Politica
Fidanza “Vogliamo riprodurre anche in Europa il modello Meloni”
Pubblicato
11 mesi fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Vogliamo riprodurre anche in Europa il modello Meloni, come siamo riusciti a fare in Italia con la vittoria delle elezioni politiche nel 2022: vogliamo un centrodestra di governo che mandi le sinistre all’opposizione, questo è il nostro progetto” e la candidatura della premier servirà a “rafforzare il suo peso sui tavoli europei al cospetto degli altri leader”. Lo ha detto Carlo Fidanza, capo-delegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo e candidato alle prossime elezioni, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni europee 2024” dell’agenzia Italpress. Prima di Giorgia Meloni “tanti leader si sono candidati capolista alle europee, ad esempio il presidente Berlusconi da primo ministro si è candidato più di una volta” e “non ricordo questo scandalo”: Meloni “continuerà a fare il presidente del Consiglio”, ma “è chiaro che un voto anche di preferenza serve per rafforzare il suo peso sui tavoli europei al cospetto degli altri leader” che “sono tutti in una situazione di difficoltà: Macron è al 16% nei sondaggi, Scholz in Germania è capo di una maggioranza molto traballante, Sanchez si regge sui voti della secessione dei catalani”, ha ricordato.
“Quello che dobbiamo riuscire a fare è creare innanzitutto un blocco insieme al Partito Popolare Europeo, che è una forza imprescindibile e probabilmente sarà ancora alle prossime elezioni il gruppo parlamentare più grande del Parlamento Europeo e in questi anni, purtroppo, è stato subalterno alle politiche della sinistra”, ha continuato Fidanza. “Sto notando che questo ‘murò a destra sta cadendo: ad esempio, è stato annunciato il nuovo accordo di governo in Olanda, dove il partito della destra identitaria che è stato il più votato alle elezioni sarà in coalizione con il partito dell’ex premier Rutte. Sono già sei o sette i Paesi europei dove popolari e conservatori governano insieme, è uno schema su cui dovremmo lavorare: vedremo dopo le elezioni se ci saranno le condizioni”.
Per Fidanza, “serve un’Europa più pragmatica: quella degli ultimi anni è stata troppo ideologica” e “si è allontanata dai cittadini, c’è stata una iper-regolamentazione che è arrivata da Bruxelles su ogni aspetto, anche il più minuscolo della nostra quotidianità e poi, per paradosso, continua ad essere totalmente assente sui grandi scenari di politica internazionale: dovremmo ribaltare questo equilibrio, lasciare un pò più spazio alle peculiarità degli Stati nazionali, si devono fare delle norme che tengano conto delle diversità che sono la ricchezza dell’Europa”.
Serve “un’Europa che faccia meno e faccia meglio”: bisogna “essere capaci di fare sintesi laddove è importante stare insieme: pensiamo alla politica estera e alla difesa”, ha spiegato. Sull’esercito europeo, la protezione dei confini, l’immigrazione irregolare “serve un’Europa più efficace, su molti altri temi però potrebbe fare un passo indietro e lasciare più spazio alle specificità dei singoli governi”.
Ad esempio, sulla transizione ecologica. “Le piccole e medie imprese dell’agricoltura e di altri settori sono state bersagliate da questa ideologia che nulla ha a che vedere con la giusta sensibilità che tutti quanti noi abbiamo per una natura che sia pulita più possibile, non si è tenuta assolutamente in considerazione la necessità di garantire la sostenibilità economica e la competitività delle nostre imprese, nel nome di un’ideologia che ci condanna a nuove dipendenze strategiche. Ci siamo liberati a fatica della dipendenza dal gas russo dopo la guerra in Ucraina” e “ci stiamo consegnando mani e piedi ai cinesi”. Il riferimento è innanzitutto alla scadenza del 2035 per le auto con motore a combustione.
“Dobbiamo rivedere la normativa per quanto riguarda il motore endotermico”, una partita “che va assolutamente riaperta: proponiamo da sempre di poter considerare utilizzabili anche i biocarburanti, quindi tutta la filiera dei biogas e biometano. Per noi italiani significa tutelare una filiera nazionale importantissima, garantire la resistenza di migliaia di piccole e medie imprese e di decine di migliaia di posti di lavoro di cui nessuno parla che sarebbero a rischio con una transizione soltanto elettrica”, ha sottolineato. “Stiamo contribuendo a diminuire l’inquinamento a livello globale mettendo fuori mercato le nostre imprese: serve più concretezza e realismo”. Per quanto riguarda la casa green, ha aggiunto, “abbiamo combattuto strenuamente in Europa per portare un pò di realismo in un provvedimento che era folle nella sua versione iniziale”, ha spiegato. L’ultima versione “prevede che ogni governo abbia due anni per fare un piano di efficientamento nazionale di riduzione delle emissioni derivanti dagli immobili: un grande tema è chi paga tutto questo. Ci auguriamo di poter avere i numeri per poter rimettere in discussione questa normativa, fare in modo che sia più graduale e che si chiarisca bene che tipo di incentivi si possono mettere in campo, anche perchè siamo reduci dalla vicenda del Superbonus che ha lasciato nei conti pubblici italiani una voragine enorme e non è il viatico ideale per pensare alla nuova stagione di incentivi per fare le case green in Europa”.
Invece, passando ai temi nazionali, il Salva Casa “che il governo si appresta a varare è un provvedimento di buon senso, che va nella direzione di consentire di sanare” piccole modifiche interne ed esterne: “non vuol dire sanare delle speculazioni edilizie o fare favori ai palazzinari”.
Sul caso del poliziotto accoltellato a Milano da un 37enne di origine marocchina, Fidanza ricorda che “l’ultima volta che questo clandestino è stato fermato ed è stato portato in un Cpr ad Avellino, un anno fa, il Cpr era pieno e quindi è stato rimesso in libertà con il classico foglio di via e da lì è arrivato a Milano. Il governo vuole intervenire per aumentare la presenza di questi centri, che sono imprescindibili per poter fare il trattenimento e poi l’espulsione: una sinistra ideologica che si oppone al Cpr non capisce che meno Cpr abbiamo e meno possiamo fare espulsioni”.
Infine, su Chico Forti “Giorgia Meloni e la nostra diplomazia sono riusciti dove altri prima hanno fallito e questo ha fatto rosicare qualcuno. Tanti che, nel corso degli anni, si erano sempre espressi a favore di una soluzione positiva sul caso di Chico Forti oggi, improvvisamente, criticano Meloni per averlo riportato in Italia: siamo veramente al delirio”. Sulla vicenda di Ilaria Salis, invece, “la cosa che mi sconvolge non è tanto la candidatura” con AVS che “considero un escamotage”, ma “mi lascia davvero perplesso il fatto che non ci sia una parola di condanna per le attività di violenza di cui il gruppo a cui è associata si è reso protagonista”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).
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E’ morto Papa Francesco, in serata la deposizione della salma nella bara
Politica
E’ morto Papa Francesco, in serata la deposizione della salma nella bara
Pubblicato
21 ore fa-
21 Aprile 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – E’ morto Papa Francesco. Sua Eminenza, il Cardinale Farrell, ha annunciato con dolore la morte del pontefice, con queste parole: “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio e amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di PAPA Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino”.
Questa sera, lunedì 21 aprile alle ore 20.00, il camerlengo, il cardinale Kevin Joseph Farrell, presiederà il rito della constatazione della morte e della deposizione della salma nella bara. Lo fa sapere il Vaticano.
LA FOTOGALLERY CON LE IMMAGINI DEL SUO PONTIFICATO
Domani in programma un Consiglio dei Ministri straordinario in ottica Funerali: “Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è in contatto con il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, a cui ha chiesto di attivare le azioni necessarie per garantire l’ordinato afflusso e l’assistenza dei fedeli che raggiungeranno Roma a seguito della scomparsa del Santo Padre, delle sue esequie, e della successiva cerimonia di intronizzazione del nuovo Pontefice. Per domani alle ore 11.00 è convocato un Consiglio dei Ministri, che affiderà al Capo del Dipartimento della Protezione Civile il coordinamento delle attività e di tutte le strutture impegnate, così come avvenne nel 2005 in occasione dei funerali di Papa Giovanni Paolo II”.
E’ stato inoltre convocato per il pomeriggio di lunedì il Comitato Operativo della Protezione Civile: “Al fine di porre in essere tutte le iniziative legate all’accoglienza e all’assistenza dei pellegrini che si recheranno a Roma per i funerali di Papa Francesco e per assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, ha convocato per oggi, lunedì 21 aprile, il Comitato Operativo che si svolgerà alle ore 15.00 presso la sede di via Vitorchiano, 2 a Roma”.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).
Politica
Morte Papa Francesco, Mattarella “Avverto un grande vuoto”. Bandiere a mezz’asta al Quirinale
Pubblicato
21 ore fa-
21 Aprile 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Ho appreso con grande dolore personale la notizia della morte di Papa Francesco, avvertendo il grave vuoto che si crea con il venire meno del punto di riferimento che per me ha sempre rappresentato. La morte di Papa Francesco suscita dolore e commozione tra gli italiani e in tutto il mondo. Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell’umanità. La riconoscenza nei suoi confronti va tradotta con la responsabilità di adoperarsi, come lui ha costantemente fatto, per questi obiettivi”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio sulla morte di papa Francesco.
E al Quirinale bandiere a mezz’asta in segno di lutto per la scomparsa del Pontefice.
– foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).
Politica
Mattarella “Giustizia ed equità imprescindibili per la pace”
Pubblicato
1 giorno fa-
21 Aprile 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Santità, sono lietissimo di porgerLe, a nome della Repubblica Italiana e mio personale, gli auguri più sentiti di buona e santa Pasqua”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato a Sua Santità Papa Francesco.
“Quest’anno tutte le Chiese cristiane celebreranno in una stessa data la festa più importante dell’anno liturgico. Tale coincidenza, fortemente simbolica, esorta alla ricerca del dialogo e dell’unità”, sottolinea il Capo dello Stato, che aggiunge: “Auspico che, associata al Giubileo della Speranza, la ricorrenza pasquale rechi conforto a comunità che in diversi continenti spesso vivono situazioni di conflitto o di pericolo. Possa la memoria della Resurrezione ispirare anche quanti professano fedi diverse dal cristianesimo e i non credenti, affinchè il perseguimento del bene comune sia ancorato ai valori di giustizia ed equità, imprescindibili per la pacifica convivenza e la prosperità dei popoli. Nel rinnovarLe i più fervidi auspici di benessere personale, La prego, Santità, di accogliere i migliori auguri che il popolo italiano Le porge in occasione della Pasqua e dell’ormai prossima festività di san Giorgio. Con il grande affetto degli italiani e mio personale”.
– foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).


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