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Economia

Biondo (Uil) “In manovra nulla per emergenza salari e sicurezza lavoro”

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PALERMO (ITALPRESS) – “Il 29 novembre scenderemo in piazza e lo faremo su base regionale, anche qui in Sicilia, a Palermo, per manifestare nei confronti di una legge di bilancio che intanto non valorizza una questione importante sul tema del lavoro: l’emergenza salariale. In Italia i giovani fuorisede che vincono un concorso nella pubblica amministrazione sono ancora costretti a rinunciare perchè le retribuzioni sono molto più basse rispetto al costo della vita, e ci sono 4,5 milioni di lavoratori nel settore privato che hanno un reddito annuo di 12 mila euro. E poi c’è anche il tema della sicurezza e salute sui luoghi di lavoro che questa manovra non affronta: ci sono più di tre morti al giorno e circa 500 mila denunce di infortuni sul lavoro”. Lo ha detto all’Italpress il segretario confederale nazionale Uil, Santo Biondo, a margine del consiglio confederale regionale della Uil Sicilia, a Palermo, tornando sui motivi della bocciatura da parte del sindacato della legge di bilancio, contro la quale scenderanno in piazza il 29 novembre in tutta Italia.
“Noi avevamo fatto richieste molto precise al governo nazionale – ha ribadito – in termini di istituzione del reato di omicidio sul lavoro, una procura speciale e delle assunzioni che ancora stentano ad arrivare nelle funzioni competenti ispettive dello Stato”.
Per Biondo le criticità non si fermano qui, ma investono anche il tema della lotta all’evasione fiscale e della tassazione degli extraprofitti: “E’ una manovra che non affronta il tema dell’evasione fiscale, piuttosto si fa un concordato preventivo biennale che legittima l’evasione fiscale, e piuttosto che la tassa sugli extraprofitti si chiede un prestito alle banche da 3,5 miliardi, ma non affrontando il tema fiscale si è costretti a tagliare la spesa sociale come stiamo vedendo sulla sanità in modo particolare. Nel 2025 questa legge di bilancio destina solo 1 miliardo e 300 milioni, poca cosa per rinnovare i contratti, per fare quel piano di assunzioni che il ministro Schillaci pochi giorni aveva annunciato che però non si trova nè nella legge di bilancio nè all’interno del piano strutturale di bilancio che l’Italia ha consegnato all’Europa”, ha evidenziato.
E anche sul Pnrr per Biondo si sta confezionando un “paradosso” proprio sul tema della sanità: “Il governo mette poche risorse in termini di rapporto al Pil e di spesa pro-capite sulla sanità in questa legge di bilancio laddove invece le risorse ci sono: 20 miliardi sulla missione 6 del Pnrr per realizzare quella medicina territoriale, case e ospedali di comunità che servono a decongestionare le strutture già esistenti, ad evitare tensioni all’interno dei pronto soccorso, a dare respiro a quegli eroi della pandemia che oggi stanno dicendo che non ce la fanno più.
Per evitare tutto ciò, servirebbe spendere quelle risorse ma purtroppo mancano i dati e non sappiamo qual è lo stato dell’arte della medicina territoriale. E su questo il governo continua a non dare risposte su come si sta realizzando il Pnrr. Non dimentichiamoci con quale enfasi fu presentato il Pnrr nel 2020 quando l’Europa concesse anche all’Italia questo grande investimento. Doveva rimodernare il Paese, doveva dare anche risposte in termini di convergenza alle aree del Mezzogiorno che stanno sempre più arretrando”, ha aggiunto.
Per Luisella Lionti, segretaria della Uil Sicilia “le emergenze nell’Isola sono sempre tantissime e se ne aggiungono nuove alle vecchie. Scenderemo in piazza il 29 novembre per dire ‘nò a un governo menefreghista che si volta dall’altra parte davanti alle tantissime emergenze della regione. In piena estate abbiamo affrontato un’emergenza idrica mai vista prima che ha colpito la popolazione, gli agricoltori e il settore del turismo. Ad Agrigento, capitale della Cultura, l’acqua è stata erogata una volta ogni 40 giorni. E diciamo ‘nò al mancato investimento sulle infrastrutture, c’è una rete viaria al collasso come quella ferroviaria, e poi a Natale ci ritroviamo con il regalo sotto l’albero del caro voli. Serve un lavoro retribuito dignitoso e sicuro, e che i salari abbiano maggior potere d’acquisto davanti a una inflazione che cresce sempre di più. E poi dobbiamo assolutamente fare di più per combattere la crisi occupazionale: troppo lavoro precario, troppo lavoro povero e non sicuro. Continuiamo a contare i morti e questo non può più accadere”, ha concluso.

– Foto col3/Italpress –

(ITALPRESS).

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Economia

Unicredit, Orcel “In Generali guardiamo al valore”

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MILANO (ITALPRESS) – “La quota in Generali? E’ un investimento finanziario, siamo un azionista che guarda al valore”. Così Andrea Orcel, Ceo di Unicredit in una intervista concessa al direttore di Milano Finanza, Roberto Sommella, sul nutrito pacchetto azionario della compagnia assicurativa. Quindi sulla scalata a Commerzbank, aggiunge: “Bisogna capire se vogliamo un’Europa del cambiamento o un’Europa che vuole a tutti i costi mantenere e proteggere lo status quo”. Infine sull’ops di Unicredit su Banco Bpm, si limita a dire: “Su questo ci siamo già espressi, la nostra posizione è molto chiara al riguardo”.

foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

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Economia

Il Btp Più fa il pieno di sottoscrizioni, raccolti 15 miliardi

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Il Btp Più, il nuovo titolo di Stato retail pensato per il pubblico diffuso dei risparmiatori, ha chiuso il collocamento con risultati straordinari, sfiorando il traguardo dei 15 miliardi. Lanciato lunedì scorso, il nuovo Btp ha suscitato un interesse eccezionale, attirando l’attenzione di migliaia di investitori che hanno risposto con entusiasmo alla proposta di un investimento minimo di soli 1.000 euro. Già il primo giorno del collocamento, avvenuto lunedì 17 febbraio, il Btp Più ha registrato una raccolta di 5,6 miliardi, cifra che ha superato le aspettative. Nei giorni successivi, il trend è rimasto positivo, con 3,7 miliardi raccolti il secondo giorno, 2,8 miliardi il terzo e, infine, 1,7 miliardi il quarto. A chiusura del collocamento, avvenuto questa mattina, l’importo totale raccolto ha raggiunto i 14,9 miliardi, con oltre 39.700 contratti sottoscritti e un ticket medio di circa 27.500 euro, segno dell’alta partecipazione di risparmiatori di diverse categorie.
Una delle principali ragioni del successo del Btp Più è stata la competitività dei suoi tassi di interesse, che sono stati poi adeguati alle condizioni di mercato. Il Mef ha annunciato, infatti, l’aumento delle cedole: dal 2,8% al 2,85% per i primi quattro anni, e dal 3,6% al 3,7% per gli anni successivi. Questa decisione, presa in risposta all’andamento del mercato, ha contribuito a rafforzare ulteriormente l’appetibilità del titolo, offrendo un rendimento crescente e vantaggioso per chi ha deciso di investirvi. Non è stato solo il rendimento a convincere i risparmiatori. Il Btp Più ha colpito per la sua durata di otto anni, la sicurezza del capitale e la protezione offerta agli investitori. Una delle principali innovazioni del titolo è l’opzione di rimborso anticipato alla pari, disponibile a partire dal quarto anno, che garantisce maggiore flessibilità e sicurezza a chi sceglie di aderire all’emissione. Il Btp Più ha risposto alle esigenze di sicurezza e rendimento degli investitori italiani, con un particolare focus su un pubblico retail che cerca soluzioni stabili per il proprio risparmio. A differenza dei titoli precedenti, il Btp Più non prevede un premio fedeltà, ma introduce l’innovativa opzione di rimborso anticipato alla pari, che rappresenta un valore aggiunto per chi sceglie di investire nel medio-lungo periodo. Inoltre, a favorire l’adesione al Btp Più è stata anche la tassazione agevolata peraltro comune a tutti i titoli del debito pubblico: con un’imposta sui redditi da capitale fissata al 12,5%, l’esenzione dalle imposte di successione e, come previsto dalla Legge di Bilancio 2024, l’esclusione dal calcolo dell’Isee fino a 50mila euro. Una combinazione di vantaggi fiscali e di un rendimento in crescita ha reso il prodotto ancor più interessante. Il successo di questa emissione si inserisce nel contesto di un più ampio rialzo dei rendimenti dei Btp benchmark. In particolare, il tasso per il titolo a otto anni è salito dal 3,26% al 3,33%, mentre per il titolo quadriennale si è registrato un aumento dal 2,64% al 2,69%. Questi incrementi testimoniano l’evoluzione positiva del mercato obbligazionario italiano e l’apprezzamento crescente per i titoli di Stato.
L’operazione Btp Più si inserisce in una strategia di comunicazione efficace, che ha saputo coinvolgere il pubblico in modo mirato. Già nel 2024, le campagne di comunicazione per altre emissioni di Btp avevano ottenuto risultati notevoli, e quest’anno non è stato da meno. L’efficacia delle azioni di comunicazione istituzionale è stata sottolineata dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio, che ha riconosciuto la rilevanza del messaggio veicolato. In sintesi, il collocamento del Btp Più rappresenta un vero e proprio trionfo per il risparmio degli italiani, con una risposta massiccia da parte degli investitori, una solida performance in termini di raccolta e una politica di tassi di interesse che si è adattata perfettamente al contesto economico. Con questi numeri, il Btp Più si afferma come una delle soluzioni più promettenti per il risparmio e l’investimento del futuro prossimo.
(ITALPRESS).
-Foto: ministero delle Finanze-

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Economia

Btp Più, con la prima emissione raccolti 15 miliardi

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ROMA (ITALPRESS) – Il Ministero dell’economia e delle finanze rende noto che si è concluso il collocamento del BTP Più avviato il 17 febbraio, con 14.905,67 milioni di euro raccolti e 451.831 contratti registrati.
I tassi cedolari definitivi del BTP Più, in considerazione delle condizioni di mercato, sono rivisti al rialzo rispetto ai livelli annunciati lo scorso 14 febbraio: 2,85% per il 1°, 2°, 3° e 4° anno (invece di 2,80%); 3,70% per il 5°, 6°, 7° e 8° anno (invece di 3,60%)

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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