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Casini “Lega A non veniva ascoltata, ora avremo un peso equo”
Pubblicato
11 mesi fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – “Il calcio italiano era costruito in maniera medievale rispetto a pesi e rappresentanza delle varie componenti. Non è una manovra di aggressione, di attacco, siamo alla difesa del minimo sindacale per consentire alla serie A di contribuire davvero al miglioramento del sistema, compresa la Nazionale”. Lorenzo Casini, presidente della Lega di serie A, torna a difendere l’emendamento Mulè. Ospite di “Radio Anch’io Sport” su RadioUno, il massimo dirigente di via Rosellini sottolinea che “avere in Consiglio federale non tre ma sei rappresentanti della serie A è una ricchezza. Il fatto che ci sia ostilità mal cela altri tipi di problemi. Nessuno sta andando alla conquista della Bastiglia, si chiede maggiore equilibrio e adesso si può fare”. Casini ricorda che “in tutti questi anni si è costituita una situazione per cui la serie A, pur essendo il motore del sistema dal punto di vista economico finanziario – basti pensare che versa 130 milioni l’anno -, ha poteri decisionali nulli. E visto che la serie A non è stata ascoltata, il legislatore ha ritenuto oppportuno intervenire. La prima versione dell’emendamento non era problematica, è solo venuto meno l’affermare l’autonomia delle leghe rispetto alla loro esistenza, ma resta il principio più importante, cioè tener conto del contributo economico quando si definiscono i pesi dentro il sistema”. “E’ la legge che dice che il 10% degli introiti dei diritti tv va a tutto il sistema, per cui visto che succede questo va tenuto conto che la serie A deve avere un peso equo”, insiste Casini, chiarendo anche che i club del massimo campionato “non hanno mai chiesto il diritto di veto ma il diritto di intesa sulle decisioni che la riguardano, il potere di decidere insieme le cose che riguardano la serie A. In Italia le Regioni a statuto speciale godono di questo regime”. E sulle responsabilità del flop azzurro a Euro2024, Casini rispedisce le accuse al mittente. “Per la nostra Nazionale è stato un Europeo disastroso ma era in parte annunciato: è un discorso che parte da lontano, dalla mancata qualificazione ai Mondiali, un girone di qualificazione agli Europei sofferto, la terza fascia. Purtroppo non siamo rimasti troppo sorpresi. Ma per quanto riguarda vivai e giovani, da due anni e mezzo portiamo avanti delle proposte che non sono state ascoltate. Quello che la serie A ha potuto fare lo ha fatto. Abbiamo riformato il campionato Primavera per consentire che ci fossero giovani italiani obbligatori nella lista dei 25 e fra un anno avremo almeno 10 italiani convocabili su 25, più di quello che prevede la Uefa. Sulle seconde squadre ci siamo battuti per averne di più ma abbiamo trovato la resistenza della Federazione e delle altre componenti non interessate a sviluppare le seconde squadre secondo il modello spagnolo che abbiamo preso a riferimento”. “Parliamo di un investimento da 7-12 milioni di euro ma oggi una squadra di serie A può iscrivere una seconda squadra solo se a giugno ne salta una di Lega Pro: così il sistema non può funzionare. La serie A – ribadisce – è vittima anch’essa di quello che è successo agli Europei. Siamo stati noi a proporre una settimana di stage, abbiamo sempre rilasciato i giocatori anche in situazioni di contrasto. Si comprano troppi stranieri? In Inghilterra ce ne sono di più che in Italia e sono arrivati in finale. La Lega si è impegnata ma se non viene ascoltata… Negli ultimi due anni abbiamo scalato il ranking, abbiamo conquistato il quinto posto in Champions, abbiamo vinto coppe europee, un miglioramento c’è stato”. Detto che la prossima Supercoppa Italiana sarà in Arabia Saudita (“giocarla all’estero è una tradizione che risale ai primi anni Novanta, nel ’93 andammo a Washington, e due terzi delle edizioni si sono giocate all’estero. E’ uno strumento di commercializzazione e promozione del calcio italiano”), sulle ultime due giornate in contemporanea, “c’è l’impegno a farlo, poi dipende da come vanno avanti le nostre squadre nelle coppe europee”. Infine sugli arbitri, “come serie A siamo a favore di una maggiore autonomia del settore, la soluzione inglese pensiamo sia preferibile a quella attuale. Gli arbitri italiani sono fra i migliori al mondo ma come organizzazione potrebbero avere modelli più sofisticati ed evoluti per farli lavorare al meglio”, chiosa Casini.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
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Verstappen e Russell più veloci nelle libere in Canada, Leclerc a muro
Pubblicato
9 ore fa-
14 Giugno 2025di
Redazione
MONTRE’AL (CANADA) (ITALPRESS) – In archivio la prima giornata in pista del Gran Premio del Canada, decimo appuntamento del Mondiale di F1. Max Verstappen, dopo il caos di Barcellona, è apparso subito centrato sul circuito Gilles-Villeneuve e si è preso la prima sessione di prove libere con il tempo di 1’13″193. Nelle FP2 il pilota olandese sembrava essere un passo avanti a tutto il resto della griglia e invece spunta la Mercedes, con George Russell al comando (1’12″123) e Andrea Kimi Antonelli terzo (1’12″411). Particolarmente rilevante il crono del pilota britannico, messo a segno con gomma gialla. In mezzo alle Frecce d’Argento c’è Lando Norris. La guida McLaren impiega oltre una sessione a trovare il feeling con la sua MCL39 e trova un buon 1’12″151. Più indietro Oscar Piastri. Il leader del Mondiale è 14° nelle FP1 e sesto nelle FP2, a mezzo secondo dalla vetta. Torna a brillare la Williams. Dopo una Spagna nella penombra, la scuderia di Grove si stabilizza nelle zone importanti della griglia sin dai primi minuti del venerdì. Nelle FP1 Alexander Albon è secondo e Carlos Sainz terzo, nelle FP2, il thailandese quarto e lo spagnolo settimo. Un’ipotetica terza fila in qualifica può non essere utopia. Ferrari in buona forma, nonostante le tante voci circolate in settimana attorno alla figura di Frederic Vasseur, con Lewis Hamilton che non ha sfigurato. E’ mancato il guizzo nel giro veloce al sette volte campione del mondo, 5° nelle FP1 e 8° nelle FP2, che ha trovato una discreta continuità nel long run con gomma rossa. Nel passo gara Verstappen e le Mercedes sono sembrate leggermente avanti, con McLaren da verificare ulteriormente al sabato. Weekend subito in salita per Charles Leclerc. Il monegasco parte subito aggressivo nelle FP1 e si mette in testa con il miglior tempo. La grande voglia di proseguire la striscia di podi (2) porta il pilota Ferrari a commettere una sbavatura nel primo settore. Uscita sull’erba e contatto con l’anteriore sinistra con le barriere tra curva 3 e 4. Sospensione rotta e telaio danneggiato per Leclerc, che è costretto a terminare in anticipo la prima sessione e a saltare la seconda, per questioni burocratiche legate alla sostituzione del telaio. Più di qualche rammarico per il monegasco, che nelle prime tornate in mattinata aveva messo in mostra un grande feeling con il tracciato americano. Il 26 volte poleman in F1 ripartirà domani dalle fondamentali FP3, soprattutto in vista delle qualifiche.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Sport
Gattuso e la Nazionale sempre più vicini, la Figc lavora per chiudere
Pubblicato
13 ore fa-
13 Giugno 2025di
Redazione
di Antonio Ricotta
ROMA (ITALPRESS) – Più probabile i primi giorni della prossima settimana, ma non è da escludere che già nel week-end l’Italia possa avere il nuovo ct. Sul nome, sorprese e ripensamenti a parte, ormai non sembrano esserci più dubbi. Sarà a uno dei campioni del mondo del 2006 ad avere il compito di portare la Nazionale al Mondiale del 2026. Toccherà a Gennaro Gattuso, ma non sarà solo. Con lui potrebbero esserci anche Leonardo Bonucci e Andrea Barzagli, il primo è al quarto posto nella classifica di presenze con la maglia azzurra: ben 121, più di lui solo Paolo Maldini (126), Fabio Cannavaro (136) e l’attuale capo delegazione Gigi Buffon (inarrivabile con i suoi 176 gettoni).
Il secondo, Andrea Barzagli, è un campione del mondo come Gattuso e come il ct in pectore di presenze in Nazionale ne può vantare 73. Insomma tanto azzurro vintage per gli azzurri di oggi e domani, con Ringhio condottiero e con il dovere di riportare i quattro volte campioni del mondo a un Mondiale, 12 anni dopo l’ultima volta. La scelta della Figc è questa.
Gabriele Gravina e Gattuso si sono sentiti, non sembrano esserci ostacoli e in Figc si lavora per chiudere la trattativa e annunciare il nuovo commissario tecnico nei primi giorni della prossima settimana: lunedì 16 potrebbe essere la data giusta, ma se si riuscisse ad anticipare tutto nel week-end o se ci dovesse essere uno slittamento a martedì, la sostanza non cambierebbe. Si lavora anche per tutto il contorno. Per allargare il Club Italia, magari con altri due campioni del mondo come Zambrotta e Perrotta, ma anche per il futuro del calcio italiano, per dare ai vivai un nuovo impulso, un coordinatore che ha una sua idea su come far crescere chi il talento ce l’ha già e avrebbe bisogno di coltivarlo con nozioni tecniche e non per forza tattiche.
Cesare Prandelli su questo argomento (così come altri, uno su tutti Massimiliano Allegri) ha spesso insistito. Toccherà a lui il ruolo di responsabile tecnico per lo sviluppo dei vivai e magari insieme al ct vice-campione d’Europa nel 2012, potrebbe esserci qualche altro ex simbolo azzurro.
Le nazionali giovanili italiane da tempo producono risultati grazie all’ottimo lavoro del coordinatore delle selezioni Maurizio Viscidi e dei suoi uomini, il nuovo compito di Prandelli potrebbe favorire ulteriormente la sua missione, puntando anche sulla collaborazione dei club. Tornando al ruolo di ct si aspetta solo che Rino Gattuso venga ufficialmente investito di un incarico di grande onore ed enormi oneri. Luciano Spalletti ne sa qualcosa e nel frattempo si lavora anche per trovare l’accordo sulla risoluzione del contratto con il tecnico di Certaldo. Giugno intensissimo per la famiglia azzurra, a settembre si riparte e sbagliare non si può.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Sport
Juventus, Igor Tudor rinnova il contratto sino al 2027
Pubblicato
17 ore fa-
13 Giugno 2025di
Redazione
TORINO (ITALPRESS) – Igor Tudor e la Juventus insieme fino al 2027 e chissà che non si vada avanti almeno fino al 2028. La ‘Signora’, infatti, prima di partire per gli Stati Uniti e prendere parte al Mondiale, ha ufficializzato il rinnovo del tecnico croato che anche da calciatore ha vissuto pagine importanti della sua carriera da giocatore in bianconero.
“Entusiasmo. Carisma. Juventinità – scrive la Juventus -. Tre semplici parole. Tre sostantivi che, però, raccontano alla perfezione che cosa è stato Igor Tudor da fine marzo a oggi, da quando è diventato l’allenatore della Juventus, e ricordano ciò che continuerà a essere il tecnico croato in futuro. Da oggi è ufficiale, infatti, il suo rinnovo di contratto. Tudor si è legato al nostro club fino al 30 giugno 2027 – con opzione sul 2028 – e anche nelle prossime stagioni guiderà la prima squadra maschile, a partire dalla prima competizione ufficiale che andrà in scena negli Stati Uniti, la Fifa Club World Cup”.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).


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Tg News 12/06/2025
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