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Milwaukee e Oklahoma City prime semifinaliste della Nba Cup

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Milwaukee e Oklahoma City sono le prime due semifinaliste della Nba Cup. I Bucks eguagliano il risultato della passata stagione, battendo 114-109 al Fiserv Forum una Orlando decimata dagli infortuni. Giannis Antentokounmpo (37 punti) e Damian Lillard (28 punti di cui 9 nell’ultimo minuto) mettono il timbro, trascinando Milwaukee alla seconda semifinale consecutiva: prossimo ostacolo la vincente del quarto fra New York Knicks e Atlanta Hawks. I Magic, anche se privi dei vari Banchero, Isaac e Franz Wagner, se la sono giocata fino all’ultimo con Jalen Suggs (32 punti) che manca la tripla prima del possibile sorpasso a 12 secondi dalla sirena e poi quella del potenziale pareggio a 9”1 dalla fine, con Lillard e Antentokounmpo che chiudono così i conti dalla lunetta. Dall’altra parte del tabellone, volano in semifinale i Thunder – affronteranno a Las Vegas una fra Golden State e Houston – che piegano 118-104 Dallas trascinati da Shai Gilgeous-Alexander (39 punti), Jalen Williams (18 punti) e Isaiah Hartenstein (10 punti e 13 rimbalzi). Decisivo anche il lavoro in difesa per limitare Luka Doncic (lo sloveno chiuderà con 16 punti e 5/15 dal campo), con Marshall e Thompson (19 punti a testa) che non sono sufficienti ai Mavericks per contrastare OKC, soprattutto nel terzo quarto (33-19 il parziale). Troppe anche le palle perse, 19, convertite dai Thunder in 36 punti.

– foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Dybala trascina la Roma agli ottavi, battuto 3-2 il Porto

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ROMA (ITALPRESS) – La Roma è agli ottavi di finale di Europa League nel segno di Paulo Dybala: l’argentino è assoluto mattatore con una doppietta e tante giocate illuminanti nel 3-2 con cui i giallorossi hanno battuto il Porto, dopo l’1-1 in trasferta della scorsa settimana.
Ranieri cambia poco rispetto all’andata e solo per cause di forza maggiore: ecco, quindi, El Shaarawy e Paredes al posto degli squalificati Saelemaekers e Cristante, oltre a Shomurodov al posto di Dovbyk, fermatosi nella rifinitura per un risentimento agli adduttori. Nei primi minuti, come all’andata, Dybala subisce un brutto intervento, stavolta da parte di Otavio, ma senza conseguenze per l’argentino. E, proprio come nel match del Do Dragao, è la Roma a fare la partita, con i colpi di testa fuori misura di Pellegrini e Shomurodov. Ma a portarsi in vantaggio sono gli ospiti al 27′: tutto parte da uno scellerato passaggio di Svilar per Paredes, che scivola; la difesa non riesce a liberare e Samu trova un gran gol in rovesciata. Dybala suona la carica per i suoi, ribaltando il risultato in pochi minuti: al 35′, dopo un triangolo con Shomurodov, batte Costa con un delizioso tocco di esterno, per poi ripetersi al 39′ con un tiro secco sul primo palo.
Sempre dai suoi piedi, al 42′, nasce il colpo di testa di Mancini parato da Costa, con Otavio che poi ribatte due volte su N’Dicka. La partita si mette ancora più in discesa per la Roma in avvio di ripresa: Paredes stuzzica Eustaquio, che reagisce con un colpo al petto. Richiamato all’on-field review, Letexier non può che espellere il giocatore del Porto, ammonendo anche il centrocampista giallorosso. La Roma prova ad approfittarne subito, ma Shomurodov da pochi passi manca il tap-in vincente dopo una deviazione di Dybala. Al 69′ il Porto sfiora il pareggio con Samu, che colpisce il palo dopo essere scattato in profondità su un lancio lungo di Costa. E’ il segnale che i capitolini devono chiudere la partita per evitare sorprese. E all’83’ ecco il terzo gol: il solito Dybala illumina per Angelino, che mette un cross preciso per l’inserimento di Pisilli che firma il 3-1. A tempo ampiamente scaduto, c’è tempo anche per lo sfortunato autogol di Rensch sul cross di Borges. Ora la Roma attende l’esito del sorteggio di domani: sarà euroderby con la Lazio oppure sfida all’Athletic Bilbao.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Runjaic “Passi avanti evidenti ma possiamo ancora migliorare”

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UDINE (ITALPRESS) – Mai accontentarsi. Sette punti nelle ultime tre partite e un rassicurante +13 sulla zona salvezza, l’Udinese può guardare ai prossimi mesi con tranquillità. Ma guai ad abbassare la guardia, a partire dalla trasferta di domani a Lecce. “Quello su cui lavoriamo è la costanza di risultati – conferma Kosta Runjaic alla vigilia – Sappiamo che non può sempre funzionare tutto, ma lavoriamo sui meccanismi e sul modo in cui ci presentiamo in trasferta ed è così che arriviamo alla partita con il Lecce. Nelle ultime settimane abbiamo avuto stabilità, abbiamo affrontato le partite da squadra e siamo più tranquilli. E’ evidente il passo in avanti fatto, ma dal punto di vista tecnico si può ancora migliorare. Contro l’Empoli abbiamo concesso alcune occasioni e proprio su questo dobbiamo migliorare, dobbiamo essere svegli, concentrati, superare sempre i nostri limiti. L’obiettivo è mantenere la concentrazione a prescindere dall’avversario. Si sono viste molte cose positive, ma c’è un potenziale di miglioramento, nel calcio non ci si può rilassare: se in campo dai di meno poi giochi male”. Il Lecce è “una squadra molto forte, sappiamo cosa ci aspetta. Domani dovremo dare tutto, correre molto, giocare da squadra, essere stabili dietro e anche mostrare la gioia di giocare, perchè è un bel momento per noi”. “I giocatori si capiscono sempre di più, stanno crescendo assieme e possono ancora crescere assieme, abbiamo anche qualità individuali e si vede sempre di più in campo. Dobbiamo continuare così per migliorare come squadra”, evidenzia il tecnico dei friuliani, a detta del quale “dobbiamo migliorare nelle situazioni di uno contro uno, che sono un elemento molto importante. Poi anche sugli esterni, ad esempio Kamara ed Ekkelenkamp a sinistra devono coordinarsi, devono capirsi; la comunicazione è importante, spesso comunichiamo poco ma siamo migliorati, lo vedo in allenamento. Siamo molto soddisfatti degli sviluppi della squadra ma sicuramente possiamo difendere meglio”. Tornando alla gara del Via del Mare, “il Lecce è una squadra che non fa tanto possesso ma è forte in transizione, sul lato destro ha giocatori veloci e ha un attaccante che corre molto. Dobbiamo evitare determinate situazioni, essere più bravi con il pallone tra i piedi e saper reagire subito soprattutto in difesa. Dobbiamo essere svegli, veloci e attenti per non perderci nulla di quanto accade in campo, dobbiamo capire in anticipo come il gioco si può sviluppare nelle singole situazioni. Sono queste le cose su cui stiamo lavorando”. Tornato a disposizione Davis (“ha bisogno di tempo per raggiungere il 100% della forma, ma questo è già un passo avanti, oggi si allenerà e verrà con noi a Lecce”), per quanto riguarda Pafundi “è un grande talento ma è ancora giovane, deve ancora allenarsi, assorbire tutte le informazioni che riceve e anche prendere esempio dai più esperti. Lui è sulla buona strada, vediamo il suo talento, ma ci vogliono anche carattere e lavoro”. E per quanto riguarda il finale di stagione, “vogliamo fare il massimo possibile, in questo momento non ci possiamo rilassare, anzi dobbiamo sfruttare il momento positivo per fare più punti possibili. Siamo già migliorati rispetto allo scorso anno e ogni giocatore vuole migliorare ancora, abbiamo tanti obiettivi che discutiamo con la squadra. Il calcio è fatto di obiettivi, anche noi li abbiamo e lavoriamo per raggiungerli”.
– foto Ipa Agency –
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Viviani non si ferma, contratto di un anno con Lotto

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ROMA (ITALPRESS) – Elia Viviani va avanti. Il 36enne corridore veneto, reduce da tre stagioni alla Ineos Grenadiers, ha firmato un contratto annuale con il Lotto Cycling Team. “Sono molto felice di prolungare la mia carriera con questa squadra – le parole del campione olimpico di Rio nell’omnium e argento nell’americana agli ultimi Giochi di Parigi – Prima di tutto voglio continuare a sprintare per le vittorie ma voglio anche condividere la mia esperienza con questo giovane team. Sono pronto ad assumere questo ruolo: dare consigli ai miei nuovi compagni di squadra, che siano velocisti o meno, e aiutarli a crescere”.
Oltre alle medaglie olimpiche – fra cui anche un bronzo nell’omnium a Tokyo – e due titoli mondiali nell’eliminazione, Viviani vanta nel suo palmares cinque tappe al Giro (dove ha vinto anche la classifica a punti nel 2018), tre alla Vuelta e una al Tour. “A 36 anni le mie motivazioni sono ancora alte, sono ancora uno sprinter e voglio vincere – ha aggiunto Viviani – Dopo essermi concentrato la scorsa estate su Olimpiadi e pista, non è stato facile trovare una squadra ma Heulot ha saputo della mia situazione e tutti i pezzi sono andati al loro posto. Mia moglie Elena Cecchini mi ha preceduto, visto che era con Lotto nel 2015, ed era assolutamente entusiasta del fatto che avrei corso con la sua stessa squadra”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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