Economia
Usa24, Crolla (AmCham) “L’export italiano non avrà contraccolpi”
Pubblicato
7 mesi fa-
di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Per poter prevedere come si evolveranno i rapporti economici tra Italia e Stati Uniti, alla luce della vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali, “bisogna analizzare cosa successe otto anni fa, quando Trump vinse per la prima volta. Allora, nonostante la politica dei dazi e la guerra commerciale con l’Europa, le merci italiane, a parte alcuni settori come l’alluminio, hanno avuto libero e facile accesso agli Usa e, anzi, hanno anche incrementato la propria quota di export. All’epoca, i prodotti che contraddistinguono il Made in Italy – e quindi le tre ‘f’, fashion, food and furniture – hanno performato bene”. Anche se “hanno avuto qualche incertezza e, in una certa misura sono state penalizzate dalle politiche tariffarie, non hanno poi scontato gravi problematiche”. Lo dice Simone Crolla, consigliere delegato dell’American Chamber of Commerce in Italy, in un’intervista all’Italpress sulle elezioni statunitensi.
“Al di là degli annunci” di Trump su un possibile aumento del 10% dei dazi sulle merci provenienti dall’estero, “le nuove tariffe che l’amministrazione vorrebbe imporre non sono ancora certe. Si presume che, anche in questo caso, non ci siano dei contraccolpi molto forti”, prosegue, sottolineando che “da allora, anche durante l’amministrazione di Joe Biden, le aziende italiane hanno imparato a gestire questa situazione e molte hanno espanso le loro attività produttive negli Stati Uniti. Basti pensare che, negli ultimi, gli investimenti italiani negli Usa sono cresciuti del 400%”.
Secondo Crolla, sicuramente “ci sarà una forte discontinuità con l’era Biden, come annunciato durante la campagna elettorale di Trump, e questo è stato anche l’aspetto vincente rispetto alla candidata democratica Kamala Harris”, che proponeva “una ricetta economica simile a quella di Biden”. Infatti, “Trump ha annunciato che, dal giorno uno, avrebbe nominato una specie di ‘zar’ per la deregolamentazione – il nome di Elon Musk è quello che è stato fatto più volte -, ha promesso la fine del conflitto tra Russia e Ucraina e, dall’altro lato, ha promesso di introdurre nuovi dazi”. La discontinuità si potrà vedere anche “in quello che farà con i suoi executive orders”. In particolare, l’Inflation Reduction Act di Biden “rimarrà perchè comunque è un programma di successo ma verranno magari riconvertite le finalità dei fondi verso politiche più affini a Trump, come il ritorno ai fossil fuels più tradizionali, meno soldi per le rinnovabili, più deregolamentazione, meno incentivi a pioggia”.
“Per quanto riguarda l’economia domestica americana – sottolinea il consigliere delegato di AmCham Italy – all’inizio ci sarà una grande spinta, aspetto che potrà avvantaggiare anche le aziende italiane presenti in quel mercato o quelle che beneficeranno di un dollaro più potente e quindi sulle importazioni. Questo avrà degli impatti anche inflattivi sul resto del mondo perchè sarà più difficile commerciare con gli Stati Uniti ma l’Italia si è adattata a questo tipo di iniziative. Quindi le misure sono state prese”.
Trump sta andando verso quella che è stata definita “una vittoria travolgente, avendo anche il controllo di Camera e Senato. Quindi avrà di fronte a sè almeno due anni in cui potrà davvero mettere in atto le politiche che più gli aggradano. Sicuramente vorrà dialogare solo con gli Stati che gli sono più affini, non è un’amante del multilateralismo, ha sempre immaginato l’Europa come una Babele, quindi non si prevede un dialogo molto semplice tra Stati Uniti e Unione Europea. L’Italia è sicuramente avvantaggiata sotto questo aspetto. In un certo senso, per il business sarà più facile guadagnare la fiducia dell’amministrazione Trump perchè gli Stati Uniti hanno necessità di avere alcune importazioni e, soprattutto, investimenti diretti anche dall’Italia”.
Crolla evidenzia come “per l’Europa, come unità politica, sarà più difficile trovare una sintonia”. Rispetto a un potenziale afflusso in Europa di merci cinese che potrebbero non trovare più spazio nel mercato americano, “l’Ue dovrebbe reagire intensificando l’alleanza con gli Stati Uniti”, a differenza “di quanto molti leader europei hanno dichiarato parlando di un’eventuale amministrazione Trump”. “I due blocchi, a livello politico militare, continuano a essere i più importanti al mondo – sottolinea – . Quindi migliorando una cooperazione sotto tutti i punti di vista con gli Usa, evitando una ritorsione tra dazi e tariffe, sicuramente riusciremmo a contenere meglio il potenziale rischio di essere invasi, se così si può dire, da merci cinesi – come l’acciaio ai tempi della prima amministrazione Trump”.
La Cina stessa “non può rimanere distante dai due blocchi, è un’economia che cresce e un mercato di sbocco importantissimo sia per le merci italiane sia per quelle americane. Quindi la realpolitik vorrà che, nel corso del tempo, si trovi una sorta di equilibrio. Questo richiederà un lavoro diplomatico importante”. “La presidenza Trump proietta l’idea di una nazione assertiva, riconcentrata su sè stessa e con la quale bisogna dialogare in maniera trasparente perchè altrimenti il mercato americano potrebbe chiudersi ancora di più creando problemi a una crescita cinese già rallentata. L’Europa, in mezzo, è un pò l’anello debole di questo dialogo”, conclude Crolla.
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).
Potrebbero interessarti
-
La Norvegia travolge 3-0 gli azzurri a Oslo
-
Sinner batte Djokovic 3-0, in finale al Roland Garros
-
Ecco la Serie A 2025-26: subito big match e derby in coda
-
Meloni incontra Milei, al via piano d’azione Italia-Argentina 2025-2030
-
Sinner regola Djokovic in tre set, sarà finale al Roland Garros contro Alcaraz
-
Disastro Italia a Oslo, la Norvegia vince 3-0 e la rincorsa ai Mondiali è già in salita
Economia
Accordo tra Stellantis e i sindacati sul Ccsl, Manca “Trovate le soluzioni insieme”
Pubblicato
11 ore fa-
6 Giugno 2025di
Redazione
TORINO (ITALPRESS) – Stellantis Italia ha firmato con Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic, Uglm e Aqcfr l’accordo sulla parte economica del secondo bienno del contratto collettivo specifico di lavoro (Ccsl) siglato l’8 marzo di due anni fa e valevole per il quadriennio 2023-2026. L’intesa ha alla base un forte impegno tra l’azienda e i sindacati maturato negli anni che, con la firma di oggi, vede riconfermato il sistema partecipativo previsto dal contratto.
“Come due anni fa – ha sottolineato Giuseppe Manca, Responsabile HR per Stellantis Italia – le parti hanno dimostrato un forte impegno per raggiungere l’intesa nello spirito delle relazioni sindacali basate sulla partecipazione che hanno già contraddistinto i precedenti rinnovi del Ccsl. Con il contesto nazionale e internazionale che stiamo vivendo, in cui permangono perplessità da parte dei consumatori sui tempi della transizione energetica e incertezze sui passi da compiere a livello europeo per il rilancio del settore automotive, abbiamo trovato insieme le soluzioni per proteggere in modo adeguato gli interessi dei lavoratori garantendo al contempo la competitività dell’azienda nel Paese”.
I punti centrali dell’accordo riguardano aumenti salariali per i lavoratori, miglioramento degli indicatori del premio di risultato e ripresa dell’attività del gruppo di lavoro sull’inquadramento. In particolare, sul fronte salariale, l’aumento medio previsto è di circa 135 euro nel biennio e ci sarà inoltre l’erogazione di due somme una tantum dell’importo di 240 euro lorde ciascuna, a giugno 2025 e ad aprile 2026.
Si tratta di cifre che si sommano a quelle già erogate nei due anni precedenti nell’ambito dell’accordo di rinnovo siglato l’8 marzo 2023. Stellantis ha inoltre rimodulato la definizione degli indicatori del nuovo premio di risultato introdotto nel 2023, eliminando la soglia per il pagamento del free cash flow mondo, cioè il flusso di cassa generato dall’azienda dalle sue attività operative.
Sul fronte dell’inquadramento, il gruppo di lavoro già costituito formulerà una proposta per definire e premiare specifiche professionalità e competenze sulle tre aree professionali, a partire da coloro che lavorano sulle linee produttive, al fine di istituire, in occasione del prossimo rinnovo contrattuale, un elemento economico sperimentale sulla base di criteri oggettivi e misurabili. Per Stellantis l’accordo è “un ulteriore tassello per rafforzare, anche attraverso la partecipazione di tutti i propri dipendenti italiani, l’impegno a diventare un’azienda tecnologica di mobilità sostenibile”
– foto ufficio stampa Stellantis –
. (ITALPRESS).
Economia
Pil in crescita dello 0,6% nel 2025, trend positivo atteso anche nel 2026
Pubblicato
17 ore fa-
6 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il Pil italiano è atteso in crescita dello 0,6% nel 2025 e dello 0,8% nel 2026, dopo essere aumentato dello 0,7% nei due anni precedenti. L’aumento del Pil, nel biennio di previsione, verrebbe sostenuto interamente dalla domanda interna al netto delle scorte (+0,8 e +0,9 punti percentuali rispettivamente), mentre la domanda estera netta fornirebbe un contributo negativo in entrambi gli anni (-0,2 e -0,1 p.p.).
Lo rileva l’Istat spiegando che “lo scenario previsivo per la domanda estera netta sconta l’ipotesi di un’attenuazione nella seconda parte del 2025 del clima di incertezza relativo all’indirizzo della politica commerciale statunitense. Si ipotizza comunque un impatto negativo dei dazi sul commercio mondiale e sulle prospettive di crescita internazionali”.
Si prevede che i consumi privati continuino a crescere a ritmi moderati ma stabili (+0,7% in entrambi gli anni) da un lato favoriti dalla prosecuzione della crescita delle retribuzioni e dell’occupazione, dall’altro frenati da un incremento della propensione al risparmio.
La crescita degli investimenti, nel 2025 (+1,2%), in accelerazione dal +0,5% del 2024, sarebbe favorita dal buon andamento registrato nel primo trimestre per poi segnare nel 2026 una ulteriore leggera accelerazione (+1,7%) in concomitanza con la fase conclusiva del PNRR.
L’occupazione, misurata in termini di unità di lavoro (ULA), segnerebbe un aumento superiore a quello del Pil (+1,1% nel 2025 e +1,2% nel 2026), ma in decelerazione rispetto agli anni precedenti a cui si accompagnerebbe un ulteriore calo del tasso di disoccupazione (6,0% quest’anno e 5,8% nel 2026).
Dopo la risalita dei prezzi tra la fine del 2024 e i primi mesi del 2025, nel corso dell’anno ci si attende una dinamica più moderata dell’inflazione, favorita dalla discesa dei listini dei beni energetici e dall’indebolirsi delle prospettive di domanda. L’aumento del deflatore della spesa delle famiglie residenti nel 2025 sarebbe in linea con tali andamenti (+1,8%), con una nuova leggera riduzione nel 2026 (+1,6%).
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS)
Economia
La Bce taglia i tassi d’interesse di 25 punti base
Pubblicato
2 giorni fa-
5 Giugno 2025di
Redazione
FRANCOFORTE (GERMANIA) (ITALPRESS) – La Banca centrale europea ha deciso di tagliare di 25 punti base i tassi d’interesse. Quelli sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale saranno ridotti rispettivamente al 2%, al 2,15% e al 2,40%, con effetto dall’11 giugno 2025.
“L’inflazione si attesta attualmente intorno all’obiettivo del 2% a medio termine perseguito dal Consiglio direttivo. Nello scenario di base delle nuove proiezioni degli esperti dell’Eurosistema, l’inflazione complessiva si collocherebbe in media al 2,0% nel 2025, all’1,6% nel 2026 e al 2,0% nel 2027 – spiega la Bce -. Le revisioni al ribasso rispetto alle proiezioni di marzo, di 0,3 punti percentuali per il 2025 e il 2026, riflettono principalmente le ipotesi di prezzi dell’energia inferiori e di un rafforzamento dell’euro. Gli esperti si attendono che l’inflazione al netto della componente energetica e alimentare si porti in media al 2,4% nel 2025 e all’1,9% nel 2026 e nel 2027, sostanzialmente invariata da marzo”.
Per quanto riguarda la crescita del PIL in termini reali, secondo gli esperti si collocherebbe in media allo 0,9% nel 2025, all’1,1% nel 2026 e all’1,3% nel 2027. La proiezione di crescita invariata per il 2025 riflette un andamento nel primo trimestre più vigoroso rispetto alle attese associato a prospettive più deboli per il resto dell’anno. Benchè ci si attenda che l’incertezza relativa alle politiche commerciali gravi sugli investimenti delle imprese e sulle esportazioni, soprattutto nel breve termine, l’incremento degli investimenti pubblici in difesa e infrastrutture sosterrà sempre più la crescita nel medio periodo. L’aumento dei redditi reali e un mercato del lavoro robusto consentiranno alle famiglie di spendere di più. Insieme a condizioni di finanziamento più favorevoli, ciò dovrebbe aumentare la capacità di tenuta dell’economia agli shock mondiali.
“In un contesto di elevata incertezza – sottolinea la Bce -, i nostri esperti hanno anche valutato alcuni meccanismi attraverso i quali politiche commerciali differenti potrebbero influire su crescita e inflazione in alcuni scenari alternativi formulati a scopo illustrativo. Tali scenari saranno pubblicati unitamente alle proiezioni degli esperti sul sito Internet della BCE. In questa analisi di scenario, un ulteriore acuirsi delle tensioni commerciali nei prossimi mesi determinerebbe livelli di crescita e di inflazione inferiori a quelli dello scenario di base delle proiezioni. Al contrario, se le tensioni commerciali dovessero risolversi con esito favorevole, la crescita e, in misura minore, l’inflazione sarebbero superiori rispetto allo scenario di base. Le misure dell’inflazione di fondo suggeriscono perlopiù che l’inflazione si attesterà stabilmente intorno all’obiettivo del 2% a medio termine perseguito dal Consiglio direttivo. La dinamica salariale, seppur ancora elevata, continua a mostrare un’evidente moderazione e i profitti ne stanno parzialmente assorbendo l’impatto sull’inflazione. Si sono attenuati i timori che la maggiore incertezza e la risposta volatile dei mercati alle tensioni commerciali ad aprile avrebbero avuto un effetto restrittivo sulle condizioni di finanziamento”.
Il Consiglio direttivo “è determinato ad assicurare che l’inflazione si stabilizzi durevolmente sul suo obiettivo del 2% a medio termine. Soprattutto nelle attuali condizioni caratterizzate da eccezionale incertezza, l’orientamento di politica monetaria adeguato sarà definito seguendo un approccio guidato dai dati, in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione. Le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse saranno basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

ITALPRESS ECONOMY – 6 GIUGNO
TG SPORT ITALPRESS – 6 GIUGNO
AMERICA WEEK – 6 GIUGNO
LA SALUTE VIEN MANGIANDO – 6 GIUGNO

La Norvegia travolge 3-0 gli azzurri a Oslo

Sinner batte Djokovic 3-0, in finale al Roland Garros

Ecco la Serie A 2025-26: subito big match e derby in coda

Meloni incontra Milei, al via piano d’azione Italia-Argentina 2025-2030

Sinner regola Djokovic in tre set, sarà finale al Roland Garros contro Alcaraz

Disastro Italia a Oslo, la Norvegia vince 3-0 e la rincorsa ai Mondiali è già in salita

L’Università Cattolica propone un confronto internazionale sulla malnutrizione

McTominay decisivo a Monza, il Napoli aggancia l’Inter

ZONA LOMBARDIA – 6 MAGGIO 2025

ZONA LOMBARDIA – 28 APRILE 2025

Ucraina, appello dei cardinali “per una pace giusta e duratura”

Al Ventotene Europa Festival conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica

Alla Parigi-Roubaix vince ancora Van der Poel, 2° Pogacar

Unicredit, dalla Bundeskartellamt autorizzazione ad aumento partecipazione in Commerzbank

Ucraina, Meloni “Aspettiamo la risposta russa sul cessate il fuoco”

TG NEWS ITALPRESS – 26 MAGGIO 2025
ITALPRESS ECONOMY – 6 GIUGNO
TG SPORT ITALPRESS – 6 GIUGNO
LA SALUTE VIEN MANGIANDO – 6 GIUGNO
AMERICA WEEK – 6 GIUGNO
ALMANACCO – 7 GIUGNO
Tg News 06/06/2025
ZONA LOMBARDIA – 6 GIUGNO 2025
DIETRO LE QUINTE – NUOVA STAGIONE AL FRASCHINI, UN INVITO AL “BENESSERE”
LA VOCE PAVESE – LA TRISTE STORIA DEL MAESTRO MARCHI
RADIO PAVIA BREAKFAST NEWS – 6 GIUGNO 2025
Primo piano
-
Altre notizie21 ore fa
OGGI IN EDICOLA – 6 GIUGNO 2025
-
Altre notizie21 ore fa
INFORMAZIONE 3B METEO LOMBARDIA – PREVISIONI 6 GIUGNO 2025
-
Politica19 ore fa
Mattarella in Vaticano per l’incontro con Papa Leone XIV
-
Altre notizie21 ore fa
RADIO PAVIA BREAKFAST NEWS – 6 GIUGNO 2025
-
Altre notizie20 ore fa
DIETRO LE QUINTE – NUOVA STAGIONE AL FRASCHINI, UN INVITO AL “BENESSERE”
-
Altre notizie20 ore fa
LA VOCE PAVESE – LA TRISTE STORIA DEL MAESTRO MARCHI
-
Cronaca17 ore fa
ITA Airways, Pappalardo “Con Lufthansa opportunità di nuova crescita”
-
Cronaca16 ore fa
Via alla sperimentazione delle bodycam per la FS Security