Ha trascorso 50 anni della sua vita al servizio del prossimo, con la divisa di Croce Rossa a Voghera. Giovanni Morando si è spento stamane (Domenica 27 Ottobre) al Policlinico S. Matteo di Pavia, dopo una lunga malattia. Lascia un grande vuoto all’interno del Comitato C.R.I. di via Carlo Emanuele a Voghera, dove negli anni 90 e 2000 è stato Ispettore dei Volontari, ma anche monitore, autista e soccorritore. Oggi in molti, nell’apprendere la notizia, hanno rivissuto tanti momenti trascorsi con lui, sia in ambulanza che nel magazzino, nella distribuzione di viveri e vestiario al servizio dei più bisognosi. Senza dimenticare il suo grande impegno in missioni difficili con la Protezione Civile: da terremoti, alluvioni, calamità, lui c’era sempre, in prima linea. Terminato il lavoro presso l’Officina Ferroviaria di Voghera ogni giorno lui era lì, in sede in Croce Rossa, quella che era diventata la sua seconda casa. Aveva un grande amore, un grande attaccamento a quella divisa, non tralasciava nessun aiuto per il prossimo, si è speso fino a che la salute glielo ha consentito. Poi si è occupato solo del reparto vestiario, ma voleva comunque dare il suo contributo. “Era molto preciso sui turni, ci teneva molto a fare squadra, leggeva molto e si informava su tutto e tutti, specie sugli aspiranti volontari”, ricordano presso il Comitato. Lascia la moglie, la figlia e un nipotino, a loro si uniscono tutti in questo momento di grande dolore. “Con Giovanni se ne va un pezzo importante della C.R.I. di Voghera – ricorda la Presidente di C.R.I. Voghera Chiara Fantin -. Ha fatto tanto per il nostro Comitato ed è sempre stato a fianco dei volontari”. La salma di Giovanni Morando si trova presso la Casa Funeraria Rossi di via Barenghi a Voghera. Nella sua Cervesina verrà recitato il Santo Rosario questa sera (Domenica) alle 20,30 in Chiesa, lì verranno poi celebrati i funerali Lunedì alle ore 15.
MILANO (ITALPRESS) – Il Milan torna grande nella serata più importante e supera l’Inter con un netto 3-0, qualificandosi per la finale di Coppa Italia. Sono una doppietta di Jovic e una rete di Reijnders a far volare i 7 volte campioni d’Europa, che nel derby di andata avevavo fermato i nerazzurri sull’1-1. La prima chance è per i padroni di casa e arriva al 10′. Darmian sfrutta un buco lasciato sulla sinistra da Hernandez, entra in area e va al tiro in diagonale con il destro ma la palla esce a lato. Al 22′, è Jimenez a lasciare scoperta la fascia destra a Dimarco, che riceve palla e ci prova con il sinistro, ma la palla centra la traversa. Al 33′ sono ancora gli uomini di Inzaghi a rendersi pericolosi, quando Barella serve al centro Taremi, il quale fa da sponda di testa per Martinez, che da ottima posizione spara alto. Gol sbagliato, gol subito. Al 36′, Fofana allarga sulla destra per Jimenez, che mette al centro un pallone al bacio sul quale si avventa Jovic, il quale anticipa Darmian e incorna di testa, trafiggendo Martinez e portando in vantaggio i suoi alla prima vera occasione creata. I nerazzurri si riportano in attacco ma senza riuscire a impensierire ulteriormente Maignan. Il primo tempo si chiude sull’1-0 in favore degli ospiti. I rossoneri partono bene nella ripresa e al 4′ raddoppiano. Hernandez calcia un corner dalla destra, la sfera rimpalla addosso a Barella e Jovic è il più lesto di tutti a battere Martinez con un tocco di rapina che vale il 2-0 e la doppietta personale. Il primo squillo dei campioni d’Italia in carica giunge al 22′, quando De Vrij salta bene di testa su angolo del neo entrato Calhanoglu ma Maignan è decisivo in tuffo e salva i suoi. Per la formazione di Conceicao, la ciliegina sulla torta arriva al 40′. Leao riceve palla al limite dell’area e imbuca al centro per Reijnders, che si inserisce con i tempi giusti e supera Martinez con il sinistro per il definitivo 3-0. Il risultato non cambierà più. Il Milan attende ora l’esito della sfida di ritorno tra Bologna ed Empoli (3-0 per i felsinei all’andata) per capire chi affronterà nella finalissima di Roma. – Foto Ipa Agency – (ITALPRESS).
ROMA (ITALPRESS) – “Dopo anni di guerra e di morte, è l’ora della pace”. Così su X il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, rilanciando le parole del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, secondo cui la posizione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky “sulla Crimea mette a rischio i negoziati di pace”. – foto Ipa agency – (ITALPRESS).
WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il presidente statunitense Donald Trump ha accusato il premier ucraino Volodymyr Zelensky di “prolungare il campo di sterminio”, dopo che quest’ultimo si è opposto alla cessione della Crimea alla Russia come parte di un possibile piano di pace. Osservazione che contribuisce ad alimentare il clima di tensione in un contesto in cui domani sono previsti dei colloqui a Londra tra funzionari statunitensi, europei e ucraini per quanto riguarda la pace e la possibile cessione del territorio alla Russia: “Non c’è nulla di cui parlare, è la nostra terra. La terra del popolo ucraino”, ha affermato Zelensky.
Con un post pubblicato sul suo social Truth, Trump ha dichiarato che “questa affermazione è molto dannosa per i negoziati di pace con la Russia, dato che la Crimea è stata persa anni fa sotto gli auspici del presidente Obama e non è nemmeno un punto di discussione – scrive il tycoon nel post -. Nessuno chiede a Zelensky di riconoscere la Crimea come territorio russo, ma se la vuole perchè non hanno combattuto per ottenerla undici anni fa, quando è stata consegnata alla Russia senza sparare un colpo?”.
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