Cronaca
Benessere psicofisico, animali domestici un toccasana per gli italiani
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8 mesi fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Gli animali da compagnia non sono solo amici fedeli, ma autentici alleati del benessere psicofisico, specialmente per le persone più fragili. Questo è quanto emerge dalla ricerca condotta da AISA – Federchimica, l’Associazione Nazionale Imprese Salute Animale, in collaborazione con l’Istituto di Ricerca SWG sul rapporto dei cittadini italiani con gli animali da compagnia. Dallo studio emerge che l’88% degli intervistati ritiene che avere cura di un animale domestico contribuisca in modo significativo alla salute psicofisica delle persone più fragili, come gli anziani.
Tra gli anziani, il 63% di chi vive con un animale domestico valuta il proprio benessere psicologico in modo più positivo rispetto a chi non possiede un pet. Inoltre, il 79% degli italiani ritiene che vivere con un animale domestico o prendersene cura contribuisca significativamente a migliorare la salute fisica, evidenziando quanto i pet siano fondamentali anche per il benessere fisico.
Sono questi alcuni degli spunti approfonditi oggi durante la tavola rotonda ‘Pet e Salute: Benessere reciproco e valore sociale nel nostro rapporto con gli animali da compagnià, promossa da AISA – Federchimica in cui sono intervenuti Angelica Maggio, Direttore dell’ufficio medicinali veterinari della Direzione Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della Salute, Marco Melosi, Presidente dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI), Antonio Sorice, Presidente della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva (SIMeVeP), Maria Cristina Cantù, Vicepresidente della Commissione Affari Sociali del Senato, Maria Chiara Gadda, Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati.
Un ruolo centrale nel mantenimento di questo benessere reciproco è svolto dal settore veterinario. Secondo il sondaggio, 1 italiano su 3 considera essenziale il contributo dei veterinari, non solo per curare gli animali, ma per promuovere pratiche di prevenzione e modelli di gestione sostenibili, che possano garantire il benessere complessivo delle famiglie e della comunità.
La prevenzione è un tema cruciale anche per la salute degli animali stessi. Più di 1 italiano su 2 ritiene che le pratiche preventive siano fondamentali per preservare la salute dei propri animali domestici e, di riflesso, il benessere delle persone che li accudiscono. In questo contesto, il ruolo dei veterinari e della tecnologia diventa sempre più rilevante per migliorare la qualità della vita sia degli animali che dei loro proprietari.
‘Gli animali da compagnia sono una fonte insostituibile di benessere per milioni di italiani, in particolare per le persone più fragili. Il loro impatto positivo sul benessere psicofisico è evidente, come dimostrato dai dati presentati oggì sottolinea Paolo Sani, Presidente di AISA- Federchimica. ‘Affinchè i benefici di questo legame uomo-animale possano esprimersi al meglio, è essenziale continuare a investire nella prevenzione e nelle cure veterinarie. Prendersi cura di un animale significa migliorare la qualità della vita di tutta la famiglia, e noi di AISA siamo impegnati a promuovere modelli sostenibili che proteggano e migliorino la salute di tuttì.
Gli animali da compagnia, del resto, non solo arricchiscono la vita dei loro proprietari, ma giocano anche un ruolo fondamentale nel migliorare le relazioni e il benessere sociale. Prendersi cura di un pet significa prendersi cura di sè stessi e degli altri: per l’83% degli italiani, infatti, gli animali domestici aiutano a creare un ambiente più sereno e positivo, favorendo legami più forti tra le persone. Dalle famiglie con bambini agli anziani, i pet si confermano preziosi alleati per il benessere psicologico e relazionale, contribuendo a migliorare la qualità della vita quotidiana.
‘La donazione di farmaci veterinari inutilizzati sarebbe l’ultimo fondamentale tassello della Legge 166 del 2016 antispreco. Molti enti del terzo settore si prendono cura degli animali, pensiamo alle attività svolte dai volontari nei canili o nei gattili. In più, gli animali d’affezione sono fondamentali per tante persone, a partire dagli anziani, persone con disabilità o vulnerabilì ha sottolineato Maria Chiara Gadda, Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati. ‘Dobbiamo lavorare affinchè le norme siano coerenti e trasparenti. Non serve oggi scrivere nuove norme ma potenziare quelle esistenti che hanno già dimostrato di funzionare come la legge 166, che già prevede la donazione di farmaci ad uso umano. La legge antispreco premia fiscalmente le imprese che attraverso la donazione per solidarietà sociale declinano la loro responsabilità sociale. Avere un testo unico sulle donazioni garantisce trasparenza, e soprattutto un quadro normativo stabile e funzionale per le imprese e il terzo settorè.
‘I dati della ricerca SWG confermano ciò che già sappiamo: gli animali da compagnia hanno un impatto significativo sulla salute psicofisica, specialmente tra gli anziani. E’ fondamentale che le istituzioni sostengano questo legame, attraverso politiche attive di prevenzione veterinaria, come l’istituzione di una Giornata Nazionale per la Prevenzione Veterinaria e le misure che ho promosso in molte mie iniziative legislative come il ddl 225 recentemente pubblicatò ha evidenziato la senatrice Maria Cristina Cantù, Vicepresidente della Commissione Affari Sociali del Senato. ‘In un’ottica One health, non possiamo parlare di qualità della vita senza considerare il benessere degli animali che vivono accanto a noi. Il 50% degli italiani considera il proprio animale domestico un membro della famiglia. Aggiungo inoltre, tra le iniziative suscettibili di implementazione: la possibilità di eventuali deduzioni fiscali fino a un certo ammontare per cure veterinarie nella logica della promozione e del sostegno di prevenzione e sicurezza nell’assistenza e cura delle persone anziane e fragili, rafforzando i processi di aiuto e mutuo aiuto che vedono negli animali da compagnia uno snodo fondamentale per l’invecchiamento attivo nelle politiche di welfare evoluto e integratò.
‘La ricetta veterinaria elettronica, che trova sempre maggiore applicazione per gli animali da compagnia, è un passo fondamentale per garantire una gestione più sicura dei medicinalì ha aggiunto Angelica Maggio, Direttore dell’ufficio medicinali veterinari della Direzione Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della salute. ‘Occuparsi degli animali da compagnia significa anche prendersi cura dell’ambiente: il principio One Health dimostra come la salute animale, umana e ambientale siano interconnesse. La prescrizione elettronica è infatti essenziale nella lotta contro l’antimicrobico resistenza, un tema che non riguarda più solo gli animali da produzione alimentare, ma anche quelli da compagnià.
‘Gli studi hanno dimostrato che crescere con animali domestici, come cani e gatti, ha un impatto positivo sui bambini contribuendo a rafforzare il sistema immunitario. In generale, vivere con un animale porta benefici a tutte le età, migliorando la salute fisicà ha affermato Marco Melosi, Presidente dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI). ‘E’ quindi positivo che 9 italiani su 10 ritengano essenziale investire in prevenzione e profilassi per il benessere degli animali domestici, ormai membri delle nostre famiglie. Prendersi cura della loro salute significa proteggere anche la nostra, soprattutto quando condividiamo spazi ristretti con loro. Con vaccinazioni, profilassi e buone pratiche igieniche, il rischio di zoonosi si riduce quasi a zero; seguendo queste regole e programmando check-up regolari, soprattutto per gli animali più anziani, possiamo garantire il loro benessere, e il nostrò.
‘Per 8 italiani su 10 possedere un animale da compagnia aiuta a migliorare il benessere psicofisico, lo dice il report che viene presentato oggi e rappresenta la profonda connessione emotiva tra persone e animali sottolineando l’importanza degli animali d’affezione nella vita delle personè ha commentato Antonio Sorice, Presidente della Società italiana di Medicina Veterinaria Preventiva (SIMEVEP) . ‘Riduzione dello stress, dell’ansia e della depressione, miglioramento delle relazioni sociali, accompagnate da aumento dell’attività fisica, riduzione della pressione sanguigna e rafforzamento del sistema immunitario sono solo alcuni degli effetti benefici della compagnia dei nostri piccoli amici. Mi preme però sottolineare che l’importanza di scegliere l’animale giusto in base al proprio stile di vita ed alle proprie esigenze e che il benessere e la salute dei nostri amici sono strettamente legati a quello del proprietario, è quindi importante la prevenzione, visite periodiche dal veterinario, vaccinazioni e trattamenti antiparassitari garantiscono la salute degli animali da compagnia e consentono una convivenza serena anche tra le mura domestichè.
‘Negli ultimi anni, la prevenzione veterinaria ha fatto grandi progressi: i pet ricevono vaccinazioni annuali anche in età adulta, accompagnate da controlli regolari per combattere obesità e migliorare la salute. Questo impegno ha aumentato l’aspettativa di vita dei nostri animali di almeno un annò sottolinea Carlo Gazza, Vice Presidente di Federchimica AISA. ‘Del resto, è dalla collaborazione tra tutti gli stakeholder coinvolti – istituzioni, veterinari e aziende del settore del farmaco animale – che si ottengono risultati positivi per la collettività: politiche come il chip obbligatorio e la gestione del randagismo, insieme a campagne di sensibilizzazione sulla corretta gestione dei pet e, ovviamente, l’offerta di soluzione sempre migliori da parte delle aziende del settore, hanno contribuito a questo risultato e, ne sono certo, ne porteranno anche di maggiori in futurò.
– foto ufficio stampa Apco –
(ITALPRESS).
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ROMA (ITALPRESS) – “Noi trasferiamo conoscenza, sia per stare sui mercati dove già si è presenti, che per andare a esplorarne di nuovi, perchè bisogna capire le storie di questi Paesi altrimenti si fanno errori banali e si rischiano diseconomie”. Così Giuseppe Scognamiglio, fondatore e CEO di Eastwest, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
“Eastwest è una piattaforma che fa informazione, formazione e assistenza alle imprese affinchè possano capire meglio come fare per andare all’estero. Siamo in grado di seguire l’imprenditore e l’azienda sia dal punto di vista strategico che nella gestione dello sviluppo – aggiunge -. La ragione per la quale sono partito da una rivista geopolitica e sono arrivato all’assistenza alle imprese è proprio cercare di diminuire il più possibile il fattore incertezza. Ovviamente non possiamo prevedere tutto in un mondo che è diventato sempre più imprevedibile”.
Diversi sono stati i temi trattati nel corso dell’intervista, dalle crisi geopolitiche in corso fino ai dazi. “L’Italia si è portata avanti, è protagonista di una iniziativa corretta e che ci vede in prima linea, per impostare la pace bisogna programmare, è una scelta politica, una scelta di coinvolgere le imprese, un segnale positivo e ben venga un’operazione del genere che mette insieme interessi delle imprese e prospettiva politica”, spiega Scognamiglio, parlando della Conferenza sulla Ripresa dell’Ucraina che si terrà a Roma il 10 e 11 luglio.
“Il dialogo con l’establishment ucraino è importante anche da questo punto di vista. Noi ci saremo e accompagneremo le imprese. La guerra tra Russia e Ucraina era molto più facile prevenirla che risolverla oggi, quando avremo la pace le condizioni saranno peggiori di quanto avremmo potuto ottenere cedendo qualcosa prima della guerra. Non si può parlare di sorpresa”.
La crisi tra Israele e Palestina è riesplosa “a causa della trascuratezza della comunità internazionale che per 20 anni si è dimenticata che esisteva questa crisi – afferma -, dagli accordi di Oslo in poi ci siamo dimenticati dell’obiettivo di creare due Stati, questo dal punto di vista politico è stato un errore. Siamo lontanissimi ma non può che essere quello l’obiettivo finale. Il fatto di aver ostacolato quello che era previsto a Oslo, secondo me ha fatto sì che il 7 ottobre non potesse essere considerato una sorpresa. E’ stato un atto efferato, ma chiunque sia stato a Gaza negli ultimi 20 anni non poteva non immaginare una reazione scomposta”.
Ed è proprio parlando di pace che Scognamiglio ricorda anche l’importanza degli accordi multilaterali. “Io sono un sostenitore dell’approccio multilaterale, è il presupposto per la pace perchè se hai Stati che commerciano è difficile fare la guerra. Invece oggi purtroppo andiamo verso l’approccio bilaterale e questa non è una buona notizia”.
Infine, i grandi eventi. “Io sono stato direttore generale del comitato Expo Roma 2030, abbiamo provato a portare l’Expo a Roma e la mia testimonianza è basata sull’esperienza diretta. Secondo me i grandi eventi sono un moltiplicatore e acceleratore di progetti straordinario e bisognerebbe impegnarsi per portarli a casa. Credo che noi democrazie occidentali abbiamo un grande vantaggio rispetto ai player che oggi si accaparrano questi eventi, come Cina o Arabia Saudita, noi possiamo davvero coinvolgere la popolazione dal basso e farla partecipare. Non dobbiamo rinunciare a tutto questo – conclude -, non dobbiamo lasciare ad altri paesi questo primato altrimenti è anche un pò rinunciare al nostro protagonismo politico e culturale”.
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).
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26 Giugno 2025di
Redazione
CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “La vostra presenza qui è una testimonianza di libertà. La droga e le dipendenze sono una prigione invisibile che voi, in modi diversi, avete conosciuto e combattuto, ma siamo tutti chiamati alla libertà”. Così Papa Leone XIV, ricevendo in udienza i partecipanti alla Giornata Internazionale per la Lotta contro la Droga. “Il nostro combattimento è contro chi fa delle droghe e di ogni altra dipendenza – pensiamo all’alcool o al gioco d’azzardo – il proprio immenso business. Esistono enormi concentrazioni di interesse e ramificate organizzazioni criminali che gli Stati hanno il dovere di smantellare”, sottolinea Papa Leone XIV.
“E’ più facile combattere le loro vittime. Troppo spesso, in nome della sicurezza, si è fatta e si fa la guerra ai poveri, riempiendo le carceri di coloro che sono soltanto l’ultimo anello di una catena di morte. Chi tiene la catena nelle sue mani, invece, riesce ad avere influenza e impunità. Le nostre città non devono essere liberate dagli emarginati, ma dall’emarginazione; non devono essere ripulite dai disperati, ma dalla disperazione”, conclude il Pontefice.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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