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Cronaca

Milano, spaccia droga a casa della mamma e della nonna. Arrestato

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MILANO (ITALPRESS) – La settimana scorsa, la Polizia di Stato di Milano ha arrestato un cittadino italiano di 37 anni per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. A seguito di un esposto dei condomini di un palazzo di via Lanzone, per una presunta vendita di droga all’interno dello stabile, gli agenti della Squadra Investigativa del commissariato Centro hanno individuato l’appartamento quale luogo di spaccio. Mercoledì pomeriggio, i poliziotti hanno notato due ragazzi di 20 e 19 anni, introdursi nell’abitazione, e, usciti poco dopo sono stati fermati in strada dalla volante del commissariato trovandoli in possesso di 1.5 grammi di hashish precedentemente acquistati al costo di 50 euro. Quindi gli agenti, dopo aver appurato l’effettiva vendita di sostanza stupefacente, approfittando quando la porta era aperta sono entrati nell’appartamento dove hanno trovato la madre 74enne e la nonna di 104 anni dell’uomo. All’interno vi era il 37enne in compagnia di un ragazzo 18enne che stava fumando uno spinello, nella camera da letto che l’uomo utilizzava come base di spaccio, dove i poliziotti hanno trovato 700 grammi di marijuana in un trolley e in un borsone. Gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato sotto la tv due pezzi di hashish per un peso di 197 grammi, sulla scrivania 6 pezzi di hashish per un peso di 349 grammi, un libro con all’interno una cassaforte contenente 8570 euro in contanti, 4 barrette di cioccolato ai funghi allucinogeni, tre sigarette elettroniche usa e getta a base di resina di cannabis. Inoltre, sulla scrivania veniva trovato anche un cofanetto in legno con 5 pezzi di hashish per un peso di 170 grammi, 4 barattoli in vetro contenenti circa 4 grammi di marijuana e materiale per il confezionamento. Nella residenza dell’uomo, sempre in zona, i poliziotti hanno sequestrato altri 3 grammi di marijuana. I tre ragazzi sono stati sanzionati amministrativamente per uso di sostanze stupefacenti.(ITALPRESS).

Foto: Polizia di Stato Milano

Cronaca

Mattarella visita una scuola di Palermo “Il dialogo fa crescere”

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PALERMO (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato a sorpresa la scuola di Palermo “Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci” nella sede di via Serradifalco, nel quartiere Noce-Malaspina. Il capo dello Stato si è intrattenuto in particolare con i bambini della 5^ C, una classe primaria multietnica, i cui alunni furono oggetto a ottobre di insulti e commenti a sfondo razzista mentre partecipavano all’iniziativa “Io leggo perchè”, al centro di Palermo.
Tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre (la visita era stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco), hanno rivolto al presidente alcune domande, consegnandogli alcuni doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.
I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna, dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il “Va, pensiero” dal Nabucco.
“Vivere insieme, dialogare, fa crescere, rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile ma esaltante”, ha detto il presidente ai circa 300 ragazzi al termine dell’incontro.
“Siete bravissimi, avete eseguito magistralmente questi due pezzi, e non è facile con tanti strumenti ad arco, a fiato, a percussione. Complimenti ai vostri insegnanti e complimenti a voi – ha affermato il capo dello Stato rivolgendosi all’orchestra che aveva eseguito i due brani. “La musica e la cultura sono il veicolo della vita, della convivenza, dell’apertura, della crescita personale e collettiva, tutti quanti insieme – ha aggiunto -. Per me è grande motivo di soddisfazione essere qui e farvi i complimenti”.
“Io ogni anno vado in una scuola per l’apertura dell’anno scolastico. Ma non è frequente che in altre occasioni vada a visitare delle scuole. Sono lietissimo di essere qui questa mattina e ringraziarvi di quello che fate, facendovi gli auguri per i vostri studi e il vostro futuro – ha spiegato il presidente -. Ringrazio ancora una volta i vostri insegnanti per quello che vi trasmettono, per come vi guidano nell’accrescimento culturale. Voi siete una scuola che con la lettura, la musica e altre iniziative di crescita culturale esprime i valori veri della convivenza nel nostro Paese e nel mondo, che è sempre più unito, connesso, sempre più senza confini. E’ una ricchezza quella di crescere insieme, scambiarsi opinioni, abitudini, idee. Ascoltare gli altri fa crescere e voi lo state facendo, per questo complimenti e auguri”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

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Cronaca

Tajani “Per la pace in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo all’alba di una possibile pace che potrebbe coinvolgere l’intera regione”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al quotidiano La Stampa in merito alla tregua a Gaza.
“Ora inizia un lavoro diplomatico lungo e complesso per rafforzare la tregua – sottolinea Tajani -. Le prossime sei settimane saranno la chiave per porre le basi del passaggio dalla prima alla seconda fase del cessate il fuoco. La liberazione delle prime tre giovani donne israeliane è positiva, ma ora deve proseguire la liberazione degli ostaggi israeliani e, contestualmente, si devono far arrivare aiuti alla popolazione palestinese”.
Una volta stabilizzata la tregua “si potrà ridare slancio agli Accordi di Abramo, con cui si volevano normalizzare i rapporti dei Paesi arabi con Israele. Quel percorso era quasi concluso, ma si è interrotto con l’attacco del 7 ottobre. Adesso si devono riannodare i fili”.
Per il ministro “sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purchè sia a guida araba. Può aiutare a consolidare la pace e a rafforzare l’Autorità palestinese. Siamo ancora in una fase embrionale, ma saremmo pronti a partecipare con un contingente. Serve, più in generale, una presenza europea in Medio Oriente. E in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo, se c’è un accordo gradito a entrambe le parti”.
Alla domanda se l’Italia ha l’obiettivo di riconoscere la Palestina, il vicepremier risponde così: “Sì, la nostra strada porta lì, ma ci vuole tempo perchè la Palestina deve essere riconosciuta anche da Israele e a sua volta deve riconoscere Israele. Le iniziative unilaterali che ho visto finora da parte di alcuni Paesi non servono alla Palestina nè alla pace”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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