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Accordo per risolvere il contratto, Juve e Pogba si separano

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TORINO (ITALPRESS) – Paul Pogba non tornerà a vestire la maglia della Juventus: com’era nell’aria da alcune settimane, le parti hanno deciso di separarsi sebbene lo scorso 7 ottobre il Tas abbia ridotto la squalifica per doping del centrocampista francese. “Juventus Football Club e Paul Pogba comunicano di aver concordato di comune intesa la risoluzione del contratto di prestazione sportiva, a partire dal 30 novembre 2024 – si legge in una breve nota del club bianconero – La società desidera augurare a Paul il meglio per il suo futuro professionale”.
Delizia nella sua prima avventura juventina dal 2012 al 2016, Pogba era diventato una croce al suo ritorno a Torino nel 2022 causa una lesione ad un menisco laterale seguita da un’errata gestione dell’infortunio e da susseguenti ricadute, quindi la positività al testosterone in un controllo effettuato dopo la partita vinta in trasferta dalla Juventus contro l’Udinese il 20 agosto 2023, in occasione della prima giornata di campionato. Squalificato per 4 anni, Pogba si era visto ridurre lo stop dal Tas a 18 mesi, con la possibilità di rientrare in campo dal prossimo 11 marzo, alla soglia del suo 32esimo compleanno. Lo farà ma con una maglia diversa da quella bianconera. “Ci sono momenti in cui le cose non vanno come vorremmo, ma una cosa è certa: il legame che ho con voi, cari tifosi, resterà indimenticabile – si congeda Pogba via social – Mi avete dato tanto, più di quanto possa esprimere a parole, e porterò sempre con me tutto l’affetto che mi avete donato. Sarete per sempre nel mio cuore. In bocca al lupo Juventus”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Azzurrini rimontati, a Empoli finisce 2-2 Italia-Francia U.21

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EMPOLI (ITALPRESS) – Divertente amichevole e 2-2 finale fra Italia e Francia Under 21 al Castellani di Empoli. Azzurrini avanti di due gol con Casadei e Ambrosino nel primo tempo, ma poi raggiunti dagli avversari con Cherki, talento del Lione, sugli scudi. Positiva comunque la prestazione della rosa allenata da Carmine Nunziata davanti ad una delle squadre più talentuose della categoria. E’ la Francia a fare fin da subito la partita con il ct transalpino Baticle che manda in campo un undici sperimentale molto giovane, fra cui il 2007 Bouaddi, dotato di grande qualità. Dopo una parata di Desplanches su Cherki, passano gli azzurrini al 16′. Bella l’azione sulla sinistra di Ndour che approfitta di un inserimento di Gnonto che serve un assist a Casadei che batte Restes. La reazione degli ospiti ci mette un pò a concretizzarsi ma al 26′ serve un altro intervento decisivo di Desplanches su conclusione di Tchaouna per deviare la palla sulla traversa. Il raddoppio dell’Italia al 44′ quando Volpato arriva fino alla linea di fondo e serve un assist perfetto per Ambrosino che mette in rete. L’Italia, pur in deficit di condizione fisica rispetto agli avversari, beneficia di un centrocampo che riesce a calamitare quasi tutti i palloni.
Per due volte Gnonto a inizio ripresa va vicino al tris azzurro, ma prima la conclusione a giro esce di poco, poi l’attaccante del Leeds non arriva di un soffio su assist di Casadei. Alla distanza emerge la qualità di Agoume e compagni e non è un caso che la Francia accorci le distanze poco prima dell’ora di gioco con Cherki su assist da destra di Sildillia. I due ct nei 30′ finali danno spazio a vari uomini delle rispettive panchine con Nunziata che in particolare sceglie Fabbian per Volpato ed Esposito per Ambrosino. E’ decisivo però l’ingresso nei transalpini di Antagana per il 2-2 al 65′ con ancora Cherki fondamentale per fornire la palla giusta al compagno. Fra i giocatori che scendono in campo per la Francia anche il parmense Bonny, pericoloso al 68′ con destro fuori di un soffio, mentre Bertola prende il posto di Pirola che accusa un infortunio al ginocchio sinistro che sarà da valutare. Nel finale bella chance per Fabbian, ma dice no Restes e così si arriva al triplice fischio del direttore di gara sul 2-2 a finale.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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Tyson schiaffeggia Paul al peso, il match-show è iniziato

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ARLINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – La leggenda dei pesi massimi Mike Tyson ha colpito con uno schiaffo al volto lo youtuber Jake Paul nel consueto faccia a faccia durante il peso prima di affrontarsi sul ring ad Arlington (Stati Uniti) nella notte italiana tra oggi, venerdì, e sabato. Una folla di addetti alla sicurezza si è rapidamente avvicinata per separare i due contendenti prima che Tyson venisse portato via per evitare una baraonda peggiore. L’ex campione, che ha fermato la bilancia a 103,4 chilogrammi, ha parlato a malapena prima di tornare in albergo. “La discussione è finita”, ha semplicemente dichiarato, accompagnato dal suo fidato entourage. Paul, uno youtuber da 20,8 milioni di iscritti al suo canale diventato pugile, ha affermato di non essere rimasto ferito dallo schiaffo di Tyson, che ha scatenato forti reazioni da parte del pubblico. “Non l’ho nemmeno sentito, è arrabbiato. E’ un piccolo folletto arrabbiato… Che schiaffo, amico mio”, ha dichiarato Paul, 103 chilogrammi di peso, fratello di quel Logan che tre anni orsono sfidò Tyson senza però mai salire sul ring. Paul ha poi promesso di mettere fuori combattimento Tyson, prima di ruggire teatralmente in un microfono con un minaccioso “deve morire”. Superati i vari problemi di salute che hanno portato a diversi rinvii del match, “Iron Mike”, 58 anni, dovrà così vedersela con la 27enne star dei social media, che ha già vinto 10 dei suoi 11 incontri tra i prò. L’incontro è ovviamente molto atteso e non solo negli States, visto che Tyson tornerà a combattere quasi vent’anni dopo la sconfitta patita contro Kevin McBride nel lontano 2005. Lo spettacolo, comunque vada, è assicurato, tanto che la piattaforma Netflix si è assicurata la diretta di una sfida più vicina ad una serie che non ad un evento sportivo.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Ranieri “Il fato ha voluto che tornassi alla Roma”

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ROMA (ITALPRESS) – “Avevo smesso di allenare e non lo dico perchè lo devo dire. Ho avuto più richieste in questi mesi e ho sempre detto di no. Solo in due casi potevo tornare ad allenare: per la Roma o per il Cagliari. Volevo guardare il calcio da un’altra parte, evidentemente il fato ha voluto che tornassi qui. Ho iniziato qui come giocatore e finirò qui come dirigente”. A dirlo è il nuovo allenatore della Roma, Claudio Ranieri, nel corso della conferenza stampa di presentazione. “Ho parlato con la famiglia Friedkin. E sono stato diretto. Loro mi hanno stupito per l’amore, credetemi. Mette una barca di quattrini e non ha risultati. Qualcosa è andato storto. Speriamo le cose ora vadano per il verso giusto. Io non posso vedere e girare il mondo e vedere questa Roma così. Ora tocca a me con la mia esperienza e il mio modo di fare le cose. Spero di riuscire in questo mandato. Io non ho potuto dire che sì. I tifosi sanno che se dico A io non voglio tergiversare, farò A”, spiega il tecnico giallorosso. “Ormai tutti gli allenatori cercano di apportare delle modifiche durante la partita per stravolgere i piani. Non posso dirvi una cosa perchè la cambierei in itinere. Cambierò, giocherò a 3 a 4 o a 5. Vedrò partita per partita quale potrà essere il miglior sistema di gioco. Io sono prima di tutto un tifoso. Per questo mi sento di dire ai nostri tifosi, stateci vicino. Giocare a casa propria con i fischi fa male. Io credo nella fortuna se te la vai a prendere, a sudare. Se tu insisti alla fine la fortuna deve girare. Io voglio un pubblico coeso – ha aggiunto Ranieri riferendosi al popolo romanista -. L’obiettivo è cercare di fare il massimo. Ho anche premi per raggiungimento di obiettivi. E’ logico che ho messo il raggiungimento di obiettivi. Io sono positivo sempre, fino in fondo. Io anche da giocatore davo tutto in campo. Io sono l’uomo vicino ai Friedkin. Noi facciamo tutto insieme, parleremo e discuteremo. Solo chi fa, sbaglia. Noi proveremo a fare, ma cercheremo di fare le cose nel senso giusto. Cercheremo di aiutare tutti quanti per far sì che la Roma stia sempre nelle prime posizioni”. Che la Roma sia in difficoltà è sotto gli occhi di tutti, basta guardare la classifica e sapere che Ranieri è il terzo allenatore di una stagione iniziata circa tre mesi fa. “Non so per quale motivo la Roma sia in questa situazione. Ci sono mille perchè, ma a me non interessano. Ora devo dare il massimo con questi giocatori. Non mi interessa quello che è stato prima. Da oggi in poi io sono il responsabile. Ci siamo sentiti e ci sentiremo con Daniele De Rossi, che è una grande persona. Nello spogliatoio c’è un pò di elettroshock, ma mi auguro di portare tutti nella stessa direzione”. Inutile parlare della campagna acquisti di gennaio. “Fatemi conoscere la squadra per parlare di mercato. La Roma ha preso tanti giovani e validi. Ma vanno inseriti in una squadra compatta. Invece di proteggere i giovani con i vari cambi che ci sono stati”, aggiunge il mister testaccino. Che sulle critiche mosse ai Friedkin per la loro lontananza dice: “E’ importante lo spogliatoio, non la dirigenza. Meno gente vedo, meglio è. Purtroppo in Italia il presidente deve esserci. Tutte le proprietà straniere ci sono pochissimo. La famiglia si è resa conto che comunque era importante una figura come la mia. Quello che mi hanno detto, lo ripeto: ‘Vogliamo portare la Roma ad alti livelli. Per questo abbiamo chiamato leì”. Infine una domanda sull’ipotesi di in ritorno di Totti. “Ora bisogna pensare a portare la Roma in alto. Poi vedremo se Francesco ci potrà dare una mano. Questo non significa che Totti torna alla Roma. Siate chiari”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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