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Cronaca

Basilica San Pietro, progetto di rivoluzione digitale con Assist Group

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ROMA (ITALPRESS) – Il Giubileo 2025 si aprirà ufficialmente il 24 dicembre 2024 alle 19.00, con la Celebrazione Eucaristica presieduta da Papa Francesco in Piazza San Pietro e terminerà il 6 gennaio 2026. Questo grande evento si stima che porterà a Roma, centro mondiale della Cristianità, 35 milioni di pellegrini, con circa 105 milioni di pernottamenti (fonte: Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio).
In previsione di questo straordinario afflusso, Fabbrica di San Pietro ha avviato un percorso di cambiamento digitale per diventare il naturale approdo di pellegrini e fedeli.
E’ nato così un ecosistema digitale che mette a disposizione dei pellegrini informazioni aggiornate, servizi e strumenti innovativi, rendendo accessibile a tutti il patrimonio della Basilica. Questo luogo di fede e di preghiera, da sempre simbolo di spiritualità, accoglienza e apertura verso il prossimo, può ora assumere il ruolo di protagonista ancor più centrale di una nuova “missione digitale” che, ponendo sempre l’uomo al centro, avvicina il fedele al cuore della Cristianità, anche attraverso l’innovazione tecnologica.
La piattaforma www.basilicasanpietro.va è l’unico canale digitale ufficiale dove i pellegrini e i visitatori possono trovare tutte le informazioni utili per pianificare la propria visita presso la Basilica di San Pietro.
Accedendo alla piattaforma si potrà programmare la propria esperienza spirituale prenotando l’ingresso in Basilica oltre a poter conoscere, tra le altre informazioni disponibili, gli orari delle celebrazioni eucaristiche e il monitoraggio in tempo reale delle presenze al suo interno, per programmare al meglio la propria visita.
Viene dunque agevolata la gestione dei flussi, migliorando la visita dei pellegrini che, con accessi dedicati all’orario prescelto, nonchè itinerari guidati, potranno vivere al meglio il proprio tempo all’interno della Basilica.
Tutti i contenuti sono disponibili in 4 lingue: italiano, inglese, francese e spagnolo.
La piattaforma ideata, progettata e realizzata da Assist Group, permette di prenotare in anticipo l’ingresso alla Basilica di San Pietro assicurandosi un accesso, in data e orario selezionabili, inclusivo di audioguida digitale fruibile in 8 lingue differenti. Tutto ciò consente di ottimizzare la gestione dei flussi, riducendo i tempi d’attesa anche nei giorni di maggiore affluenza e garantendo dunque una migliore esperienza spirituale ai milioni di pellegrini e visitatori che ogni anno vi accedono.
Nell’area dedicata www.basilicasanpietro.va/it/products/la-basilica è possibile effettuare la prenotazione dell’ingresso per la visita alla Basilica di San Pietro.
E per chi non potesse recarsi fisicamente a Roma, la piattaforma offre un’esperienza virtuale immersiva, che consente di esplorare da remoto ogni dettaglio della Basilica, grazie al contributo dell’Intelligenza Artificiale. In particolare, questa funzionalità aumenta l’accessibilità e il coinvolgimento emotivo e culturale dei fedeli da tutto il mondo, anche di chi volesse, prima di partire, preparare al meglio il suo viaggio spirituale.
Il nuovo ecosistema digitale è stato realizzato da Assist Group, una holding che da 37 anni opera a livello globale e che integra competenze e know-how attraverso un gruppo articolato di società che hanno messo expertise e competenze al servizio della Basilica di San Pietro.
Assist Group offre servizi integrati per analizzare i bisogni, rispondere efficacemente, disseminare best practices ed è specializzata nell’ideazione, produzione e distribuzione di contenuti editoriali e multimediali. Il Gruppo è leader nel campo dei Big Data e della Media Intelligence anche grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e negli anni si è distinto per la realizzazione di iniziative volte alla promozione e alla valorizzazione dell’Italia nel mondo per favorire i flussi turistici incoming.
Questo hub di competenze variegate e complementari consente ad Assist Group di offrire alle organizzazioni un servizio integrato e multilivello, capace di rispondere a esigenze diverse in modo dinamico e personalizzato.
Il punto di partenza è stata un’analisi approfondita dei bisogni e delle esigenze di pellegrini e turisti in vista del Giubileo 2025.
Questa analisi è stata effettuata grazie a WOSM (World Open Source Monitoring), sistema di Media Intelligence proprietario di Vidierre.
WOSM è un sistema integrato di media monitoring progettato per un’analisi approfondita di oltre 25 milioni di fonti, che permette alle grandi aziende e alle organizzazioni di utilizzare un solo strumento di controllo, trasversale alle diverse funzioni aziendali e capace di restituire una visione complessiva dell’impatto che l’impresa ha sull’esterno.
Sul progetto che ha portato alla nascita dell’ecosistema digitale della Basilica di San Pietro, Gianni Prandi, fondatore di Assist Group, afferma: “Assist Group è orgogliosa di aver contribuito a un progetto così ambizioso. Grazie al nuovo ecosistema digitale, la Basilica di San Pietro spalanca le sue porte al mondo, offrendo ai pellegrini e ai visitatori le chiavi di accesso per conoscerla più da vicino. La combinazione di tecnologie avanzate testimonia il nostro impegno nell’innovare e al contempo preserva il valore storico e culturale di questo luogo sacro. La Basilica, che rappresenta il cuore pulsante della Chiesa cattolica e un punto di riferimento spirituale per milioni di persone nel mondo, diventa oggi un ponte digitale che avvicina i fedeli e i pellegrini, rendendo l’esperienza di visita non solo maggiormente accessibile, ma anche più ricca e coinvolgente”.
In occasione della conferenza stampa di presentazione del progetto “La Basilica di San Pietro: Al-Enhanced Experience/Esperienza abilitata dall’AI” realizzato da Microsoft e dalla Fabbrica di San Pietro, in collaborazione con la Fondazione “Fratelli tutti” e della “Missione digitale della Basilica in uscita”, il Cardinale Mauro Gambetti aveva commentato: “La Basilica di San Pietro è come il cielo stellato in una notte d’estate: resti incantato del suo splendore, della sua munificenza. Rischia però di essere un muto testimone di “infinita bellezza” se l’intelligenza non si arricchiesta di conoscenza e l’ispirazione del cuore non è nutrita da un’esperienza spirituale.
Tre anni fa la Fabbrica di San Pietro ha iniziato a pensare a un “osservatorio astronomico” e a una “navicella spaziale” per la Basilica. In tal senso scegliemmo la tecnologia informatica come opportunità di sviluppo della missione. E oggi siamo giunti a definire un piano coordinatore di servizi e di attività di comunicazione per una “Basilica in uscita””.
-foto ufficio stampa Assist Group-
(ITALPRESS).

Cronaca

Esordio agevole agli Us Open per Sinner: “Ora sto bene”

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Jannik Sinner accede al secondo turno degli Us Open 2025. L’azzurro, numero uno del mondo e del seeding, nonchè campione in carica, non sbaglia all’esordio e vince nettamente contro il ceco Vit Kopriva (numero 89 del ranking Atp). 6-1 6-1 6-2, in un’ora e 38 minuti di gioco, il punteggio in favore dell’azzurro. Sarà Alexei Popyrin l’avversario di Jannik al secondo turno. L’australiano, numero 36 del ranking Atp, ha eliminato in tre set il finlandese Emil Ruusuvuori, vincendo con il punteggio di 6-3 6-3 7-6 (3). Sarà il secondo scontro diretto tra Sinner e Popyrin, che ha vinto l’unico precedente, datato però 2021.
“L’atmosfera a New York è bellissima . Sono felice di essere tornato in campo e di stare bene. Abbiamo lavorato molto per essere pronti per oggi e tornare al top. Sono contento di essere riuscito a iniziare al meglio il mio percorso”, ha detto a caldo il numero uno del mondo. “Non c’è da preoccuparsi per la vescica alla mano: volevo solo proteggerla un pò oggi. La vescica mi viene spesso quando non gioco per un paio di giorni. La partita di oggi nel complesso è stata buona: ci sono un pò di cose da migliorare, ma in generale sono contento. Oggi non tornerò ad allenarmi, Simone (Vagnozzi ndr.) ha detto di no. Domani mi allenerò per trovare più ritmo possibile. Siamo molto sul pezzo e vedremo come andrà”, ha aggiunto poi Sinner, ai microfoni di Sky Sport.
Vittoria anche per Lorenzo Musetti. Il tennista toscano, numero 10 del mondo e del seeding, batte all’esordio, in rimonta, il francese Giovanni Mpetshi Perricard. 6-7 (3) 6-3 6-4 6-4, in poco più di due ore e mezza di gioco, il punteggio in favore dell’azzurro. Musetti al secondo turno attende il vincente della sfida tra Quentin Halys e David Goffin.
Sconfitto invece Matteo Arnaldi. Il sanremese si arrende al quinto set, al primo turno, contro l’argentino Francisco Cerundolo, 19 del mondo e del seeding, dopo tre ore e 45 di lotta. L’azzurro non sfrutta due set e un break di vantaggio e cede al sudamericano con il punteggio di 3-6 2-6 7-5 6-4 6-3.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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“I giovani e la sfida della formazione”, dibattito al Meeting di Rimini

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RIMINI (ITALPRESS) – L’educazione è una delle sfide decisive per il futuro dell’Italia e dell’Europa. Lo dimostra la grande partecipazione all’incontro “I giovani e la sfida della formazione”, organizzato al Meeting di Rimini in collaborazione con CdO Opere Educative/FOE, Diesse, Di.S.A.L e l’Associazione Culturale Il Rischio Educativo, trasmesso in diretta da IlSussidiario Tv. A confrontarsi sul palco sono stati Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, insieme a Luca Bergantini (SCM Group), Paolo Maino (Di.S.A.L.), Andrea Siciliano (Istituto Alberghiero Don Gnocchi), Guido Torrielli (Rete ITS Italia). L’incontro è stato moderato da Massimiliano Tonarini, presidente CdO Opere Educative/FOE. Il dialogo ha intrecciato esperienze concrete di scuole, università, ITS e imprese, offrendo uno spaccato di come il mondo educativo e quello produttivo possano collaborare per mettere i giovani e i loro talenti al centro.
Andrea Siciliano ha raccontato l’esperienza dell’Istituto Alberghiero Don Gnocchi, nato dalla vivacità di un gruppo di famiglie e divenuto un punto di riferimento territoriale grazie al ristorante didattico “Sapori in mente”: “Aprirlo al pubblico è stata una scelta di realtà: solo nel confronto con clienti veri i ragazzi potevano crescere davvero. Per noi il lavoro è conoscenza, cultura, occasione di espressione personale. Il cuoco deve essere colto, deve conoscere la storia a cui appartiene. Non formiamo solo professionisti, ma adulti capaci di esprimere un ideale attraverso ciò che fanno”. Da qui le domande al Ministro: come rilanciare il valore formativo del lavoro e come dare continuità alla filiera 4+2 per rafforzare il legame tra scuola e impresa.
Il ministro Valditara ha risposto con forza: “La scuola serve a valorizzare i talenti di ogni giovane. Troppo spesso oggi il lavoro non è percepito come aspirazione positiva. Dobbiamo riscoprirne la bellezza e la centralità, ricordando che è attraverso il lavoro che una persona realizza sè stessa». Ha ricordato l’articolo 4 della Costituzione e la rivoluzione culturale di San Benedetto: «Ora et labora ha introdotto una visione in cui il lavoro è dignità, diritti e doveri. Ecco perchè la filiera 4+2 è una vera rivoluzione: un percorso che unisce persona, diversità e talenti al mondo delle imprese». Valditara ha raccontato esperienze di scuole professionali capaci di trasformare ragazzi in difficoltà in giovani entusiasti, pronti a entrare nel mondo del lavoro: «Una scuola che sa valorizzare i talenti è lo strumento più potente contro dispersione, bullismo e devianza”.
Paolo Maino, dirigente scolastico e presidente Di.S.A.L., ha richiamato l’attenzione sulla dispersione implicita: “Troppi diplomati escono dalla scuola senza le competenze di base. L’autonomia scolastica, se liberata da vincoli burocratici, può permettere risposte personalizzate e creative”.
La domanda al Ministro: come sviluppare percorsi formativi più personalizzati, capaci di guidare davvero gli studenti nelle scelte. Valditara ha ricordato i risultati già raggiunti: “La dispersione esplicita è crollata all’8,3%. Agenda Sud e Agenda Nord, con scuole aperte al pomeriggio, sport, teatro e musica, stanno dando risultati straordinari. Ma ora dobbiamo vincere la sfida delle competenze: personalizzazione e orientamento sono le chiavi”.
Guido Torrielli, presidente di Rete ITS Italia, ha definito gli Istituti Tecnici Superiori “la rivoluzione del buon senso”, riprendendo il titolo di un saggio pubblicato dallo stesso Valditara. Gli ITS sono: “Un sistema nato dall’incontro tra imprese e formazione, che oggi conta 22 mila iscritti e punta a 40 mila. Sono il fiore all’occhiello italiano, un modello che Germania e Francia ci invidiano”. Ha chiesto al Ministro come rafforzare ulteriormente questo sistema e come garantire continuità di risorse e qualità. Valditara ha assicurato: “Gli ITS sono ormai un asse portante della formazione italiana. Li finanzieremo stabilmente e li collegheremo sempre di più con la filiera 4+2. Non un percorso di serie B, ma scuole di eccellenza che dialogano con le imprese, innovano, formano competenze. Sono anche uno strumento di cooperazione internazionale: aprire ITS all’estero significa aiutare quei Paesi a crescere e offrire alle imprese italiane giovani già formati”.
Dal mondo dell’impresa, Luca Bergantini ha portato la testimonianza di SCM Group, leader mondiale nelle tecnologie per la lavorazione del legno e di altri materiali: “Siamo un’azienda di 4.000 dipendenti e quasi un miliardo di fatturato. Collaboriamo con scuole e università, ma viviamo ancora tre gap: contenuti non sempre allineati con le esigenze delle aziende, scarsa presenza femminile nei settori tecnici e difficoltà a rendere attrattivi percorsi come CFP e ITS”.
La richiesta al Ministro: norme e risorse per fluidificare i rapporti tra scuola e imprese e una campagna culturale per far capire a famiglie e ragazzi che i percorsi tecnico-professionali non sono di serie B. Valditara ha risposto: “E’ tempo di una rivoluzione culturale: dobbiamo convincere le famiglie che istituti tecnici, professionali e ITS sono percorsi di eccellenza. Basta con la vecchia gerarchia dei licei al vertice. Ci sono molte intelligenze, tutte con pari dignità. E il nostro compito è valorizzarle”.
Il dialogo si è concluso con un appello comune: fare della scuola un luogo che mette al centro la persona e i suoi talenti, che educa al lavoro come forma di cultura, che unisce famiglie, docenti, imprese e istituzioni. “Un cuoco deve essere colto”, ha detto Siciliano. “Un tecnico può essere un genio creativo”, ha ribadito Valditara. La sfida della formazione non è insegnare solo un mestiere, ma educare a vivere, trasformando la conoscenza in responsabilità e il lavoro in vocazione.

– foto Meeting di Rimini 2025 –
(ITALPRESS).

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Fitto “Nessuna proroga del Pnrr, l’Italia su una strada positiva”

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RIMINI (ITALPRESS) – “Non si tratta di una proroga del Pnrr, che non è possibile. La scadenza è quella nota ed è agosto del 2026. Quello che è possibile, e che il ministro Foti ha citato, sono gli strumenti finanziari che sono già previsti all’interno dei Piani nazionali di ripresa e resilienza in tutti i Paesi europei e che non hanno la l’obbligo di individuare e completare la spesa entro agosto del 2026, ma di individuare il beneficiario finale prima di quella data. Successivamente possono essere utilizzate queste risorse”. Così il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea con delega alla Coesione e alle Riforme, Raffaele Fitto, a margine del Meeting di Rimini. “Mi sembra di poter esprimere un giudizio positivo – osserva -. L’Italia sta proseguendo su una strada positiva, con dei risultati che sono sotto gli occhi di tutti e che sicuramente contribuiranno in modo notevole anche alla crescita economica; inoltre, sta incidendo in modo positivo su una serie di riforme e investimenti messi in campo. L’Italia ha raggiunto il risultato della settima rata, per quanto riguarda l’ottava rata è stata presentata la richiesta di pagamento, la Commissione ha presentato una comunicazione indicando le linee guida per la revisione finale per i Piani. Nelle prossime settimane ci aspettiamo delle proposte concrete che possano modificare ulteriormente i Piani – aggiunge – perchè lo strumento della flessibilità, anche in questo caso, è fondamentale”.

Sui dazi, “il 15% sarebbe meglio se non ci fosse ma, se lo confrontiamo con altri Paesi, l’Europa ha avuto un accordo migliore. Si deve continuare a lavorare su questa direzione. L’accordo che la Commissione ha fatto è serio, non facile, ma il migliore possibile alle condizioni date”, sottolinea Fitto. L’idea di un fondo sovrano europeo per intervenire nelle aziende, invece, “è un tema che riguarda un chiaro coinvolgimento per gli Stati membri, quindi non entro in questo ambito perchè non è una competenza diretta e, a livello europeo, si lavorerà sul rafforzamento del sistema imprenditoriale europeo. Lo abbiamo fatto e lo stiamo facendo con diversi interventi, ma è un elemento che riguarderà anche un dialogo e un’interlocuzione forte con gli Stati membri”, conclude Fitto.

– foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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