Lombardia
Intervista a Sebastian Peña, make-up artist e docente: ”La mia icona beauty? Madonna”
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11 mesi fa-
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redazione
Sebastian Peña, 38 anni, è un personaggio ormai noto nel settore del glamour e dei backstage mondani. A differenza di molti suoi colleghi però, ha fatto delle scelte precise e dopo anni di lavoro a Milano, cuore della moda, ha preferito dedicare la sua attività e l’energia che emana ad ogni parola ad Alessandria e (saltuariamente) anche a Pavia.
Lo intervistiamo in occasione delle ferie scolastiche che lo vedranno tornare dietro la cattedra da metà Gennaio ma con in serbo tanti progetti unici.
-Sebastian, il tuo percorso nel mondo del make-up quando ha avuto inizio? È nato per caso o hai costantemente voluto inseguire questa professione?
”Il mio percorso è iniziato quando avevo 21 anni, partecipando ad un evento di moda a Milano. Lì, mi sono innamorato di questo lavoro ed ho iniziato a dedicarmi allo studio presso la BCM di Milano (Scuola Europea di estetica massaggio e trucco).
Quella scuola mi ha preparato e formato a vari livelli sia nel settore della moda ma anche nel mondo teatrale e dello spettacolo in generale. Grazie a queste prime esperienze inizio a collaborare con i backstage, quello che era il mio sogno.
Grazie anche alla collaborazione con MAC Cosmetic, sempre a Milano, sono riuscito a realizzare il mio sogno partecipando a importanti eventi glamour e sfilate come Cavalli, Armani, Moschino e molti altri marchi mondiali che mi hanno permesso di ricevere grandi soddisfazioni nel mio settore, vantando oltre 90 backstage in questi anni.”
-Gli anni 2000 hanno sicuramente caratterizzato questo settore. Com’è cambiato questo mestiere nel corso degli anni secondo te?
”E’ cambiato tutto molto, nei primi anni 2000 questo lavoro era considerato solo a favore delle star, in realtà poi molti make-up artist sono nati grazie anche alla nascita di tante scuole che quindi hanno offerto lavoro in molti ambiti. Sicuramente è cambiato molto proprio a livello di formazione, facendo perdere un po’ la ”magia” di essere make-up artist.”
-Qual è una tua icona del mondo dello spettacolo che ami per il suo trucco? Sia del passato che presente.
”Sono tantissime. Sicuramente amando gli anni ’80, sono legato allo stile di Madonna che è stata una visionaria a livello di stile, così come Kylie Minogue, Cher… dive che mi hanno dato sempre uno stile beauty-pop. Il make-up per me è pop, è stile e personalità.”
-Oggi con Tik-Tok troviamo influencer con milioni di visualizzazioni e un video di pochi minuti. Trovi sia giusto questa diffusione che potrebbe distorcere la realtà di una settore come il tuo?
”Penso che tutti i social siano da considerare in modo positivo, basta pensare alla auto-formazione. L’unica cosa negativa forse è creare molti trend in così pochi giorni, che creano una frenesia con la quale non si riesce a godere dei mesi della moda, come accadeva prima dei social. Andrebbero quindi gestiti un po’ più a rallentamento ma sicuramente sono un mezzo positivo.”
-Oggi sei insegnante presso la scuola professionale Sidep di Alessandria. Com’è lavorare con dei ragazzi adolescenti? Trovi differenze da quando studiavi tu le stesse nozioni?
”Sono molto felice e onorato di far parte di questa scuola di Alessandria perché è una scuola che permette di affacciarti al mondo del lavoro e della professione propria, guardando oltre all’essere ”estetisti”. L’insegnamento per me è condivisione quindi è importante rapportarmi con queste ragazze anche giocando, senza essere troppo spigolosi. Io condivido quello che in questi anni ho imparato, insegnare è questo per me.”
-Ti piacerebbe continuare ad insegnare o hai altri progetti per il futuro?
”Sicuramente voglio continuare ad insegnare e collaborare con altri progetti come il salone di bellezza ”Contempora” di Pavia, con il quale collaboro da un anno, e le varie lezioni che tengo in tutta Italia.
Il mio sogno poi sarebbe quello di avviare una struttura nella quale parlare di ”make-up/terapia”, condividere e mettere a suo agio una persona attraverso un ambiente all’avanguardia ed unendo la meditazione, invogliando il cliente ad avere beneficio fisico e mentale.”
Alessandro Paola Schiavi

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Cronaca
San Raffaele, la Procura di Milano apre un’inchiesta conoscitiva
Pubblicato
41 minuti fa-
12 Dicembre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – La Procura della Repubblica di Milano ha aperto una inchiesta conoscitiva sul caso San Raffaele, in seguito alla trasmissione delle relazioni da parte del Nas e della Squadra Mobile.
Il fascicolo servirà per far luce su quanto accaduto tra il 5 e il 7 dicembre scorsi nel padiglione di cure intensive, in seguito all’affidamento del servizio infermieristico a una cooperativa esterna, la quale avrebbe messo in servizio personale poco qualificato e non avvezzi alla lingua italiana, mettendo a rischio perfino la salute dei pazienti.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS)
Cronaca
Presentato a Milano il calendario 2026 della Dia, dedicato alle donne della legalità
Pubblicato
5 ore fa-
12 Dicembre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – “Il ruolo della donna nella lotta alla criminalità organizzata affonda le radici nel tempo. Fin dalle origini, le donne hanno hanno incarnato una forma di resistenza civile e morale capace di incrinare le fondamenta del potere mafioso”. Queste le parole del direttore della Dia, il generale Michele Carbone, stampate sulla prima pagina del calendario 2026 della Dia, la Direzione Investigativa Antimafia, quest’anno dedicato alle donne ‘della legalità’.
Il calendario, giunto alla sua terza edizione consecutiva, è stato presentato oggi presso il Centro Operativo della Dia di Milano. All’evento hanno partecipato, in una tavola rotonda moderata dalla prof.ssa Ombretta Ingrascì dell’Università Statale di Milano, il procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia Alessandra Dolci, il prof. Nando Dalla Chiesa dell’Università Statale di Milano e la consigliera regionale Paola Pollini, presidente della Commissione Speciale Antimafia, Anticorruzione, Trasparenza ed Educazione alla Legalità della Regione Lombardia.
“È un calendario raffinato”, ha detto il prof. Nando Dalla Chiesa, perché “al sentimento di ribellione si associa la coscienza civile”. “Non è un periodo in cui le istituzioni stanno dando il meglio di sé. Questo calendario restituisce il meglio delle istituzioni. Potremmo dire che è eretico”, ha aggiunto Dalla Chiesa.
“Il ruolo delle donne nella scelta del mafioso di collaborare con la giustizia è fondamentale. E l’essere donna magistrato permette di entrare nei meccanismi psicologici che portano una donna vittima di oppressione mafiosa a tacere o a collaborare”, ha detto il procuratore aggiunto della Dda di Milano Alessandra Dolci. Ma, sottolinea Dolci, “il percorso delle donne in magistratura non è stato semplice, oggi siamo la maggioranza ma nelle cariche direttive c’è un gap di cui non trovo ancora giustificazione se non di maschilismo della magistratura. Solo il 20% delle cariche di vertice sono coperte da donne”.
“Come Commissione vogliamo sostenere la proposta ‘Liberi di scegliere’, per far comprendere che per le donne allontanarsi da un destino segnato dalla violenza è fondamentale”, ha detto la consigliera regionale Paola Pollini, presidente della Commissione Speciale Antimafia, Anticorruzione, Trasparenza ed Educazione alla Legalità della Regione Lombardia.
Questa edizione del calendario storico della Direzione Investigativa Antimafia del 2026 si propone di essere non soltanto un racconto iconografico, ma un percorso di memoria civile, un tributo a un coraggio che ha cambiato e continua a cambiare il nostro Paese. Donne che, spesso in silenzio ma sempre con assoluta determinazione, hanno rotto con il passato, hanno sfidato il peso della cultura mafiosa, e hanno scelto con sacrificio e lucidità di stare dalla parte giusta. Il calendario conferma la sua natura di strumento istituzionale prezioso, non solo per il significato simbolico che porta con sé, ma per il valore identitario che rappresenta per tutto il personale della Dia.
E in questa edizione, più che mai, le donne emergono come protagoniste assolute, capaci di intrecciare nelle istituzioni, nella società civile, nell’arte, nella politica e nella vita quotidiana la trama viva della speranza e della legalità. Ed è proprio questo spirito che il calendario mese per mese vuole restituire: una grande narrazione corale, che dà volto e voce alle donne che hanno inciso, e continuano a incidere, nella storia antimafia.
– foto xp9/Italpress –
(ITALPRESS).
Cronaca
Ospedale della Malpensa, Fontana “Passo decisivo per il futuro della sanità in Lombardia”
Pubblicato
5 ore fa-
12 Dicembre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – “Oggi compiamo un passo decisivo per il futuro della sanità lombarda e del territorio della Valle Olona. La presentazione del progetto del nuovo Grande Ospedale della Malpensa rappresenta una delle più grandi opportunità di sviluppo per la nostra rete ospedaliera. Un ospedale moderno, sostenibile, tecnologico, pensato per migliorare l’accesso alle cure e offrire servizi di eccellenza ai cittadini”. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenuto a MalpensaFiere alla cerimonia di presentazione del progetto vincitore dell’Ospedale della Malpensa, alla presenza dei sindaci di Busto Arsizio Emanuele Antonelli, di Gallarate Andrea Cassani, del direttore generale dell’Asst Valle Olona Daniela Bianchi e del direttore studio di architettura Zaha Hadid Architetc Paolo Zilli. “Il risultato che presentiamo – ha aggiunto Fontana – è frutto di un percorso virtuoso e di una forte capacità di collaborazione tra Regione, Comuni, Provincia, Asst Valle Olona e Ats Insubria. Una sinergia che ci ha permesso di trasformare un’idea strategica in un progetto concreto, condiviso e di altissimo livello”. Il presidente ha poi sottolineato anche il valore architettonico della proposta.
“La scelta di Zaha Hadid Architects – ha chiosato – testimonia la volontà di offrire a questo territorio non solo un nuovo ospedale, ma un’opera di design e innovazione. A pochi chilometri dal luogo dove la storia dell’aviazione italiana è nata con Agusta e Caproni, e in un’area simbolo dell’ingegno e del design lombardo, prende forma una nuova visione dello spazio costruito”. Fontana ha anche evidenziato il ruolo del verde e della sostenibilità. “Il progetto – ha precisato – introduce un ospedale immerso nel paesaggio, con tetti verdi, spazi aperti, aree sportive e percorsi naturali che diventano parte integrante dell’esperienza terapeutica. È un modello che guarda al benessere della persona, alla qualità della vita e che potrà generare nuove opportunità per il settore del florovivaismo e della progettazione paesaggistica”. Infine, uno sguardo alle prospettive future. “La posizione strategica, la vicinanza all’aeroporto di Malpensa e al nuovo Hub Regionale per le Emergenze di Gallarate – ha ribadito Fontana – renderanno questa struttura uno dei punti di riferimento della sanità lombarda e nazionale. Un ospedale flessibile, pensato per adattarsi ai bisogni della popolazione e capace di attrarre competenze, investimenti e innovazione. Oggi non celebriamo solo un progetto: celebriamo una visione concreta di futuro”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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