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Cronaca

Medicina nucleare, anche a Roma la nuova PET/CT più avanzata al mondo

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ROMA (ITALPRESS) – E’ stato inaugurato a Roma il nuovo Dipartimento di Medicina Nucleare dell’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli. L’avvio del Dipartimento è avvenuto con l’intervento online del Ministro della Salute Orazio Schillaci ed alla presenza di Maria Tripodi (sottosegretario al Ministero degli affari esteri e cooperazione internazionale, che ha portato il saluto del Ministro Antonio Tajani) ed Antonello Aurigemma (presidente del Consiglio regionale del Lazio). In rappresentanza dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia sono intervenuti Liu Janzhou (primo segretario dell’Ambasciata) e Hao Xiatong (terzo segretario).
Tra i dispositivi più avanzati presenti nel Dipartimento, un’apparecchiatura di ultima generazione: la nuova PET/CT Total-Body uExplorer, dispositivo presente ad oggi in meno di dieci centri di diagnostica avanzata in tutto il mondo in grado di studiare l’intero corpo umano in un’unica scansione. Quali sono i vantaggi innovativi che questa apparecchiatura mette a disposizione dei pazienti e degli specialisti del Fatebenefratelli? Risponde PierCarlo Gentile (Direttore del Centro di Radioterapia ad Alta Specializzazione dell’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli): “Siamo particolarmente soddisfatti per l’avvio delle attività del nuovo Dipartimento, all’interno del quale svetta il sistema uExplorer, apparecchiatura che modificherà l’approccio dei medici e dei pazienti alla diagnostica per immagini. I vantaggi di una tale tecnologia per i pazienti sono molteplici, e tra questi sicuramente desidero sottolineare la minore esposizione al radiofarmaco. Questa tecnologia innovativa utilizza un anello rilevatore con un cristallo scintillatore di eccezionale sensibilità e con una estensione di 194 cm: ciò permette di ottenere risposte diagnostiche di elevatissima qualità, riducendo i cosiddetti ‘falsì, utilizzando una quantità di radiofarmaco pari a un sesto di quella attualmente necessaria nel panorama delle altre PET in uso in questo momento”. Una delle caratteristiche del dispositivo è la velocità nell’esecuzione dell’esame, due minuti per studiare “tutto il corpò (da cui: total body), aspetto che ha un impatto positivo sia sulla compliance del paziente, quanto potenzialmente sulle liste di attesa, grave problematica non risolta per questo tipo di diagnostica. “La richiesta per le indagini diagnostiche morfologiche-funzionali tramite PET/CT è oggi molto aumentata rispetto al passato dato che è entrata di diritto nel percorso diagnostico terapeutico della maggior parte dei pazienti oncologici – precisa Gentile -. Questa PET inoltre è estremamente sensibile, ciò garantisce al paziente non solo diagnosi più precise, ma potenzialmente anche più precoci: è infatti in grado di individuare lesioni molto piccole che le altre PET tradizionali non sono ancora in grado di osservare. Ciò, unito alla CT da 160 strati dell’uExplorer in grado di fornire immagini ad elevata qualità morfologica, rappresenta un grande vantaggio diagnostico che potrebbe tradursi in una maggiore tempestività terapeutica”.
Una caratteristica di questa rivoluzionaria tecnologia, che si dimostrerà molto importante nel perseguire trattamenti sempre più precisi “millimetrici”, è l’acquisizione in un unico momento delle immagini nello studio CT e in quello PET. Prosegue Gentile: “Nella radioterapia moderna la precisione è uno degli aspetti fondamentali. Essere precisi permette infatti di aumentare la dose da indirizzare sul tumore con migliori esiti sulla cura del paziente, senza rischiare di danneggiare gli organi circostanti. La qualità delle immagini di questa PET permetterà di studiare meglio l’eterogenicità delle lesioni neoplastiche e ci offrirà pertanto l’opportunità di perfezionare ulteriormente i nostri piani di trattamento, diversificando la dose all’interno dello stesso bersaglio tumorale, colpendo con più forza le aree a maggior aggressività. Sarà infatti possibile individuare, all’interno dello stesso target di malattia, quali siano le aree maggiormente attive e colpirle con dosi più intense”.
L’installazione di uExplorer, apparecchiatura sviluppata presso la University of California-Davis e prodotta dalla multinazionale United Imaging Healthcare, è stata resa possibile dalla collaborazione tra Ospedale Fatebenefratelli, FORA (distributore esclusivo per l’Italia del dispositivo e leader italiano nell’ambito della diagnostica) e la stessa United che a Roma è stata rappresentata dal presidente e CEO della Divisione Internazionale di United Imaging, Jusong Xia. “Per noi l’avvio delle attività a Roma significa la conferma di importanti opportunità di collaborazione internazionale – ha dichiarato Jusong Xia -. Le tecnologie nelle quali ci impegniamo, comprese le scansioni PET/CT, PET/MR, MRI e TC, svolgono un ruolo fondamentale nell’acquisire informazioni approfondite sulla complessità delle patologie più critiche. Nel 2019, l’University of California-Davis ha collaborato con noi per condurre l’imaging PET total body su pazienti affetti da AIDS sottoposti a terapia cocktail. Utilizzando il nostro uExplorer PET/CT total-body e un nuovo tracciante di anticorpi monoclonali mirati all’HIV, i ricercatori hanno cercato i virus dell’HIV nascosti nel corpo. Questa individuazione precisa dei siti di infezione e la valutazione della carica virale segnano un progresso significativo nel trattamento dell’AIDS. Ci auguriamo che il sistema consenta ai professionisti medici in Italia anche di realizzare studi clinici innovativi”.
L’avvio delle attività è stato reso possibile dalla forte iniziativa del “partner italiano” di United, l’azienda di Parma FORA. “Qui oggi parliamo di Imaging Molecolare ed in particolare di una modalità unica al mondo sviluppata da United, più sensibile del miglior prodotto in commercio in questo momento, in grado di realizzare studi dinamici di tutto il corpo, usando un dosaggio notevolmente ridotto del radiofarmaco – spiega Carlo Degano, presidente di FORA -. Rappresentare un partner industriale così all’avanguardia è la massima aspettativa di qualunque azienda di rappresentanza e di qualunque centro utilizzatore. Al Fatebenefratelli San Pietro abbiamo avuto la fortuna di incontrare un utilizzatore, un’amministrazione e una regione illuminati che hanno creduto, anzi spinto per avere il primato di questa rivoluzione diagnostica. Sostenuti da questi presupposti, abbiamo deciso di fare noi direttamente l’investimento per rendere questo sogno, una realtà”. “Non è stato semplice giungere a questo traguardo – prosegue il presidente di Fora – abbiamo vissuto equilibri precari, ma alla fine la bontà e gli sviluppi di questa proposta hanno prevalso. Dare ai pazienti quanto di meglio ci sia al mondo e poter sostenere attivamente la ricerca, non sarà solo a beneficio di pazienti Romani e dell’Italia Centrale, ma potrà sostenere un Ruolo internazionale di Roma e del Lazio. Per noi fare parte di questa pagina di storia dove l’Italia è la Prima in Europa è un premio che corona la nostra curiosità e serietà, ci responsabilizza ad avere un ruolo epocale, ed allo stesso tempo richiederà sempre maggiori competenze, attenzioni, umiltà e buon senso: questi saranno d’ora in poi gli slogan che ci distingueranno come azienda leader in questo settore”.
Come questa nuova installazione si colloca all’interno della storia e dell’evoluzione sul mercato di Fora, azienda che è attiva dal 1974 nell’ambito della diagnostica e dell’imaging? “In 50 anni di attività, ci siamo dovuti inventare quotidianamente – risponde Degano -. La nostra creatività ha intercettato le esigenze del settore e proposto sempre in maniera innovativa soluzioni in grado migliorare lo standard di cura. Abbiamo dimostrato con progetti applicati che il bene pubblico rappresentato dalla sanità è economicamente sostenibile e usufruibile per l’intera collettività chiarendo definitivamente che siamo un player partner della Pubblica amministrazione. Ci siamo posti soprattutto l’obiettivo di mostrare come sia possibile intermediare anche sul territorio italiano gli esiti della competizione tecnologica globale tra sistemi per facilitare al potere politico il suo ruolo, che è quello di scegliere il meglio per i pazienti e per le organizzazioni, ad un prezzo sostenibile. Guidati da questa Vision, nel 2021 ci siamo rispecchiati nei valori di United Imaging Healthcare, uno dei più importanti attori internazionali della diagnostica, ed abbiamo trovato la piena corrispondenza nel voler sostenere l’obiettivo di portare un’assistenza sanitaria equa colmando il divario tra diagnosi e terapia. Un accordo strategico, sostenuto da un contratto di distribuzione esclusiva testimonia la stretta intesa tra le nostre aziendè. E sul futuro? La conclusione di Carlo Degano punta verso nuovi sviluppi ed ambiti di collaborazione: “La partnership strategica tra Fora e United mira a sostenere un concreto accesso nel nostro paese delle straordinarie tecnologie che il nostro partner internazionale sta sviluppando e producendo in Radiologia – tra cui la Risonanza Magnetica da 5 Tesla ad uso clinico- in Radioterapia – con l’Acceleratore Lineare con CT Integrata – ed è pronta ad andare oltre l’Imaging con la Chirurgia, la Robotica e l’Intelligenza Artificiale”.

– Foto ufficio stampa FORA –

(ITALPRESS).

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BREAKING NEWS LOMBARDIA – 28 GIUGNO 2024

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I fatti del giorno: Operaio cade nell’Adda mentre lavora su cavalcavia – Rapine in zone Navigli, 4 giovani egiziani arrestati – Affidato incarico per perizia psichiatrica su Impagnatiello – Vita da incubo per cani nel Pavese, intervengono guardie zoofile – Stato calamità in Oltrepo per maltempo di Marzo – 56 evasori totali in provincia di Pavia – Farmaci dopanti, sequestri anche nel Pavese – Tour de France Lunedì in Oltrepo Pavese – Sei pazienti su dieci rinunciano a curarsi – Sabato sfilerà il Milano Pride. Previsioni del tempo in Lombardia per il 29 Giugno.

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Un ponte tra Italia e Marocco alla Fiera del Levante di Bari

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BARI (ITALPRESS) – “Il Marocco è una terra di grandi opportunità, soprattutto in vista dei Mondiali del 2030”. L’invito all’Italia a “guardare a Sud” arriva dalla Puglia, e più precisamente da Bari, dalle parole di Mohamed Karim Sbai, presidente dell’Ordine nazionale degli Architetti del Marocco. L’occasione è stata l’incontro che si è tenuto oggi (28 giugno) alla Fiera del Levante di Bari, allo scopo di creare un ponte tra Italia e Marocco, che in questo momento sta vivendo un vero e proprio boom immobiliare. Alla presenza del presidente della Nuova Fiera del Levante, Gaetano Frulli, del presidente dell’Ordine degli Architetti di Bari, Cosimo Damiano Mastronardi, e di numerosi architetti del territorio, Sbai ha ricordato come i settori dell’arredamento e dell’Interior design stiano vivendo un periodo di particolare sviluppo, “qui il valore dei designer e degli architetti italiani – ha aggiunto – è conosciuto e apprezzato”. “Incontri come quello di oggi- ha ricordato Frulli – sono importanti per quel processo di internazionalizzazione che la Nuova Fiera del Levante ha avviato”, per poi annunciare che nella prossima edizione della Campionaria barese, nello spazio dedicato all’arredamento sarà promosso un interscambio B2B tra buyer marocchini e operatori del settore che esporranno e presenteranno i loro prodotti: “Far venire qui architetti e altri designer da parte di tutto il bacino del Mediterraneo e delle terre balcaniche, che è il mercato a cui ci vogliamo rivolgere, è strategico perchè così diamo opportunità alle aziende di vendere.
D’altronde in quel settore ormai l’architetto è diventato il vero buyer”.
Non a caso, quello dell’arredamento è un settore votato al dialogo estero in Marocco: le importazioni riguardano principalmente mobili da soggiorno (41%), mobili da cucina e bagno (28%), mobili da ufficio (11%), mentre il resto è ripartito tra camere da letto, complementi d’arredo e mobili per esterni. “Si crea oggi un rapporto sinergico tra Fiera del Levante e Ordine degli architetti di Bari – ha infine ricordato Mastronardi – perchè è importante la sinergia tra enti del territorio per elevare la qualità dello stesso, possiamo offrire le nostre competenze per far crescere il territorio e incontri come quelli di oggi e quelli della Campionaria permetteranno uno scambio di culture che è importante per la crescita di tutti”.
-foto f06 –
(ITALPRESS).

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Il 64% degli italiani beve meno di 2 litri d’acqua al giorno

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MILANO (ITALPRESS) – Una ricerca italiana appena condotta da YouGov e presentata da Liquid I.V. azienda di integratori alimentari nata a Los Angeles che sviluppa prodotti studiati per aumentare l’assorbimento dell’acqua nel nostro organismo, ha evidenziato che il 96% degli italiani riconosce l’importanza di bere la giusta quantità d’acqua, ma solo il 56% sa che è necessario bere almeno 2 litri d’acqua al giorno e il 64% beve meno della quantità raccomandata.
Sei italiani su dieci ritengono di non essere idratati a sufficienza: due italiani su tre (64%) bevono meno di due litri d’acqua al giorno; sei italiani su 10 (61%) cercano attivamente una soluzione per bere e idratarsi di più.
Solo il 19% degli italiani intervistati dichiara di usare settimanalmente sali minerali in aggiunta all’acqua e solo il 12% beve bevande sportive.
Secondo gli italiani intervistati, le cause di disidratazione principali sono: non bere a sufficienza (85% di risposte); eccessiva sudorazione (61%); clima caldo (56%); attività fisica prolungata (41%); consumo di alcolici (38%).
Liquid I.V. è il secondo brand nel portafoglio Health & Wellness di Unilever negli Stati Uniti, ed è appena arrivato anche in Italia. Lanciato sul mercato americano nel 2012, è un integratore alimentare in polvere, scientificamente formulato per aumentare l’idratazione e aiutare a reintegrare gli elettroliti persi durante l’attività fisica, in viaggio, in caso di alte temperature e per intensa sudorazione. Gli elettroliti sono minerali essenziali che, come sodio e potassio, insieme ai carboidrati aumentano l’assorbimento di acqua nel nostro organismo.
L’obiettivo di Liquid I.V. è garantire un’idratazione funzionale. Il corpo umano è composto da circa il 60-70% di acqua: ogni singola cellula del nostro corpo ha bisogno di acqua per funzionare al meglio. Rimanere idratati, non solo nella stagione estiva e non solo quando si fa sport, è essenziale per il benessere fisico, mentale ed emozionale. Contiene inoltre le vitamine C, B3, B5, B6 e B12 che contribuiscono al normale metabolismo energetico. Le soluzioni di carboidrati-elettroliti migliorano l’assorbimento dell’acqua durante l’esercizio fisico. Inoltre non contiene coloranti artificiali; non contiene dolcificanti artificiali; è vegano ed è senza glutine.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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