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Cronaca

Milano, Presidente Mattarella rende omaggio ai piccoli martiri di Gorla

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MILANO (ITALPRESS) – L’omaggio dell’Italia intera ai piccoli martiri di Gorla. Questa mattina il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato nello storico quartiere a nord della città per commemorare le bambine e i bambini morti il 20 ottobre del 1944 nel crollo della loro scuola elementare, la “Francesco Crispi”, colpita dalle bombe angloamericane. Una tragedia immane nata da ciò che fu definito un “errore” delle pattuglie alleate che da due anni avevano iniziato a bombardare anche Milano. Il Presidente Mattarella, accolto dal Sindaco di Miano Giuseppe Sala, si è fermato in silenzioso raccoglimento davanti al Monumento ossario di Remo Brioschi realizzato sul terreno dove sorgeva a scuola. Questa opera, su proposta dell’Amministrazione comunale e con provvedimento del Ministero della Cultura è stata dichiarata Monumento nazionale e di interesse culturale particolarmente importante.
Il Presidente Mattarella è poi sceso nella cripta e ha visitato l’ossario dove riposano i piccoli martiri. Infine ha incontrato gli ultimi sopravvissuti, ormai ultraottantenni, e i familiari tra cui fratelli e sorelle minori e nipoti di chi morì quel giorno di ottanta anni fa. Con la visita del Presidente della Repubblica Mattarella inizia la settimana di iniziative per l’ottantesimo anniversario della strage di Gorla. Tanti eventi che culmineranno domenica 20 ottobre nella giornata di ricordo con cerimonie religiose e istituzionali e momenti di condivisione con la cittadinanza presso il Monumento. Si parte questa sera, alle ore 19.30, all’Anteo Palazzo del Cinema, con l’anteprima di “Finchè sono al mondo”, documentario di Mario Calabresi e Silvia Nucini, con la regia di Luca Qugliato, una produzione Be water film in collaborazione con Rai documentari. Sopravvissuti e testimoni della strage, insieme agli autori e ai rappresentanti delle istituzioni cittadine, saranno presenti in sala. Da martedì 15 ottobre torna in scena al Piccolo Teatro Studio Melato lo spettacolo di Renato Sarti “Gorla fermata Gorla”, interpretato da Giulia Lazzarini, cresciuta – in quegli stessi anni – nei luoghi della tragedia, insieme a Federica Fabiani e Marta Marangoni, che daranno la loro voce alle vittime. Una storica produzione del Teatro della Cooperativa le cui repliche proseguiranno fino a domenica 20 ottobre. Venerdì 18 ottobre alle ore 9.30, con “Ecco la guerra!”, al Teatro Elfo Puccini, l’attenzione è rivolta agli studenti e alle studentesse grazie ad un incontro con letture e interventi dedicato alle scuole superiori milanesi. Lo stesso giorno, alle ore 17, in piazza Piccoli Martiri di Gorla si svolgerà l’iniziativa “Passeggiata per ricordare” organizzata da Fair Play Arena. Sabato 19 ottobre alle ore 16 sarà la volta dell’inaugurazione di un grande murale dedicato ai Piccoli Martiri dal titolo “Girotondo. Ai Piccoli Martiri di Gorla” realizzato da OrMe Ortica Memoria e Orticanoodles, in collaborazione con il Municipio 2, sul muro di un edificio in viale Monza 142. Alle ore 17 la Biblioteca di Gorla organizza nei propri spazi l’iniziativa “Lo sguardo dell’arte sul 20 ottobre 1944”, un appuntamento durante il quale la cittadinanza potrà vivere un momento di approfondimento attraverso immagini, documenti e autori. Domenica 20 ottobre, giorno dell’anniversario saranno numerosi i momenti di ricordo e di riflessione presso il Monumento e la Cripta. Alle ore 9 sarà celebrata la Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo di Milano, Mario Delpini. A seguire, alle ore 10, avrà luogo la cerimonia di commemorazione alla presenza del Sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Davanti al Monumento di Remo Brioschi che rappresenta una madre dolente sulle cui braccia distese è adagiato il figlioletto morto per la guerra, il programma proseguirà per tutta la giornata di domenica con altre iniziative: alle ore 11, il Concerto della “ColorOrchestra” con i giovani musicisti dell’Istituto Preziosissimo Sangue di Cimiano; alle ore 12, la presentazione e la partenza dell’itinerario della memoria a cura del Comitato Pietre d’Inciampo a Milano; alle ore 12.30, la presentazione del volume ANVCG e delle attività di Save The Children. Nel pomeriggio, alle ore 15,30, avrà luogo il Cammino per la Pace, promosso dal Comitato Piccoli Martiri di Gorla, insieme a diverse realtà del quartiere; alle ore 17, si proseguirà con la presentazione del podcast “La sopravvissuta di Gorla” con Mario Calabresi e Silvia Nucini; infine, alle ore 18, il Teatro Officina proporrà il reading “Rinascere dalle macerie”, sempre sul palco in piazza. La settimana di eventi per l’anniversario della strage di Gorla sarà conclusa, lunedì 21 ottobre, alle ore 19, dal tradizionale concerto organizzato dal Municipio 2 e quest’anno realizzato dagli allievi del Conservatorio di Milano nella Chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesù, in via Asiago 3.(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Comune di Milano

Cronaca

CON IL FAI NEL CUORE DI PAVIA, TRA BROLETTO E MUSEO DEL DUOMO

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Tanti visitatori lo scorso weekend a Pavia grazie alle giornate d’Autunno del Fai, alla scoperta di due preziosi tesori: il Museo Diocesano che sorge a fianco del Duomo nella cripta e il Broletto, un tempo sede del Comune e luogo di giustizia e oggi polo culturale, educativo e punto di promozione turistica. Sorgono nel cuore della città e grazie ai volontari del Fai abbiamo potuto scoprire tanti particolari inediti.
E’ stata davvero una piacevole scoperta la cripta di Santa Maria del Popolo, è parte delle antiche cattedrali romaniche distrutte nel Quattrocento. Dopo un sapiente restauro, la cripta offre un’atmosfera suggestiva, con nicchie, capitelli e reperti di mosaici pavimentali. Il Museo è nato nel 2023 per iniziativa della Diocesi di Pavia con lo scopo di tutelare, valorizzare e fare conoscere i tesori artistici, le opere d’arte provenienti dalle chiese e dalle parrocchie della Diocesi, come ci hanno spiegato nella rubrica “Tesori della nostra terra” in onda su Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 la responsabile del Fai di Pavia Elisabetta Pelucchi con il direttore del Museo Marco Romano.
Il Broletto di Pavia è invece il fulcro storico e architettonico nel cuore della città, è anche il più antico broletto della Lombardia. Costruito nel XII secolo, ha assunto ruoli cruciali nella vita cittadina, diventando sede della magistratura comunale e luogo di esercizio della giustizia. La sua importanza storica è evidenziata dall’ospitalità offerta a figure di spicco come Napoleone Bonaparte. Dopo essere stato la sede del Comune fino al 1875, il Broletto ha ospitato diverse istituzioni, testimoniando la sua capacità di adattarsi e mantenere un ruolo centrale nella comunità. Oggi, condivide lo spazio tra attività culturali, educative e di promozione turistica, includendo l’Istituto Universitario di Studi Superiori (IUSS), confermando il suo status di simbolo di continuità storica e culturale. Durante le Giornate FAI i visitatori hanno potuto esplorare le sale, i cortili e le logge del Broletto, ammirare gli affreschi restaurati, conoscere le diverse epoche edilizie e gli usi successivi del palazzo.
Insomma, Pavia è davvero un tesoro ricco di arte, storia e cultura e non finisce mai di stupire.

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Cronaca

REGIONE LOMBARDIA – PRESIDENTE FONTANA: PROGETTO ‘UNIONE ZERO’, QUI LA CITTÀ IDEALE

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Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana è intervenuto, a Sesto San Giovanni, alla presentazione del nuovo polo urbano Unione Zero. Il progetto di rigenerazione nasce in prossimità della nuova Città della Salute e della Ricerca e ha l’obiettivo di ‘ricucire’ le ex aree Falck con il resto del territorio della città. Il cantiere prevede un investimento di 220 milioni di euro, 36 mesi di lavori e una media di circa 300 maestranze specializzate al giorno per la realizzazione di tre edifici.

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Cronaca

Libano, Crosetto “Sì ad aumento contingente Unifil se Israele si ritira”

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ROMA (ITALPRESS) – Un aumento numerico del contingente Unifil in Libano? “Se può salvare dalla guerra, sì. Adesso ci sono 40 nazioni, circa 10mila persone. Penso ci sarebbe una disponibilità internazionale a un aumento del contingente se in cambio ci fosse la pace e ci fosse, da parte di Israele, il ritiro delle truppe”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a “Cinque Minuti” in onda questa sera su Raiuno.
“Lo dico da un anno e mezzo, da prima che iniziasse questa guerra: le regole di ingaggio non consentivano all’Unifil e ai nostri militari di arrivare a una soluzione che non avrebbe fatto partire la guerra”, ha spiegato Crosetto.
Il cambiamento delle regole di ingaggio “è una richiesta che abbiamo fatto come paese europeo alle Nazioni Unite ed è una richiesta che noi facciamo andare contestualmente al cessate il fuoco da parte israeliana”. Il messaggio che “vogliamo mandare a Israele è: se voi fermate il vostro esercito, l’ONU può anche fare in modo di cambiare l’approccio che ha avuto in quella parte del Libano, in modo tale da arrivare in modo pacifico a quello che state cercando di ottenere attaccando le basi di Hezbollah – ha sottolineato il ministro -. E’ un’alternativa a quello che sta succedendo, ma deve partire da un cambiamento che deve essere fatto in sede Onu e dalla decisione di Israele di fermare l’attacco”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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