Seguici sui social

Sport

Flop azzurro, si salvano Donnarumma e Calafiori

Pubblicato

-

Di Antonio Ricotta
ISERLOHN (GERMANIA) (ITALPRESS) – Si salvi chi può. E se ne salvano due su 26, anzi su 24 perchè Meret e Vicario occasioni non ne hanno avute e non potevano averne, avendo davanti un fenomeno. Mai scesi in campo anche Bellanova, Buongiorno e Gatti, ma qui il discorso potrebbe essere diverso. Evidentemente non hanno convinto Luciano Spalletti, ma attenzione il ct è il primo dei bocciati. Insomma alla fine si salvano a pieni voti solo Gigio Donnarumma e Riccardo Calafiori.
PORTIERI
GIGIO DONNARUMMA (4 presenze) 8: Con la Spagna sembrava un super-eroe più che un portiere. Non ha sbagliato un intervento in quattro gare e alcune parate (quella sul sinistro di Fabian Ruiz per esempio) sono state da manuale. Ha fatto anche il capitano, ci ha messo la faccia dopo l’eliminazione, al cospetto dei tifosi e davanti ai microfoni. Merita una Nazionale all’altezza.
ALEX MERET SV (0 presenze)
GUGLIELMO VICARIO SV (0 presenze)
DIFENSORI:
ALESSANDRO BASTONI (4 presenze, 1 gol): Bene con l’Albania, male con Spagna e Svizzera, sufficiente contro la Croazia. Era lecito aspettarsi di più da Alessandro Bastoni, ma nell’Inter gioca un calcio diverso, collaudato, sul centro-sinistra. Spalletti lo ha messo al centro della difesa, con la linea a 3 e con quella a 4, ma le risposte non sono state adeguate al suo livello.
RAOUL BELLANOVA (0 presenze) SV
ALESSANDRO BUONGIORNO (0 presenze) SV
RICCARDO CALAFIORI (3 PRESENZE) 7.5: Ha saltato una sola partita. La sua assenza si è sentita e il suo Europeo è finito con la Croazia, ovvero nel match in cui con una sua uscita palla al piede e relativo assist, ha evitato l’eliminazione alla fase a gironi. Rivelazione azzurra e non solo.
ANDREA CAMBIASO (3 presenze) 5: Ha giocato tre partite partendo sempre dalla panchina. Pochi minuti e un tempo, non buono, contro la Spagna. Non si è distinto, non ha inciso.
MATTEO DARMIAN (3 presenze) 5: Il più esperto. In panchina nelle prime due gare, titolare nelle altre due. Prima nella difesa a 3 poi in quella a 4. Tanti errori, qualche buona chiusura, ma non abbastanza.
GIOVANNI DI LORENZO (4 presenze) 3: Quattro partite da titolare, mai sostituito. Eppure il suo Europeo è stato disastroso, ancor peggio dell’anno deludente concluso con l’altra maglia azzurra, quella del Napoli. Asfaltato da Yamal contro la Spagna non si è mai ripreso, ma il ct non se ne è accorto.
FEDERICO DIMARCO (3 presenze) 4.5: Il suo errore al fischio d’inizio contro l’Albania fa nascere il gol più veloce nella storia del torneo. Un incubo, ma lì l’Italia ha la forza di reagire e di svegliarsi anche con il suo contributo. Inguardabile con Spagna e Croazia, indisponibile contro la Svizzera.
GIANLUCA MANCINI (1 presenza) 4: Debutta contro la Svizzera, giusto il tempo di far rimpiangere Calafiori e poi fare le valigie per tornare a casa. Prestazione da dimenticare per il centrale della Roma che sbaglia i movimenti e lascia voragini al centro della difesa.
FEDERICO GATTI (0 presenze) SV
CENTROCAMPISTI:
NICOLO’ BARELLA (4 presenze, 1 gol) 4.5: Prestazione da Barella contro l’Albania, prende la squadra per mano e segna il gol della vittoria. Con la Spagna fa la trottola tra i centrocampisti iberici, non ci capisce nulla. Non bene per chi, come lui, in partenza era indicato come una delle stelle della squadra.
BRYAN CRISTANTE (3 presenze) 5: A ogni vigilia viene considerato uno dei possibili titolari, alla fine gioca solo l’ultima dal primo minuto e naufraga come tutta la squadra. Con la Spagna, invece, mette un pò d’ordine, ma non abbastanza.
NICOLO’ FAGIOLI (2 presenze) 5.5: Gli ultimi minuti (positivi) contro la Croazia, titolare con la Svizzera. Nel primo tempo è l’unico a fare qualcosa di buono, poi viene contagiato dal nulla generale, ma l’impressione è che possa essere il futuro azzurro, soprattutto con Spalletti.
MICHAEL FOLORUNSHO (1 presenza) SV: Gioca i minuti di recupero del match del debutto con l’Albania e poi basta. Ingiudicabile.
DAVIDE FRATTESI (4 presenze) 4.5: E’ arrivato in Germania con l’appellativo di bomber azzurro. Gioca le prime due da titolare, poi perde il posto, ma le sue qualità, che sia dall’inizio o a gara in corso, non le mette in mostra.
JORGINHO (3 presenze) 5: Salta l’ultima partita, forse quella a cui teneva di più per riscattare quei due rigori falliti proprio contro la Svizzera. L’italo-brasiliano gioca titolare le prime tre gare, benino con l’Albania, male nelle altre due dove non è riuscito a far girare la squadra e questo era il suo compito.
LORENZO PELLEGRINI (4 presenze) 5: Non male contro l’Albania, tra i pochi a salvarsi contro la Spagna, così così con la Croazia, in campo negli ultimi minuti con la Svizzera. Non incide, non trascina, prova a distinguersi con la sua qualità rispetto ai modesti livelli espressi dai compagni.
ATTACCANTI:
FEDERICO CHIESA (4 presenze) 5: Gioca in tutte le gare, titolare tre volte su 4. La migliore versione qui in Germania, come tutta la squadra, contro l’Albania, poi va a sprazzi, è discontinuo, di certo non è quello di Euro2021, neanche lontanamente.
STEPHAN EL SHAARAWY (1 presenza) 5: Debutta, e da titolare, agli ottavi di finale, in quello che sarà l’ultimo match dei campioni in carica. Liscia 1-2 palloni, compensa con un paio di spunti, ma il suo Europeo dura appena 45 minuti, perchè resta negli spogliatoi nella ripresa.
GIACOMO RASPADORI (2 presenze) 5.5: Pochi minuti a partita già chiusa con la Spagna, titolare con la Croazia. E qui qualcosa fa vedere, niente di clamoroso, ma si mette a disposizione per collegare centrocampo e attacco. Il ct lo conosce bene, lo ha sempre apprezzato, ma anche nel suo Napoli faceva la comparsa.
MATEO RETEGUI (4 presenze) 5.5: Quattro partite, una sola dall’inizio, quella contro la Croazia dove finalmente qualche verticalizzazione, grazie ai suoi movimenti, si vede. Non conclude mai in maniera limpida a rete e per un attaccante con le sue caratteristiche non è la situazione ideale.
GIANLUCA SCAMACCA (4 presenze) 4.5: Da centravanti-pivot gioca bene la prima gara contro l’Albania. Indisponente contro la Spagna, va in panchina con la Croazia ed entra quando c’è da provare il tutto per tutto. Di nuovo titolare contro la Svizzera, ripete la pessima prestazione fatta contro gli iberici.
MATTIA ZACCAGNI 6.5 (3 presenze, 1 gol): Fuori nel match del debutto, prova a cambiare le cose nella ripresa della sfida con la Spagna, con un eurogol al 98° salva e spedisce gli azzurri agli ottavi, con la Svizzera lotta e qualcosa porva a farla, ma la squadra non la sostiene. Uno dei pochi a salvarsi.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Sport

A Miami Berrettini lotta ma cede a Fritz in tre set

Pubblicato

-

MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Matteo Berrettini lotta ma si ferma ai quarti del “Miami Open”, secondo Masters 1000 della stagione, in scena sul duro dell’Hard Rock Stadium, con un montepremi complessivo pari a 11.255.535 dollari.

Il tennista romano cede per 7-5 6-7(7) 7-5, dopo due ore e 46 minuti di gioco, al padrone di casa Taylor Fritz, terzo favorito del seeding e numero 4 del mondo. L’azzurro gioca bene, incassa senza barcollare e ferisce e i sei match point salvati nel secondo set ne sono la prova. Dall’altra parte della rete trova però un Fritz che ha il merito di rialzarsi dopo ogni occasione persa.

L’americano, finalista allo Us Open e alle Atp Finals nel 2024, festeggia così la sesta semifinale in carriera in un Masters 1000, la terza negli Usa: affronterà il 19enne Jakub Mensik, mentre nell’altra semifinale si troveranno di fronte Novak Djokovic e Grigor Dimitrov.

IL TORNEO FEMMINILE

Sarà Jessica Pegula a sfidare la numero uno del mondo Aryna Sabalenka, vittoriosa su Jasmine Paolini, nella finale del “Miami Open”, quarto Wta 1000 stagionale dotato di un montepremi di 8.963.700 dollari che si sta disputando sui campi in cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium.

Advertisement

La 31enne di Buffalo, quarta testa di serie, mette fine alla favola di Alexandra Eala, 19enne filippina cresciuta nella Rafael Nadal Academy: 7-6(3) 5-7 6-3 dopo due ore e 26 minuti di gioco il finale a favore della statunitense, in un match che l’ha vista andare subito sotto (0-2) e concluso oltre la mezzanotte locale.

Fra la Pegula e il suo ottavo titolo nel circuito – sarebbe il quarto 1000 in carriera dopo Guadalajara, Montreal e Toronto – l’ostacolo più duro, quella Sabalenka contro la quale ha perso sei volte su otto, comprese le finali di Cincinnati e Us Open lo scorso anno. L’ultima affermazione della Pegula risale invece al round robin delle Wta Finals 2023

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Sport

Conti-Macii medaglia di bronzo ai Mondiali di pattinaggio di Boston

Pubblicato

-

BOSTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Arriva la seconda medaglia iridata in carriera per Sara Conti e Niccolò Macii. La coppia di artistico delle Fiamme Oro si mette al collo il bronzo nella seconda giornata dei Mondiali di pattinaggio di figura in corso al TD Garden di Boston.

Il binomio azzurro, che occupava la seconda posizione dopo lo short program di giovedì, ha dato seguito alle aspettative generate, salendo sul terzo gradino del podio con il punteggio complessivo di 210.47, distante solamente 58 centesimi dal primato personale.

La competizione è stata vinta dai giapponesi Riku Miura/Ryuichi Kiyhara (219.79), che hanno preceduto i tedeschi Minerva Fabienne Hase/Nikita Volodin (219.47). L’altra coppia di artistico tricolore, quella composta da Rebecca Ghilardi e Filippo Ambrosini (Fiamme Azzurre), ha concluso tredicesima (174.08).

Il bronzo di Boston si aggiunge a quello conquistato da Conti e Macii a Saitama nel 2023. I due podi iridati ottenuti dal binomio azzurro sono, peraltro, i soli conseguiti dall’Italia nell’intera storia dei Mondiali di pattinaggio di figura nell’ambito delle coppie di artistico.

Advertisement

Per quanto riguarda il programma corto del settore maschile, Nikolaj Memola (Fiamme Oro) è stato autore di una solida performance, valsagli la settima posizione con tanto di primato stagionale (87.89). Daniel Grassl (Fiamme Oro), complice una caduta sul tentativo di quadruplo lutz, è invece al quattordicesimo posto con 80.47.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Sport

Triathlon, il 28 e il 29 giugno a Taranto i Campionati del Mediterraneo

Pubblicato

-

TARANTO (ITALPRESS) – La Federazione Italiana Triathlon, sotto l’egida della Mediterranean Triathlon Federation e di World Triathlon, organizzerà i Campionati del Mediterraneo il 28 e 29 giugno 2025 a Taranto.

La prestigiosa manifestazione avrà in programma due gare di triathlon (maschile e femminile) su distanza sprint lungo i percorsi previsti per i Giochi del Mediterraneo del 2026: il Mar Piccolo, il Castello Aragonese, il Ponte di San Francesco di Paola, il museo MARTA, via Cesare Battisti, l’Arsenale Militare Marittimo, il lungomare Vittorio Emanuele III.

L’evento – a cui prenderanno parte le squadre nazionali provenienti dai tre continenti che si affacciano sul Mar Mediterraneo – sarà dunque un vero e proprio test event in previsione della 20esima edizione dei Giochi ospitati in Puglia dal 21 agosto al 3 settembre 2026 tra Taranto (sede principale), Lecce, Brindisi, Fasano e altre località.

Inoltre, il sabato precedente la gara è prevista una riunione delle delegazioni nazionali che partecipano all’Executive Board della Mediterranean Triathlon Federation. “Il conto alla rovescia verso i Giochi del Mediterraneo 2026, al quale il Governo sta dando tutto il suo sostegno, è già iniziato e una tappa importante di questo percorso che ci porterà al grande appuntamento, non solo sportivo, sarà rappresentata dai Campionati del Mediterraneo con i quali il triathlon diventerà protagonista a Taranto il 28 e 29 giugno”, commenta il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi.

Advertisement

“Un affascinante test nei luoghi che saranno protagonisti ancor di più il prossimo anno, con la partecipazione delle squadre provenienti dai tre continenti che si affacciano sul Mare Nostro – ha aggiunto – I Campionati del Mediterraneo saranno una prova importante, sia dal punto di vista agonistico, per un primo approccio ai siti di gara, sia dal punto di vista logistico e organizzativo, in un periodo di grande presenza turistica, che contribuirà alla promozione di questa impegnativa e spettacolare disciplina sportiva”.

Carlo Molfetta, direttore generale del Comitato Organizzatore dei Giochi del Mediterraneo Taranto 2026, sottolinea dal canto suo che “siamo entusiasti che la Federazione Italiana Triathlon abbia scelto la nostra città per i prestigiosi Campionati del Mediterraneo 2025. Questo evento rappresenta il primo test event ufficiale in vista dei Giochi del 2026 e porterà il triathlon internazionale tra i luoghi iconici della nostra città. Un’occasione unica per atleti e cittadini di vivere un’anteprima dell’atmosfera dei Giochi, promuovendo sport e territorio”.

Riccardo Giubilei, numero uno della FiTri, ringrazia “il Governo, il ministro Abodi e il Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo, nella persona del dg Molfetta, per il lavoro di squadra che ha portato a questo ennesimo importantissimo evento internazionale per la nostra Federazione e lo per sport italiano”.

“Il prossimo anno, ai Giochi del Mediterraneo, anche la nostra amata disciplina sarà protagonista – aggiunge Giubilei – Desidero ringraziare anche George Yerolimpos, presidente della Mediterranean Triathlon Federation, per aver condiviso da subito questo importante progetto e tutte le nazioni che fanno parte della Federazione: le aspettiamo nella Città dei due mari per goderci una gara emozionante che assegnerà il titolo di Campione del Mediterraneo. La Puglia e Taranto, già scenario dei campionati italiani di Aquathlon e, il prossimo giugno, della World Triathlon Para Cup – una delle più importanti competizioni internazionali al mondo – sono per noi al centro di un progetto di valorizzazione sportiva, territoriale e di inclusione”.

-Foto FiTri-
(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano