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Cronaca

Schlein “Il centrosinistra unito se la può giocare”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sono sempre stata convinta che ai cittadini interessino le cose concrete, in grado di offrire risposte ai loro bisogni. Ed è su queste che, anche qui in Italia, riusciremo a costruire l’alternativa alle destre, in vista delle prossime scadenze elettorali: una coalizione che si confronta e si unisce attorno a un progetto comune e a candidature credibili, diventando competitiva ovunque”. Così, in un’intervista a la Repubblica, la segretaria del Pd Elly Schlein, dopo il voto delle regionali in Abruzzo. “E’ chiaro che in Abruzzo siamo stati sconfitti: ha prevalso Marsilio, a cui vanno i miei auguri di buon lavoro. Ma qualche mese fa nessuno poteva immaginare che quella regione, dove peraltro Meloni si è candidata, fosse contendibile: abbiamo più che dimezzato lo scarto. Certo non basta, ma la strada è tracciata. Dimostra che ci siamo giocati la partita, divisi non sarebbe accaduto. Il dibattito per una volta è che il centrosinistra ha perso perchè ha preso meno voti, non perchè si è spaccato. Ci indica la direzione, spronandoci a insistere”, spiega. Nonostante il risulato del M5S, secondo Schlein “credo che allearsi sia una necessità perchè nessuno di noi è autosufficiente. E spero che tale consapevolezza sia sempre più condivisa. Noi continueremo a seminare sapendo che è un lavoro di costruzione paziente. Non smarriamo la speranza e la determinazione, pronti a rilanciare in vista delle Europee e delle prossime regionali e amministrative”. Quindi, a suo dire, “ha ragione Prodi: servono tanti contadini per arare il campo, dobbiamo puntare a una coalizione ampia e soprattutto coerente, in grado di fissare priorità comuni sui temi. Si può fare in altri territori e su altre scale. Ribadisco: uniti ce la giochiamo, divisi no”. Su possibili aperture e convergenze anche con Renzi, oltre che per Azione e +Europa, Schlien chiosa: “Noi ci rivolgiamo a tutte le forze che si oppongono al governo Meloni: è un fatto matematico, prima ancora che politico. Con la politica abbiamo dimostrato che si può stare insieme, adottando un metodo. Continuiamo così e ci saranno delle sorprese”.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

Cronaca

Per il Papa lieve miglioramento, rientrata l’insufficienza renale

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CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Le condizioni cliniche del Santo Padre nelle ultime 24 ore hanno mostrato un ulteriore, lieve miglioramento. La lieve insufficienza renale riscontrata nei giorni scorsi è rientrata. La TAC torace, eseguita ieri sera, ha evidenziato una normale evoluzione del quadro flogistico polmonare”. E’ quanto si legge nel bollettino della Sala Stampa Vaticana sulle condizioni di Papa Francesco, ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli.
“Gli esami ematochimici ed emacrocitometrici della giornata odierna hanno confermato il miglioramento di ieri – prosegue il bollettino -. Il Santo Padre continua l’ossigenoterapia ad alti flussi; anche oggi non ha presentato crisi respiratorie asmatiformi. Continua la fisioterapia respiratoria. Pur registrando un lieve miglioramento, la prognosi rimane riservata. Nel corso della mattina il Santo Padre ha ricevuto l’Eucarestia. Il pomeriggio è stato dedicato alle attività lavorative”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Schillaci “Nuovo piano pandemico non sarà copia sbiadita dei precedenti”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il nuovo piano strategico 2025-29 per fronteggiare eventuali pandemie rappresenta un cambio di paradigma chiaro rispetto al passato, non una semplice formalità burocratica o la fotocopia sbiadita di documenti precedenti: sarà uno strumento operativo concreto, con finanziamenti adeguati e responsabilità chiaramente definite”. Così il ministro della Salute Orazio Schillaci durante il question time in Aula a Montecitorio. “Il piano persegue cinque obiettivi concreti – continua Schillaci -. Proteggere la salute pubblica riducendo la diffusione e la mortalità delle infezioni, garantire un coordinamento efficace tra istituzioni, minimizzare l’impatto sui servizi sanitari essenziali, tutelare la salute degli operatori sanitari in prima linea e coinvolgere attivamente i cittadini con informazione trasparente: non sono solo buone intenzioni ma attività operative ben definite con una comunicazione chiara, senza allarmismi o stigmatizzazioni. Il piano stabilisce inoltre una precisa scala di ruoli e una responsabilità di tutte le istituzioni, con una catena di comando chiara ed efficace in caso di emergenza. Tutto questo è sostenuto da investimenti concreti, corrispondenti a 50 milioni di euro per il 2025, 150 milioni per il 2026 e 300 milioni per il 2027 – sottolinea il ministro -. In passato spesso si è sbagliato, trascurando l’importanza della prevenzione e limitandosi a fotocopie di piani sbrigativi o inadeguati: la prevenzione non deve essere uno slogan, ma un impegno concreto da non sacrificare sull’altare di polemiche strumentali o visioni ideologiche”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Ucraina, Salvini “Prima di mandare soldati essere certi di cosa si fa”

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ROMA (ITALPRESS) – “Mi auguro che l’Italia sia centrale per la pace in Ucraina. Ma noi abbiamo 7.500 soldati italiani impegnati in missioni di pace in giro per il mondo, per una spesa superiore al miliardo. Prima di spendere un euro in più o ipotizzare l’invio di un soldato in più, bisogna essere assolutamente certi di quello che si fa e di come lo si fa, perchè altrimenti l’esempio dell’Afghanistan non è lontano dalla nostra memoria”. Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso di un incontro con la stampa estera a Roma.
Rispondendo alla domanda di un giornalista, Salvini ha sottolineato: “Ritengo che non si debba porre la scelta se stare con Trump o con la Von der Leyen, io penso che con l’Occidente non si sbagli. Sbaglierebbe una parte dell’Europa se non volesse la fine del conflitto tra Russia e Ucraina. Per noi Von der Leyen è economicamente una sciagura e non abbiamo mai votato per lei. La spinta di Trump va presa positivamente. Se dopo tre anni si ipotizza un dialogo fra Russia e Ucraina, il merito non è dell’Europa ma è di Trump. Poi starà a Zelensky e Putin valutare come concludere”, ha aggiunto.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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