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Economia

Pirelli, nel 2023 risultati superiori ai target

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MILANO (ITALPRESS) – Il Cda di Pirelli & C. Ha approvato i risultati al 31 dicembre 2023, superiori agli obiettivi indicati nel novembre 2023, già rivisti al rialzo nel corso dell’anno.
I i ricavi sono stati pari a 6.650,1 milioni (6,6 miliardi il target), con una crescita dello 0,5% rispetto al 2022 grazie al forte miglioramento del price/mix. La crescita organica dei ricavi è stata pari a +6,8% (-6,3% l’impatto derivante dai cambi e dall’iperinflazione in Argentina e Turchia). L’High Value è pari al 75% del fatturato totale (71% nel 2022). L’Ebitda adjusted nel 2023 è stato pari a 1.446,1 milioni, in crescita del +2,7% rispetto ai 1.408,3 milioni del 2022. L’Ebit adjusted è stato pari a 1.001,8 milioni (985 milioni il target implicito di novembre), in miglioramento rispetto ai 977,8 milioni del 2022, con un margine Ebit adjusted pari al 15,1% (14,8% nel 2022).
Il contributo delle leve interne (price/mix ed efficienze) ha più che compensato le negatività dello scenario esterno (materie prime e inflazione). L’Ebit è stato pari a 808,3 milioni, in crescita rispetto ai 791,5 milioni del 2022. Gli oneri finanziari netti del 2023 sono stati pari a 194,1 milioni, in lieve flessione rispetto ai 201,7 milioni dell’esercizio 2022 per effetto dell’aumento degli oneri legati al debito in seguito al rialzo dei tassi, controbilanciato da una maggiore valutazione a fair value di altre attività finanziarie in Argentina per la gestione del rischio. L’utile netto nel 2023 è stato pari a 495,9 milioni, in crescita del 13,8% rispetto a 435,9 milioni nel 2022 e riflette il miglioramento della performance operativa e i benefici derivanti dal Patent Box. L’utile netto della capogruppo è stato pari a 242,9 milioni, rispetto ai 252,5 milioni dell’esercizio 2022. Il Cda proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,198 euro per azione per un totale complessivo di 198 milioni. Il flusso di cassa netto ante dividendi nel 2023 è stato positivo e pari a +508,9 milioni (superiore al target indicato a novembre compreso fra 450 e 470 milioni) rispetto ai +515,5 milioni del corrispondente periodo 2022. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2023 è pari a -2.261,7 milioni (-2.552,6 milioni al 31 dicembre 2022) meglio del target pari a -2,33 miliardi. Il margine di liquidità al 31 dicembre 2023 è pari a 2.981,6 milioni e garantisce la copertura delle scadenze sul debito verso banche e altri finanziatori fino al primo trimestre 2028. Nel corso dell’esercizio 2023 le spese in Ricerca & Sviluppo sono state pari a 288,5 milioni (4,3% delle vendite), di cui 269,4 milioni destinati alle attività High Value (5,4% dei ricavi High value).
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

Economia

Unicredit, via libera con prescrizioni dal Cdm a OPS su Banco BPM

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei ministri ha deliberato di esercitare, a tutela di interessi strategici per la sicurezza nazionale, i poteri speciali nella forma dell’imposizione di specifiche prescrizioni, in relazione all’offerta pubblica di scambio volontaria su tutte le azioni ordinarie di Banco BPM da parte di UniCredit. Lo rende noto Palazzo Chigi.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Aspi, Cda nomina Arrigo Giana nuovo amministratore delegato

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ROMA (ITALPRESS) – Il consiglio di amministrazione di Autostrade per l’Italia, riunitosi sotto la presidenza di Antonino Turicchi, ha nominato Arrigo Giana quale amministratore delegato e Andrea Valeri vicepresidente.

Il consiglio, inoltre, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, ha confermato Piergiorgio Peluso come dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari sino all’approvazione del bilancio della Società al 31 dicembre 2027.

-Foto Aspi-
(ITALPRESS).

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Economia

Confindustria “Incertezza e dazi deteriorano il quadro economico”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Pil italiano è atteso in crescita modesta nel 1° trimestre 2025: i servizi frenano e l’industria rallenta il calo. Prosegue il taglio dei tassi ma l’ondata di incertezza generata dai continui annunci sui dazi e i dazi stessi frenano scambi e, con l’instabilità dei mercati finanziari, decisioni di spesa e investimento. Unico effetto collaterale positivo: scende il costo dell’energia”. E’ l’analisi dell’ultima congiuntura flash del Centro studi di Confindustria.A marzo si è deteriorato per il secondo mese il clima di fiducia, scendendo sotto la media del 2024. È aumentata l’incertezza di politica economica, che frena le scelte di investimento delle imprese. I giudizi sulle condizioni per investire nel 1° trimestre 2025 peggiorano rispetto a fine 2024, sia nei servizi che nelle costruzioni, mentre restano quasi invariati nell’industria”, prosegue l’analisi.

Inoltre “nel 4° trimestre 2024 si è avuta una correzione al ribasso del reddito reale delle famiglie (-0,6%), limitando l’espansione annua a +1,2%; è scesa verso valori pre-pandemia la quota di risparmio (8,5% da 9,1%), favorendo i consumi. Indicatori negativi a inizio 2025: a febbraio le vendite al dettaglio sono rimaste ferme (+0,1% gli alimentari); a marzo è caduta la fiducia delle famiglie”. Secondo il Csc “a febbraio la produzione è calata (-0,9%), dopo il rimbalzo a gennaio (+2,5%). La variazione acquisita nel 1° trimestre è positiva (+0,4%) dopo 5 trimestri in calo. RTT indica un calo profondo del fatturato a febbraio, il PMI segnala ancora flessione a marzo (46,6 da 47,4), la fiducia peggiora. I dazi agiranno negativamente principalmente sul manifatturiero”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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