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Capello “Finito ciclo di Allegri alla Juve, Atalanta unica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ieri sera l’Atalanta ha giocato una partita entusiasmante, gioca un calcio unico per determinazione, velocità, tecnica. Il primo tempo poteva finire 4 o 5 a zero. La bellezza di questa squadra è la voglia che si vede in campo e soprattutto il pensiero di Gasperini portato al massimo livello. Gasperini ha fatto un lavoro veramente fantastico, tutti si sentono coinvolti. Tutti attaccano, tutti si aiutano. Vederli in queste condizioni fisiche alla fine del campionato mi ha sorpreso. Grande merito di Gasperini nell’aver recuperato Scamacca e De Ketelaare, due talenti che avevano dei momenti di grande pausa, ora sono coinvolti in ogni momento. De Ketelaare? Gasperini gli ha trovato la posizione giusta, gli ha dato sicurezza e convinzione in quella posizione. Ora si esprime senza paura. Nel Milan si esprimeva con paura, si accontentava del passaggino. Ora si sente importante, ha grande qualità e grande visione di gioco”. Così ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’, su Rai Radio 1, Fabio Capello, ex allenatore di Milan, Roma e Juventus, sull’Atalanta di Gasperini protagonista di questo finale di stagione tra campionato e coppe. “La Roma deve confermare Lukaku? E’ un giocatore particolare, una squadra deve impostare il gioco per lui e con lui – aggiunge Capello – Non è un giocatore di grandissima tecnica quando riceve la palla, però è potente, è goleador, per gli avversari è sempre un problema. Un giocatore determinante, ma allo stesso tempo per caratteristiche blocca qualche idea diversa di calcio. Comunque Lukaku è uno dei migliori attaccanti in circolazione, prima di mollarlo io starei attento”. “I trofei restano nella bacheca e sono sempre importanti, si gioca sempre per questi obiettivi – prosegue l’ex mister del Real – Quando alleni squadre come Milan, Inter e Juventus, è normale che chi li allena pensa di portare qualche trofeo in bacheca. Per quanto riguarda l’Atalanta, sarebbe un sogno vero poter raggiungere questi obiettivi. Ha due possibilità, due partite difficili, però questa Atalanta può sorprendere tutti quanti. Ha il 50% di possibilità di vincere entrambi i trofei”. Sul momento Juve: “Credo proprio che Allegri abbia finito il suo ciclo alla Juve. La squadra non è così forte come pensano i tifosi e come si è pensato dopo il girone d’andata. Ha dei grandi limiti di qualità, ieri nel primo tempo non riusciva a essere pericolosa. Nella ripresa, quando è scattato qualcosa nella testa dei giocatori e con il cambio di assetto tattico, la squadra si è un pò ritrovata. Comunque ci sono altre squadre con dei valori più alti rispetto alla Juve. Sarà molto importante il prossimo mercato”. Capitolo Nazionale: “Spalletti è l’uomo adatto per guidare la Nazionale, sta cercando di far capire quanto sia importante la maglia azzurra. Dopo aver subito l’esclusione dai convocati, Scamacca ha capito che può dare di più e questo vuol dire che il messaggio di Spalletti è arrivato nella testa dei giocatori”. Per l’attacco del Milan si parla di Zirkzee o Sesko: “Zirkzee mi piace tantissimo: è la chiave del gioco del Bologna, è un giocatore che gioca a tutto campo, ha grande tecnica, visione di gioco, personalità. In più non avrebbe bisogno di abituarsi al campionato italiano. Lo prenderei subito. Anche Sesko è interessante, con potenzialità”. Sulle ipotesi di Conceicao al Milan e Pioli al Napoli: “Pioli al Napoli è un rischio nell’opportunità. Pioli è un allenatore di esperienza, ha fatto bene, ha personalità per guidare una squadra difficile come il Napoli, che ha un potenziale molto buono. Sarebbe una bellissima esperienza anche per Pioli, per dimostrare ancora una volta il suo valore. Per quanto riguarda il Milan, tra i nomi degli allenatori stranieri fin qui fatti, Conceicao è quello che mi piace di più. Ha allenato il Porto, una squadra che deve vincere sempre in Portogallo. Quando sei abituato a dover vincere, hai un DNA che ti fa trasmettere qualcosa di positivo alla squadra. Conceicao è un allenatore pragmatico, con delle idee molto interessanti, mi sembra un allenatore pronto per guidare il Milan. In più conosce il nostro calcio”. “Se consiglierei ad Allegri un’esperienza all’estero? Dipende da quale estero: se vai in Arabia, vai per i soldi. Se vai in Inghilterra, vai per la competizione. Se vai in Spagna o Francia, vai per dimostrare che sei capace di vincere anche all’estero”, conclude Capello.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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Juve-Milan termina 0-0, Pulisic sbaglia un penalty

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TORINO (ITALPRESS) – Termina senza reti il posticipo della domenica tra Juventus e Milan. Il rigore sbagliato da Pulisic e gli errori sotto porta di Leao graziano gli uomini di Tudor, che possono forse uscire “più soddisfatti” da questa partita, per il risultato, rispetto ai loro rivali, che hanno invece da recriminare. Per i bianconeri solo un grande squillo di Gatti, con grande risposta del portiere dei rossoneri.
L’avvio è tutt’altro che spettacolare, con le due squadre che si studiano senza creare grossi grattacapi alle difese avversarie. Al 29′, l’ex di turno Rabiot ci prova con un destro dalla distanza che termina alto sopra la traversa. Due minuti più tardi, Gimenez si rende protagonista di un’azione in solitaria che lo porta alla conclusione con il mancino, sulla quale Di Gregorio interviene in due tempi. Al 43′, Pavlovic si avventura in avanti, si allarga sulla sinistra e crossa al centro pescando Gimenez, il quale anticipa Rugani e va a colpire di testa, mettendo però a lato. Il primo tempo si chiude senza grosse emozioni.
In avvio di ripresa, dopo nemmeno tre minuti, Conceicao crossa in mezzo e la palla schizza sul destro di Gatti, ma Maignan è strepitoso a sbarrargli la strada con una parata decisiva. Quattro minuti dopo, la partita potrebbe subire una svolta quando Gimenez viene atterrato in area da Kelly. L’arbitro indica il dischetto, ma Pulisic fallisce la grande occasione sparando alto il rigore. Al 22′, il neo entrato Leao vede Di Gregorio fuori dai pali e ci prova da metà campo, ma la palla si alza troppo sopra la traversa. Il portoghese ha una grande occasione al 28′, ma a pochi passi dalla porta calcia fuori con il mancino, vanificando un assist dalla destra di Pulisic. L’ultima grande chance è ancora per Leao, che al 45′ viene servito da Modric con una grande imbucata ma strozza il destro e si fa neutralizzare il tentativo da Di Gregorio. Il risultato non cambierà più. I rossoneri scendono così in terza posizione, con 13 punti all’attivo, a -2 da Napoli e Roma. I bianconeri vanno invece a quota 12 e vengono raggiunti dall’Inter.
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(ITALPRESS).

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Il Napoli batte in rimonta il Genoa, 2-1 al Maradona

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NAPOLI (ITALPRESS) – Dopo una prima frazione sottotono, il Napoli gioca un super secondo tempo e ribalta un buon Genoa, vincendo 2-1 al Maradona. La rimonta porta le firme di Anguissa e Hojlund; l’iniziale vantaggio degli ospiti era stato siglato dal teenager Ekhator. Conte perde per infortunio prima Lobotka poi Politano, ma può quantomeno godersi una prestazione convincente di De Bruyne, partito inizialmente dalla panchina.
Nel primo tempo il Napoli mette in campo poche idee e molta imprecisione, nonostante un avvio inizialmente incoraggiante. Nei dieci minuti iniziali, infatti, i padroni di casa sfiorano in due occasioni il vantaggio. Nel tentativo di liberare l’area di rigore al 7′, Marcandalli rinvia addosso a Hojlund e la palla si indirizza pericolosamente verso la porta di Leali, uscendo di pochissimo a lato. Tre minuti più tardi, Politano sul secondo palo non riesce col piede debole a segnare da distanza ravvicinata. Da lì in poi il Napoli fatica a costruire azioni pericolose, trovandosi di fronte a un Genoa molto solido, intenso e pericoloso in contropiede. Gli sforzi del Grifone vengono premiati al 34′, quando il 2006 Jeff Ekhator segna l’1-0 e gela il Maradona: il gol nasce da una sgroppata di Norton-Cuffy che lascia sul posto Oliveira e serve la punta rossoblù che finalizza di tacco. Per il Napoli piove sul bagnato, perchè, oltre alla rete subita, Conte paga dazio anche sul piano degli infortuni. Al 44′, infatti, Lobotka dà forfait, a seguito di un problema muscolare: a inizio ripresa, poi, si fa male anche Politano.
Nonostante la tanta sfortuna, la squadra di Conte cambia marcia nel secondo tempo e mette all’angolo un Genoa sempre più sulle gambe col passare dei minuti. La rete del pari arriva al 57′ e la realizza Anguissa, il più veloce a deviare in porta un pallone vagante in area. Il Napoli macina occasioni da gol, asfissiando gli ospiti nella propria meta campo. Dopo un miracolo di Leali su Di Lorenzo, un gol annullato ad Hojlund per fuorigioco e un palo colpito, alla fine l’insistenza dei partenopei porta alla rete del 2-1. A far esultare i tifosi di casa ci pensa ancora Hojlund che dà così continuità alla doppietta realizzata in settimana in Champions: al 75′ il danese segna in tap-in dopo il grande intervento di Leali su Anguissa. Il Napoli gestisce il finale senza patemi e porta a casa una vittoria fondamentale che le permette il ritorno in vetta alla classifica.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Masters 1000 Shanghai, Sinner si ritira in preda ai crampi: Griekspoor agli ottavi

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ROMA (ITALPRESS) – Giornata amara per Jannik Sinner. L’azzurro si è ritirato nel corso del terzo set del match dei sedicesimi di finale del “Rolex Shanghai Masters”, il penultimo Masters 1000 della stagione, con montepremi totale pari a 9.193.540 dollari, in corso sui campi in cemento della capitale economica della Cina.

Il tennista altoatesino, numero 2 del mondo e secondo favorito del seeding (in realtà primo favorito dopo il forfait all’ultimo minuto di Carlos Alcaraz), ha ceduto di fronte all’olandese Tallon Griekspoor, 31 del ranking Atp e 27esima forza del tabellone, a causa dei crampi.

L’azzurro aveva vinto il primo set per 7-6 (3). Poi nella seconda frazione è arrivato a due punti dal match, prima di arrendersi per 7-5. Infine, nella terza frazione ha cominciato ad accusare problemi, soprattutto per crampi alla gamba destra. Quindi, sul 3-2 in favore dell’olandese, è stato costretto ad alzare bandiera bianca.

DJOKOVIC AVANZA

Novak Djokovic ha raggiunto gli ottavi di finale a Shanghai. Il quattro volte campione dell’unico Masters 1000 asiatico (il serbo ha vinto nel 2012, 2013, 2015 e 2018) ha superato in rimonta il qualificato Yannick Hanfmann per 4-6 7-5 6-3. Tra Djokovic e i quarti di finale c’è ora lo spagnolo Jaume Munar. Si è ritirato anche David Goffin. Il belga ha alzato bandiera bianca contro Gabriel Diallo (sul 3-0 in favore del canadese). Avanzano agli ottavi infine anche Rune, Bergs e il francese Giovanni Mpetshi Perricard, che ha sconfitto Taylor Fritz per 6-4 7-5.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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