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Cronaca

A Milano “Be the Hope”, Gala della Robert F. Kennedy Human Rights Italia

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MILANO (ITALPRESS) – Si è svolto ieri “Be the Hope”, l’annuale Gala della Robert F. Kennedy Human Rights Italia a Milano, presso “La Pelota”, storica location di Brera.
L’evento, che ha visto la presenza di Kerry Kennedy (Presidentessa Onoraria di RFK Italia), Stefano Lucchini (Presidente dell’Associazione in Italia) e Federico Moro (Segretario Generale RFK Italia), ha raccolto i rappresentanti dei principali player industriali italiani, istituzioni e leader del terzo settore. Tutti impegnati nella raccolta fondi per sostenere i progetti della RFK Italia, dedicati alla promozione della cultura dei diritti umani, a partire dai più giovani.
Durante la serata, premiati Roberto Bolle (il celebre ballerino italiano da sempre attivo nel sociale, ambasciatore Unicef, che ha di recente presentato la sua fondazione per i giovani che vogliono avvicinarsi al mondo dell’arte e della cultura), Acea (primo operatore italiano nel servizio idrico integrato, che sta portando avanti un percorso sostenibile a 360 gradi per il futuro dell’intera comunità) nella persona dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale Fabrizio Palermo, la Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia (realtà no profit che dal 1974 nel mondo e dal 1999 in Italia offre ospitalità e assistenza ai bambini e alle loro famiglie durante il periodo di degenza ospedaliera) alla presenza del Presidente Nicola Antonacci, dell’Amministratrice Delegata di McDonald’s Italia, Fondatore dell’ETS, Giorgia Favaro e del Direttore Generale Maria Chiara Roti, e la Fondazione Severino (onlus che presta supporto e forma soggetti svantaggiati come persone detenute ex detenuti, introducendoli a percorsi dedicati al recupero ed il reinserimento in società) per la quale ha ritirato il premio la Presidente Paola Severino.
L’asta benefica è stata portata avanti grazie alla collaborazione con Christiès (main partner dell’evento insieme alla Veneranda Fabbrica del Duomo), che ha messo a disposizione lotti prestigiosi. In aggiunta, da quest’anno, è stata organizzata un’asta silenziosa sulla piattaforma CharityStars e una lotteria. I partecipanti, inoltre, hanno donato anche per sostenere l’ultimo progetto per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica “Dopo scuola c’è la RFK Italia”, acquistando dei pacchetti da destinare all’iniziativa dedicata ai giovani studenti fiorentini, garantendo attività ricreative per il dopo scuola alle famiglie più bisognose.
La cena stellata è stata preparata dallo chef Vito Mollica, che per supportare la RFK Italia ha organizzato delle sessioni di cucina all’interno del progetto di doposcuola.
Durante la serata, condotta da Maria Latella, la RFK Italia ha potuto illustrare quanto fatto fino ad oggi in Italia e quali obiettivi si pone per il futuro.
Solo di recente, è stata inaugurata la nuova sede a Napoli (dopo quella fiorentina presso la RFK International House of Human Rights) con la fondazione FOQUS e sono stati avviati progetti con le scuole di tutto il territorio nazionale per sensibilizzare giovani e giovanissimi sull’educazione civica ed i diritti umani.
“La RFK Italia è impegnata ogni giorno per portare avanti progetti educativi e di sensibilizzazione ai diritti umani, oltre che in progetti di inclusione lavorativa e sociale di migranti e persone in stato di vulnerabilità – ha commentato Stefano Lucchini, Presidente Robert F. Kennedy Human Rights Italia (nella foto) -. Il Gala annuale rappresenta un momento di condivisione importante con i nostri donatori a cui raccontare, attraverso le storie dei beneficiari dei nostri corsi, come i nostri programmi stanno cambiando la loro vita. Con i premi conferiti abbiamo voluto dare un riconoscimento a chi rappresenta un esempio da seguire, promuovendo valori di solidarietà ed inclusione, contrastando qualsiasi genere di discriminazione”.
“Sono felice e grato per questo premio che mi riempie di orgoglio. Ho sempre pensato che la figura dell’artista non dovesse essere chiusa in sè stessa, impermeabile al mondo, ma che al contrario l’Artista dovesse dialogare con il mondo, in un continuo scambio di valori umani, etici e morali. A mio avviso gli si richiede non solo di prendere parte alla vita collettiva, ma di essere da esempio, aiuto e supporto alla società. L’attenzione per il sociale fa parte del mio percorso umano da sempre – 25 anni fa ero già Ambasciatore Unicef – e oggi ha trovato la sua naturale evoluzione nella Fondazione Roberto Bolle da poco costituita per dedicare ancora maggiore attenzione e energie alle tematiche sociali e in special modo, alle giovani generazioni, alla loro educazione, alla realizzazione dei loro sogni, al recupero della loro capacità di sognare, bene prezioso per il futuro del mondo”, ha affermato Roberto Bolle.
“Ricevere un premio legato all’eredità morale di Robert Kennedy rappresenta per me e per ACEA un grande onore e una grande responsabilità. Ed è proprio in nome di questa responsabilità che il Gruppo ha scelto di impegnarsi: al suo interno, nella promozione dell’inclusione e delle pari opportunità, nella creazione della “Carta della Persona” per ribadire la centralità delle risorse umane; all’esterno, in un progetto nazionale di educazione idrica, rivolto ai giovani e alle scuole.
Tutelare e promuovere la difesa di una risorsa come l’acqua, fondamentale sia per la salute che per lo sviluppo economico, crea un importante legame con le attività di formazione che RFK Italia porta avanti in nome di una tradizione che significa soprattutto impegno e solidarietà”, ha dichiarato
Fabrizio Palermo, Amministratore delegato e Direttore generale del Gruppo ACEA.
“Siamo davvero felici e onorati di ricevere il premio Robert F. Kennedy Human Rights Italia, che valorizza i 25 anni di attività di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald in Italia e i 50 anni nel mondo. Infatti, nel 1974 è nata la prima Casa Ronald McDonald a Philadelphia e oggi la Fondazione Ronald McDonald a livello globale è presente in 62 Paesi. Questo premio lo vogliamo dedicare alle famiglie che in questi anni ci hanno affidato le loro storie, ai volontari e agli operatori sanitari degli ospedali con cui collaboriamo ogni giorno. Un riconoscimento alla nostra cultura di promozione e difesa dei diritti dei bambini, il diritto alla salute e il diritto agli affetti”; ha dichiarato Nicola Antonacci, Presidente di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald Italia ETS.
“Durante la mia esperienza come Ministro ho visto da vicino quanta sofferenza ci sia negli istituti di detenzione e ho deciso di costruire una fondazione che potesse contribuire a migliorare le condizioni di vita di queste persone e a restituire alla società degli individui migliori. La pena non deve avere solo una funzione afflittiva, ma deve anche offrire opportunità di crescita e reinserimento. Fondazione Severino mira a contribuire a dare attuazione alla funzione rieducativa della pena e a garantire che ogni individuo recluso possa avere accesso a strumenti che facilitino un nuovo inizio”, ha affermato la Professoressa Paola Severino, Presidente Fondazione Severino.

– foto ufficio stampa Esclapon & Co –
(ITALPRESS).

Cronaca

E’ morta Ornella Vanoni, leggenda della musica italiana

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morta, all’età di 91 anni, Ornella Vanoni. “Con profondo dolore riceviamo la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni. Grazie per tutto quello che ci hai regalato Ornella, lo terremo sempre nel nostro cuore” si legge sul profilo X di “Che tempo che fa”, programma in cui era stata spesso ospite.
Nata a Milano, considerata tra le maggiori interpreti della musica leggera italiana, è stata una delle artiste italiane dalla carriera più longeva. Inizia a lavorare nel 1956 (come attrice in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello dopo avere studiato all’Accademia di arte drammatica” del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler del quale è diventata allieva prediletta e compagna). Nel 1957 il debutto canoro con le “canzoni della mala”, brani che traggono spunto da antiche ballate dialettali e raccontano storie di poliziotti e malfattori. Dopo gli esordi, il suo stile interpretativo unico e sofisticato le consente di attraversare un repertorio che comprende il pop d’autore, la bossa nova (da ricordare l’album “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria” realizzato con Toquinho e Vinicius de Moraes) e il jazz che la porta a collaborare con musicisti del calibro di George Benson, Michael Brecker e Randy Brecker, solo per citarne alcuni. E a vendere oltre 55 milioni di dischi con i suoi 112 lavori pubblicati, tra album, EP e raccolte, con autori che portano il nome di Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Franco Califano, Mogol, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
Nel 1960 Vanoni incontra Gino Paoli con il quale nasce un’intensa stria d’amore che va di pari passo con la collaborazione artistica: basti citare l’indimenticabile “Senza fine”. Nonostante l’amore per Paoli, la cantante sposa l’impresario teatrale Lucio Ardenzi da cui si separa ancor prima che nasca il figlio Cristiano. Non a caso, il suo primo 45 giri di grande successo commerciali è “Cercami” dedicata proprio a Paoli. Mentre prosegue anche l’impegno teatrale (tra gli altri, è Rosetta in “Rugantino” di Garinei e Giovannini), arriva la prima (di otto) partecipazione al Festival di Sanremo: nel 1965, con “Abbracciami forte”. Seguono quelle nel 1966 (“Io ti darò di più”), nel 1967 (“La musica è finita”), nel 1968 (“Casa bianca”), nel 1970 (“Eternità”), nel 1989 (“Io come farò”), nel 1999 (“Alberi”, con Enzo Gragnaniello) e nel 2018 (“Imparare ad amarsi”, con Bungaro e Pacifico). Nonostante tutti i Festival, i suoi maggiori successi discografici sono altri: “Una ragione di più” (1969), “L’appuntamento” (1970), “Domani è un altro giorno” (1971), “Più” (1976, con Gepy).
Poi c’è la televisione, che vede la Vanoni impegnata negli anni come conduttrice, prima donna o ospite fissa: da “Giardino d’inverno” a “Studio Uno”, da “Senza rete” a “Serata d’onore”, da Fatti e fattacci” a “Risatissima”. E’ anche giudice in “Star Academy” e “Amici Celebrities”. Nella carriera sessantennale non manca nemmeno il cinema dal primo “Romolo e Remo” di Sergio Corbucci del 1961 all’ultimo “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi del 2021. L’abbiamo vista anche nello sceneggiato “Il mulino del Po” di Sandro Bolchi e, in un cameo, nella fiction di Rai1 “La Compagnia del Cigno” di Ivan Cotroneo. Tra i premi assegnati a Ornella Vanoni ce ne sono tre del Club Tenco (due Premi e una Targa) e due volte il Premio Lunezia.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

L’Italia di Davis batte il Belgio 2-0 e vola in finale

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BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Italia vola in finale in Coppa Davis. La nazionale capitanata da Filippo Volandri soffre ma batte il Belgio per 2-0, senza passare dal doppio decisivo. Bastano i due singolari agli azzurri nella prima semifinale delle Finals, in scena sul cemento indoor di Bologna. Dopo la vittoria di Matteo Berrettini contro Raphael Collignon (6-3 6-4), il punto del successo l’ha firmato Flavio Cobolli (22 del mondo), battendo Zizou Bergs (numero 43 del ranking Atp) col punteggio di 6-3 6-7 (5) 7-6 (15), dopo poco più di tre ore di autentica battaglia. L’azzurro ha annullato ben sette match point all’avversario. Di contro Cobolli ha chiuso la partita al settimo match point in suo favore (dopo che Bergs gli aveva annullato sei “punti match”).
Dopo la finale del 2023, vinta contro l’Australia, e quella dello scorso anno, vinta contro l’Olanda, l’Italia per il terzo anno consecutivo (prima volta nella storia) giocherà l’ultimo atto della Coppa Davis. L’ultima Nazione a giocare tre finali di fila è stata l’Australia, fra il 1999 e il 2001.
Si estende a 12 successi la striscia positiva dell’Italia nei match di Coppa Davis. L’ultimo ko risale al 2023, contro il Canada. Non riesce ad approdare alla finale di Davis, invece, il Belgio, ancora a secco di insalatiere e giunto alle Final Eight di Bologna attraverso le qualificazioni.
Domenica gli azzurri affronteranno nel match decisivo per la difesa del titolo la vincente dell’incontro tra Germania e Spagna, che si scontreranno domani, a partire dalle 12.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Cina, think tank evidenzia progressi nella protezione e governance di fiumi

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NANCHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – La foto mostra copie del rapporto del think tank intitolato “Sfruttare i fiumi per la prosperità nazionale e il benessere pubblico – Uno studio sulla strategia fluviale della nuova era”. Il rapporto è stato pubblicato venerdì dal National High-Level Think Tank dell’Agenzia di Stampa Xinhua e dal China Institute of Water Resources and Hydropower Research del Ministero delle Risorse Idriche, a Nanchino, nella provincia cinese orientale di Jiangsu.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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