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Italnuoto parte con due argenti ai Mondiali vasca corta di Budapest

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BUDAPEST (UNGHERIA) (ITALPRESS) – Due medaglie d’argento per l’Italia e una pioggia di record del mondo infranti alla Duna Arena di Budapest nella prima giornata di gare ai Mondiali di nuoto in vasca corta. In un pomeriggio dominato dagli Stati Uniti (già 4 ori in cassaforte), la spedizione tricolore sorride con i secondi posti di Alberto Razzetti, nei 200 misti, e della staffetta 4×100 stile libero uomini composta da Alessandro Miressi, Leonardo Deplano, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo. Non si sentono le note dell’inno di Mameli, ma il bilancio è decisamente positivo per gli azzurri, sul podio con Razzetti praticamente alla prima occasione utile: straordinaria la rimonta del 25enne di Lavagna che mette il turbo nelle ultime due frazioni a rana e stile libero e fa segnare il nuovo primato italiano (1’50″88) toccando alle spalle solo dell’americano Shaine Casas (1’49″51 e record dei campionati). Completa il quadro il bronzo del canadese Finlay Knox (1’50″90). “Direi che sono fiero di me, sono contentissimo, ci tenevo tanto a iniziare con il piede giusto migliorando questi 200 misti: 1’50” è un gran tempo, era tanto che cercavo di farlo” gioisce Razzetti in zona mista. “Sapevo che eravamo tutti sullo stesso livello – racconta ai microfoni di Rai Sport -. Quindi ho buttato giù la testa e ho cercato di toccare prima degli altri”.
Cambiano gli uomini ma mai il risultato: la staffetta 4×100 stile libero maschile, bronzo olimpico quest’estate a Parigi, si conferma ancora una volta tra le big a livello mondiale. Gli Stati Uniti sono imprendibili, ma dietro di loro l’Italia c’è, nonostante la partenza complicata con Alessandro Miressi costretto subito a inseguire gli Usa e il team russo che nuota sotto bandiera neutrale. Ci pensa Leonardo Deplano a portare gli azzurri al secondo posto e poi tocca al capitano dell’Italnuoto, Lorenzo Zazzeri, e a Manuel Frigo confermare la posizione: il crono finale è di 3’03″65, a quasi 2 secondi dal nuoto record del mondo (3’01″66) stabilito dagli americani Jack Alexy, Luke Hobson, Kieran Smith e Chris Giuliano. Nella bagarre per il terzo posto alla fine la spunta la Polonia in 3’04″46. “Siamo stati bravi, siamo di nuovo sul podio, riusciamo a confermarci ogni volta” esulta Miressi, “ci siamo fatti valere” aggiunge il suo compagno Leonardo Deplano. “Siamo un team solido, intercambiabile” prosegue Zazzeri che dedica in parte l’argento a due grandi assenti. “Oggi – ricorda il toscano – mancavano due pedine importanti come Thomas (Ceccon ndr) e Paolo Conte Bonin, la medaglia è anche per loro”. Infine la soddisfazione di Manuel Frigo: “La vasca corta non è la mia specialità, ma ho fatto bene, sono migliorato parecchio e sono contento”.
Delusione invece per la staffetta al femminile (Sofia Morini, Sara Curtis, Chiara Tarantino e Emma Virginia Menicucci) solo quinta in 3’29″58. Oro con record del mondo (3’25″01) ancora per gli Usa con Kate Douglass, Katharine Berkoff, Alex Shackell e Gretchen Walsh. Chiude sesto Luca De Tullio nei 1500 stile libero, mentre Michele Busa (22″08) si qualifica per la finale dei 50 farfalla dove prenota una medaglia lo svizzero Noè Ponti che con il suo 21″43 fa cadere il record del mondo. Bene anche Lorenzo Mora (49″54), in finale nei 100 dorso, out l’altro azzurro Christian Bacico (50″61) e Silvia Di Pietro (25″26), che cede allo swim off, all’australiana Lily Price (25″07), l’ultimo pass per la gara di domani dei 50 farfalla. Nel frattempo fa festa l’americana Gretchen Walsh, miglior tempo delle semifinali, che batte il record del mondo (23″94) ed è la prima donna a scendere sotto i 24″ in questa specialità. Primato all time anche per la canadese Summer McIntosh, oro nei 400 stile in 3’50″25, e per l’americana Kate Douglass nei 200 misti femminili, dominati in 2’01″63.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Superbike, Bulega inizia con vittoria in gara 1 in Australia

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PHILIP ISLAND (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Buona la prima per Nicolò Bulega nel round di apertura del mondiale Superbike in Australia. Il pilota italiano della Ducati, che era stato primo anche nelle ibere del venerdì e nella Superpole del sabato, domina a Phillip Island e vince gara 1 del round in Australia. Completano il podio Toprak Razgatlioglu e l’altra Ducati di Alvaro Bautista. Giù dal podio Danilo Petrucci, quarto davanti a Scott Redding e Andrea Iannone. Tra gli altri italiani, settimo Andrea Locatelli, nono Axel Bassani. Caduta nel corso della Superpole e uscita di scena per Iker Lecuona che non prenderà parte alle restanti gare del weekend. Indisponibile anche Jonathan Rea (Yamaha) a seguito di una caduta di lunedì scorso, nel primo giorno di test a Phillip Island.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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L’Udinese passa a Lecce 1-0, Lucca croce e delizia

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LECCE (ITALPRESS) – L’Udinese supera 1-0 il Lecce nel match del Via del Mare che apre la ventiseiesima giornata di serie A: decide una rete di Lorenzo Lucca su calcio di rigore. La formazione ospite parte subito forte proprio con Lucca che, dopo aver ricevuto palla da Lovric, calcia di potenza verso la porta trovando la pronta risposta di Falcone. Inizialmente la gara non regala particolari emozioni nei primi minuti di gioco, che risultano piuttosto spezzettati. Al 26′ arriva la prima vera occasione da rete per i salentini con un tiro di Pierotti che, complice la deviazione di Kristensen, diventa molto insidioso per Sava che comunque riesce a rifugiarsi in corner. Al 32′ l’Udinese conquista un calcio di rigore per una gomitata di Jean ai danni di Lovric: Bonacina, dopo una revisione al Var, indica il dischetto. Lorenzo Lucca discute con i compagni per battere il penalty e, dopo essere stato anche ammonito, si presenta dagli undici metri spiazzando Falcone per l’1-0 bianconero. Qualche minuto più tardi Kosta Runjaic decide di sostituire l’attaccante, mandando in campo Iker Bravo: un cambio che sa di punizione. Nel finale di primo tempo il Lecce prova a spingere alla ricerca del pareggio, ma al termine dei tre minuti di recupero si va al riposo sul parziale di 0-1. Nella ripresa mister Marco Giampaolo prova a scuotere i suoi con un doppio cambio, inserendo Berisha e Karlsson, ma a rendersi pericolosi sono ancora i friulani: grande azione in solitaria di Bravo al 53′, che costringe Falcone ad un ottimo intervento per sventare la minaccia. La compagine giallorossa si riversa in massa nella metà campo avversaria, andando a cercare Krstovic con vari cross, ma senza ottenere più di una lunga serie di calci d’angolo. Nel finale le due squadre si allungano molto, con i padroni di casa che provano ad acciuffare l’1-1 e gli ospiti che, invece, vanno vicini al raddoppio. I quattro minuti di recupero non cambiano l’esito della sfida: l’Udinese passa 1-0. In virtù di questo risultato la squadra di Runjaic consolida il decimo posto portandosi a 36 punti, mentre il Lecce resta quindicesimo a quota 25. I bianconeri torneranno in campo sabato 1 marzo per affrontare il Parma al Bluenergy Stadium, mentre i salentini saranno impegnati nell’anticipo del Franchi contro la Fiorentina di venerdì 28 febbraio.
– foto Ipa Agency –
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Colamonici “2025 di costruzione per canottaggio italiano”

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ROMA (ITALPRESS) – Il 2025 è l’anno della costruzione per Antonio Colamonici, nuovo direttore tecnico della Federazione Italiana Canottaggio. Il 53enne partenopeo, proclamato nel 2024 miglior tecnico mondiale da World Rowing, riabbraccia l’Italia dopo 8 anni di successi alla guida della Romania: otto medaglie tra Tokyo 2020 (un oro e due argenti) e Parigi 2024 (2 ori e 3 argenti), la conclusione di un ciclo vincente e ora la volontà di farne ripartire un altro, altrettanto ambizioso, con la FIC del presidente Davide Tizzano. “Vivo il mio lavoro come l’opportunità di insegnare ai ragazzi quali sono le regole che poi valgono nella vita. In questi otto anni in Romania mi sono divertito tanto, ho cambiato la vita di molti ragazzi – afferma Colamonici – Quando sono arrivato là, la situazione non era buona, gli uomini non entravano in finale da 20 e più anni, le donne avevano vinto un bronzo nelle ultime due Olimpiadi. Abbiamo costruito tanto, siamo diventati una potenza, vincendo otto medaglie in due edizioni dei Giochi, tra Tokyo e Parigi. Il mio ciclo lì era finito”. “Quando mi è stato proposto il ruolo di direttore tecnico dell’Italia, per me è stata un’occasione molto stimolante – prosegue – Il piacere di tornare a casa è stato grande. Noi ci dobbiamo rilanciare: l’idea di poter ripetere quanto fatto con la nazionale rumena, di poter influire positivamente sulla storia di altri atleti e atlete ed essere l’artefice di un’altra rinascita, ha stimolato tantissimo il mio ritorno”. I massimi appuntamenti del 2025 azzurro saranno a Shanghai (Cina) dal 21 al 28 settembre per i Mondiali Assoluti olimpici e paralimpici per il settore ‘flat’ (acqua piatta) e a Rio de Janeiro (Brasile) dal 23 al 26 ottobre per il settore beach sprint. “Nei primi due raduni a Piediluco abbiamo lavorato mentalmente, cercando la sintonia tra di noi. Sappiamo che quest’anno sarà molto difficile, potrebbero non arrivare straordinari risultati, ma sicuramente sarà un momento nel quale opereremo in funzione di una crescita che ritroveremo nel corso del quadriennio. Inizia anche l’avventura del Pararowing, una sfida che mi emoziona. Per farlo crescere, ci vuole una vera vocazione, che Paola Grizzetti e i suoi collaboratori di sicuro hanno”. Il beach sprint è pronto ad esordire nel programma olimpico di Los Angeles: “E’ un serbatoio olimpico di tre medaglie, che sono tante, e dunque merita la massima attenzione. Non abbiamo dati dai quali partire per una strategia, sappiamo che un gran numero di atleti dal canottaggio ‘flat’ si sposterà al beach. Io ho deciso di aprire una commissione composta da allenatori che hanno avuto già esperienze nel beach sprint e da fisiologi e preparatori atletici da altre discipline, a disposizione grazie al supporto della Scuola dello Sport dell’Acqua Acetosa. Insieme faremo analisi attente – conclude Colamonici – per capire quali sono i veri parametri che condizionano questa disciplina”.
– Foto Ufficio Stampa Federcanottaggio –
(ITALPRESS).

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