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Economia

Ey finalizza l’acquisizione di Bgp, più forte nei servizi consulenza tecnologica

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MILANO (ITALPRESS) – EY annuncia la finalizzazione dell’acquisizione della società BGP che si occupa di servizi di consulenza tecnologica e manageriale, operazione che moltiplica la capacità di EY nell’ambito dei servizi sulle soluzioni SAP e mette così a disposizione delle imprese un’offerta più forte e competitiva, in un contesto in cui sono sempre più richieste soluzioni tecnologiche innovative per la trasformazione digitale.
Acquisizione strategica per EY in quanto permette di aggiungere nuove competenze tecnologiche e dunque nuovi servizi, come l’Advanced Application Maintenance & Support e la System Technology, ma soprattutto permette di aggiungere al già strutturato team del consulting tech di EY i circa 350 dipendenti di BGP, professionisti altamente specializzati con un know-how di eccellenza in ambito Finance & Treasury sul mondo SAP e in altre piattaforme come Blackline, Celonis, Kyriba.
“L’acquisizione di BGP conferma le ambizioni di EY in Italia: negli ultimi tre anni siamo cresciuti del 50% a livello di fatturato netto e con questa acquisizione acceleriamo ulteriormente la trasformazione tecnologica e l’investimento nelle competenze, due elementi alla base del nostro successo. L’expertise unica sul mercato di una realtà specializzata come BGP, così come l’apporto che potranno dare le circa 350 persone che accogliamo nella nostra squadra, daranno un ulteriore impulso alla nostra area dedicata al consulting e ci permetteranno di moltiplicare la capacità che abbiamo di supportare i nostri clienti in servizi altamente tecnologici in Italia e in Europa” ha dichiarato Massimo Antonelli, CEO di EY in Italia e COO di EY Europe West.
BGP è una società attiva in Italia da oltre 35 anni che fornisce soluzioni IT quali ERP, Analytics, Performance Management e Managed Services, con una specializzazione particolare nella piattaforma SAP. Quest’ultima, che rappresenta l’80% del business di BGP, è anche la competenza su cui oggi vanta una forte reputazione che l’ha resa un vero e proprio punto di riferimento sul mercato italiano soprattutto nei principali settori in cui opera: Fashion, Manufacturing, Utilities & Transportation, Oil & Gas, Pharma, Services e Media.
Con questa acquisizione, dunque, EY aggiungerà alla propria offerta tutti i servizi più importanti legati alla trasformazione digitale delle imprese quali Finance, Planning & Consolidation, Treasury, Human Capital, BI & Analytics, System Technology, Project Management, Application Maintenance & Support e altri (es. Robotics, Process Mining, ecc.). Sarà, inoltre, in grado di supportare i propri clienti su servizi legati a tecnologie come Blackline, Celonis e Kyriba sempre più richieste sul mercato per specifiche esigenze propedeutiche alla trasformazione aziendale.
“Con l’acquisizione di BGP, EY fa uno scale-up immediato della propria area di consulenza tecnologica, sia in termini numerici – aumentando la dimensione del proprio team specializzato con circa 350 nuovi professionisti – sia per quanto riguarda il know-how e l’expertise nel settore. BGP, infatti, è rinomata per le sue capacità e la qualità del servizio che offre, reputazione che, unitamente alla forza del nostro network a livello nazionale ed europeo, ci permetterà di competere con i più grandi player del mercato e di garantire ai nostri clienti di estrarre il massimo valore dalle loro trasformazioni tecnologiche” dichiara Paolo Lobetti Bodoni, Consulting Leader di EY in Italia.
L’acquisizione di BGP si inserisce all’interno di un percorso di crescita intrapreso dall’area dedicata al consulting di EY, soprattutto in ambito tecnologico. Questo segmento della firm, guidato da Luca Grivet Foiaia, EY Technology Consulting Leader, infatti, si è posto obiettivi importanti sia in termini di fatturato – con un aumento da 90 milioni a 170 milioni – sia in rafforzamento del suo team – passando da 900 a 1700 professionisti (di cui oltre 600 altamente specializzati nella tecnologia SAP). Molti di questi talenti arriveranno proprio da BGP, con i suoi 350 dipendenti che saranno tutti inseriti in organico nella struttura Platform coordinata da Andrea Camisasca e includono profili di diverso tipo, inclusi sei nuovi partner, Massimo De Padova, Sandro Gianoli, Vincenzo Campilongo, Davide Parodi, Carmen Santisi e Fabrizio Benigno.
-foto ufficio stampa Ey (nella foto Massimo Antonelli) –
(ITALPRESS).

Economia

Confcommercio, a Bologna le economie urbane del futuro al centro di “InCittà”

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Dalla desertificazione commerciale alla mobilità sostenibile, dalle sfide demografiche alle politiche abitative. Sono questi i principali temi che animano la due giorni bolognese di “InCittà – Spazi che cambiano, economie urbane che crescono”, organizzata da Confcommercio a Palazzo Re Enzo, a Bologna. Un evento che ha preso il via questa mattina e a cui hanno partecipato anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale, in dialogo, tra gli altri, col sindaco di Bologna Matteo Lepore, il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, il presidente di Confcommercio Bologna Enrico Postacchini e il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, che parlando dal palco ha detto: “Questo è il patto che proponiamo: istituzioni, imprese e cittadini, pubblico e privato insieme, per le città”. E ancora: “Questa è la nostra visione: città che crescono valorizzando l’impresa e imprese che fanno crescere le città”.
“Un’edizione sulla quale la confederazione ha investito e investirà – ha aggiunto il presidente di Confcommercio Bologna Enrico Postacchini – perchè in una città succede tutto, quello che c’è di bene e di male in una città si crea e si distrugge, la città è il cuore pulsante di una comunità”.
Piantedosi ha invece parlato dell’importanza del settore terziario: “Il terziario commerciale è una delle colonne portanti dell’economia italiana, e a Bologna, storicamente, questo valore è particolarmente evidente”. Il presidente dell’Emilia-Romagna Michele De Pascale ha invece sottolineato: “Accogliere Confcommercio qui a Bologna è un grande onore. E’ un tema che per l’Emilia-Romagna è centrale. La Regione in passato credo che abbia messo in campo una delle leggi più innovative sull’economia urbana, con gli hub urbani”. Hanno dato un contributo anche la presidente della Commissione speciale Ue sulla crisi degli alloggi, Irene Tinagli e il vice presidente della Commissione europea, Raffaele Fitto.
L’evento è stato un’occasione per parlare anche del delicato rapporto tra turismo e vivibilità dei centri storici e del ruolo della cultura e dell’intelligenza artificiale nella trasformazione urbana. Presentata, per l’occasione, un’indagine di Confcommercio sulla desertificazione commerciale nelle città, realizzata da Confcommercio in collaborazione con SWG, secondo cui gli italiani vogliono vivere in quartieri con più negozi di prossimità, luoghi non solo di acquisto e offerta di servizi, ma che costituiscono, insieme agli spazi verdi, il principale elemento che contribuisce alla qualità della vita urbana; ma rappresentano anche veri e propri attivatori di socialità (per il 64% degli italiani), garanzia di cura e pulizia degli spazi pubblici (62%), presidi di sicurezza (60%).
Il desiderio di avere più negozi sotto casa, per 2 italiani su 3, deriva dall’esigenza di avere più opportunità di scelta e ridurre gli spostamenti. Ma la presenza di attività commerciali incide anche sul mercato immobiliare: il valore di un’abitazione situata in un quartiere colpito dalla desertificazione commerciale scende del 16% con un differenziale complessivo che può arrivare al 39% rispetto a un immobile situato in un quartiere ricco di negozi. In ogni caso, negli ultimi 10 anni, gli italiani hanno percepito sempre più chiaramente le chiusure di attività economiche di quartiere, in particolare negozi di articoli sportivi, librerie, giocattoli (55%), abbigliamento, profumerie, gioiellerie (49%), arredamento e ferramenta (46%), alimentari (45%). Un fenomeno che, per la stragrande maggioranza degli italiani, genera un senso di tristezza e contribuisce al calo della qualità della vita.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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Economia

Foti “La manovra probabilmente ci farà rientrare dalla procedura di deficit aperta dall’UE”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’Italia, con 3 mila miliardi e oltre di debito pubblico, ha spazi fiscali di bilancio molto limitati. Non è più il tempo di leggi di bilancio ‘spendi e spandi’, oggi è il tempo di manovre rigorose ma che portino una politica di investimenti redditizia. Non è detto che una legge di bilancio di 30 miliardi significhi che è fatta bene e quella di 18 miliardi sia una legge di bilancio fatta male. Perché da una parte si possono buttare via dei soldi, dall’altra si possono spendere quei soldi in modo produttivo che consenta alla nazione, come probabilmente ci permetterà di fare fin da quest’anno, di rientrare dalla procedura di deficit aperta dall’Europa”. Così Tommaso Foti, ministro per gli Affari Europei, il Pnrr e le Politiche di Coesione, nel corso di un incontro con gli studenti dell’Università Lumsa.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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Economia

Bankitalia, nel terzo trimestre in crescita i prezzi di vendita delle abitazioni

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ROMA (ITALPRESS) – Nel terzo trimestre, secondo i dati della Banca d’Italia, le valutazioni sui prezzi di vendita delle abitazioni si sono rafforzate in gran parte del territorio nazionale, con una crescita più marcata nelle aree urbane del Nord-Est. I margini di sconto si sono ridotti e i tempi medi di vendita sono rimasti sui minimi storici. La quota di agenzie che hanno concluso almeno una compravendita è rimasta su valori elevati per il trimestre estivo. La domanda mostra segnali di recupero: il saldo negativo fra giudizi di aumento e diminuzione dei potenziali acquirenti si è attenuato. L’offerta di immobili continua invece a ridursi, con nuovi incarichi a vendere in ulteriore flessione. Le difficoltà di accesso al credito immobiliare si collocano su livelli molto contenuti.

In un contesto di condizioni creditizie complessivamente favorevoli, la quota di compravendite finanziate con mutuo e il rapporto tra prestito e valore dell’immobile hanno raggiunto i valori più elevati dalla metà del 2022. Sono significative le pressioni al rialzo sui canoni di locazione, su cui incide il fenomeno degli affitti brevi. Nel complesso le prospettive sul mercato immobiliare per il quarto trimestre dell’anno restano favorevoli.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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