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Cronaca

INDAGATO PRIMARIO DEL SAN MATTEO DI PAVIA PER MOLESTIE SU 11 SPECIALIZZANDE

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Un primario del policlinico San Matteo di Pavia rischia il rinvio a giudizio per violenza sessuale aggravata dall’abuso di autorità, è indagato per molestie verso undici specializzande del suo reparto. La Procura della Repubblica di Pavia ha notificato al medico la chiusura delle indagini preliminari. La vicenda è partita in seguito alle segnalazioni che le giovani hanno fatto rispondendo a questionari anonimi sul corso che stavano seguendo, ai quali avevano risposto nel 2021, relativi all’anno scolastico precedente. Qualcuna ha riferito di «palpeggiamenti» durante le ore di didattica, altre di «richieste di posizioni fisiche innaturali», altre ancora di «confidenze inappropriate» soprattutto durante la spiegazione di esami diagnostici, senza comunque avances esplicite.
All’epoca dei fatti il medico era direttore della scuola di specialità: il procedimento
procedimento disciplinare avviato dall’università si è concluso con l’archiviazione, anche se il primario si era poi dimesso dall’incarico di direttore con l’apertura del procedimento e l’ateneo stesso aveva inviato una relazione in Procura. Rimane nel suo ruolo di primario di un reparto al San Matteo: il policlinico non è coinvolto nell’indagine in nessun modo. L’indagine penale firmata dal giudice Valentina De Stefano è proseguita, con gli accertamenti dei carabinieri che hanno portato all’avviso di garanzia, dopo aver sentito le testimonianze di alcune ragazze coinvolte. Ora sarà il giudice a pronunciarsi, optando o per l’archiviazione o per il rinvio a giudizio con conseguente processo.

Cronaca

Vance incontra Parolin, focus su guerre e migranti

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ROMA (ITALPRESS) – Il Vicepresidente degli Stati Uniti d’America James David Vance è stato ricevuto in Segreteria di Stato dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, accompagnato monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati e le organizzazioni internazionali.

Nel corso del cordiale colloquio, si legge in una nota della Santa Sede, è stato espresso “compiacimento per le buone relazioni bilaterali esistenti tra la Santa Sede e gli Stati Uniti d’America, ed è stato rinnovato il comune impegno nel proteggere il diritto alla libertà religiosa e di coscienza. Vi è stato uno scambio di opinioni sulla situazione internazionale, specialmente sui Paesi segnati dalla guerra, da tensioni politiche e da difficili situazioni umanitarie, con particolare attenzione ai migranti, ai rifugiati, ai prigionieri, e sono stati trattati anche altri temi di comune interesse. Infine, si è auspicata una serena collaborazione tra lo Stato e la Chiesa cattolica negli Stati Uniti, di cui è stato riconosciuto il prezioso servizio alle persone più vulnerabili”.

-foto IPA Agency –
(ITALPRESS)

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Cronaca

Muore un ventunenne nel milanese in seguito a un accoltellamento

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MILANO (ITALPRESS) – Un giovane di 21 anni è deceduto dopo aver riportato gravissime ferite da taglio al torace e al braccio sinistro. Il giovane è stato trovato attorno alle 2 di notte in via Bruno Fusè, una strada di periferia del comune di Abbiategrasso in provincia di Milano.

Il 21enne era stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Legnano, ma le sue condizioni erano troppo critiche nonostante l’intervento dei sanitari. Poco tempo dopo un uomo di 56 anni ha riferito di essere stato aggredito nella stessa via, ma ancora non è chiaro se il fatto sia collegato a quanto accaduto al 21enne. Le indagini sono affidate ai Carabinieri della Compagnia di Abbiategrasso.

– Foto Ufficio stampa Carabinieri –

(ITALPRESS)

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Cronaca

Liste d’attesa, Schillaci “Non c’è una guerra con le Regioni”

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ROMA (ITALPRESS) – “La sanità non è una questione di appartenenza politica. Il confronto avviene su un piano tecnico e istituzionale, non ideologico. E’ un processo dialettico normale in un sistema complesso come il nostro. Continuo a credere che così arriveremo a una sintesi, perchè l’obiettivo è comune: migliorare il servizio per i cittadini”. Lo dice, intervistato dal Corriere della Sera, il ministro della Salute Orazio Schillaci, in merito alla questione delle liste d’attesa.

Con le Regioni “non siamo in guerra – precisa -. Si tratta di un confronto istituzionale legittimo su un tema delicato come i poteri sostitutivi. Voglio essere chiaro: l’obiettivo non è punirle, ma garantire che i cittadini possano vedere rispettato il loro diritto alle cure nei tempi appropriati. La legge prevede già procedure e criteri ben definiti”.

Per Schillaci “ogni confronto serio deve partire da un presupposto: i cittadini hanno diritto a ricevere prestazioni sanitarie nei tempi indicati dalle classi di priorità prescritte dal medico. Se ci sono suggerimenti per rendere più equilibrato il percorso che porta ai poteri sostitutivi, li valuteremo con attenzione, ma senza compromettere l’efficacia dell’intervento”.

La normativa “prevede che, in assenza di intesa dopo un congruo periodo di confronto, il governo possa procedere. Ci sono 30 giorni di tempo. Bisogna lavorare perchè le prerogative di tutti siano rispettate, soprattutto quelle dei cittadini”.
-foto IPA Agency-
(ITALPRESS)

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