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Cronaca

Stefano Del Prato nuovo presidente della Fondazione Menarini

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FIRENZE (ITALPRESS) – Stefano Del Prato è il nuovo presidente della Fondazione Menarini.
Punto di riferimento mondiale nella lotta contro il diabete, con una vita al servizio della comunità scientifica, Stefano Del Prato vanta una carriera costellata di successi. I suoi studi incentrati sulla fisiopatologia e sulla ricerca di terapie innovative per la cura del diabete di tipo 2 e dell’insulino-resistenza gli sono valsi la carica di Chairman della Fondazione Europea per lo studio del Diabete (EFSD) e di presidente di numerose società e associazioni internazionali, tra cui l’Associazione Europea per lo Studio del Diabete (EASD) e la Società Italiana di Diabetologia. Attualmente è il Presidente dello European Diabetes Forum.Nel 2011 ha presieduto il Comitato Scientifico del Congresso Mondiale sul Diabete di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Nello stesso anno, a coronamento dello straordinario impegno professionale, gli è stata conferita l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine della Repubblica Italiana per meriti scientifici.
Queste le prime parole di Del Prato da neo Presidente della Fondazione Menarini: “Sono molto orgoglioso del ruolo di Presidente della Fondazione Menarini che mi accingo ad assumere. Orgoglioso perchè la Fondazione Menarini, nell’arco di quasi 50 anni di attività, è diventata un punto di riferimento del dialogo scientifico internazionale, certificato com’è da un Comitato Scientifico che annovera tra i suoi membri personalità del calibro del Prof. Louis J. Ignarro, Premio Nobel per la Medicina del 1998. Una sfida, questa Presidenza, che ha come obiettivo quello di contribuire ad un’ulteriore crescita della Fondazione con un occhio di riguardo alle nuove generazioni di ricercatori e medici. Credo che le attività della Fondazione possano offrire una grande opportunità per attirare ancora più giovani al mondo della scienza offrendo loro una palestra di informazione, di scambi e di networking, e sono convinto che l’incontro tra l’esperienza di chi ha già raggiunto importanti traguardi e l’entusiasmo di chi si accinge ad affrontare nuovi orizzonti siano la chiave di volta per il successo della ricerca scientifica e il mezzo più rapido per l’implementazione delle nuove scoperte nella pratica clinica”.
Dal 1976 la Fondazione Menarini promuove la ricerca e la conoscenza nel campo della biologia, della farmacologia e della medicina. Negli anni, ha realizzato oltre 750 Conferenze Internazionali su argomenti medici e biologici innovativi e su tematiche di specifico interesse per il mondo medico sotto il profilo delle vaste implicazioni scientifiche e dei riflessi di ordine pratico.
– foto ufficio stampa Menarini –
(ITALPRESS).

Cronaca

Mattarella “Speranza di pace si estenda da Medio Oriente a Ucraina”

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Cronaca

M5S, Giuseppe Conte confermato presidente

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ROMA (ITALPRESS) – Giuseppe Conte è stato confermato presidente del Movimento 5 Stelle con l’89,3% dei voti.
Alle ore 18 di oggi si sono concluse le votazioni degli iscritti.
Su 101.783 iscritti aventi diritto al voto hanno votato in 59.720 pari al 58,67%.
Al quesito “Sei favorevole all’elezione di Giuseppe Conte quale presidente dell’associazione MoVimento 5 Stelle?” hanno votato sì 53.353, hanno votato no 6.367.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “La speranza di pace si estenda dal Medio Oriente all’Ucraina”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le notizie giunte nei giorni scorsi da Gaza, dopo gli accordi di Sharm El-Sheikh, con i primi passi di intesa tra le parti in conflitto in Medio Oriente e con il rilascio degli ostaggi, ci ricordano che i processi di pace hanno bisogno di perseveranza, di pazienza, di lavoro di mediazione, di assunzione di responsabilità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento al convegno internazionale e interreligioso “Osare la pace”, organizzato a Roma dalla Comunità di Sant’Egidio.
“Istituzioni, diplomazie e numerosi altri “facilitatori di pace”, incluse le comunità religiose, svolgono quest’opera giorno dopo giorno, spesso lontano dai riflettori e senza ambire a superflui riconoscimenti esteriori – ha proseguito Mattarella -. Vorrei qui – anche come viatico per gli sviluppi futuri – richiamare una frase del Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayeb che, parlando di pace e di fratellanza interreligiosa, ha ribadito la necessità per tutti di innalzare «lo stendardo della pace, anzichè quello della vittoria, e [sedersi] al tavolo del dialogo». Alla forza della prepotenza va contrapposta la forza tranquilla delle istituzioni di pace. L’auspicio è che la “scintilla di speranza”, come l’ha definita Leone XIV, innescata in Terra Santa si estenda anche all’Ucraina, dove le iniziative negoziali stentano ancora a prendere concretezza mentre le sofferenze di bambini, donne, uomini procurate dalla spietatezza dell’aggressione russa non accennano a diminuire”.
Per il capo dello Stato “quanto avviene ci impone di perseverare in una risposta comune, equilibrata, mossa dal senso di giustizia e di rispetto per la legalità internazionale, dalla vigenza universale dei diritti dell’uomo. Sono i principi in cui si riconosce la Repubblica Italiana”.
“Il contributo dei peace-maker, che costruiscono ponti e tessono relazioni tra comunità in conflitto, e dei peace-keeper, che vegliano sul rispetto dei cessate il fuoco e sulla protezione dei più vulnerabili, è inestimabile: far sorgere un principio di pace anche nei contesti più ostili – ha aggiunto il presidente della Repubblica -. Il messaggio è chiaro: alla violenza delle armi esiste sempre un’altra strada, un modo diverso e più conveniente per risolvere le contese, sottraendosi a rischi fatali di escalation incontrollate, i cui effetti pongono a rischio la sopravvivenza dell’umanità. Nella memoria dell’uomo rischiano di affievolirsi i ricordi delle tragedie che hanno caratterizzato l’ultima guerra mondiale: abbiamo fra noi Kondo Koko, un’Hibakusha, una sopravvissuta alla bomba nucleare che devastò Hiròshima. Persino quello che fu uno spartiacque nella storia, appare oggi in discussione. Non si può omettere di ricordare che osare la pace include e abbraccia altri aspetti: dalle ampie zone di grande povertà nel mondo, alle sofferenze dei migranti, alla crescente concentrazione della ricchezza in poche mani in luogo della sua diffusione. Di fronte alle guerre e per la pace parlano le religioni, con la forza della loro autorevolezza, con la definizione della pace come “santa”, nell’infaticabile ricerca di quel che unisce gli esseri umani, nella promozione della solidarietà globale”.
“Tutti noi siamo oggi chiamati a rinnovare la nostra fiducia nella causa della pace – ha concluso Mattarella -. Rendiamo comune e condiviso l’appello di questo incontro: continuiamo a osare la pace. Continuiamo a investire in percorsi di dialogo e di mediazione, a sostenere chi soffre, a costruire ponti tra i popoli, per contribuire a un mondo in cui la pace non sia un sogno per illusi, ma una realtà condivisa. Quella realtà in cui, come ricordava Papa Francesco, «si riconosce la dignità di ogni essere umano, quando la fratellanza diventa principio ispiratore di un ordine internazionale più giusto e sostenibile»”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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