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Cronaca

Aci, a Milano incidenti tornano a livelli pre Covid. 47 quelli mortali

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MILANO (ITALPRESS) – Automobile Club Milano, che ha competenza anche per le province di Monza-Brianza e Lodi, ha diffuso i dati ACI-Istat riguardanti l’incidentalità del 2023 di queste aree geografiche. “Numeri – sottolinea il presidente di ACI Milano, Geronimo La Russa – che devono far riflettere e che, purtroppo, evidenziano come, ancora una volta la distrazione e l’uso del cellulare, seguite da velocità elevata e mancato rispetto della segnaletica, siano tra le cause maggiori di quelle che troppo spesso sfociamo i tragedie”. Nel corso del 2023 nella Città Metropolitana di Milano si sono registrati 12.768 incidenti stradali (12.612 nel 2022) che hanno provocato 120 decessi e 16.177 feriti (rispettivamente 100 e 16.100 nell’anno precedente). Le statistiche sono state elaborate da Automobile Club d’Italia e Istat. Nello specifico, Milano città nel 2023 gli incidenti sono stati 7.812 con 47 morti e 9.709 feriti (7.783, 44 e 9865 nei dodici mesi precedenti). Guardando, poi, a quelli riguardanti biciclette e monopattini, nella Città Metropolitana di Milano in seguito a 1.636 incidenti nel 2023 sono deceduti 11 ciclisti e 1.531 sono rimasti feriti. I sinistri con il coinvolgimento del monopattino sono stati 753 con un morto e 732 feriti. E, ancora, sono 26 i pedoni che hanno perso la vita e 1.816 quelli rimasti feriti. Nella città di Monza, invece, durante il 2023 gli incidenti sono stati 540, con 3 morti e 661 feriti (dati 2022: 575, 4 e 694), mentre nella provincia di Monza/Brianza (compresa la città capoluogo) si sono registrati 2.357 sinistri con 13 morti e 2.964 feriti (2.712, 15 e 2.764 le statistiche relative al 2022). I dati di Lodi città: 177 incidenti, 1 morto e 217 feriti (150, 3 e 212 i numeri nell’anno precedente). Nella provincia di Lodi (compreso il comune capoluogo) lo scorso anno si sono verificati 446 incidenti in cui sono decedute 6 persone e 636 sono rimaste ferite (405, 9 morti e 623 feriti nel 2022). “I dati ACI-Istat – prosegue Geronimo La Russa – ci dicono che gli incidenti sono tornati ai livelli pre-pandemici. A fronte di questi numeri occorre prendere atto che dobbiamo percorrere ancora molta strada in termini di prevenzione e innalzamento dei livelli di sicurezza. Occorrono formazione e informazione, più consapevolezza da parte di tutti gli utenti della strada, migliore gestione della circolazione e più controlli. Automobile Club Milano e ACI promuovono corsi di educazione stradale nelle scuole, sui luoghi di lavoro, nonchè campagne di sensibilizzazione, per mantenere alta l’attenzione di tutti gli utenti della strada, su valori quali responsabilità, rispetto di sè, degli altri e delle regole” ha concluso La Russa.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Aci Milano

Cronaca

CON IL FAI NEL CUORE DI PAVIA, TRA BROLETTO E MUSEO DEL DUOMO

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Tanti visitatori lo scorso weekend a Pavia grazie alle giornate d’Autunno del Fai, alla scoperta di due preziosi tesori: il Museo Diocesano che sorge a fianco del Duomo nella cripta e il Broletto, un tempo sede del Comune e luogo di giustizia e oggi polo culturale, educativo e punto di promozione turistica. Sorgono nel cuore della città e grazie ai volontari del Fai abbiamo potuto scoprire tanti particolari inediti.
E’ stata davvero una piacevole scoperta la cripta di Santa Maria del Popolo, è parte delle antiche cattedrali romaniche distrutte nel Quattrocento. Dopo un sapiente restauro, la cripta offre un’atmosfera suggestiva, con nicchie, capitelli e reperti di mosaici pavimentali. Il Museo è nato nel 2023 per iniziativa della Diocesi di Pavia con lo scopo di tutelare, valorizzare e fare conoscere i tesori artistici, le opere d’arte provenienti dalle chiese e dalle parrocchie della Diocesi, come ci hanno spiegato nella rubrica “Tesori della nostra terra” in onda su Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 la responsabile del Fai di Pavia Elisabetta Pelucchi con il direttore del Museo Marco Romano.
Il Broletto di Pavia è invece il fulcro storico e architettonico nel cuore della città, è anche il più antico broletto della Lombardia. Costruito nel XII secolo, ha assunto ruoli cruciali nella vita cittadina, diventando sede della magistratura comunale e luogo di esercizio della giustizia. La sua importanza storica è evidenziata dall’ospitalità offerta a figure di spicco come Napoleone Bonaparte. Dopo essere stato la sede del Comune fino al 1875, il Broletto ha ospitato diverse istituzioni, testimoniando la sua capacità di adattarsi e mantenere un ruolo centrale nella comunità. Oggi, condivide lo spazio tra attività culturali, educative e di promozione turistica, includendo l’Istituto Universitario di Studi Superiori (IUSS), confermando il suo status di simbolo di continuità storica e culturale. Durante le Giornate FAI i visitatori hanno potuto esplorare le sale, i cortili e le logge del Broletto, ammirare gli affreschi restaurati, conoscere le diverse epoche edilizie e gli usi successivi del palazzo.
Insomma, Pavia è davvero un tesoro ricco di arte, storia e cultura e non finisce mai di stupire.

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Cronaca

REGIONE LOMBARDIA – PRESIDENTE FONTANA: PROGETTO ‘UNIONE ZERO’, QUI LA CITTÀ IDEALE

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Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana è intervenuto, a Sesto San Giovanni, alla presentazione del nuovo polo urbano Unione Zero. Il progetto di rigenerazione nasce in prossimità della nuova Città della Salute e della Ricerca e ha l’obiettivo di ‘ricucire’ le ex aree Falck con il resto del territorio della città. Il cantiere prevede un investimento di 220 milioni di euro, 36 mesi di lavori e una media di circa 300 maestranze specializzate al giorno per la realizzazione di tre edifici.

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Cronaca

Libano, Crosetto “Sì ad aumento contingente Unifil se Israele si ritira”

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ROMA (ITALPRESS) – Un aumento numerico del contingente Unifil in Libano? “Se può salvare dalla guerra, sì. Adesso ci sono 40 nazioni, circa 10mila persone. Penso ci sarebbe una disponibilità internazionale a un aumento del contingente se in cambio ci fosse la pace e ci fosse, da parte di Israele, il ritiro delle truppe”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a “Cinque Minuti” in onda questa sera su Raiuno.
“Lo dico da un anno e mezzo, da prima che iniziasse questa guerra: le regole di ingaggio non consentivano all’Unifil e ai nostri militari di arrivare a una soluzione che non avrebbe fatto partire la guerra”, ha spiegato Crosetto.
Il cambiamento delle regole di ingaggio “è una richiesta che abbiamo fatto come paese europeo alle Nazioni Unite ed è una richiesta che noi facciamo andare contestualmente al cessate il fuoco da parte israeliana”. Il messaggio che “vogliamo mandare a Israele è: se voi fermate il vostro esercito, l’ONU può anche fare in modo di cambiare l’approccio che ha avuto in quella parte del Libano, in modo tale da arrivare in modo pacifico a quello che state cercando di ottenere attaccando le basi di Hezbollah – ha sottolineato il ministro -. E’ un’alternativa a quello che sta succedendo, ma deve partire da un cambiamento che deve essere fatto in sede Onu e dalla decisione di Israele di fermare l’attacco”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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