazione e riqualificazione del territorio” commenta Clara Amodeo.
Le due opere di street art rimarranno on air per tutto il mese di marzo a questi indirizzi: Milano, viale Monza 79 – Roma, via Fortebraccio 19.
-foto ufficio stampa Msl –
(ITALPRESS).

Cronaca

E’ morta Ornella Vanoni, leggenda della musica italiana

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morta, all’età di 91 anni, Ornella Vanoni. “Con profondo dolore riceviamo la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni. Grazie per tutto quello che ci hai regalato Ornella, lo terremo sempre nel nostro cuore” si legge sul profilo X di “Che tempo che fa”, programma in cui era stata spesso ospite.
Nata a Milano, considerata tra le maggiori interpreti della musica leggera italiana, è stata una delle artiste italiane dalla carriera più longeva. Inizia a lavorare nel 1956 (come attrice in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello dopo avere studiato all’Accademia di arte drammatica” del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler del quale è diventata allieva prediletta e compagna). Nel 1957 il debutto canoro con le “canzoni della mala”, brani che traggono spunto da antiche ballate dialettali e raccontano storie di poliziotti e malfattori. Dopo gli esordi, il suo stile interpretativo unico e sofisticato le consente di attraversare un repertorio che comprende il pop d’autore, la bossa nova (da ricordare l’album “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria” realizzato con Toquinho e Vinicius de Moraes) e il jazz che la porta a collaborare con musicisti del calibro di George Benson, Michael Brecker e Randy Brecker, solo per citarne alcuni. E a vendere oltre 55 milioni di dischi con i suoi 112 lavori pubblicati, tra album, EP e raccolte, con autori che portano il nome di Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Franco Califano, Mogol, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
Nel 1960 Vanoni incontra Gino Paoli con il quale nasce un’intensa stria d’amore che va di pari passo con la collaborazione artistica: basti citare l’indimenticabile “Senza fine”. Nonostante l’amore per Paoli, la cantante sposa l’impresario teatrale Lucio Ardenzi da cui si separa ancor prima che nasca il figlio Cristiano. Non a caso, il suo primo 45 giri di grande successo commerciali è “Cercami” dedicata proprio a Paoli. Mentre prosegue anche l’impegno teatrale (tra gli altri, è Rosetta in “Rugantino” di Garinei e Giovannini), arriva la prima (di otto) partecipazione al Festival di Sanremo: nel 1965, con “Abbracciami forte”. Seguono quelle nel 1966 (“Io ti darò di più”), nel 1967 (“La musica è finita”), nel 1968 (“Casa bianca”), nel 1970 (“Eternità”), nel 1989 (“Io come farò”), nel 1999 (“Alberi”, con Enzo Gragnaniello) e nel 2018 (“Imparare ad amarsi”, con Bungaro e Pacifico). Nonostante tutti i Festival, i suoi maggiori successi discografici sono altri: “Una ragione di più” (1969), “L’appuntamento” (1970), “Domani è un altro giorno” (1971), “Più” (1976, con Gepy).
Poi c’è la televisione, che vede la Vanoni impegnata negli anni come conduttrice, prima donna o ospite fissa: da “Giardino d’inverno” a “Studio Uno”, da “Senza rete” a “Serata d’onore”, da Fatti e fattacci” a “Risatissima”. E’ anche giudice in “Star Academy” e “Amici Celebrities”. Nella carriera sessantennale non manca nemmeno il cinema dal primo “Romolo e Remo” di Sergio Corbucci del 1961 all’ultimo “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi del 2021. L’abbiamo vista anche nello sceneggiato “Il mulino del Po” di Sandro Bolchi e, in un cameo, nella fiction di Rai1 “La Compagnia del Cigno” di Ivan Cotroneo. Tra i premi assegnati a Ornella Vanoni ce ne sono tre del Club Tenco (due Premi e una Targa) e due volte il Premio Lunezia.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

L’Italia di Davis batte il Belgio 2-0 e vola in finale

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BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Italia vola in finale in Coppa Davis. La nazionale capitanata da Filippo Volandri soffre ma batte il Belgio per 2-0, senza passare dal doppio decisivo. Bastano i due singolari agli azzurri nella prima semifinale delle Finals, in scena sul cemento indoor di Bologna. Dopo la vittoria di Matteo Berrettini contro Raphael Collignon (6-3 6-4), il punto del successo l’ha firmato Flavio Cobolli (22 del mondo), battendo Zizou Bergs (numero 43 del ranking Atp) col punteggio di 6-3 6-7 (5) 7-6 (15), dopo poco più di tre ore di autentica battaglia. L’azzurro ha annullato ben sette match point all’avversario. Di contro Cobolli ha chiuso la partita al settimo match point in suo favore (dopo che Bergs gli aveva annullato sei “punti match”).
Dopo la finale del 2023, vinta contro l’Australia, e quella dello scorso anno, vinta contro l’Olanda, l’Italia per il terzo anno consecutivo (prima volta nella storia) giocherà l’ultimo atto della Coppa Davis. L’ultima Nazione a giocare tre finali di fila è stata l’Australia, fra il 1999 e il 2001.
Si estende a 12 successi la striscia positiva dell’Italia nei match di Coppa Davis. L’ultimo ko risale al 2023, contro il Canada. Non riesce ad approdare alla finale di Davis, invece, il Belgio, ancora a secco di insalatiere e giunto alle Final Eight di Bologna attraverso le qualificazioni.
Domenica gli azzurri affronteranno nel match decisivo per la difesa del titolo la vincente dell’incontro tra Germania e Spagna, che si scontreranno domani, a partire dalle 12.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Cina, think tank evidenzia progressi nella protezione e governance di fiumi

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NANCHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – La foto mostra copie del rapporto del think tank intitolato “Sfruttare i fiumi per la prosperità nazionale e il benessere pubblico – Uno studio sulla strategia fluviale della nuova era”. Il rapporto è stato pubblicato venerdì dal National High-Level Think Tank dell’Agenzia di Stampa Xinhua e dal China Institute of Water Resources and Hydropower Research del Ministero delle Risorse Idriche, a Nanchino, nella provincia cinese orientale di Jiangsu.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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