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Cronaca

Milano, la Polizia lancia una campagna per prevenzione tumore al seno

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MILANO (ITALPRESS) – Dalla collaborazione tra la Polizia di Stato, la Fondazione IRCCS Cà Granda, l’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, gli Spedali Civili di Brescia, l’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Sant’Orsola-Malpighi e -l’AUSL di Piacenza, nasce il progetto di sensibilizzazione per la prevenzione del tumore al seno “Care for Caring – Ambasciatrici della Prevenzione”, iniziativa ideata e coordinata da Ladies First. La campagna, pianificata dalla Direzione Centrale di Sanità – Ufficio di Coordinamento Sanitario per le Regioni Lombardia e Emilia Romagna, rientra nell’ambito dell’attività di promozione della salute nel personale della Polizia di Stato e si rivolge alle donne in forza e alle Allieve delle Scuole di Polizia, con l’obiettivo di ampliare in modo mirato e aumentare la sensibilizzazione alla prevenzione del tumore al seno. Quattro le città coinvolte: Milano, Brescia, Bologna e Piacenza. Con il supporto non condizionante dell’azienda main sponsor AstraZeneca e delle aziende, quali partner tecnici, Centro Diagnostico Italiano-Gruppo Bracco, GE HealthCare e Samsung Electronics, il progetto ha il patrocinio dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM). ‘Care for Caring – Ambasciatrici della Prevenzionè si caratterizza per l’offerta di controlli clinici ed ecografici gratuiti alle donne in servizio nella Polizia di Stato, anche nella fascia di età tra i 20 e i 44 anni, cioè una popolazione non compresa nei programmi di screening mammografico regionali che oggi coprono le fasce di età tra i 45 e i 49 anni (una volta all’anno) e tra i 50 e i 74 anni (ogni due anni). La campagna sarà presentata ufficialmente in quattro conferenze stampa, a partire da quella di oggi a Milano, seguita dagli appuntamenti di Bologna (23 settembre), Piacenza (24 settembre) e Brescia (26 settembre). L’iniziativa “Care for Caring – Ambasciatrici della Prevenzione” offre la possibilità a circa 1500 donne, a seconda della fascia di età, di accedere a visite specialistiche e controllo ecografico o a colloqui individuali con medici specialisti per sessioni educazionali su prevenzione oncologica, importanza di controlli mammografici regolari, autopalpazione e conduzione di stili di vita sani. Nel corso del progetto, verranno inoltre diffusi materiali informativi per ampliarne il raggio d’azione e sostenere le importanti azioni di prevenzione messe in atto dalle Regioni per il controllo mammografico, con l’obiettivo di incrementare il numero delle donne che rispondono positivamente all’invito allo screening e inserirle quindi nei programmi nazionali di prevenzione. Le visite e i colloqui saranno effettuati presso gli Uffici Sanitari Provinciali della Polizia di Stato delle città coinvolte grazie alla collaborazione di medici specialisti in senologia e radiologia. Le attività saranno concentrate su tre giorni infrasettimanali, oltre il sabato a Milano e a Bologna, e su due giorni infrasettimanali a Brescia e Piacenza. Le donne che dovessero avere necessità di approfondimenti diagnostici saranno indirizzate a Ospedali, Presidio Poliambulatori del territorio. Al momento della visita e dei colloqui verrà consegnato un materiale informativo educazionale sull’importanza della prevenzione del cancro alla mammella (autopalpazione, visita senologica periodica, ecc.) e dell’adesione agli screening mammografici. Tale materiale è stato realizzato grazie ai partner medico-scientifici e sarà disponibile per tutto il personale interessato. L’attività educazionale riguarderà anche altre forme di tumore, come quello ovarico, del collo dell’utero, del colon, oggi monitorabili attraverso i programmi di screening e prevenzione messi a disposizione dal Servizio Sanitario Nazionale per tutta la popolazione. “L’incidenza del tumore al seno è in aumento e quindi diventa sempre più importante monitorare la donna nel corso della sua vita, già a partire da un’età inferiore a quella attualmente prevista dai programmi di screening”, dichiara il professore Giuseppe Curigliano, Presidente della Società Europea di Oncologia Medica (ESMO) e Vice Direttore Scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano. “Oltre a garantire una prospettiva di salute o di intervento immediato laddove il problema si presenti – aggiunge il professore -, è necessario incrementare la consapevolezza dell’importanza della prevenzione primaria, cioè di sottoporsi a controlli regolari, astenersi dal fumare e dal consumo di alcool, adottare stili di vita sani e una corretta alimentazione, associati all’attività fisica”. La campagna sarà diffusa attraverso i canali di comunicazione della Polizia di Stato, anche con la distribuzione di locandine e flyer presso gli Uffici Sanitari ed altri ambienti accessibili al personale. “Un’iniziativa preziosa perchè sensibilizza le donne sull’importanza della prevenzione nella lotta al tumore al seno – afferma Romano La Russa, assessore regionale alla Sicurezza -. L’adesione agli screening è fondamentale, insieme all’adozione dei corretti stili di vita raccomandati dai medici. Temi sui quali Regione Lombardia è impegnata attivamente con campagne e iniziative. Ringrazio quindi la Polizia di Stato e tutti gli enti promotori di ‘Care for Caring’, con l’auspicio che sempre più donne si affidino con fiducia ai programmi di screening”. “Il progetto, intitolato “Care For Caring – Ambasciatrici della prevenzione” riveste un ruolo fondamentale all’interno del panorama di azioni che Regione Lombardia sta portando avanti rispetto al tema della prevenzione primaria e secondaria”, precisa al riguardo il consigliere regionale, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Christian Garavaglia. “Passare dal modello di cura a quello del prendersi cura è quindi ben declinato in questa campagna di sensibilizzazione alla prevenzione del tumore della mammella dedicata alle donne in forza alla Polizia di Stato delle Province di Milano e di Bologna, di Brescia (Sede della Scuola di Polizia Giudiziaria) e di Piacenza (Sede della Scuola Allievi Agenti). Massima attenzione quindi alle Forze dell’Ordine, uno dei pilastri fondamentali della nostra società così come alla salute dei propri agenti. Ringrazio quindi i promotori, Ladies First, unitamente a tutti i soggetti partner istituzionali e non, che hanno reso possibile questa azione a beneficio delle donne, della salute, della nostra comunità”. “Questa iniziativa è frutto di una particolare sensibilità nei confronti del personale femminile della Polizia di Stato. Abituati a vedere i nostri poliziotti nella loro veste di donne e uomini a servizio degli altri, attenti a prendersi cura del proprio ufficio in virtù del giuramento prestato, a nome dell’Istituzione che rappresento, condivido profonda gratitudine nei confronti della Direzione Centrale di Sanità nei suoi rappresentanti intervenuti, Medici dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, e verso Ladies First, cuore e motore di questa collaborazione che ha alla base la tutela del diritto costituzionale della salute. Per me è un privilegio essere testimone di questo progetto perchè dietro ogni uniforme ci sono persone che, al di là del proprio lavoro, affrontano quotidianamente le vicissitudini personali e familiari provando, e spesso riuscendo, a conciliarle con il lavoro di tutori e garanti della pubblica sicurezza. Grazie, perchè dietro ogni poliziotta c’è una donna, una madre, una famiglia, c’è un corpo che deve essere curato. Questa campagna è un dono a chi per professione, o meglio, per missione, volge lo sguardo costantemente verso gli altri”, afferma Bruno Megale, Questore di Milano. “Ringrazio i promotori di questa campagna per aver scelto i professionisti del Policlinico, già impegnati nel rafforzare il servizio ai cittadini con le aperture straordinarie, e la Polizia di Stato a cui desidero confermare il nostro apprezzamento e la nostra vicinanza”, sottolinea Matteo Stocco, Direttore Generale della Fondazione IRCCS Cà Granda, Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Regione Lombardia

Cronaca

Milano, la Pala Trivulzio di Mantegna ritrova la sua cornice storica

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MILANO (ITALPRESS) – L’opera “Madonna con il Bambino fra santi e angeli” di Andrea Mantegna, conosciuta come Pala Trivulzio, è nuovamente esposta al Castello Sforzesco di Milano, nella Sala della Balla, con la sua cornice storica, da poco restaurata. Il lungo e complesso intervento di recupero, restauro e ricomposizione dell’imponente e scenografica cornice lignea, che supera i 5 metri d’altezza, promosso dalle Raccolte d’Arte Antica del Castello Sforzesco con l’Associazione Sala delle Asse, è stato possibile grazie alla generosa donazione di Renèe Bormioli (in ricordo dei genitori, Luigi e Maria Antonietta Bormioli) e al prezioso sostegno di Pilot Italia e Fondazione Cariplo. “La Pala del Trivulzio ritrova finalmente il suo aspetto originale, valorizzato dalla sua storica cornice che oggi, dopo un restauro e un recupero importanti, restituiamo alla città e ai tanti visitatori e visitatrici del Castello Sforzesco – ha detto l’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi -. Un’operazione importante e decisiva per dare il giusto risalto a questo capolavoro di Mantegna e che è stata possibile grazie alla professionalità dei nostri uffici, all’impegno e alla collaborazione con l’Associazione Sala delle Asse, che da sempre ha a cuore il Castello Sforzesco e i suoi tesori, e alla generosità della famiglia Bormioli”. L’opera di Mantegna è divenuta parte delle Civiche raccolte quando nel 1935 il Comune di Milano ha acquisito la Collezione Trivulzio, complesso di beni di inestimabile valore e bellezza, che va dalla preziosa biblioteca agli avori tardo-antichi, dai dipinti al celebre ciclo degli arazzi dei mesi. Nel corso del riallestimento delle collezioni museali del Castello Sforzesco, curato dallo Studio BBPR dopo la Seconda Guerra Mondiale, fu deciso di eliminare la cornice trivulziana, presentando l’opera con una semplicissima incorniciatura: tale scelta purista, oggi non condivisibile, comportò la rimozione e la perdita di molte cornici antiche, ritenute incongrue, non coeve o inadatte alle nuove scelte formali: ammassate in luoghi impropri, esse subirono gravi danni causati da smontaggi, spostamenti e pessime condizioni ambientali. La grande cornice lignea fu stoccata prima in un’area scoperta del Castello Sforzesco, poi portata a pezzi in un deposito esterno alla sede e, infine, in un altro magazzino dove venne identificata una decina di anni fa. Soltanto nel 2023, per iniziativa del conservatore Luca Tosi e con il sostegno della direttrice dell’Area Musei del Castello, Musei Archeologici e Museo del Risorgimento, Francesca Tasso, è stato possibile avviarne il recupero. Gli studi e le analisi che hanno accompagnato questa riscoperta rivelano come la grande cornice lignea sia frutto di diverse mani, differenti tecniche e momenti lontani nel tempo, accomunati soltanto dall’immagine finale dell’opera voluta negli ultimi decenni dell’Ottocento da un ignoto collaboratore di Casa Trivulzio.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Comune di Milano

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Papa, Santa Sede “La notte è trascorsa bene”. Rosari tutte le sere a San Pietro

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ROMA (ITALPRESS) – “La notte è trascorsa bene, il Papa ha dormito”. Lo rende noto la sala stampa vaticana. “Da questa sera, i Cardinali residenti a Roma, con tutti i collaboratori della Curia Romana e la Diocesi di Roma, raccogliendo i sentimenti del popolo di Dio, si raccoglieranno in piazza San Pietro, alle ore 21, per la recita del Santo Rosario per la salute del Santo Padre. La preghiera, oggi, sarà presieduta da Sua Eminenza il Card. Segretario di Stato, Pietro Parolin”, comunica la sala stampa della Santa Sede.

-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Violenze ad anziani inermi in Rsa nel comasco, 7 arresti

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COMO (ITALPRESS) – Dopo circa 6 mesi di indagine i Carabinieri di
Menaggio e Como hanno eseguito un provvedimento cautelare a carico di 7 persone (2 in carcere e 5 arresti domiciliari, cinque donne e due uomini) tutti residenti nell’area dell’Alto Lago di Como e coinvolti in episodi continue percosse, ingiurie e violenze verbali e fisiche a danni di anziani inermi, ospiti di una RSA.
L’inchiesta, partita nel mese di agosto 2024, è stata avviata da un esposto presentato presso la Stazione dei Carabinieri di Centro Valle Intelvi (Como), dove si apprendeva che sin dal 2022 – all’interno della R.S.A. “Sacro Cuore” di Dizzasco (CO) – avvenivano presunti maltrattamenti nei confronti degli anziani ospitati nella struttura e affidati per motivi di cura e vigilanza al personale medico e paramedico dipendente della stessa casa di cura. Dopo l’esposto le indagini hanno permesso di ottenere i primi e concreti riscontri.
Si è proceduto poi a una complessa e ininterrotta attività investigativa, durata sei mesi, condotta dalla Stazione dei Carabinieri di Centro Valle Intelvi con il supporto del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Como.
L’indagine ha acclarato l’esistenza di violenze sistematiche divenute – purtroppo – consuetudini lavorative. A confermare il quadro risultano le reazioni dei pazienti che appaiono evidentemente spaventati e scossi. Alcuni di questi anziani d’istinto si portano subito le mani a protezione del viso per non essere colpiti.
I reati contestati a carico dei 7 operatori riguardano condotte di maltrattamenti in concorso, valutata la loro continuazione, all’indirizzo di una pluralità di pazienti. Azioni crudeli e offensive che hanno creato nelle vittime uno stato di sofferenza morale e psichica mediante continue percosse, ingiurie, denigrazioni. Le umiliazioni, fisiche e psichiche sono state perpetrate nei confronti di persone inermi, anziane e malate, spesso allettate o comunque non autosufficienti. Per un’operatrice, inoltre, è stato contestato anche l’esercizio abusivo della professione di infermiera, non avendo questa alcun titolo riconosciuto. “Mi preme sottolineare che l’attività investigativa è stata svolta in piena condivisione delle strategie da parte della Procura della Repubblica di Como, e ha costituito un impegno importante e prolungato nel tempo. Nel corso delle lunghe indagini, abbiamo potuto documentare numerosi episodi di vessazioni e maltrattamenti da parte di alcuni dipendenti della R.S.A. ‘Sacro Cuorè di Dizzasco (CO) nei confronti di anziani e indifesi ospiti. Persone malate, non auto sufficienti e per questo fragili, costrette a subire quotidianamente violenze fisiche e verbali. L’impegno a tutela delle fasce deboli costituisce una priorità assoluta e costante dell’Arma dei Carabinieri. Questa indagine e i risultati ottenuti ne sono un esempio” afferma il Francesco Spera, Comandante del Reparto Operativo Comando Provinciale Carabinieri Como.
Sono anche intervenuti i Carabinieri del NAS di Milano per accertare la regolarità dei titoli abilitativi del personale sanitario, le condizioni igieniche dei locali nonchè altri specifici accertamenti.

– Foto: ufficio stampa Carabinieri –

(ITALPRESS).

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