Cronaca
Centrosinistra, Calenda “Conte sarà candidato premier e Pd in silenzio”
Pubblicato
12 mesi fa-
di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Penso che da molto tempo è in atto un tentativo da parte di Giuseppe Conte di comandare nel campo cosiddetto progressista. Mercoledì ne abbiamo avuto la prova. Io avevo sentito Elly Schlein in mattinata per capire qual era un candidato che loro potessero sostenere, lei mi ha detto che non aveva nomi e che ovviamente lo avrebbe condiviso prima. E poi ci hanno fatto trovare non solo un nome, ma anche una coalizione già fatta che recepiva un veto di Conte su Azione. Ne prendiamo atto”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, intervistato da Il Corriere della Sera. “Non si è mai visto nella storia che un partito come il Pd accetti veti da uno che vale la metà del Pd, non sa scegliere tra Biden e Trump, vuole la resa dell’Ucraina. Il Pd fa finta di niente, pensando di addomesticare il populista, ma è il populista che sta addomesticando loro” aggiunge. “Alle prossime elezioni politiche il centrosinistra candiderà alla presidenza del Consiglio Conte, perchè questa, per lui, è l’unica condizione per accettare di fare un’alleanza. Quelli del Pd stanno andando a finire così. E tutto ciò, mi spiace dirlo, sta avvenendo nel silenzio dei riformisti del Pd. Alla fine come si sono fatti andare bene il Conte 2 si faranno andare bene Conte leader” conclude Calenda.(ITALPRESS).
Foto: Agenzia Fotogramma
Potrebbero interessarti
-
Serie B, 10 giornate di squalifica a Franco Vazquez per insulti razzisti a Dorval in Bari-Cremonese
-
Editoria, Barachini a Londra “La creatività umana resta centrale mentre cresce l’innovazione”
-
Gravina alla Fifa “Football Video Support in C e A femminile”
-
Olimpiadi 2026, con la BAM di Brescia via al progetto “Cuori Olimpici”
-
Open Fiber completa il Piano Banda Ultra Larga in Umbria
-
Von der Leyen “La difesa comune nostro compito, Putin vicino ostile”
Cronaca
Olimpiadi 2026, con la BAM di Brescia via al progetto “Cuori Olimpici”
Pubblicato
4 ore fa-
11 Marzo 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – La prima tappa del progetto di Regione Lombardia “Il cuore dei giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026” ha preso il via domenica 9 marzo da Brescia. La città ha vissuto infatti la sua 23ma edizione della Brescia Art Marathon (BAM), il primo degli eventi inseriti nella staffetta di avvicinamento ai Giochi Olimpici e Paralimpici invernali Milano-Cortina 2026. “Cuori Olimpici” unisce idealmente le 12 province lombarde per raccontarne l’anima profonda. “Il progetto è stato fortemente voluto dal Presidente Fontana.
Noi avevamo il desiderio che tutta la Lombardia sentisse battere questo cuore, simbolo dell’orgoglio olimpico. Quindi questo è stato il nostro modo per costruire un fil rouge che colleghi tutte le nostre dodici città capoluogo, con le loro eccellenze, con i loro grandi eventi, e noi li abbiamo accolti”, ha detto a Italpress a margine della BAM, l’Assessore Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, Barbara Mazzali.
Sempre a Brescia è stato consegnato per la prima volta il cuore in marmo bianco, emblema del progetto.
Una consegna simbolica che si ripeterà ad ogni successiva tappa di “Cuori Olimpici”. Per la realizzazione del cuore di marmo bianco Regione Lombardia si è affidata all’eccellenza artigianale lombarda: Merli Marmi, marmista di Voghera dal 1899 che è parte del percorso di accelerazione per piccole e medie imprese “Artigiani 4.0”, iniziativa di Regione Lombardia.
Ora sarà la sindaca di Brescia, Laura Castelletti, a custodire il cuore bianco: “Per Brescia essere parte del progetto “Cuori Olimpici” vuol dire sentirsi parte innanzitutto di una Regione nella quale Brescia è un tassello importante. Lo è il nostro sport e lo è la bellezza della città. E c’è il desiderio di partecipare. Le Olimpiadi Milano Cortina 2026 – ha detto a Italpress la sindaca – sono un’occasione speciale per l’intero territorio. E Brescia vuole essere parte di una squadra”.
La BAM 2025 si è disputata su un percorso cittadino, con arrivo in Piazza della Loggia dove, ad accogliere gli atleti in un’atmosfera d’amicizia, c’erano cittadini festosi. La 23ma edizione, per il percorso da 42 km, è stata vinta per la terza volta da Davide Angilella (Vanotti Running Team) con un tempo di 02.27.13.
Partner di “Cuori Olimpici” Avis Regione Lombardia, che accompagnerà ogni tappa sensibilizzando alla cultura del dono con uno stand dedicato alla donazione del sangue: un gesto semplice, ma salvavita, che ben si sposa con i valori dello sport e della solidarietà. A dare ritmo e volto a questa staffetta di eventi c’è anche un testimonial d’eccezione: Vittorio Brumotti, campione di bike trial e volto amato dal grande pubblico, che con le sue acrobazie racconterà la Lombardia nel format “Lombardia Style”, tra meraviglia e adrenalina.
La prossima città toccata dal progetto “Il cuore dei giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026” il 30 marzo è Pavia. Con la “Corri Battaglia di Pavia!” infatti la città rievoca i 500 anni dello scontro fra le truppe francesi e l’esercito del Sacro Romano Impero Germanico dell’imperatore Carlo V. L’ultima città invece a ricevere il cuore bianco, simbolo del progetto, sarà Como, il 7 dicembre con la Como Lake Half Marathon.
-foto f03/Italpress-
(ITALPRESS).
Cronaca
Open Fiber completa il Piano Banda Ultra Larga in Umbria
Pubblicato
6 ore fa-
11 Marzo 2025di
Redazione
PERUGIA (ITALPRESS) – Questa mattina presso la sede del POST – Museo della Scienza di Perugia, alla presenza di Tommaso Bori, Vicepresidente Regione Umbria, dell’Assessore del Comune di Perugia Andrea Stafisso, dell’Amministratore Delegato di Open Fiber Giuseppe Gola e del Direttore divisione infrastrutture e servizi digitali di Infratel Italia Luigi Cudia, è stata annunciata la chiusura del Piano Banda Ultra Larga in Umbria. Il Piano, promosso dal MIMIT e gestito da Infratel Italia, prevede la realizzazione di un’infrastruttura a banda ultra larga in oltre 6.000 comuni italiani delle aree bianche, ossia borghi e piccoli centri sprovvisti di connettività ultraveloce. L’infrastruttura, che rimane di proprietà dello Stato, è realizzata e gestita in concessione da Open Fiber, che si è aggiudicata i bandi pubblici indetti da Infratel. L’Umbria è una delle prime regioni in Italia a completare l’infrastrutturazione delle aree bianche.
Con la nuova infrastruttura, che può raggiungere una velocità di 10 Gigabit per secondo, saranno molti i benefici per cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione: telemedicina, smart working, monitoraggio del territorio, gestione dell’illuminazione pubblica e tanti altri. In più, la fibra ottica di Open Fiber garantisce risparmio energetico (consuma oltre il 60% in meno di energia rispetto a una rete in rame) e sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Nei 77 comuni del piano BUL in Umbria, Open Fiber ha costruito oltre 2100 km di fibra ottica, portando la connettività a un totale di circa 117 mila unità immobiliari e oltre 336 sedi della Pubblica Amministrazione (scuole, ospedali, ambulatori, uffici comunali, biblioteche, stazioni di forze dell’ordine).
“Il completamento del lavoro che presentiamo oggi rientra in un’ampia strategia per la banda ultralarga che porterà l’Umbria ai livelli di connettività migliori d’Europa – ha detto Tommaso Bori, Vicepresidente Regione Umbria -. Il traguardo di oggi sulla disponibilità dell’infrastruttura a banda ultralarga apre le porte per la transizione digitale che questa Giunta ha inserito come priorità di governo e renderà accessibili i servizi essenziali per cittadini e le imprese che possono innescare processi virtuosi di crescita e sviluppo economico per la collettività. La Regione Umbria ha finanziato un progetto nell’ambito del Piano Nazionale Banda UltraLarga per creare una nuova infrastruttura di proprietà pubblica che punta a ridurre il divario digitale fornendo servizi di connettività a banda ultralarga nelle cosiddette “aree bianche” della Regione. Un progetto che permetterà di correggere le disuguaglianze sociali e geografiche generate dall’assenza di iniziativa privata da parte delle imprese che non hanno interesse a investire in alcune località e borghi. Al contrario, con questa infrastruttura si potrà garantire una maggiore coesione sociale e territoriale recuperando così il gap infrastrutturale iniziale”.
“Siamo felici di ospitare un incontro che suggella il fatto che la Regione Umbria e Open Fiber hanno completato il piano Bul per il cablaggio in banda ultra larga dei comuni umbri e anche del nostro territorio comunale per quel che riguarda le aree bianche – ha sottolineato Andrea Stafisso, Assessore del Comune di Perugia -. Un passo importante per i processi di digitalizzazione e la diffusione della connettività. Il Post, che oggi ci ospita, del resto è un importante luogo simbolico che rappresenta il legame tra l’innovazione e la città di Perugia e che richiama la nostra attenzione sul fatto che le tecnologie sono fattori abilitanti per lo sviluppo economico e sociale e per la transizione ecologica, un elemento di grande rilevanza per accrescere l’attrattività del nostro territorio e per favorire l’insediamento di nuove attività e imprese anche a conduzione giovanile”.
Per Giuseppe Gola, Amministratore Delegato Open Fiber, “il Piano BUL nasce per dare ai cittadini dei piccoli comuni la stessa possibilità di connettersi che hanno a disposizione gli abitanti delle grandi città italiane. Per questo l’infrastruttura che Open Fiber ha realizzato è fondamentale per l’abbattimento del digital divide in una Regione da sempre attenta all’innovazione. Ora l’obiettivo è far sì che la nuova rete FTTH venga il più possibile utilizzata, per migliorare la vita dei cittadini, agevolare lo sviluppo delle imprese ed evitare lo spopolamento dei piccoli borghi che sono la risorsa di questo Paese”.
Luigi Cudia, Direttore divisione infrastrutture e servizi digitali di Infratel Italia: “La chiusura del Piano BUL in Umbria rappresenta un traguardo significativo per la digitalizzazione del Paese – ha detto -. Grazie all’infrastruttura in fibra ottica realizzata, cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione possono ora contare su una connettività ultraveloce, fondamentale per l’innovazione e la competitività del territorio. Questo risultato è frutto della collaborazione tra istituzioni e operatori del settore, con l’obiettivo comune di ridurre il digital divide e garantire pari opportunità di accesso ai servizi digitali in tutte le aree del Paese, comprese quelle più periferiche. Infratel Italia continuerà a lavorare affinchè la banda ultra-larga diventi sempre più un elemento centrale per lo sviluppo sostenibile e la crescita economica del nostro Paese. La connettività promuove democrazia e garantisce libertà”.
Oltre ai piccoli borghi e ai comuni più isolati oggetto del piano BUL, Open Fiber è presente con rete FTTH proprietaria a Perugia, Terni e Foligno, con un investimento privato di 63 milioni di euro e un totale di 132 mila case connesse.
– foto ufficio stampa Open Fiber –
(ITALPRESS).
Cronaca
Von der Leyen “La difesa comune nostro compito, Putin vicino ostile”
Pubblicato
8 ore fa-
11 Marzo 2025di
Redazione
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – Inizia con una citazione di Alcide de Gasperi l’intervento della presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen alla plenaria dell’Europarlamento di Strasburgo. “70 anni fa, Alcide de Gasperi disse: “Non abbiamo bisogno soltanto di pace tra di noi, ma dobbiamo costruire anche una difesa comune. Non per minacciare o conquistare, ma per fungere da deterrente ad ogni attacco esterno guidato dall’odio contro l’Europa Unita. Questo è il compito della nostra generazione”.
Da qui segue il passaggio cruciale: “Sono passati 70 anni, ma la nostra generazione si trova di fronte lo stesso compito perchè la pace nell’Unione Europea non può più essere data per scontata. Siamo di fronte ad una crisi della sicurezza europea, ma sappiamo che è nelle crisi che l’Europa è stata costruita. Quindi è il momento per raggiungere la pace attraverso la forza. E’ il momento per lavorare ad una difesa comune e su questo ho visto un consenso al Consiglio Europeo senza precedenti e inimmaginabile solo poche settimane fa”.
“L’ordine della sicurezza europeo è stato sconvolto e sono cadute molte illusioni – ha proseguito – Dalla fine della guerra fredda, si credeva che la Russia potesse essere integrata nell’architettura economica e di sicurezza europea e altri speravano di poter contare in modo indefinito sulla protezione americana. E così abbiamo abbassato la guardia, tagliato le spese per la difesa dal 3,5% a meno della metà pensando di poter godere di questo dividendo della pace”.
Per Von der Leyen, questo atteggiamento ha soltanto creato un “deficit di sicurezza“.
“E’ finito il tempo delle illusioni: l’Europa è chiamata a farsi carico della propria difesa. Non in un lontano futuro, ma già oggi. Non con passi graduali, ma con il coraggio che richiede la situazione”, ha chiosato la presidente della Commissione Europea ribadendo la necessità alla luce degli sviluppi della guerra in Ucraina e per la quale occorre “colmare la lacuna nei rifornimenti militari e fornirle garanzie di sicurezza solide”.
Per Von der Leyen “questo momento non riguarda solo l’Ucraina, ma tutta la sicurezza del continente. Putin ha dimostrato di essere un vicino ostile. Non è affidabile”.
E qui un avvertimento all’Europarlamento: “Il sistema militare russo supera il nostro: il Cremlino spende più di tutta l’Europa messa insieme. La produzione europea è ancora troppo limitata”.
Von der Leyen ha poi parlato del piano di difesa “ReArm Europe” presentato gli scorsi giorni. “La sua logica è semplice: vogliamo usare tutte le leve finanziarie a nostra disposizione per rafforzare e accelerare la nostra produzione nella difesa – ha spiegato – Con il piano ReArm Europe possiamo mobilitare fino a 800 miliardi di euro. Oggi spendiamo in media il 2% del Pil per la difesa e ogni analisi oggi concorda che dobbiamo superare il 3%, ma nel bilancio europeo raggiunge solo l’1% del Pil. Quindi è ovvio che il grosso degli investimenti non può che venire dagli stati membri. E per questo vogliamo attivare la clausola di salvaguardia nazionale prevista dalle nuove regole di bilancio in modo controllato e coordinato per tutti gli stati membri”.
“Il Consiglio Europeo ha poi dato luce verde al nuovo strumento finanziario denominato SAFE, Security Action For Europe. Offriamo agli stati membri fino a 150 miliardi di euro in prestiti per investire conformemente ad alcuni principi fondamentali: possono concentrarsi su poche scelte strategiche (difesa aerea, droni, munizioni, missili, cyber, IA…) – ha proseguito Von der Leyen – Per massimizzare l’impatto dei nostri investimenti, questi prestiti dovranno finanziare acquisti da produttori europei per rafforzare la nostra industria di difesa con contratti pluriennali”.
Passaggio atteso del suo intervento ha riguardato l’uso dei fondi di coesione per le spese della difesa, possibilità di impiego che aveva visto l’opposizione di tutto il governo italiano.
Von der Leyen l’ha definita come “una possibilità che offriamo agli Stati membri. Questi avranno la possibilità di ridirigere alcuni dei fondi non utilizzati verso progetti di difesa: infrastrutture, ricerca e sviluppo… Il tutto su base volontaria”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).


Serie B, 10 giornate di squalifica a Franco Vazquez per insulti razzisti a Dorval in Bari-Cremonese
Tg Lombardia – 11/03/2025

Editoria, Barachini a Londra “La creatività umana resta centrale mentre cresce l’innovazione”
Tg News 11/03/205

Gravina alla Fifa “Football Video Support in C e A femminile”
ZONA LOMBARDIA – 11 MARZO 2025

Olimpiadi 2026, con la BAM di Brescia via al progetto “Cuori Olimpici”
Tg Lombardia – 10/03/2025

Open Fiber completa il Piano Banda Ultra Larga in Umbria

Von der Leyen “La difesa comune nostro compito, Putin vicino ostile”

Presidente Ordine Biologi Lombardia incontra ambasciatore a Brasilia

Ai Barnabiti in scena ”I Fratelli Ozio” a favore de ”L’Arca degli Animali”

Baroni “Tante assenze, col Braga serve la vera Lazio”

Fontana “Non ci sarà nessun rimpasto in Giunta Lombardia”

Debutta la SF-25 a Fiorano, Vasseur “Prime impressioni ok”
Tg News – 15/01/2025

A dicembre export extra Ue +3,9% su anno

Ue, una “bussola” per la competitività e la prosperità sostenibile

Caso Cospito, Delmastro condannato a 8 mesi

Urso “Sui dazi nessun accordo bilaterale, serve una risposta univoca dall’Ue”
Tg Lombardia – 11/03/2025
Tg News 11/03/205
ZONA LOMBARDIA – 11 MARZO 2025
Tg Lombardia – 10/03/2025
FOCUS SALUTE ITALPRESS – 11 MARZO 2025
OGGI IN EDICOLA – 11 MARZO 2025
INFORMAZIONE 3B METEO LOMBARDIA – PREVISIONI 11 MARZO 2025
SKINLONGEVITY MAGAZINE – 10 MARZO
TG UNIVERSITA’ ITALPRESS – 10 MARZO 2025
LA BARBA AL PALO – QUEL 4-0 ALLA JUVE DEDICATO A MERONI
Primo piano
-
Altre notizie22 ore fa
TG ECONOMIA ITALPRESS – 10 MARZO
-
Cronaca22 ore fa
TG NEWS ITALPRESS – 10 MARZO 2025
-
Altre notizie22 ore fa
TG UNIVERSITA’ ITALPRESS – 10 MARZO 2025
-
Cronaca22 ore fa
Sala “La corruzione va punita, ma il Comune non ha violato la legge”
-
Altre notizie22 ore fa
INFOTRAFFIC PAVIA – LAVORI IN CORSO A MARZO
-
Cronaca22 ore fa
Milano, Bardelli “Rimetto il mio mandato per libertà e serenità di tutti”
-
Cronaca22 ore fa
Sciolta la progonosi per il Papa ma proseguirà la terapia in ospedale
-
Altre notizie22 ore fa
TG SPORT ITALPRESS – 10 MARZO