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Detroit ko sul filo di lana, 7 punti per Fontecchio

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ROMA (ITALPRESS) – Sconfitta sul filo di lana per Detroit nella notte italiana della regular-season dell’Nba. Di fronte agli oltre 13mila spettatori dello Spectrum Center di Charlotte, i Pistons cedono ai padroni di casa degli Hornets per 108-107: decisivi i 54 punti complessivi realizzati dalla coppia Bridges-Ball, per gli ospiti 21 di Ivey, 20 di Cunningham e 7 dell’azzurro Simone Fontecchio, che in 21 minuti di impiego termina a referto anche con 5 rimbalzi e un assist. Sconfitta interna per i campioni in carica di Boston: a rovinare la festa dei Celtics sono i Golden State Warriors, che si impongono per 118-112 nonostante i 32 punti di Tatum, top-scorer dell’incontro (27 del solito Curry tra i californiani). Primo ko stagionale per Oklahoma City Thunder, che cede in volata per 124-122 sul campo dei Denver Nuggets, trascinati dai 29 punti messi a segno da Westbrook (stesso bottino per Williams). Privi di Banchero e Carter Jr, i Magic vanno al tappeto per 118-111 contro Indiana Pacers: Wagner tiene in vita Orlando sino alla fine con i suoi 28 punti, tra i locali 20 di Mathurin e 17 di Siakam. Netta sconfitta dei Los Angeles Lakers, che nell’impianto dei Memphis Grizzlies si arrendono per 131-114 sebbene James rubi la scena e chiuda come miglior ‘bomber’ con 39 punti all’attivo (20 a testa di Jackson e Morant per la franchigia del Tennessee). Bella affermazione casalinga degli Houston Rockets, che regolano i San Antonio Spurs per 127-100 con 21 punti di Green e VanVleet. Con una dote di 27 punti, DeRozan contribuisce in maniera determinante alla vittoria dei Sacramento Kings sui Toronto Raptors (122-107). Altri risultati: Atlanta Hawks-New York Knicks 121-116; New Orleans Pelicans-Cleveland Cavaliers 122-131; Dallas Mavericks-Chicago Bulls 119-99; Phoenix Suns-Miami Heat 115-112; Los Angeles Clippers-Philadelphia 76ers 110-98.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Calhanoglu su rigore, a San Siro Inter-Arsenal 1-0

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MILANO (ITALPRESS) – Estremamente sofferta, ma per questo ancor più bella oltre che importante. Nella quarta giornata di Champions League, l’Inter supera l’Arsenal per 1-0, dopo una partita combattuta e dagli alti valori agonistici. A San Siro la rete decisiva porta la firma di Calhanoglu, a segno su rigore nel recupero del primo tempo. Al termine di un match particolarmente tattico, i nerazzurri resistono all’arrembaggio finale degli inglesi, grazie ad una prova monumentale della propria difesa. Da sottolineare anche il consistente turnover in casa Inter: partono dalla panchina, infatti, Thuram, Dimarco, Barella e Bastoni. L’inizio di partita dei nerazzurri è piuttosto incoraggiante e, dopo appena tre giri d’orologio, Dumfries fa tremare la traversa con un potente destro. Qualche secondo più tardi ci prova anche Calhanoglu dalla distanza e il suo tiro finisce di poco a lato. Col passare dei minuti, però, gli inglesi riescono a prendere le giuste contromisure, controllando meglio le fasce nerazzurre e imponendo il proprio giro palla. Per lunghi tratti l’Inter si ritrova così schiacciata nella propria metacampo, anche se in realtà l’Arsenal non produce azioni da gol così clamorose.
Al 28′ Sommer rischia di combinare la frittata, travolgendo Merino pronto alla battuta di testa: nè l’arbitro Kovacs nè il Var puniscono l’uscita irruenta dello svizzero sul cross avversario. Nonostante qualche patema, nel finale di primo tempo l’Inter rimette fuori la testa e, da calcio piazzato, un ingenuo Merino tocca di mano, regalando il rigore ai padroni di casa. Un glaciale Calhanoglu non si fa pregare due volte e dal dischetto timbra l’1-0.
Nella ripresa Arteta inserisce subito Gabriel Jesus per dare maggiore spessore all’attacco dei Gunners. Il pallino del gioco rimane nelle mani dell’Arsenal, mentre l’Inter aspetta per poi ripartire. I nerazzurri soffrono soprattutto sugli sviluppi di calcio d’angolo, dove gli ospiti attuano degli schemi piuttosto insidiosi. Al 75′ ci vuole una chiusura provvidenziale di Bisseck su Havertz nell’area piccola per salvare i pali difesi da Sommer. Il finale per i ragazzi di Inzaghi è di totale sofferenza e caratterizzato da continui cross dalla trequarti, prontamente respinti dall’attenta difesa interista. La pressione asfissiante dei Gunners non produce, però, pericoli così rilevanti. Per i nerazzurri è dunque una vittoria fondamentale che consolida il posizionamento nelle prime otto in classifica, grazie ai dieci punti conquistati.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Lookman e Zaniolo, l’Atalanta espugna Stoccarda

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STOCCARDA (GERMANIA) (ITALPRESS) – L’Atalanta fa la voce grossa e vince la seconda gara in Champions League: a Stoccarda finisce 2-0, di Lookman e Zaniolo le due reti che hanno deciso la partita. A colpire è il dato riguardo ai gol subiti: 0 in 4 gare, con 5 reti fatte e 8 punti in classifica. Nel prossimo turno i nerazzurri sfideranno lo Young Boys, già affrontato nella stagione 2021-2022.
I bergamaschi hanno iniziato con la solita personalità, Gasperini ha lanciato un segnale abbastanza chiaro cambiando poco rispetto a Napoli: Retegui è tornato nell’undici titolare, con De Ketelaere che si è accomodato in panchina. La prima conclusione pericolosa da parte degli orobici è stata quella di Mario Pasalic su sponda dello stesso Retegui, ma il croato non è riuscito a inquadrare lo specchio della porta difesa da Nubel. I padroni di casa hanno risposto con Rouault, sugli sviluppi di un corner il centrale francese ha colpito di testa senza però impensierire Carnesecchi. L’episodio chiave del primo tempo è arrivato alla mezz’ora quando i bergamaschi hanno chiesto timidamente un calcio di rigore per un tocco di Mittelstadt su Pasalic, lo sloveno Obrenovic ha deciso di lasciar correre.
(ITALPRESS) – (SEGUE).
Stessa decisione qualche minuto più tardi per un contatto in area atalantina tra El Bilal Tourè e Zappacosta.
Nella ripresa Gasperini ha deciso di schierare il tridente ipotizzato alla vigilia, con De Ketelaere largo sulla destra: il belga ex Milan, al 6′, si è inventato lo spunto e il successivo assist per Lookman, lasciato libero di colpire a rete da dentro l’area piccola. L’ingresso in campo di Demirovic per l’infortunato Undav ha creato qualche problema alla banda del Gasp, due le occasioni dell’attaccante bosniaco nell’arco di una manciata di minuti. Col passare dei minuti gli ospiti hanno abbassato i ritmi cercando di gestire, lo Stoccarda ha sfiorato il pareggio con una conclusione di prima intenzione di Malanga, entrato al posto dell’ex El Bilal Tourè. A chiudere il match è stato Zaniolo, sull’errore di Rouault il numero 10 ha sfruttato l’occasione segnando il suo primo gol da quando è arrivato a Bergamo.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Sports Community, OPES presenta i risultati del progetto

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ROMA (ITALPRESS) – Lo sport come strumento di promozione di politiche sociali. E’ questo l’obiettivo di Sports Community, progetto di OPES volto a realizzare partnership e alleanze per lo sport e le città con l’obiettivo di ricercare soluzioni per il benessere dei cittadini attraverso la pratica sportiva. Un’iniziativa che ha visto la collaborazione di politica e istituzioni. Due dimensioni che devono convergere in quanto hanno “in comune gli stessi obiettivi, soddisfare i bisogni delle persone della comunità locale e nazionale con le risorse dello Stato e le competenze del privato, il terzo settore, e, perchè no, con l’aiuto del privato, delle imprese a sostegno delle progettualità come Sports Community, che cerca di promuovere nuovi modelli per uno sport che sia strumento per una coesione sociale vera”, come ha dichiarato il presidente nazionale di OPES, Juri Morico, nel corso della conferenza di chiusura del lavoro durato un anno, che si è tenuta presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Morico ha poi spiegato che Sports Community non è un punto di arrivo ma piuttosto “la tappa di un percorso serio e strutturato. Abbiamo raccolto questa sfida con grande entusiasmo, cercando di creare una sintesi della comunità degli sportivi, che non sono solo coloro che praticano. Il riconoscimento dello sport in costituzione è solo l’inizio di un percorso, si è riportato lo sport nell’agenda politica”. Proprio con riferimento al riconoscimento costituzionale dello sport, il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha riconosciuto il lavoro di OPES quale “il tramite tra la Costituzione e la realtà quotidiana, l’espressione di un’interpretazione corretta di come poter trasmettere sulla comunità i principi enunciati nella Costituzione. Non si vive di proclami, di vittorie e di sconfitte, si vive di attuazione, di comunità”. Grazie a iniziative di questo tipo, “il modello, l’ecosistema che non è un insieme di elementi disarticolati ma in armonia, prende forma”.
“Le istituzioni hanno il compito di portare risorse e opportunità lì dove si è più soli, per promuovere l’inclusione e il superamento delle difficoltà legate anche alla segregazione vissuta dalle persone più fragili, con disabilità o che si trovano in contesti di povertà”, ha aggiunto il viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci.
– foto ufficio stampa OPES –
(ITALPRESS).

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