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Cronaca

Pulze, arriva la Limited Edition che celebra l’estate

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MILANO (ITALPRESS) – Imperial Brands Italia presenta la terza Limited Edition firmata Pulze: ispirata al colore blu del mare, questa nuova versione 2.0 dalla tecnologia avanzata è un omaggio all’estate e ai suoi colori.
“Questa nuova Limited Edition di Pulze vuole festeggiare l’arrivo dell’estate, ispirandosi al colore del mare – afferma Armando Frassinetti, Market Manager Imperial Brands Italia -. Ancora una volta rinnoviamo il design del dispositivo per celebrare un momento di divertimento e piacere, in linea con la nostra mission. La limited edition estiva rinnova l’impegno di Imperial Brands di offrire ai consumatori prodotti di alta qualità, costruendo un futuro fatto di prodotti di nuova generazione potenzialmente meno dannosi, per momenti di relax e piacere”.
Il lancio della nuova limited edition – il cui claim è “Immergiti nell’estate con Pulze” – ha coinvolto una squad di influencers e content creators che, attraverso divertenti format digitali, in tendenza questa estate, si sono videotrasportati con Pulze nella loro meta dei sogni, condividendo tutti i dettagli con la propria community e invitandola ad interagire e raccontare in prima persona i propri piani per la stagione estiva. I talent, inoltre, hanno raccontato la playlist perfetta da portare in viaggio, disponibile su Spotify.

– foto ufficio stampa Ogilvy per Imperial Brands Italia –
(ITALPRESS).

Cronaca

CONSORZIO VINI OLTREPÒ PAVESE, IL RINNOVAMENTO SI ATTUA A TEMPO DI RECORD: SI DIMETTONO 5 CONSIGLIERI IMBOTTIGLIATORI. LA TERAPIA FUNZIONA: E’ LA FINE DELLE EGEMONIE DEL PASSATO

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di Emanuele Bottiroli
Stavolta nell’Oltrepò del vino non saranno solo una rivoluzione e un risanamento a parole. Gli esponenti delle passate gestioni del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese nella terra degli scandali, dei mugugni, del disvalore uve-vini-terreni e delle svolte da Gattopardo hanno rassegnato in blocco le loro dimissioni: Renato Guarini, titolare della Losito e Guarini recentemente al centro di una maxi inchiesta giornalistica del team RAI di Report, Quirico Decordi, che a Motta Baluffi (a 100 chilometri dai vigneti oltrepadani) è titolare della Vinicola Decordi e noto per i suoi aforismi, Pierpaolo Vanzini, titolare dell’azienda Vanzini che fa Charmat extra dry nella terra del Metodo Classico extra brut e da tempo prezioso “ufficiale di collegamento” di categoria, Federico Defilippi, titolare della Defilippi Fabbio (scritto così non è un refuso Ndr) molto noto anche per la sua vitalità social, e Valeria Vercesi, titolare della società agricola Cantina Vercesi Nando e figlio Maurizio, hanno sentito che per loro non c’era più spazio e hanno tolto il disturbo sbattendo la porta. I big fra i dimissionari erano in Consorzio dall’era di Livio Cagnoni, che ha reso noto l’Oltrepò per l’inchiesta sul falso Pinot grigio IGT: danno reputazionale enorme per il quale in Consorzio nessuno degli  storici amministratori ha mai pensato di chiedere conto sul piano legale o con azioni di responsabilità, attuando invece varie campagne per non cambiare nessuno dei fondamentali che avevano costituito la radice dello scandalo (tanto è vero che nonostante gli annunci reiterati negli ultimi 5 anni i disciplinari di produzione IGT Provincia di Pavia prevedono ancora praticamente le rese fantascientifiche dell’era Cagnoni, quando ci si scandalizzava giustamente per il “vino di carta” e le inchieste che ne scaturirono). E pensare che i big tra gli attuali dimissionari si sono seduti per anni accanto a Cagnoni nella sala consiliare del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese essendo in quella sede suoi pari (una testa un voto). E come votavano? Male, a giudicare dai valori dei terreni all’ettaro in Oltrepò, dal prezzo di mercato degli sfusi e dalla profonda crisi del Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC, crollato nei volumi. Le dimissioni irrevocabili del quintetto sono arrivate venerdì 5 luglio, a meno di 5 mesi dall’insediamento del nuovo consiglio d’amministrazione del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese presieduto da Francesca Seralvo e voluto dal CEO di Terre d’Oltrepò, Umberto Callegari, nel dialogo con il presidente di Torrevilla, Massimo Barbieri, che avevano dato vita a un patto forte con i produttori di filiera della prima zona di produzione della Lombardia. Il giorno dopo il voto assembleare si era spiegato che non ci sarebbero più state egemonie, timori reverenziali o rendite da posizione e che i produttori sarebbero tornati al centro, così come le strategie per creare valore e dare standing alla zona di produzione che è sì vero che ha scritto pagine indelebili nella storia dell’enologia italiana ma che faticava a scrivere presente e, soprattutto, futuro. Certo nessuno si aspettava che la rivoluzione Callegari-Seralvo-Barbieri e del nuovo consiglio sarebbe stata così rapida, dopo anni di tergiversare, di tatticismi e di disallineamento. Ora gli schieramenti sono pienamente a fuoco. Per spiegare la loro decisione i dimissionari hanno fatto diramare una nota stampa dall’ufficio stampa della Losito e Guarini in cui si legge: “Sono mesi che assistiamo a una gestione del Consorzio, da parte della presidenza e di alcuni membri del Cda, opaca e governata da logiche riconducibili a interessi particolari di qualche azienda, contrarie al rispetto dell’interesse collettivo di tutto il territorio che il Consorzio dovrebbe tutelare – dichiarano i dimissionari – dove è stato mortificato il ruolo del CdA, ridotto a mero luogo di ratifica di decisioni prese in altre sedi, e sono stati adottati provvedimenti che rischiano di portare verso un preoccupante dissesto finanziario”. Praticamente si attribuiscono a 5 mesi di lavoro del nuovo corso tematiche che, se veritiere e confermate, chiamerebbero in causa proprio gli stessi dimissionari che fino ad oggi sono stati consiglieri d’amministrazione e molti dei quali siedono in Consorzio fin dall’era di Livio Cagnoni. “È stata una decisione sofferta e un passo importante – dichiarano ancora i dimissionari – che abbiamo cercato in tutti i modi di evitare e che non avremmo voluto adottare, ma che oggi diventa necessaria non solo per tutelare le nostre persone in quanto componenti dell’organo di gestione del Consorzio davanti a pratiche e comportamenti contrari alle regole dettate dallo statuto, ma anche per dare un segnale inequivocabile sulla necessità di cambiare rotta, restituendo al Cda il ruolo di governo del Consorzio che deve mirare alla tutela e salvaguardia degli interessi collettivi di tutti i produttori del territorio”. In sintesi – traspare tra le righe – non piace che oggi le decisioni maturino con una diversa filiera e una nuova governance che non attribuisce più alcuna “golden share” di categoria e che al contrario sulle decisioni da prendere pondera bene ogni passo. La risposta ufficiale del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese non si è fatta attendere: “La Presidenza del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese desidera ribadire con forza i propri obiettivi di trasparenza, etica e lealtà tra tutti gli associati. Il nostro impegno è rivolto a garantire una gestione trasparente, rispettosa delle norme di legge e focalizzata sull’interesse collettivo di tutte le categorie rappresentate dal Consorzio. Il nostro Consiglio di Amministrazione ha intrapreso un percorso volto a rendere l’azione del Consorzio sempre più efficiente ed efficace, adottando decisioni strategiche per il raggiungimento dei fini istituzionali. Queste decisioni – spiega il Consorzio – mirano a valorizzare le varie denominazioni del territorio e a sostenere le imprese della filiera vitivinicola che operano con serietà e impegno nell’Oltrepò Pavese. Riteniamo imprescindibile l’adesione a principi di lealtà commerciale, rispetto delle norme e correttezza professionale. Il Consorzio promuove un ambiente di collaborazione e unità, in cui ogni comportamento deve contribuire alla valorizzazione dell’immagine e del prestigio delle nostre denominazioni. Ogni consorziato – si legge nel comunicato del Consorzio – è tenuto a rispettare questi principi, sanciti dallo Statuto del Consorzio, per garantire l’armonia e il successo collettivo. Le aziende dimissionarie rappresentano la sola fase dell’imbottigliamento di tutta la filiera, che rappresenta ora il vero focus di tutela e promozione del Consorzio, talune nemmeno presenti sul territorio e rappresentano in termini di rappresentatività della produzione DOC/DOCG solo il 12,4%”. Il comunicato prosegue: “Inoltre, stiamo già lavorando per dare una forma più moderna e performante al Consorzio, con una nuova direzione volta alla valorizzazione della filiera e della qualità. Il nostro obiettivo è riportare l’Oltrepò Pavese al prestigio che avrebbe sempre dovuto avere, attraverso un rinnovato impegno per l’eccellenza e l’innovazione. Il Consiglio di Amministrazione, con il sostegno della maggioranza dei suoi membri, continuerà a lavorare con determinazione per il bene comune di tutti i consorziati, superando ogni ostacolo che si opponga al progresso e alla crescita del Consorzio. Il nostro obiettivo rimane quello di promuovere e valorizzare le eccellenze del nostro territorio, assicurando che ogni azione intrapresa sia volta a realizzare gli scopi istituzionali per cui il Consorzio è nato”. A fronte di questo scambio e di queste dimissioni, che confermano un cambiamento in atto a tempo record, ieri ha pensato d’intervenire con un comunicato a partita aperta l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi, in cui si legge: “Il sistema vitivinicolo dell’Oltrepò Pavese rappresenta un pilastro dell’agroalimentare lombardo e credo sia nell’interesse di tutti che quanto accade in queste ore all’interno del Consorzio di Tutela sia il prima possibile oggetto di un confronto con le istituzioni. Regione Lombardia è da sempre a fianco di questo mondo e per questo ci attiveremo da subito per un confronto rapido e mi auguro risolutivo con i rappresentanti del settore vinicolo pavese. Già nei prossimi giorni – prosegue Beduschi – mi recherò presso la sede del Consorzio per fare sentire la presenza di Regione Lombardia e soprattutto per proseguire con l’ascolto e il sostegno, che da parte nostra non è mai mancato. Il mondo del vino lombardo sta vivendo un periodo di crescita, soprattutto sui mercati internazionali, che è simbolo di quanto potenziale è ancora in grado di esprimere. Lo deve fare insieme, ragionando come sistema: un sistema di cui l’Oltrepò è parte integrante”. Parole che mostrano la distanza del mondo politico che non ha ancora scelto da che parte schierare l’istituzione e che non sembra aver compreso come sia impossibile far convivere interessi tanto divergenti nella medesima stanza dei bottoni, specie a causa della spavalderia di chi si è sentito con lo scettro in mano per tanto tempo. Il nuovo Consorzio – sembra di capire – prosegue il suo cammino sulla strada di un’autorevolezza da ricostruire.

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Cronaca

Francia batte Portogallo ai rigori, in semi contro la Spagna

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AMBURGO (GERMANIA) (ITALPRESS) – La Francia raggiunge la Spagna in semifinale grazie alla vittoria ai calci di rigore contro il Portogallo. Dopo lo 0-0 dei primi 90 minuti e dei supplementari, sono i bleus a fare festa, nonostante una prestazione complessivamente sottotono. Sostituito Mbappè per un problema al naso, accusato dopo aver ricevuto una pallonata: questa la nota stonata in casa dei transalpini in vista delle semifinali.
La prima occasione arriva al 20′, quando Diogo Costa respinge in tuffo un sinistro scagliato dalla distanza da Hernandez. Sarà di fatto l’unica occasione di un primo tempo piuttosto noioso. La prima fiammata della ripresa arriva al 14′, quando Leao penetra in area dalla sinistra e viene fermato all’ultimo istante da un intervento difensivo provvidenziale da parte di Camavinga. Due minuti dopo, Cancelo serve nello spazio Bruno Fernandes che entra in area e incrocia con il destro, ma Maignan para in tuffo. Al 18′ ci pensa il portiere del Milan a salvare ancora i suoi, quando neutralizza un destro di prima intenzione di Vitinha arrivato dopo un assist dalla sinistra di Leao. Sul fronte opposto, Ruben Dias imita Camavinga e in scivolata salva in corner su un destro a botta sicura di Kolo Muani.
Al 25′ è il neo entrato Dembelè a seminare il panico sulla destra, con la palla che termina sui piedi di Camavinga dopo un rimpallo, ma il centrocampista del Real Madrid manda fuori da ottima posizione. L’esterno del Psg va vicino al vantaggio al 29′, quando un suo sinistro a giro sfiora l’incrocio lontano. Sarà l’ultima occasione dei tempi regolamentari: si va ai supplementari. Al 3′, Conceicao se ne va sulla destra e serve a rimorchio Ronaldo che spara però sopra la traversa. All’intervallo esce dal campo Mbappè, dolorante dopo aver subito una pallonata sulla maschera protettiva nei pressi del naso. In avvio del secondo extra time, è ancora Conceicao a sgusciare sulla destra e a pescare Joao Felix sul secondo palo ma il neo entrato incorna sull’esterno della rete. Allo scadere Nuno Mendes ha sul destro la palla della vittoria ma la spreca calciando centralmente con il piatto destro, vanificando un bell’assist a rimorchio di Bernardo Silva. Si va ai rigori. A decidere la battaglia dagli 11 metri è il palo colpito da Joao Felix, con Theo Hernandez a regalare il passaggio del turno ai suoi dopo aver trasformato l’ultimo tiro dal dischetto. Martedì alle 21 i transalpini se la vedranno con la Spagna a Monaco di Baviera.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

A Wimbledon Sinner batte Kecmanovic e vola agli ottavi

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LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Tutto facile per Jannik Sinner nel terzo turno del singolare maschile di Wimbledon, terza prova stagionale del Grande Slam, in scena sui campi in erba dell’All England Club di Londra. L’altoatesino, numero 1 del mondo e del seeding, ha superato senza patemi il serbo Miomir Kecmanovic, numero 52 del ranking internazionale, col punteggio di 6-1 6-4 6-2. “Sono molto felice della mia prestazione di oggi. Sono contento di come sentivo la palla oggi”, ha detto Sinner al termine del match di stasera. “E’ stata una giornata lunga qui sul centrale, almeno io ho fatto in fretta e posso già pensare già al prossimo turno. Qui è tutto speciale per giocare a tennis. Sono felicissimo”, ha aggiunto Sinner. “Sto lavorando tanto col mio team. Il mio tennis è migliorato ma cerchiamo sempre di fare meglio. Sull’erba adesso mi trovo bene, anche se i primi anni qui facevo fatica, e, ripeto, sono felice”, ha concluso l’azzurro.
Agli ottavi di finale Sinner sfiderà il vincente del match Shapovalov-Shelton, sospesa oggi per pioggia nel corso del primo set, con lo statunitense avanti per 3-2 (servizio per il canadese).
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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