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Elezioni Figc, Abete “Con Gravina rapporto virtuoso”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le diversità sono un patrimonio della Lega Nazionale Dilettanti che opera attraverso sessantamila squadre, undicimila società, un milione e centoquindicimila tesserati. Dalla Serie D, che è il massimo livello, alla terza categoria teniamo unito un sistema e un mondo che rappresenta i 7896 comuni d’Italia”. Lo ha detto il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Giancarlo Abete, nel corso di un’intervista presso la sede romana dell’Italpress. “Non è una difficoltà, ognuno sa quale è il suo tipo di ruolo – ha proseguito il numero uno della LND – La Serie D ha una centralità, è il quarto campionato in termine di importanza e poi ovviamente abbiamo dei livelli inferiori. Però l’importante è che ci sia una partecipazione attiva e, nonostante il Covid, nonostante il calo demografico e nonostante la riforma dell’ordinamento sportivo, il sistema ha retto bene e i numeri in qualche modo sono stati confermati e consolidati”. Il prossimo 3 febbraio si terrà l’Assemblea elettiva della Figc con Gabriele Gravina, presidente in carica, che ha sciolto le riserve e si ricandiderà: “La Lega Nazionale Dilettanti ha sempre avuto un rapporto virtuoso con Gravina – ha ammesso Abete – Abbiamo sempre avuto amicizia e sintonia, ma non è che si decide in base a questo, si decide in base ai contenuti, i programmi e le prospettive. Suggestione Del Piero? Ovviamente è importante che grandi giocatori entrino anche nella dirigenza sportiva, però noi abbiamo regole di ingaggio collegate al fatto che bisogna avere l’espressione di una condivisione”.
Il 2024 è stato un anno di grandi trionfi sportivi, dalle Olimpiadi di Parigi a Jannik Sinner che è diventato numero uno del mondo di tennis: “Da molti anni c’è una competizione più significativa tra le varie discipline sportiva e ben venga – ha sottolineato Abete – Perchè vuol dire che l’offerta da parte del sistema paese è maggiore rispetto al passato quindi questa è un’opportunità per tutti, in primis per i ragazzi e per le famiglie che possono scegliere. Il calcio ha una dimensione diversa rispetto al tennis, noi ci affidiamo senza dubbio ai risultati sportivi ma il nostro movimento a livello di partecipazione è una realtà di squadra. Ci sono dei grandi personaggi, di cui siamo lieti che rappresentino l’Italia ai massimi livelli e Sinner ne è la testimonianza, che possono svolgere un traino per il mondo sportivo e per determinate discipline. Ma non parliamo di realtà competitive tra di loro”. Infine il presidente Abete sottolinea l’importanza di agire contro due fenomeni significativi, la violenza contro gli arbitri ed il razzismo: “Ci sono situazioni negative che vanno contrastate e prevenute, va fatta un’attività formativa, va fatta un’attività sanzionatoria che però come si è visto negli ultimi anni non basta per rimuovere queste situazioni. Visto che pur raddoppiando le sanzioni non è diminuito il fenomeno, bisogna parlare di altre realtà e di fare più formazione, più prevenzione e più giustizia riparativa soprattutto per i giovani”, ha concluso.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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Il Bologna frena l’Inter, a San Siro finisce 2-2

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MILANO (ITALPRESS) – Perde due punti per strada l’Inter di Simone Inzaghi, che nel primo dei due match da recuperare non va oltre il 2-2 interno contro un Bologna corsaro e ben messo in campo per tutti e novanta i minuti. Ad aprire le marcature la rete di Castro, seguita da quelle nerazzurre firmate da Dumfries e Lautaro, vanificate poi però – almeno parzialmente – da quella di Holm. La prima chance della gara l’avrà il Bologna, dopo nemmeno dieci minuti, con il destro potente dalla distanza scoccato da Moro che trova però l’opposizione di Sommer prima e del palo poi. Occasione che sarà solo il preludio del successivo vantaggio rossoblù, con ancora Moro protagonista nella conclusione dal limite dell’area che viene deviata in maniera decisiva da Castro, bravo con il piede ad anticipare De Vrij e spiazzare così Sommer. Dura però soli quattro minuti l’1-0 emiliano, perchè è su ribaltamento di fronte che Thuram appoggia per il mancino di Dimarco, respinto corto da Skorupski e poi spinto in rete da Dumfries. Partita elettrica, con occasioni da una parte e dall’altra, oltre ad un Bologna che cerca di non lasciare troppo il pallino ai nerazzurri, non consentendogli di gestire il ritmo della gara con facilità. Ma è allo scadere del primo tempo che l’Inter trova il sorpasso, sulla fuga mancina di Dimarco che con un cross preciso pesca Lautaro, freddo nel battere Skorupski. Si va alla ripresa sul 2-1 nerazzurro, con l’undici di Italiano che però resta in partita e al 64′ riuscirà a pareggiare: su una rimessa laterale offensiva non è precisa la lettura aerea di Dimarco che favorisce il servizio dentro l’area di Orsolini per Holm, che con un destro deviato beffa Sommer e porta sul 2-2 il punteggio di San Siro. Sopraggiunge la stanchezza e sale il nervosismo sulla panchina interista – con Inzaghi ammonito intorno al 70′ -, con il Bologna che mantiene invariato il suo piano gara e i nerazzurri che cercano soluzioni alternative con i cambi che però non sortiscono l’effetto sperato, lasciando per strada altre energie e non riuscendo a modificare il definitivo 2-2 con il quale si chiude la sfida di San Siro. Inter che resta così a tre punti dal Napoli – con ancora la gara di Firenze da recuperare -, mentre il Bologna si avvicina ancora alla soglia Europea, adesso a sole due distanze.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Alcaraz e Djokovic al 3° turno degli Australian Open

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MELBOURNE (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Carlos Alcaraz e Novak Djokovic al terzo turno degli Australian Open, primo Slam della stagione (con un montepremi record di 96,5 milioni di dollari australiani) in corso sui campi in cemento di Melbourne Park. Lo spagnolo, numero 3 del mondo e del tabellone, ha liquidato il giapponese Yoshihito Nishioka (65 Atp) in tre set con il punteggio di 6-0, 6-1, 6-4. “Penso che stare in campo il meno possibile nei primi turni dei tornei del Grande Slam sia un grande vantaggio per quando il torneo entra nel vivo. Mi sento benissimo e sono molto concentrato – le parole dello spagnolo riportate da Supertennis -. Oggi ho servito veramente bene ed è quello su cui abbiamo lavorato molto nel corso della preparazione. Al primo turno ho faticato, ma oggi sono molto soddisfatto del rendimento del mio servizio. Ho passato tanto tempo con Ferrero a servire ed è qualcosa che voglio migliorare ancora molto”. Prossima sfida con il portoghese Nuno Borges che ha eliminato in tre set l’australiano Jordan Thompson, 27esima testa di serie.
Meno netto il successo di Novak Djokovic, numero 7 del mondo e del seeding, che ha battuto in quattro set il portoghese Jaime Faria con i seguenti parziali: 6-1, 6-7 (4), 6-3, 6-2. Per Nole è stata la 430esima partita giocata nei tornei del Grande Slam, una in più di quelle di Roger Federer fermo a 429. Il bilancio del serbo è ora di 379 partite vinte e 51 sconfitte, quella dello svizzero di 369 incontri vinti e 60 persi. “Amo questo sport – ha dichiarato a fine match – amo la competizione, cerco sempre di dare il mio meglio quando scendo in campo. Vinco o perdo, io metto sempre tutto me stesso. I tornei del Grande Slam sono l’essenza del tennis. Esistono da 130 anni e sono molto orgoglioso di ottenere e raggiungere questi traguardi, questi record. Alla fine del secondo e all’inizio del terzo set ho attraversato la tempesta. Lui è molto bravo, è giovane, ha il futuro dalla sua, in certe momenti ha servito sempre due prime palle. E’ veramente un buon giocatore”. Djokovic, che ha vinto ben 10 volte a Melbourne, al terzo turno sfiderà il ceco Tomas Machac, 26esima testa di serie, che si è imposto in 5 set sullo statunitense Reilly Opelka.
Niente da fare, invece, per Francesco Passaro. Ripescato come lucky loser, l’italiano aveva superato il primo turno per il ritiro di Grigor Dimitrov, numero 10 del mondo, ma al secondo è stato sconfitto con il punteggio di 6-2, 6-4, 3-6, 6-4 dal francese Benjamin Bonzi, numero 64 Atp. Il perugino, numero 104, potrebbe comunque festeggiare il suo debutto in Top 100 dopo l’Australian Open, in questo caso l’Italia per la prima volta nella sua storia avrebbe undici giocatori fra i primi 100 del ranking Atp. Bonzi, invece, al terzo turno sfiderà il ceco Jiri Lehecka, numero 29, promosso dopo il forfait del francese Hugo Gaston (81), costretto al ritiro per un problema agli addominali quando era sotto 6-3, 3-1.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Le big vincono, Cleveland e Oklahoma dettano legge

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Le big vincono, tra queste anche Cleveland e Oklahoma che continuano a dettare legge nelle rispettive Conference. A Ovest in testa ci sono i Thunder che vincono a Philadelphia 118-102, trascinati dai 32 punti e 9 assist di Shai Gilgeous-Alexander, mentre sono 24 i punti di Jalen Williams. In doppia cifra anche Cason Wallace (18) e, dalla panchina, Isaiah Joe (10), mentre sfiora la doppia doppia l’altro Isaiah, ovvero Hartenstein, che chiude con 9 punti e 16 rimbalzi. I Sixers pagano le assenze di elementi importanti (George e Embiid tra gli altri) e si affidano alla panchina per cercare di tenere botta, ma i 25 punti di Justin Edwards e i 18 di Jeff Dowtin Jr non bastano per fermare i primi della classe.
A Est comanda Cleveland che, dopo aver incassato la sconfitta che ha interrotto la lunga serie positiva, alza la voce contro i Pacers vendicando il ko di due giorni fa e vincendo a Indianapolis 127-117. Donovan Mitchell è protagonista di un’ottima prestazione e mette a referto 35 punti e 9 rimbalzi, ma in doppia cifra vanno anche Garland (24 punti e 7 assist), Mobley (22 punti e 13 rimbalzi), Allen (16 punti e 9 rimbalzi) e Strus (13 dalla panchina). Per Indiana il migliori è Pascal Siakam che mette a referto 23 punti e 7 rimbalzi.
In tutto sette le gare disputate nella notte italiana. Vittorie per Hawks (122-117 sui Suns con 43 punti per Young), Pelicans (119-113 sui Bulls con 32 punti per Trey Murphy), Bucks (130-115 sui Kings con l’ennesima tripla doppia di Antetokounmpo che chiude con 33 punti, 11 rimbalzi e 13 assist), Nuggets (118-99 sui Mavericks con 45 punti per Murray) e Nets (132-114 ai danni dei Blazers con 20 punti per Clowney, mentre a Portland non bastano i 39 di Henderson per evitare il ko).
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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