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Cronaca

Decathlon e sport paralimpici, il brand inclusivo a Milano

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MILANO (ITALPRESS) – Dal 2020 e dopo un progetto sperimentale di successo durato due anni dal 2016 al 2018, Decathlon ha sviluppato un brand dedicato agli sport paralimpici: Adapted Sports.
Decathlon – brand sportivo globale multispecialista con oltre 1.700 negozi in tutto il mondo, partner ufficiale in Francia di Parigi 2024 e sponsor di una squadra di 8 atleti ai Giochi Paralimpici del 2024 – si impegna fin dalla sua creazione a promuovere lo sport e a far sì che le persone traggano beneficio dall’attività fisica. In linea con questa mission, il team Adapted Sports Decathlon, mobilitando oltre 25 persone, si impegna a concepire e produrre prodotti innovativi affinchè tutti possano accedere alle meraviglie dello sport. In totale, nel corso degli anni, sono stati ideati oltre 50 prodotti in collaborazione con organizzazioni nazionali di sport paralimpici per sviluppare attrezzature specialistiche per gli atleti.
Con sede a Milano, Adapted Sports di Decathlon è caratterizzato infatti da prodotti innovativi internamente realizzati in Europa, a partire dalle sedie a rotelle sportive personalizzate disponibili in tutta Europa e per le quali il Gruppo è stato il primo marchio sportivo al mondo a presentare una gamma completa. Queste ultime sono adatte per amputati, paraplegici e tetraplegici e permettono di praticare il basket, gli sport con racchetta (tennis, padel e badminton), la scherma, l’atletica e il ciclismo. Progettate e realizzate in Italia, le carrozzine sportive hanno la caratteristica distintiva di essere completamente regolabili per soddisfare le esigenze specifiche degli utenti. Decathlon ha inoltre innovato nel settore tessile, proponendo capi che uniscono stile e accessibilità con prodotti come pantaloni da jogging o biancheria intima con aperture, cerniere o tasche adattate per facilitare l’autonomia. Tutti questi prodotti sono disponibili in tutta Europa attraverso i siti web di Decathlon, l’offerta sarà estesa a livello mondiale a partire dal 2025.
Luigi Cordioli, Brand Manager Adapted Sports di DECATHLON, afferma: “Poichè il nostro obiettivo è sempre stato quello di offrire una pratica sportiva inclusiva e accessibile, la creazione di un’offerta innovativa su misura per gli adapted sport è diventata rapidamente una priorità per noi. Siamo davvero orgogliosi di offrire un ampio ventaglio di prodotti che risolvono le principali sfide portate alla nostra attenzione grazie alla stretta collaborazione con gruppi di persone con diverse disabilità. Intendiamo sicuramente continuare lo sviluppo di questa gamma cruciale, poichè incarna pienamente il nostro impegno costante per aiutare le persone in tutto il mondo a trarre vantaggio dalla pratica dello sport”.
Soddisfare la crescente richiesta di articoli sportivi adattati, come le sedie a rotelle sportive, ha permesso quest’anno al Gruppo di registrare una crescita delle vendite del +75,68% in Europa.
-foto ufficio stampa Decathlon-
(ITALPRESS).

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BREAKING NEWS LOMBARDIA – 18/7/2025

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In questa edizione: Fontana e Fedriga: “Sala non si dimetta” – Da Lunedì stop ai treni per ilavori al ponte di Bressana – Garlasco, si cercano impronte digitali su spazzatura di casa Poggi – A Pavia condannato papà pe schiaffi alla figlia – Sei chili di droga e laboratorio scoperti nel Milanese – Truffa ad anziana nel Bresciano, arrestato 16enne – Pronto Meteo Lombardia per 19 Luglio.

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G7, Giorgetti “Preoccupano incertezza economica e svalutazione dollaro”

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DURBAN (SUDAFRICA) (ITALPRESS) – “Siamo preoccupati per l’impatto dell’incertezza economica e delle persistenti tensioni commerciali sulle nostre economie” esordisce così il ministro dell’economia e finanze Giancarlo Giorgetti nel suo intervento questa mattina al G7 e al G20 di Durban, in Sudafrica.

Giorgetti però ha richiamato l’attenzione sulle conseguenze economiche provocate dalla svalutazione del dollaro americano: “L’indebolimento del tasso di cambio del dollaro USA – ha detto – si sta cumulando all’effetto dell’aumento dei dazi commerciali”.

Nel ribadire pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina contro l’aggressione della Russia, il ministro dell’Economia ha ricordato “l‘importanza di vigilare affinchè, come deciso nel G7 di Banff, nessuna azienda o ente partecipi alla ricostruzione dell’Ucraina se ha finanziato o beneficiato a qualsiasi titolo di proventi frutto di affari in Russia”.

Giorgetti ha sottolineato che le iniziative a sostegno dello sviluppo dell’Africa “sono pienamente in linea con l’iniziativa di punta del governo italiano – il Piano Mattei – per promuovere lo sviluppo economico e sociale nei paesi africani, rinnovando i partenariati basati sulla cooperazione tra pari interessi condivisi e benefici reciproci”.

“Concordiamo pienamente – ha aggiunto – sull’importanza di colmare il divario infrastrutturale di lunga data in tutta l’Africa, fondamentale per accrescere le opportunità di crescita e sviluppo occupazionale”.

Giorgetti ha poi ricordato, tra l’altro, gli accordi con la Banca Mondiale, la Banca Africana di Sviluppo e il contributo degli Emirati Arabi Uniti che “hanno permesso la formazione di un elenco di progetti da finanziare per il 2025, concentrandosi su infrastrutture, trasporti e gestione idrica”.

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– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

A Roma una mostra sugli esuli dalmati, istriani e fiumani

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ROMA (ITALPRESS) – Un racconto vivo e visivo delle storie di oltre 350.000 fiumani, istriani e dalmati costretti nel dopoguerra a lasciare la loro casa e la loro terra, per non rinunciare alla propria identità: a ottobre sarà inaugurata, al Vittoriano di Roma, MEDIF, la mostra sugli esuli dalmati, istriani e fiumani. “Noi siamo molto legati a questo progetto, ci abbiamo lavorato per tanti anni – ha detto Giuseppe de Vergottini, Presidente emerito della Federazione delle Associazioni degli Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati (Federesuli), promotrice del progetto – non è solo un percorso storico, emotivo; l’obiettivo è rendere pubblico quello che per tanti anni è stato un esilio sofferto, al quale il mondo politico e dell’informazione non hanno dato mai il giusto spazio. Un’iniziativa che serve a sensibilizzare chi non ha conosciuto e non conosce questa storia: pensiamo soprattutto ai giovani. Ci teniamo a dare una visione obiettiva di questo evento storico”.
A 80 anni di distanza, Il Vittoriano, monumento simbolo dell’unità nazionale e casa della storia comune italiana, accoglie per la prima volta una pagina di storia, rimasta ai margini della coscienza collettiva, trasformandola in memoria condivisa per le generazioni presenti e future.
“Il Vittoriano è il monumento all’Italia e per l’Italia e accoglie idealmente tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per la patria” ha ricordato Edith Gabrielli, direttrice generale ViVe Vittoriano e Palazzo Venezia “un monumento all’Italia unita e sacrario della nazione, il luogo adatto a raccogliere questa mostra che parla di un trauma collettivo, che ha segnato il destino di migliaia di italiani, storie che hanno avuto difficoltà a trovare ascolto. Uno strumento per comprendere meglio l’Italia e il suo passato”.
“Il giorno in cui sarà inaugurata la mostra – ha aggiunto Ilaria Giacca, esule istriana, che nel 1948, a sei anni, lasciò con la famiglia la propria terra, per sfuggire alle persecuzioni del regime di Tito – mi sentirò come quando fu istituito il Giorno del Ricordo. La nostra storia potrà diventare patrimonio di tanti giovani che non conoscono il dramma del Confine Adriatico”.
Secondo il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, che ha ricordato Norma Cossetto, vittima e simbolo della tragedia delle foibe, “la vicenda degli esuli dalmati, istriani, fiumani, è una vicenda italiana, ma va raccontata al mondo e ogni ministro della Cultura è il primo esule in patria.
La vittoria dell’Italia, nella Prima Guerra Mondiale, rappresentò una sorta di ultima guerra d’indipendenza, l’inizio di un percorso che ci ha condotto all’unità. Sono passati 100 anni, ma questo non significa dimenticare, il ricordo è fondamentale, dopo decenni di silenzio e oblio, quando alcune pagine della storia sono state cancellate, assumiamo un impegno morale, raccontare la verità della storia. Il racconto di un dolore, della sofferenza è più forte di qualsiasi strumentalizzazione politica. La verità ha diritto di cittadinanza e da oggi le cose sono cambiate”.
-foto xc3/Italpress –
(ITALPRESS).

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