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Politica

Sangiuliano “Cultura è sviluppo, Pantheon di Roma può essere modello”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Ho personalmente sbloccato tanti investimenti e tante risorse dopo un decennio di palude. Mi ha fatto molto piacere ricevere una lettera della commissaria Europea che riconosce come nella capacità di spesa del Pnrr Cultura noi siamo avanti agli altri, cioè stiamo spendendo bene, con efficienza, con onestà e facendo cose concrete. E’ importante prendersi cura del patrimonio, rigenerarlo. Qui in Sicilia, per i grandi progetti abbiamo anche finanziato il rifacimento della facciata del teatro Bellini di Catania. E tante altre opere in tutt’Italia”. Lo ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, intervistato dal direttore dell’agenzia di stampa Italpress, Gaspare Borsellino.
“La cultura è un alimento dello spirito, ci fa stare bene, però la cultura può essere anche un’occasione di sviluppo socio-economico, in grado di creare ricchezza per le imprese e occupazione – evidenzia il ministro -. Tanti vivono lavorando nella cultura. Attorno ruota tutta un’economia. Ho messo a pagamento il Pantheon di Roma con un biglietto molto modesto, 5 euro: ebbene generiamo risorse per circa un milione e duecentomila euro al mese, risorse che poi vengono reimpiegate e vengono reinvestite per la cura e la tutela di quei beni che non gravano più sugli italiani e sulle tasse degli italiani ma vengono sostenuti con i biglietti che vengono pagati. Questo è un modello che possiamo estendere ovunque”, ha concluso Sangiuliano.
A Palermo in occasione del 32esimo anniversario della strage di Capaci, Sangiuliano ha parlato anche di lotta alla criminalità organizzata: “Oggi ricordiamo i nostri eroi, Giovanni Falcone, morto nella strage di Capaci, Paolo Borsellino vittima della strage in Via d’Amelio, con Francesca Morvillo e gli agenti delle due scorte. E’ un momento significativo della vita nazionale perchè è la memoria del sacrificio che questi servitori dello Stato misero a disposizione della nostra comunità per garantire un grande valore: quello della legalità”. Contro la mafia “la repressione delle forze dell’ordine deve essere anche dura e determinata. Però dobbiamo lavorare affinchè l’erba cattiva non si rigeneri e quindi non si abbiano nuovi fenomeni mafiosi. Lavorare con la cultura significa dare consapevolezza, significa rafforzare il libero arbitrio delle persone, cioè la capacità di discernere il male dal bene, è la cultura che crea dei buoni cittadini. Chi pratica teatro, musica, danza, arti figurative, la letteratura, ama i musei, difficilmente può cedere ad altre tentazioni. La cultura è un fattore determinante per creare un contesto sociale sano”.
Sul fronte del fisco e dello stop al nuovo redditometro, per Sangiuliano “Giorgia Meloni ha fatto benissimo. Fratelli d’Italia è un partito che si dichiara palesemente conservatore. Ebbene, la tradizione storica dei conservatori è quella di un fisco leggero che lascia ai cittadini l’iniziativa. Io ho scritto la biografia di Ronald Reagan, che eredita in un’America disastrosa da un punto di vista economico da Jimmy Carter con debito con imprese che chiudevano, con disoccupazione. E qual è il meccanismo, come dire, la leva con cui Reagan riesce a riscattare l’economia americana? Con un grande taglio delle tasse – ha aggiunto il ministro -. Fa un grande taglio delle tasse e l’economia americana si rivitalizza. Lo stesso ha fatto un altro grande conservatore, Margaret Thatcher, Premier della Gran Bretagna, anche lei tagliando le tasse, mette fine al declino a cui i laburisti avevano condannato il Paese”.
In vista delle Europee, “con senso civico tutti quanti ci dobbiamo battere contro l’astensionismo perchè i cittadini devono capire una cosa molto chiara che oggi i centri decisionali più importanti sono in Europa. L’Europa è il centro decisionale più importante al quale noi abbiamo delegato una parte della nostra sovranità. Quindi non votare significa lasciare nelle mani degli altri decisioni che poi incideranno sulla nostra vita, perchè poi quando devi ristrutturare un edificio è l’Europa che decide per te come farlo”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Ucraina, Meloni “Non credo che il tema sia una controproposta, lavoriamo sul piano di Trump”

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JOHANNESBURG (SUDAFRICA) (ITALPRESS) – “Non credo che il tema sia lavorare su una totale controproposta: ci sono molti punti che sono condivisibili nel piano che noi stiamo leggendo. Anche per un fatto di tempo e di energia, penso che abbia più senso lavorare sulla proposta che c’è e concentrarci sulle questioni che sono davvero dirimenti”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un punto stampa a Johannesburg, sul tema dell’Ucraina.

“Chiunque lavori” per accelerare e “arrivare a una pace giusta e duratura fa un lavoro prezioso: penso che la proposta americana vada letta con questa lente. Ovviamente il piano americano è una base di discussione per arrivare a una pace giusta e duratura, serve appunto una discussione che è quella che stiamo intavolando con i nostri partner europei, con la Nato, con gli americani e con gli ucraini”, ha aggiunto. “Nel piano americano ci sono alcuni punti che sicuramente devono essere oggetto di discussione: la questione dei territori, la questione del finanziamento per la ricostruzione, la questione dell’esercito ucraino”, ma “ci sono anche molti punti che considero particolarmente positivi, in tema soprattutto di garanzie di sicurezza dove c’è messo nero su bianco il coinvolgimento diretto anche degli Stati Uniti in una proposta di garanzia di sicurezza che riprende un’idea che all’inizio fu italiana ,cioè di garanzia di sicurezza basate sul modello dell’articolo 5”, sottolinea. “Penso che si possa fare un lavoro positivo, siamo sicuramente tutti impegnati per arrivare a una proposta che possa essere più possibile vicina a quello che serve per avere un’Ucraina indipendente e sovrana e per avere una sicurezza anche per l’Europa”.

“Sarebbe per esempio una buona cosa riuscire a ottenere almeno un cessate il fuoco temporaneo sulle infrastrutture strategiche che i russi continuano a bombardare in maniera totalmente indiscriminata”, ha confermato. “Tutti siamo dimostrando dall’inizio la nostra buona volontà” mentre “i russi non hanno fatto un passo in avanti, penso che anche i russi debbano dare qualche segnale concreto di volere effettivamente arrivare alla pace”.

– foto screenshot video Palazzo Chigi –

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(ITALPRESS).

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Politica

Meloni vede Erdogan al G20 in Sudafrica, focus su Ucraina e Medio Oriente

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ROMA (ITALPRESS) – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un incontro bilaterale a margine dei lavori del G20 in Sudafrica con il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi. I due Leader hanno sottolineato l’importanza della cooperazione tra Italia e Turchia in ambito Nato.

L’incontro è proseguito con uno scambio approfondito sulle crisi internazionali in corso con particolare riferimento alla guerra in Ucraina e alla situazione in Medio Oriente. I due leader hanno condiviso, inoltre, l’auspicio di continuare a rafforzare i rapporti bilaterali in una cornice molto positiva di continua crescita economica anche in settori strategici.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

Aggressioni alle forze dell’ordine, Piantedosi “Non deve più succedere”

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ROMA (ITALPRESS) – “Purtroppo succede sempre di più, troppo spesso, colgo l’occasione per ringraziarli per essere un baluardo di democrazia. Ma dovremmo lavorare tutti perché non succeda più”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in una intervista al Tg1, commenta le aggressioni alle forze dell’ordine, sempre più frequenti negli ultimi tempi.

“Da quando c’è stato il conflitto israelo palestinese queste manifestazioni si sono intensificate, qualcuno ha voluto trasferire sul territorio nazionale questa situazione internazionale come motivo di polemica nei confronti del nostro governo, forse perché non ci sono altri motivi e quindi succede tutto questo”, ha aggiunto Piantedosi nell’intervista al TG1.

“Noi abbiamo registrato una recrudescenza di queste manifestazioni soprattutto in relazione al conflitto israelo-palestinese. Qualcuno ha immaginato che anche questo conflitto internazionale dovesse essere qualcosa da contestare alle politiche del Governo Meloni, probabilmente perché non c’è altro da contestare alle politiche del Governo”, ha aggiunto Piantedosi.

IL MINISTRO SUI DISORDINI DI VIRTUS-MACCABI

“Tutte le proposte che erano arrivate erano inattuabili perché avrebbero trasferito il problema altrove. L’esperienza ci insegna che questo si verifica sempre quando giocano squadre sportive israeliane. Credo che tutto questo celasse un pregiudizio ideologico nei confronti dello Stato di Israele, non fare giocare una squadra israeliana a Bologna. Non c’era una seria alternativa e non potevamo cedere a coloro i quali minacciavano di fare quello che poi hanno fatto”. Così il ministro dell’Interno ha commentato invece i disordini di venerdì sera durante la manifestazione di protesta contro la partita di basket Virtus-Maccabi Tel Aviv.

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– foto IPA Agency –

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