Economia
Marina Berlusconi “Risultati premiano percorso trasformazione Mondadori”
Pubblicato
1 anno fa-
di
Redazione
SEGRATE (MILANO) (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Arnoldo Mondadori Editore ha approvato il progetto di bilancio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023. Il Gruppo Mondadori, nell’esercizio appena concluso, ha continuato il percorso di sviluppo dei core business concentrato sul rafforzamento della presenza nell’editoria libraria e, parallelamente, nei segmenti della promozione e della distribuzione di editori terzi. Il Gruppo ha ottenuto ottimi risultati consolidati, in significativa crescita rispetto all’anno precedente. L’attuale configurazione del Gruppo, anche alla luce delle performance economiche e finanziarie conseguite nel 2023, consente di stimare per il 2024 un ulteriore miglioramento dei risultati, anche a parità di perimetro. I ricavi consolidati del 2023 si attestano a 904,7 milioni di euro, evidenziando una lieve crescita (+0,2%) rispetto ai 903 milioni di euro del 2022. Al netto delle variazioni di perimetro intervenute tra i due esercizi, la crescita organica dei ricavi sale all’1,1%. “Gli ottimi risultati di Mondadori nel 2023 premiano ancora una volta quel percorso di profonda trasformazione che in questi anni abbiamo intrapreso e portato a termine. Oggi siamo un’azienda di libri, dai quali proviene circa il 90% dei nostri ricavi e dei nostri margini. Siamo solidi sia dal punto di vista economico che da quello patrimoniale e abbiamo saputo ridurre progressivamente la nostra presenza in un settore come quello dei periodici, un tempo centrale, ma oggi alle prese con una crisi irreversibile. Con ricavi in aumento a 904,7 milioni confermiamo il nostro obiettivo di raggiungere il miliardo nei prossimi tre anni. La redditività risulta in crescita a 152,1 milioni, con una marginalità del 16,8%. Anche grazie a una brillante generazione di cassa ordinaria che sale fino a sfiorare i 70 milioni, l’indebitamento resta contenuto a 86 milioni (escludendo IFRS 16), sebbene siano state effettuate alcune importanti acquisizioni. Del resto nel corso degli anni non abbiamo mai smesso di investire: dai libri Rizzoli alla scolastica De Agostini, fino alle operazioni più recenti nei fumetti o nella promozione e distribuzione per editori terzi in una logica di verticalizzazione della nostra presenza nei libri. Sono state fatte operazioni mirate anche nel digitale, settore su cui manteniamo un forte interesse. Sono convinta che questi nostri successi siano un segnale positivo per tutto il Paese. Il libro, che è forse il mezzo di comunicazione più antico, si sta dimostrando anche il più resiliente, capace di mantenersi eternamente giovane in un’epoca di cambiamenti continui e velocissimi. Ma va sostenuto. Compito di noi editori è continuare ad investire, a offrire qualità e ad alimentare quanto più possiamo il dibattito ed il confronto tra idee; compito delle istituzioni è creare strumenti ancora più efficaci per incentivare la lettura. Perchè un Paese in cui si legge di più è anche un Paese più libero e migliore”. Lo dice il presidente del Gruppo Mondadori, Marina Berlusconi.(ITALPRESS).
Foto: Ufficio Stampa Mondadori
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Economia
Automotive, Urso “Italia guida in Europa il fronte delle riforme”
Pubblicato
3 ore fa-
14 Marzo 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “L’Italia guida il fronte delle riforme in Europa, per rimettere sulla strada giusta l’auto europea”. E’ quanto affermato, secondo quanto si apprende, dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in apertura del tavolo automotive in corso a Palazzo Piacentini.
“Ci siamo mossi per primi, già sei mesi fa. Con il nostro non-paper sul settore dell’automotive abbiamo costretto la Commissione UE a inserire nel Piano d’Azione sull’automotive due precondizioni assolutamente necessarie, ma ancora non sufficienti: il rinvio delle sanzioni previste per il 2025, che avrebbero comportato il collasso dell’industria europea, e l’anticipo alla seconda metà di quest’anno della revisione del regolamento sui veicoli leggeri, inizialmente prevista per la fine del 2026. Molti ritenevano che sarebbe stato impossibile e ci siamo riusciti. Ma non basta”.
“Sono ancora troppe le contraddizioni. E’ fondamentale che, per il raggiungimento degli obiettivi della transizione, si apra a tutte le tecnologie disponibili, a partire da biocarburanti e idrogeno. Serve poi rivedere il metodo di calcolo delle emissioni. Servono inoltre risorse adeguate a livello europeo – ha ricodato Urso – per incentivare la produzione Made in Europe e garantire l’autonomia strategica sulle batterie elettriche. La battaglia è ancora lunga ma noi non molliamo. Sappiamo che il Sistema Italia, imprese e sindacati, sono con noi”.
“Il green deal non ha fatto altro che accelerare la deindustrializzazione del continente. Dobbiamo immediatamente cambiare strada, pur mantenendo gli stessi obiettivi di piena decarbonizzazione – ha sottolineato il ministro -. Siamo a un punto di svolta decisivo per la sopravvivenza del settore automotive in Europa, stretto tra regole folli che ne minano la competitività e una concorrenza globale sempre più aggressiva, a cui si aggiungono le nuove criticità derivanti dai possibili dazi americani e dalla sovrapproduzione cinese che potrebbe inondare il mercato europeo. La crisi dell’auto sta travolgendo anche i produttori europei di batterie. La società svedese Northvolt, quella che doveva essere la più grande gigafactory d’Europa, ha dichiarato bancarotta. Anche altri progetti di nuove gigafactory sono stati sospesi, come quelli di ACC in Germania e in Italia, o addirittura cancellati. Servono interventi rapidi ed efficaci, un piano gigafactory concreto e immediato, con risorse adeguate per recuperare competitività e garantire l’autonomia strategica del continente”, ha aggiunto Urso.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Economia
Despar Italia, è morto il Presidente Gianni Cavalieri
Pubblicato
11 ore fa-
14 Marzo 2025di
Redazione
RAGUSA (ITALPRESS) – È morto all’età di 69 anni Gianni Cavalieri, presidente di Despar Italia e di Syneos. Era nato a Ragusa il 26 ottobre 1955. “Imprenditore di grande visione e figura chiave nella Distribuzione – si legge in una nota di Despar Italia -, Gianni Cavalieri ha condotto con successo per anni Ergon, società concessionaria dei marchi Despar, Eurospar, Interspar, Altasfera e proprietaria del marchio Ard Discount. Sotto la sua presidenza, Ergon è entrata a far parte del Consorzio Despar Italia, rafforzando l’insegna nel Sud Italia e ampliandone la rete commerciale. Nel 2022 è stato nominato Presidente di Despar Italia, assumendo un ruolo strategico per la crescita del brand a livello nazionale. Gianni Cavalieri ha rappresentato una guida e un modello per tutti coloro che hanno lavorato con lui. Con la sua passione e la capacità di trasferire conoscenze ed esperienza, ha contribuito alla crescita professionale e personale dei collaboratori. L’intera azienda si stringe al lutto dei familiari”.
– Foto Ufficio stampa Despar –
(ITALPRESS).
Economia
Enel, nel 2024 l’utile netto sale a 7 miliardi di euro
Pubblicato
1 giorno fa-
13 Marzo 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di Enel S.p.A. ha approvato i risultati dell’esercizio 2024. Ricavi a 78.947 milioni di euro (95.565 milioni di euro nel 2023, -17,4%).
La variazione è principalmente riconducibile ai minori volumi di energia termoelettrica prodotta e alla diminuzione delle quantità di energia elettrica e gas vendute nei mercati finali, in un regime di prezzi decrescenti, unitamente alle variazioni di perimetro nei due periodi a confronto.
Tali effetti sono stati in parte compensati dall’andamento positivo dei ricavi nelle rinnovabili e nelle reti di distribuzione EBITDA ordinario a 22.801 milioni di euro (21.969 milioni di euro nel 2023, +3,8%). La variazione è attribuibile al positivo contributo dei business integrati, con una crescita in Spagna, Stati Uniti e America Latina che ha più che compensato la lieve flessione in Italia riconducibile alla diminuzione dei margini nei mercati finali e nella generazione termoelettrica nonostante la maggiore idraulicità registrata nell’esercizio. Positivo anche l’apporto delle attività di gestione delle reti di distribuzione, grazie al maggior volume di investimenti.
EBITDA a 24.066 milioni di euro (20.255 milioni di euro nel 2023, +18,8%). Risultato netto ordinario del Gruppo a 7.135 milioni di euro (6.508 milioni di euro nel 2023, +9,6%) L’aumento è principalmente riconducibile all’andamento positivo della gestione operativa ordinaria, unitamente alla riduzione degli oneri finanziari netti, che hanno più che compensato il maggior onere fiscale, da ricondurre al miglioramento dei risultati economici, e la maggiore incidenza delle interessenze dei terzi. Risultato netto del Gruppo a 7.016 milioni di euro (3.438 milioni di euro nel 2023).
Indebitamento finanziario netto a 55.767 milioni di euro (60.163 milioni di euro a fine 2023, -7,3%). I positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa e dal perfezionamento delle operazioni di cessione di attivi realizzate nell’ambito del programma di deleverage e razionalizzazione della presenza geografica del Gruppo, hanno più che compensato il fabbisogno generato dagli investimenti del periodo e dal pagamento dei dividendi.
Il dividendo complessivo proposto per l’intero esercizio 2024 è pari a 0,47 euro per azione (di cui 0,215 euro per azione già corrisposti quale acconto a gennaio 2025), in crescita di circa il 9% rispetto al dividendo complessivo di 0,43 euro per azione riconosciuto per l’intero esercizio 2023.
Conseguiti tutti gli obiettivi strategici previsti per il 2024. EBITDA ordinario a 22,8 miliardi di euro e Utile netto ordinario del Gruppo a 7,1 miliardi di euro; Positiva evoluzione del business integrato prevalentemente in Iberia e nelle Americhe e solida performance delle reti grazie all’aumento degli investimenti nei business regolati.
Le azioni manageriali realizzate per rafforzare la generazione di cassa nonché il completamento del programma di deleverage hanno consentito di migliorare la flessibilità finanziaria; di conseguenza, il rapporto indebitamento finanziario netto/EBITDA ordinario è pari a circa 2,4x e il rapporto FFO (Funds From Operations) su indebitamento finanziario netto si attesta al 25%.
-Foto Ipa/Agency-
(ITALPRESS).


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