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Politica

Mattarella “Meeting Rimini contributo a cultura, dialogo e umanità”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Meeting, giunto alla sua 45^ edizione, offre anche quest’anno il proprio contributo di cultura, dialogo e umanità. E’ una vicenda che ha saputo interrogarsi sulle ragioni fondanti della nostra società e che continua a rinnovarsi, coinvolgendo giovani e meno giovani, cercando di cogliere oltre le contingenze ciò che si muove più nel profondo.
Rivolgo a quanti vi prenderanno parte il saluto più caloroso, nella certezza che le giornate di Rimini risulteranno per tutti un prezioso arricchimento, e agli organizzatori e ai volontari esprimo l’apprezzamento per l’impegno dispiegato”. E’ il messaggio inviato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Presidente della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, Bernhard Scholz. “Il tema di questa edizione esprime le radici culturali del Meeting proponendo uno sguardo aperto alle straordinarie trasformazioni che stiamo vivendo.
Si vuole ricercare l’essenziale proprio mentre i flussi globali delle informazioni diventano fiumi in piena, mentre le tecnoscienze ci mostrano soluzioni fino a ieri inimmaginabili, mentre le opportunità offerte ai singoli ripropongono la fallace lusinga dell’onnipotenza dell’uomo” ha continuato Mattarella.
“Eppure, a fronte di tante nuove chances per l’umanità, tocchiamo con mano l’orrore, le atrocità e l’escalation delle guerre, le volontà di dominio, con un drammatico ritorno al passato. Sentimenti di paura, sfiducia, talvolta indifferenza, non di rado rancore e odio, si riaffacciano.
Per questo essenziale è rimettere al centro la persona. Il desiderio di vita e di pienezza, nella relazione con la comunità. Perchè l’essenziale non sta nell’io separato, autosufficiente, ma nell’incontro con l’altro, nella scoperta delle verità di cui l’altro è portatore, e dunque nel camminare insieme, nel domani da pensare e costruire. L’impegno educativo e culturale, di cui il Meeting si fa testimone, ha grande valore” ha concluso il Presidente della Repubblica.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Politica

Foti “Transizione demografica fondamentale per il futuro della nazione”

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ROMA (ITALPRESS) – “Questi sono temi fondamentali per il futuro della nostra nazione, ma anche dell’Europa, poiché vi sono delle situazioni che ormai rappresentano qualcosa di più di un indicatore, ma ahimè è una tendenza, e quando si ha una tendenza che si consolida nel tempo, bisogna cercare di intervenire nel limite del possibile, perché devo dire che di soluzioni in tasca pronte non ce ne sono molte”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti, nel corso dell’audizione nella commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica.

Il ministro Foti ha spiegato che “oggi le dinamiche della transizione demografica portano a un aumento della longevità e ad una diminuzione della natalità, questo determina degli effetti di difficile equilibrio sociale che non possiamo ignorare. Uno degli argomenti di forte preoccupazione è che il valore del livello di sostituzione generazionale, due figli che sostituiscono i due genitori, in Europa non lo raggiunge nessuna nazione. Questo indica un mutamento fatale sia sulla composizione della popolazione europea e italiana in termini numerici, sia soprattutto sulle prospettive nell’ambito del welfare. Questa è una situazione che ci deve far riflettere”.

“Gli studi, sulla base dei dati Istat, ci dicono che, raggiunto il livello record dei 60,3 milioni di abitanti del 2014, vi è stato un progressivo, lento ma inesorabile calo del numero di abitanti nel nostro paese, calo che ha già portato alla perdita di circa un milione e 500-900 mila abitanti. Lo scenario e gli scenari che devono preoccupare di più sono quelli del futuro, tra l’altro l’inversione della curva demografica è un’inversione che non si fa in un anno – ha spiegato il ministro -. Occorrono almeno 18-20 anni per poter stabilizzare una inversione della curva demografica – ha aggiunto – e le previsioni, pubblicate dall’Istat, dicono che secondo uno scenario mediano la popolazione residente scenderà dagli attuali 59 milioni a meno di 55 milioni nel 2050 e a 46,1 milioni nel 2080″.

Foti ha sottolineato: Facciamo e prendiamo uno scenario che non sia mediano ma uno scenario più ottimistico, e questo però comunque ci dice che nel 2080 l’Italia perderà ad esempio più di 6 milioni di abitanti. Non è solo un problema numerico, ma è un problema che poi va a incrociarsi con una situazione, per esempio, che vede cambiare il rapporto tra i 65enni e la fascia da 0 a 14 anni, con inevitabili riflessi anche per quanto riguarda il mondo della produzione, dei consumi, la necessità o meno di abitazioni, i servizi sociali che fatalmente rischiano di cambiare. Se vogliamo fare una politica di cambiamento dobbiamo partire da oggi”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

Conte “Bisogna lavorare per la pace in Ucraina, ora Putin ha un potere negoziale maggiore”

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Ora Putin ha un potere negoziale maggiore rispetto a quello che aveva dopo l’aggressione all’Ucraina, che rimane ingiustificata e inaccettabile. Quello che è evidente è che tutti stanno comprendendo, chi più chi meno, che solo la soluzione negoziale è l’unica possibile. Se lo avessero capito anche i volenterosi oggi avremmo risparmiato vittime e discussioni”. Così il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte di fronte al Parlamento europeo, in occasione del flash mob organizzato con i ragazzi di Network Giovani contro il piano ReArm Europe.

“L’Italia avrebbe dovuto battersi per dare una svolta negoziale per governare le trattative, in linea con la sensibilità del nostro Paese, che è al centro delle culture del Mediterraneo – ha aggiunto Conte – Questo non è stato fatto, l’Italia ha scelto l’unica strategia bellicista di scommettere su una vittoria militare contro la Russia, una scommessa fallita”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Politica

Meloni sente Erdogan “La Russia accetti il cessate il fuoco in Ucraina”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdogan. Lo comunica Palazzo Chigi.

Alla luce della disponibilità turca a ospitare a Istanbul i negoziati di pace tra Ucraina e Russia, i due Leader hanno discusso delle prospettive diplomatiche e reiterato il loro sostegno “per una pace giusta e duratura in Ucraina”.

Il Presidente del Consiglio ha ringraziato il Presidente Erdogan “per l’impegno della Turchia a favore di una soluzione negoziata che ponga fine al conflitto” e ribadito “l’aspettativa che anche la Russia, così come fatto dall’Ucraina, risponda positivamente all’invito ai colloqui al più alto livello e che accetti un cessate il fuoco totale e incondizionato di 30 giorni, quale concreto segnale di disponibilità alla pace”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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