Economia
G7, per Deloitte va salvaguardata la competitività delle imprese
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12 mesi fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Lo scenario geopolitico e socio-economico entro il quale operano i Paesi G7 è complesso e in continua evoluzione. I Sette Paesi sono chiamati a svolgere un ruolo primario nell’affrontare le sfide globali che ci attendono e a guidare con responsabilità le molteplici transizioni in atto. In questo scenario, la Dichiarazione Finale per il leader del G7 consegnata oggi dalla Presidente Marcegaglia al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni pone particolare enfasi sulla necessità di conciliare le priorità di sicurezza economica con il mantenimento di mercati internazionali aperti, liberi e multilaterali, salvaguardando la competitività delle imprese e contribuendo a creare benessere nelle economie in cui queste operano. Una sfida che nella sua complessità può sembrare distante dall’economia reale, ma che, in realtà, riguarda molto da vicino tutte le nostre aziende, in Italia e negli altri Paesi G7″. Lo ha dichiarato Fabio Pompei, CEO di Deloitte Italia, in occasione della consegna delle raccomandazioni delle industrie del G7 sulle principali sfide dell’agenda economica globale al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, da parte di Emma Marcegaglia, Presidente del B7 Italia guidato da Confindustria, di cui Deloitte è Knowledge Partner.
Priorità che verranno presentate ai Ministri della Presidenza G7, ai Presidenti delle Business Federation dei paesi G7, ai più autorevoli CEO globali e ai Vertici delle maggiori Organizzazioni Internazionali e Multilaterali.
“Per assicurare – dichiara Pompei – un esito positivo alle molteplici transizioni in corso, è necessario che i Paesi G7 sostengano investimenti maggiori e coordinati, una forte collaborazione tra pubblico e privato e una convergenza delle politiche industriali. Questo approccio può garantire sostenibilità e competitività nella crescita economica delle imprese, che al contempo non possono prescindere da innovazione tecnologica e uso efficiente delle risorse per affrontare le sfide più urgenti del nostro tempo, quali la transizione energetica e la decarbonizzazione, processi ormai irreversibili e non più prorogabili. Una leadership forte e coesa del G7 rappresenta quindi il punto di partenza al fine di garantire un futuro prospero per le imprese, con riflessi positivi su cittadini e Istituzioni”.
“I Paesi del G7 – prosegue Pompei – devono giocare un ruolo di primo piano nella rapida trasformazione del mercato del lavoro e dei sistemi di welfare. E’ quindi necessario che si facciano promotori di iniziative congiunte e politiche innovative che garantiscano equità, inclusività e sostenibilità. In un’epoca di rapidi cambiamenti economici e tecnologici, è essenziale supportare le imprese nella transizione verso nuovi modelli di lavoro, promuovendo la formazione continua e l’adeguamento delle competenze. Inoltre, una cooperazione internazionale rafforzata tra i G7, e che vada anche al di là dei loro confini geografici, può supportare la modernizzazione dei sistemi di welfare, assicurando che essi rispondano efficacemente alle nuove esigenze sociali e demografiche, riducendo le disuguaglianze e migliorando il benessere collettivo. E per l’Italia molto dipenderà` da come utilizzeremo le risorse straordinarie che il Next Generation EU: un’opportunità di sviluppo unica per il nostro Paese”.
“Il B7 Italy 2024 – dichiara Andrea Poggi, Innovation Leader per Deloitte Italia e capo delegazione B7 per Deloitte – è la prova che un dialogo costruttivo sul futuro sostenibile del pianeta è ancora possibile ed è soprattutto il presupposto per un agire comune nell’interesse di imprese, cittadini e istituzioni di tutti i paesi, non solo del G7. Divenendo catalizzatori di una crescita economica sostenibile, assumendo un ruolo di leadership globale sui temi prioritari per le imprese e le società e difendendo i valori fondanti delle democrazie liberali e delle sane economie di mercato, i G7 possono favorire una competitività duratura per le proprie imprese e quindi uno sviluppo sociale sostenibile, anche al di là dei loro confini, assumendo di fatto una responsabilità verso tutti. Il G7 ha infatti l’opportunità di farsi promotore di un cambiamento positivo a livello globale, rafforzando la propria coesione e al contempo aprendo le porte a una collaborazione più forte perché più inclusiva, che coinvolga attivamente anche le economie in via di sviluppo, plasmando un nuovo paradigma di cooperazione internazionale e di competitività delle imprese basato su principi di equità, solidarietà e sviluppo sostenibile”.
Questi obiettivi che il B7 si pone – conclude Poggi- possono essere raggiunti solo tramite un’innovazione costante e antropocentrica, vera forza propulsiva: un volano del cambiamento che permea ogni settore, che consente di rispondere efficacemente alle sfide più pressanti del nostro tempo – l’incertezza globale sulle catene del valore, le transizioni energetica, climatica e ambientale, le opportunità offerte dalla data economy, l’evoluzione del mercato del lavoro e dei sistemi di welfare – per accelerare le molteplici transizioni in corso, permettendo alle imprese di aumentare la loro competitività, anche tramite l’applicazione delle nuove tecnologie, a partire dall’Intelligenza Artificiale. Una delle sfide globali, infatti, è di massimizzare le opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale in termini di competitività, produttività e crescita sostenibile. Al contempo, è fondamentale orientarne l’applicazione, concentrandosi sulla riduzione dei rischi e sull’adozione di principi etici che non ne ostacolino lo sviluppo, incoraggiando investimenti in infrastrutture e Big Data, condizioni essenziali del funzionamento dell’AI. È indubbio che insieme a politiche innovative e una forte collaborazione tra pubblico e privato, vada favorito un framework normativo convergente a livello G7 e le altre economie di mercato, volto ad incentivare l’adozione etica dell’AI e garantire una centralità dell’uomo e dei suoi bisogni nell’attuazione di tale innovazione”.
– foto ufficio stampa Deloitte –
(ITALPRESS).
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Economia
Iren in crescita nei ricavi e utile netto del primo trimestre, Dal Fabbro “Fatte scelte valide”
Pubblicato
6 ore fa-
15 Maggio 2025di
Redazione
REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Iren chiude il primo trimestre con ricavi consolidati che si attestano a 2.092,8 milioni in aumento del +33,5% rispetto ai 1.567,7 milioni del primo trimestre 2024. I principali fattori di incremento del fatturato sono riferibili ai ricavi energetici, influenzati per oltre 200 milioni dall’aumento dei prezzi delle commodities e per oltre 180 milioni dai maggiori volumi energetici venduti.
Contribuisce positivamente ai ricavi di periodo, per circa 120 milioni, il consolidamento delle società del gruppo Egea a far data dal 1° gennaio 2025. L’Ebitda ammonta a 418,5 milioni, in aumento del +9,2% rispetto ai 383,2 milioni del primo trimestre 2024, mentre l’Ebit è pari a 223,9 milioni, in aumento del +5,4% rispetto ai 212,5 milioni del primo trimestre 2024. L’utile netto di Gruppo attribuibile agli azionisti è pari a 135,6 milioni, in aumento (+8,0%) rispetto al risultato al primo trimestre 2024.
La crescita riflette l’andamento dell’Ebitda e beneficia della riduzione del risultato di terzi legata all’acquisto della quota di minoranza di Iren Acqua.
L’indebitamento finanziario netto si attesta a 3.972 milioni al 31 marzo 2025, in calo di oltre 110 milioni (-3%) rispetto al dato del 31 dicembre 2024. Gli investimenti complessivi realizzati nel periodo ammontano a 717 milioni, in crescita rispetto al 2024.
I risultati economici 2025 sono previsti in aumento rispetto a quelli del 2024 grazie alla crescita organica dei business regolati supportati dagli investimenti realizzati negli scorsi esercizi, al miglioramento della redditività degli impianti di trattamento dei rifiuti, all’entrata in esercizio dell’impianto fotovoltaico di Noto, al mantenimento della customer base in uno scenario più competitivo oltre all’anticipato consolidamento del Gruppo Egea. Il gruppo conferma il trend di sviluppo nel rispetto della sostenibilità finanziaria, come previsto dal piano industriale.
“Iniziamo il 2025 con un trimestre in solida crescita, con un Ebitda e un utile netto in incremento rispettivamente del 9% e dell’8%, una Rab in crescita del 6%, +20MW di capacità rinnovabile e +500.000 abitanti serviti nella raccolta rifiuti rispetto al primo trimestre dell’anno precedente. Grazie agli investimenti tecnici pari a 185 milioni, in crescita del 12% nel periodo, siamo riusciti a traguardare i target fissati a piano industriale per questo primo trimestre dell’anno e continueremo nei prossimi mesi nel piano di investimenti previsto volto a incrementare la nostra asset-base, con più di 900 milioni di investimenti che effettueremo nel corso dell’anno su tutti i business”. Così Gianluca Bufo, Ad e direttore generale del Gruppo Iren.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati conseguiti nel primo trimestre del 2025, che confermano la validità delle scelte strategiche intraprese: l’anticipazione del consolidamento di Egea, da gennaio 2025, hanno permesso di incrementare l’Ebitda del trimestre di oltre 20 milioni. Inoltre, l’acquisto della quota di minoranza di Iren Acqua ha impattato positivamente a livello di utile netto per circa 6 milioni. Queste operazioni straordinarie sono state rese possibili grazie all’emissione del bond ibrido che ha permesso di rafforzare la struttura patrimoniale, garantendo una flessibilità finanziaria adeguata”. Così Luca Dal Fabbro, presidente del Gruppo Iren.
“Confermiamo pertanto la guidance con un Ebitda a fine anno compreso tra 1.340-1.360 milioni (inclusi i circa 55 milioni annui attesi dal consolidamento Egea), un utile netto tra i 300-310 milioni e un rapporto indebitamento netto/Ebitda in linea con lo scorso anno e atteso a circa 3,2x”, aggiunge.
– Foto Ufficio stampa Iren –
(ITALPRESS
Economia
UN Women Italy si allea con i media per promuovere inclusività e parità di genere
Pubblicato
8 ore fa-
15 Maggio 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – UN Women Italy annuncia la nascita del suo Media Board, un gruppo di lavoro composto da professioniste e professionisti dell’informazione che si uniscono per promuovere una narrazione più equa, inclusiva e consapevole sulle tematiche femminili e di genere.
Ne fanno parte Monica D’Ascenzo, giornalista esperta e Diversity & Inclusion Editor de Il Sole 24 Ore e Responsabile di Alley Oop, Lorenza Ghidini, Direttrice di Radio Popolare, Maria Latella, scrittrice, giornalista de Il Sole 24 Ore e volto noto della Rai, Diletta Parlangeli, giornalista e voce di Rai Radio 2, Mariangela Pira, giornalista di Sky Tg24 e Danda Santini, Direttrice di Io Donna-Corriere della Sera.
Il Media Board nasce da un’attenta selezione, condivisa con UN Women a New York, tra le figure del mondo dell’informazione che si sono distinte per l’impegno nell’empowerment femminile e nella promozione della parità di genere. Ha una missione chiara: rafforzare la strategia di comunicazione di UN Women Italy attraverso il confronto, la riflessione e la collaborazione con chi ogni giorno racconta la realtà. I membri del Board avranno un ruolo attivo su più fronti: creare dibattito pubblico, individuando temi emergenti e nuove prospettive sulle questioni di genere, rendendole centrali nel racconto mediatico. Definire linee guida per una comunicazione efficace e rispettosa, promuovendo pratiche giornalistiche inclusive. Contrastare stereotipi e linguaggi discriminatori, contribuendo alla costruzione di un nuovo immaginario collettivo.
“Crediamo che solo passando attraverso un dibattito pubblico consapevole e partecipato si possa generare un impatto positivo e duraturo. Con il Media Board vogliamo unire le competenze del mondo dell’informazione per costruire una comunicazione più corretta, inclusiva e capace di valorizzare le tematiche di genere, contrastando stereotipi e promuovendo un nuovo immaginario collettivo. Per sostenere un vero cambiamento culturale”, afferma Caterina Tonini, Vice Presidente e Head of Marketing and Communication di UN Women Italy.
In questo contesto, il gruppo di lavoro rappresenta un passo concreto verso una comunicazione che non solo informa, ma trasforma. UN Women Italy continuerà a lavorare per coinvolgere nuove voci e costruire una rete solida e autorevole, capace di dare eco a un cambiamento culturale necessario e urgente. “La partita dell’uguaglianza di genere non si vince da sole. Per questo rinnoviamo il nostro appello al mondo dell’informazione. C’è bisogno del contributo di tutte e di tutti per riportare al centro delle cronache e del dibattito pubblico le questioni femminili e archiviare definitivamente un linguaggio stereotipato che nel 2025 non può avere alcuna cittadinanza”, spiega la Presidente di UN Women Italy, Darya Ma”jidi.
(ITALPRESS).
Economia
Confindustria Romania, economia e geopolitica al centro del Forum 2025
Pubblicato
8 ore fa-
15 Maggio 2025di
Redazione
BUCAREST (ROMANIA) (ITALPRESS) – Geopolitica e l’economia nel nuovo ordine mondiale: questi i temi affrontati nel corso del Forum Economico 2025 di Confindustria Romania dal titolo: “In Between” Economia e Geopolitica – Il Nuovo (dis) Ordine Mondiale” che si è svolto a Bucarest. Ad aprire i lavori Giulio Bertola, Presidente di Confindustria Romania e della Federazione F.P.I.A.R. A seguire, il discorso del Consigliere Onorifico del Presidente Ad Interim della Romania per la Relazione con l’ambiente di affari, Dragos Atanasiu, che ha presentato i saluti da parte del Presidente Ad Interim, Ilie Bolojan dichiarando che “per la Romania, Italia rappresenta un partner economico molto importante, uno dei piu’ importanti e un partner di cuore”. S.E. Alfredo Durante Mangoni, Ambasciatore d’Italia in Romania ha fatto anche lui un breve intervento istituzionale.
A seguire si è svolto un dibattito tra esperti, moderato dal giornalista televisivo, editorialista e saggista Claudio Brachino, presente anche nella veste di editorialista politico e consulente multimediale di Italpress, principale partner media dell’evento.
Un momento di confronto diretto e reale che ha voluto delineare, a favore di imprese, investitori e imprenditori, l’attuale epoca di sfide senza precedenti, dove le dinamiche globali stanno influenzando profondamente le nostre vite quotidiane.
Presenti relatori come Luca Tagliaretti, Direttore Esecutivo del Centro Europeo di Competenza per la Cyber- Sicurezza (ECCC); Emilio Cozzi, giornalista, divulgatore scientifico, esperto di economia e politica dello Spazio; Alessandro Aresu, Analista geopolitico ed esperto di strategie e politiche pubbliche; Massimiliano Nicolini, IA Specialist, Direttore Dipartimento Ricerca e Sviluppo Olitec.
Al centro della discussione la complessa intersezione tra intelligenza artificiale e geopolitica, e l’esplorazione di come le innovazioni tecnologiche stiano ridefinendo gli equilibri di potere globali. Sulle nuove dinamiche industriali reinventate nel contesto dell’AI si è soffermato Aresu, illustrando la dinamicità del settore tecnologico e le implicazioni geopolitiche di tali trasformazioni.
I lavori del Forum hanno anche esplorato come lo spazio sia diventato il nuovo “continente” della competizione globale. Analizzando il passaggio dalla corsa spaziale tra superpotenze alla crescente influenza di attori privati, come Elon Musk, e l’importanza strategica delle infrastrutture spaziali per la sicurezza, l’economia e la sostenibilità terrestre. “L’Astropolitica non è solo conflitto. E’ anche ricerca e ambiente”, ha detto Cozzi.
Di rilievo la collaborazione tra Enti europei e internazionali sulla Cyber Sicurezza. Il Centro Europeo di Competenza per la Cyber-Sicurezza (ECCC) con sede a Bucarest, collabora strettamente con l’Agenzia dell’Unione Europea per la Cybersecurity (ENISA) e partecipa attivamente a iniziative congiunte per armonizzare le azioni e gli investimenti in materia di sicurezza informatica. Questa cooperazione mira a creare un ecosistema europeo forte e competitivo nel settore della cybersecurity. “Uno degli obiettivi primari dell’ECCC è quello di semplificare l’accesso ai finanziamenti per le piccole e medie imprese (PMI) europee, al fine di sviluppare e adottare tecnologie di sicurezza informatica avanzate, come la crittografia post-quantistica e l’intelligenza artificiale”, ha sottolineato Tagliaretti.
Massimiliano Nicolini, presente per il secondo anno consecutivo al Forum Economico di Confindustria Romania, ha supportato in modo trasversale ogni tema trattato dagli altri relatori, evidenziando anche progetti e applicazioni in settori vitali per la popolazione: sanità, cybersecurity, protezione e molti altri, oltre al percoso formativo per i giovani nelle tecnologie BRIA. Nello stesso tempo, durante il dibattito, sono emerse preoccupazioni per il ritardo dell’Europa nella corsa spaziale, nonostante l’eccellenza in alcune missioni e tecnologie, evidenziando l’importanza di investimenti strategici per evitare di rimanere indietro rispetto a potenze come Cina e India. “L’Europa, con la sua strategia per l’autonomia tecnologica e industriale, cerca di posizionarsi come terzo polo, ma deve affrontare problemi strutturali: frammentazione politica, carenza di investimenti, lentezza regolatoria”, il ragionamento di Nicolini.
“Abbiamo scelto di intitolare questo Forum “IN BETWEEN” – e mai titolo fu più azzeccato – ha detto Bertola -. Le grandi trasformazioni iniziano spesso nei momenti più complessi. In un tempo di incertezze, quando la geopolitica ridisegna i confini del commercio, della sicurezza, della tecnologia e perfino dell’identità dei mercati, serve uno sguardo lucido e coraggioso, Oggi, chi controlla l’AI, chi possiede i dati, chi decide gli algoritmi…può decidere anche le priorità di una società. Chi domina lo spazio, oggi, non cerca solo galassie lontane, cerca potere, influenza, risorse e soprattutto dati. Ma l’Astropolitica non è solo conflitto. E’ anche cooperazione, ricerca, ambiente, infatti lo spazio è il nostro nuovo mare aperto, e va governato con regole, alleanze e visione”. Secondo Bertola “in questo contesto l’imprenditore non è solo colui che produce. E’ colui che traduce la complessità in scelte e, pur nel caos, Investe e Costruisce. Alla fine il disordine non è altro che l’ordine che attende di essere compreso e gestito”.
– foto ufficio stampa Confindustria Romania –
(ITALPRESS).


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