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Cronaca

Automotive, Fidanza “L’Europa cambi rotta rispetto agli ultimi 5 anni”

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ROMA (ITALPRESS) – Sulla transizione “siamo nel pieno della battaglia, sicuramente ci sono le condizioni oggi per cambiare rotta rispetto ai 5 anni precedenti. Abbiamo uno spostamento dell’asse politico sia a livello di Consiglio, sia a livello di Parlamento Europeo: sulla questione della crisi del settore auto, l’Italia e la Repubblica Ceca hanno prodotto un documento che sta mietendo consensi anche negli altri governi per fare in modo di anticipare la revisione del regolamento che prevederebbe la fine del motore endotermico al 2035 e per la sospensione delle multe ai produttori di auto che non si adeguano a questi nuovi standard che sta già portando alla chiusura anticipata di molti impianti produttivi. Siamo al paradosso che, per evitare di pagare le multe, si chiudono gli impianti quindi la gente rimane a casa”. Lo ha detto Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.
“Un’altra cosa importantissima è la riapertura del tema della neutralità tecnologica: c’è la possibilità che si continuino a produrre auto con tutti i carburanti e tutte le energie che possono consentire di ridurre le emissioni che non sono solo l’elettrico”, ma anche di aprire “a tecnologie per noi fondamentali come i biocarburanti, che sono una filiera industriale che consentirebbe di salvare il motore termico e tutta la filiera della componentistica che in Italia è fatta di una miriade di piccole e medie imprese. E’ un’urgenza massima su cui scontiamo resistenze: è chiaro che c’è chi tende a voler mantenere quello che è stato deciso nei 5 anni precedenti”, ma “bisogna combattere, siamo assolutamente sul pezzo per fare questo che è stato un nostro impegno anche in campagna elettorale”.
Quanto alla vicenda Stellantis, per Fidanza “Tavares di fatto ha marginalizzato il Paese, abbiamo una produzione auto ridotta al minimo e ci salviamo solo grazie alla componentistica, motivo per cui a maggior ragione dobbiamo combattere per salvarla”.
Ora “c’è un problema occupazionale che va affrontato, i lavoratori non hanno colpa e devono essere naturalmente assistiti e accompagnati, questo è inevitabile – ha sottolineato l’europarlamentare -, ma dall’altro lato serve una prospettiva industriale diversa e serve anche superare l’ideologia dell’elettrico che si è dimostrata fallimentare”. “Non mi convince neanche l’idea di prendere i nostri impianti che prima producevano le auto a motore endotermico e consegnarli ai cinesi per produrre le auto elettriche, anche perchè poi l’elettrico non parte e quegli impianti vengono acquisiti a poco prezzo magari per ritornare a fare l’endotermico e fare competizione al ribasso”, ha aggiunto.
A proposito di Cina, “per l’America di Trump è il nemico pubblico numero uno sul piano commerciale. Mi auguro che l’Europa torni a guardare al di là dell’Atlantico e smetta di fare favori a Pechino” e che la presidenza Trump “ci aiuti a riallinearci dal punto di vista industriale perchè, per paradosso, quello che è stato fatto in Europa negli ultimi anni è stato andare in bocca ai cinesi: non controlliamo le materie prime e nemmeno le tecnologie e, di fatto, ci stiamo andando a consegnare alla Cina”.
Anche sulla difesa, “l’Europa deve cominciare ad assumersi le proprie responsabilità – e anche i costi – per difendere le proprie democrazie e la propria sicurezza. Ci siamo risvegliati da un lungo torpore, con la guerra a poche centinaia di chilometri dai nostri confini, e ci siamo resi conto che quella libertà potrebbe non esserci più”. Ora per Fidanza bisognerà “fare una politica industriale europea della difesa”, ma “non è semplicissimo, perchè negli anni tutti i Paesi hanno sviluppato i propri campioni industriali che sono in competizione con gli altri Paesi europei”.
In Europa preoccupa la situazione di instabilità politica in Francia. “Credo che ci sia stato un azzardo di Macron dopo le elezioni europee, con la convocazione delle elezioni politiche: quello è stato il momento in cui da un lato si è certificato il declino di Macron e, dall’altro lato, si è aperta una crisi politica difficilmente risolvibile – ha sottolineato il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento Europeo -, perchè adesso si andrà verso un governo ancora più composito e variegato, ancora una volta senza una maggioranza politica vera. Ricordiamo che non si può votare prima di un anno dalle ultime elezioni fatte a luglio, quindi è una situazione che rischia di trascinarsi e non è positivissima, perchè noi comunque non abbiamo interesse ad avere una crisi del debito in Europa, anche se non dovesse partire dall’Italia”.
Nella definizione della nuova Commissione Ue secondo Fidanza “Giorgia Meloni è stata bravissima perchè è riuscita ad affermare un principio che noi diamo per scontato ma che non ci volevano far affermare, cioè che nella nuova architettura l’Italia avesse un ruolo identico a quello della Francia e della Spagna e un gradino sotto quello della Germania. In questo assetto Fitto è vicepresidente esecutivo, un ruolo importantissimo, avrà da coordinare gli altri commissari che si occuperanno di materie molto importanti come agricoltura, trasporti e turismo”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

E’ morta Ornella Vanoni, leggenda della musica italiana

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morta, all’età di 91 anni, Ornella Vanoni. “Con profondo dolore riceviamo la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni. Grazie per tutto quello che ci hai regalato Ornella, lo terremo sempre nel nostro cuore” si legge sul profilo X di “Che tempo che fa”, programma in cui era stata spesso ospite.
Nata a Milano, considerata tra le maggiori interpreti della musica leggera italiana, è stata una delle artiste italiane dalla carriera più longeva. Inizia a lavorare nel 1956 (come attrice in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello dopo avere studiato all’Accademia di arte drammatica” del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler del quale è diventata allieva prediletta e compagna). Nel 1957 il debutto canoro con le “canzoni della mala”, brani che traggono spunto da antiche ballate dialettali e raccontano storie di poliziotti e malfattori. Dopo gli esordi, il suo stile interpretativo unico e sofisticato le consente di attraversare un repertorio che comprende il pop d’autore, la bossa nova (da ricordare l’album “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria” realizzato con Toquinho e Vinicius de Moraes) e il jazz che la porta a collaborare con musicisti del calibro di George Benson, Michael Brecker e Randy Brecker, solo per citarne alcuni. E a vendere oltre 55 milioni di dischi con i suoi 112 lavori pubblicati, tra album, EP e raccolte, con autori che portano il nome di Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Franco Califano, Mogol, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
Nel 1960 Vanoni incontra Gino Paoli con il quale nasce un’intensa stria d’amore che va di pari passo con la collaborazione artistica: basti citare l’indimenticabile “Senza fine”. Nonostante l’amore per Paoli, la cantante sposa l’impresario teatrale Lucio Ardenzi da cui si separa ancor prima che nasca il figlio Cristiano. Non a caso, il suo primo 45 giri di grande successo commerciali è “Cercami” dedicata proprio a Paoli. Mentre prosegue anche l’impegno teatrale (tra gli altri, è Rosetta in “Rugantino” di Garinei e Giovannini), arriva la prima (di otto) partecipazione al Festival di Sanremo: nel 1965, con “Abbracciami forte”. Seguono quelle nel 1966 (“Io ti darò di più”), nel 1967 (“La musica è finita”), nel 1968 (“Casa bianca”), nel 1970 (“Eternità”), nel 1989 (“Io come farò”), nel 1999 (“Alberi”, con Enzo Gragnaniello) e nel 2018 (“Imparare ad amarsi”, con Bungaro e Pacifico). Nonostante tutti i Festival, i suoi maggiori successi discografici sono altri: “Una ragione di più” (1969), “L’appuntamento” (1970), “Domani è un altro giorno” (1971), “Più” (1976, con Gepy).
Poi c’è la televisione, che vede la Vanoni impegnata negli anni come conduttrice, prima donna o ospite fissa: da “Giardino d’inverno” a “Studio Uno”, da “Senza rete” a “Serata d’onore”, da Fatti e fattacci” a “Risatissima”. E’ anche giudice in “Star Academy” e “Amici Celebrities”. Nella carriera sessantennale non manca nemmeno il cinema dal primo “Romolo e Remo” di Sergio Corbucci del 1961 all’ultimo “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi del 2021. L’abbiamo vista anche nello sceneggiato “Il mulino del Po” di Sandro Bolchi e, in un cameo, nella fiction di Rai1 “La Compagnia del Cigno” di Ivan Cotroneo. Tra i premi assegnati a Ornella Vanoni ce ne sono tre del Club Tenco (due Premi e una Targa) e due volte il Premio Lunezia.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

L’Italia di Davis batte il Belgio 2-0 e vola in finale

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BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Italia vola in finale in Coppa Davis. La nazionale capitanata da Filippo Volandri soffre ma batte il Belgio per 2-0, senza passare dal doppio decisivo. Bastano i due singolari agli azzurri nella prima semifinale delle Finals, in scena sul cemento indoor di Bologna. Dopo la vittoria di Matteo Berrettini contro Raphael Collignon (6-3 6-4), il punto del successo l’ha firmato Flavio Cobolli (22 del mondo), battendo Zizou Bergs (numero 43 del ranking Atp) col punteggio di 6-3 6-7 (5) 7-6 (15), dopo poco più di tre ore di autentica battaglia. L’azzurro ha annullato ben sette match point all’avversario. Di contro Cobolli ha chiuso la partita al settimo match point in suo favore (dopo che Bergs gli aveva annullato sei “punti match”).
Dopo la finale del 2023, vinta contro l’Australia, e quella dello scorso anno, vinta contro l’Olanda, l’Italia per il terzo anno consecutivo (prima volta nella storia) giocherà l’ultimo atto della Coppa Davis. L’ultima Nazione a giocare tre finali di fila è stata l’Australia, fra il 1999 e il 2001.
Si estende a 12 successi la striscia positiva dell’Italia nei match di Coppa Davis. L’ultimo ko risale al 2023, contro il Canada. Non riesce ad approdare alla finale di Davis, invece, il Belgio, ancora a secco di insalatiere e giunto alle Final Eight di Bologna attraverso le qualificazioni.
Domenica gli azzurri affronteranno nel match decisivo per la difesa del titolo la vincente dell’incontro tra Germania e Spagna, che si scontreranno domani, a partire dalle 12.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Cina, think tank evidenzia progressi nella protezione e governance di fiumi

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NANCHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – La foto mostra copie del rapporto del think tank intitolato “Sfruttare i fiumi per la prosperità nazionale e il benessere pubblico – Uno studio sulla strategia fluviale della nuova era”. Il rapporto è stato pubblicato venerdì dal National High-Level Think Tank dell’Agenzia di Stampa Xinhua e dal China Institute of Water Resources and Hydropower Research del Ministero delle Risorse Idriche, a Nanchino, nella provincia cinese orientale di Jiangsu.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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