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Cronaca

RIGENERAZIONE URBANA, IL PD REPLICA AL PROGETTO DEL POLO URBANO FERROVIARIO DI VOGHERA. CRITICA ANCHE LEGAMBIENTE

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Il Pd di Voghera e il Tavolo Ambiente del PD provinciale sono scettici rispetto al prospettato progetto del polo urbano ferroviario di Voghera illustrato ieri al Castello di San Gaudenzio di Cervesina a un meeting fra autorità.

“La notizia del mega progetto che riguarda il polo urbano ferroviario ci impone alcune considerazioni. La prima, la più evidente, la conferma della diversità della visione della città. Per la destra un insieme di logistiche, centri commerciali e cementificazione, progetti che vanno a vantaggio di chi li realizza con il benestare dell’amministrazione e non certo della comunità viene definito “rigenerazione del territorio e opportunità di collegamento con le grandi città metrolopolitane vicine”.

Per noi questo è un altro insediamento che influirà su viabilità e ambiente e che al momento ci pare vago e confuso. Sul nostro territorio la destra non si preoccupa della distruzione del suolo e dello sviluppo economico disomogeneo, a tutti i livelli, statale, regionale e comunale. Troppo spesso aree periferiche delle città vengono incementate per progetti non sempre utili alla collettività, ignorando la presenza di aree già urbanizzate e attrezzate. Ora addirittura si interviene nel centro città.

Questo progetto che viene presentato come epocale e strategico è l’ennesimo polo logistico, questa l’unica certezza, e per giunta su gomma, dove ci sono meno treni e più Tir perché le Ferrovie non investono almeno al momento sulle loro infrastrutture che rimangono non idonee e sconvenienti, ma optano per incrementare un trasporto che impatterà su viabilità e ambiente invece di potenziare i collegamenti ferroviari.

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Non viene fornita nessuna indicazione per la viabilità e l’attuale area è di competenza delle ferrovie, quindi va richiesta una variante al PGT che da anni è in aggiornamento ma a questo punto senza una visione strategica, pur essendoci stati investimenti e costosi progetti appaltati ad esterni.

Ci dispiace davvero per Voghera, per noi il polo ferroviario sarebbe stata l’occasione di restituire alla città uno spazio decementato, verde e sostenibile. Ovvero un luogo trasformato in un parco fruibile per i cittadini. Pensiamo a un’area molto alberata e con spazi attrezzati, senza cemento ma con l’idea di avere spazi a disposizione per chioschi, bistro, spazi commerciali temporanei come mercatini, utilizzando affitti e plateatici per pagare la manutenzione del verde. Un’area feste e congressi, fiere e spettacoli accanto alla velostazione mai partita e alla green way. La vocazione turistica dell’Oltrepo (borghi-eccellenze enogastronomiche) e di Voghera meritano di meglio che qualche migliaio di Tir”.

Alle critiche del PD si sommano le preoccupazioni di Legambiente Voghera Oltrepò riassunte in una nota diffusa questa mattina: “Il recupero di qualsiasi area dismessa, in provincia di Pavia pare sia unicamente impostato sulla creazione di nuove logistiche . Nemmeno l’evidenza che dopo pochi anni, queste logistiche vanno in crisi, sembra sia un segnale degno di nota per gli amministratori. Il recupero dell’area RFI a Voghera va di nuovo in questa direzione. Occorre a nostro avviso invece , un cambiamento di rotta . In Provincia manca un Parco Scientifico Tecnologico , che faccia da incubatore per le start up e dia spazio a chi, in particolare nel settore delle biotecnologie e della trasformazione agro alimentare, sta facendo ricerca, non trovando né attenzione né spazi adeguati. Il modello potrebbe ricalcare i Parchi Scientifici Tecnologici del vicino Piemonte. Ribadiamo che occorre spezzare il pensiero unico della logistica come sola opzione e puntare a dare un reale supporto al territorio. Gli investimenti nel settore ricerca ed innovazione non mancano, se non li si prende in considerazione è per una scelta , che oseremmo definire ideologica”.

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Cronaca

Ponte Stretto, da Eurolink e Webuild denuncia penale a Report e Doglioni

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MILANO (ITALPRESS) – “Nove pagine inedite svelano ai cittadini italiani la bufala messa in piedi da Report nella puntata del 19 gennaio 2025, che ad arte ha creato una finta inchiesta giornalistica volta a screditare il valore del lavoro condotto per anni da migliaia di ingegneri e tecnici, per rendere possibile la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, opera infrastrutturale destinata a riportare l’Italia al centro dei sistemi trasportistici mediterranei ed europei. Intendiamo smentire con veemenza tutte le notizie false pubblicate da Report usando la TV pubblica al servizio di interessi di parte, per screditare le attività del Gruppo Webuild in Italia e all’estero, con riferimento a competenze delle persone nella costruzione di opere come il ponte di Braila, sicurezza sul lavoro, qualità e pulizia degli alloggi su cui il Gruppo ha sempre mantenuto i piu alti standard qualitativi”. Lo sottolinea in una nota il Gruppo Webuild che, si legge, “è in possesso dell’accordo firmato dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università la Sapienza di Roma e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) nella persona del suo Presidente Carlo Doglioni. Tale accordo smentisce categoricamente quanto indicato da Doglioni durante la puntata di Report andata in onda su Rai 3 il 20 gennaio 2025: “Noi come Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia non siamo stati coinvolti formalmente per dare un parere sulla pericolosità sismica”, ha dichiarato”.
L’accordo, si legge ancora nella nota Webuild, “prevede come attività a carico di INGV la revisione degli studi geologico-strutturali dell’area dello Stretto di Messina, il riesame critico dei sistemi di faglia attivi nell’area, con distinzione delle faglie capaci laddove possibile, oltre allo studio aggiornato sull’evoluzione delle due coste (Calabria e Sicilia), lungo le componenti verticale e orizzontale, basato su dati geologici (terrazzi marini) e dati geodetici aggiornati”.
Un accordo che il consorzio costruttore dell’opera, Eurolink e il Gruppo Webuild, che ne è leader, decidono ora di pubblicare (sul sito di Webuild), “dando contemporaneamente mandato di denuncia penale contro i giornalisti della trasmissione di Rai 3 e del Presidente Doglioni, oltre agli altri intervistati, a tutela – si legge ancora – di un’azienda espressione dell’eccellenza italiana nel mondo, delle sue 90mila persone, dei suoi stakeholder ma soprattutto a onor di verità per tutti cittadini italiani che hanno diritto ad un servizio pubblico d’informazione veritiero e di qualità”.
“Si intende in questo modo – continua la nota – tutelare una volta per tutte l’integrità professionale dell’intero Top Management di Webuild, guidato dall’AD Pietro Salini, e di tutti gli ingegneri e tecnici del Gruppo, dei centri di ricerca, delle università e delle società di ingegneria più qualificati al mondo accusati di aver redatto il progetto della più importante opera infrastrutturale del Paese in modo superficiale e negligente.
Quella del mancato coinvolgimento dell’INGV è l’ultima delle tante “bufale” che Eurolink e Webuild vogliono smascherare, fake news che in questi mesi sono state alimentate dai detrattori del Ponte e rilanciate dalla stampa, senza tener conto del valore economico e sociale che potrà esser generato durante la costruzione del Ponte per i lavoratori di un’intera filiera produttiva”.
Webuild, conclude la nota, “rivendica con orgoglio i 120 anni di esperienza in oltre 50 paesi nel mondo e la storia di successo nella costruzione di oltre mille km di ponti e viadotti, dal Long Beach International Gateway Bridge in California, al “A. Max Brewer” Bridge in Florida, e il Secondo e il Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia, oltre al famoso Ponte Genova San Giorgio”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Cronaca

TEATRO CAGNONI SOLD-OUT AL PRIMO GRAN GALA ENRICO MUSIANI

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Un pomeriggio unico al Teatro Cagnoni di Godiasco Salice Terme, che ha visto protagonista la musica “all’italiana” di Enrico Musiani, indimenticato artista scomparso lo scorso anno.

Sabrina Musiani ha organizzato l’evento curando ogni dettaglio artistico e occupandosi della conduzione della serata in coppia col partner televisivo Walter Di Gemma.

È stata riunita una parte della famiglia artistica di Musiani che negli ultimi decenni ha visto padre e figlia protagonisti di tante trasmissioni su Antenna 3 e Tele Lombardia, per un pubblico di oltre 250 persone.

Sul palco del Teatro Cagnoni si sono esibiti Gabriele Dal Fara, Angelo Truffi dei “Canta Milano”, Giorgio Bottini, Mario Lo Giudice, Umberto Di Condio, Francesco dei “Blue Dream” ed il gruppo “I Vandali”, introdotti da un emozionante monologo di Andrea Schiavi e coadiuvati da Oscar di Oscar e Valentina Live Music.

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I Direttori artistici Giovanna Nocetti e Alessandro Paola Schiavi hanno sottolineato la generosità di Sabrina Musiani, capace di riunire amici e fan per un primo Gala che presto diventerà un appuntamento televisivo.

Gran finale tra applausi e standing ovation con il brano simbolo di Musiani, ”Lauretta”, proiettato in video durante la consegna delle targhe e dei premi agli artisti. Il Sindaco di Godiasco Salice Terme Fabio Riva è salito sul palco per i saluti finali ed i ringraziamenti agli artisti per l’evento.

Fotografie a cura di Elettra Cannarozzi.

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Cronaca

TG NEWS ITALPRESS – 20 GENNAIO 2025

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ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione: Il giorno di Trump, Meloni alla cerimonia di insediamento – L’Unione Europea autorizza l’uso della farina di insetti – Bullismo, Mattarella invita gli studenti al rispetto e all’accoglienza – Tre infermiere aggredite con calci e pugni in ospedale da paziente – Uomo trovato morto a Reggio Calabria, fermati i figli – Chiesa Alto Adige, accertati 67 casi di abusi su minori – Rimosso tumore al rene di 1,5 kg a bimba di 8 anni al Bambin Gesù – Previsioni 3B Meteo 21 Gennaio.

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