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Mattarella “La pace va costruita e all’Ue servono idee nuove”

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MARSIGLIA (FRANCIA) (ITALPRESS) – “La pace non è un dono gratuito della storia. Statisti e popoli, per conseguirla, devono dispiegarvi il loro impegno. La pace occorre volerla, costruirla, custodirla. Anche con la paziente messa in campo di misure di fiducia”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella sua lectio magistralis in occasione del conferimento dell’onorificenza accademica di dottore Honoris Causa dell’Università di Aix-Marseille.
“L’Europa intende essere oggetto nella disputa internazionale, area in cui altri esercitino la loro influenza, o, invece, divenire soggetto di politica internazionale, nell’affermazione dei valori della propria civiltà? Può accettare di essere schiacciata tra oligarchie e autocrazie? Con, al massimo, la prospettiva di un “vassallaggio felice”. Bisogna scegliere: essere “protetti” oppure essere “protagonisti”? – L’Italia dei Comuni, nel XII e XIII secolo, suggestiva ma arroccata nella difesa delle identità di ciascuno, registrò l’impossibilità di divenire massa critica, di sopravvivere autonomamente e venne invasa, subì spartizione – ha aggiunto il capo dello Stato -. L’Europa appare davanti a un bivio, divisa, come è, tra Stati più piccoli e Stati che non hanno ancora compreso di essere piccoli anch’essi, a fronte della nuova congiuntura mondiale. L’Unione Europea è uno degli esempi più concreti di integrazione regionale ed è, forse, il più avanzato progetto – ed esempio di successo – di pace e democrazia nella storia. Rappresenta senza dubbio una speranza di contrasto al ritorno dei conflitti provocati dai nazionalismi. Un modello di convivenza che, non a caso, ha suscitato emulazione in altri continenti, in Africa, in America Latina, in Asia”.
“Costituisce un punto di riferimento nella vicenda internazionale, per un multilateralismo dinamico e costruttivo, con una proposta di valori e standard che abbandona concretamente la narrazione pretestuosa che vorrebbe i comportamenti dei “cattivisti” più concreti e fruttuosi rispetto a quelli dei cosiddetti “buonisti”. L’Unione Europea semina e dissemina futuro per l’umanità. Ne sono testimonianza gli accordi di stabilizzazione internazionale stipulati con realtà come il Canada, il Messico, il Mercosur. Le stesse politiche di vicinato, le intenzioni messe in campo dopo la Dichiarazione di Barcellona sul partenariato euro-mediterraneo (siamo a trent’anni da quella data) – ha proseguito il presidente -. Occorre che gli interlocutori internazionali sappiano di avere nell’Europa un saldo riferimento per politiche di pace e crescita comune. Una custode e una patrocinatrice dei diritti della persona, della democrazia, dello Stato di diritto. Chiunque pensi che questi valori siano sfidabili sappia che, sulla scia dei suoi precursori, l’Europa non tradirà libertà e democrazia. Le stesse alleanze si giustificano solo in base a – transeunti – convergenze di interessi e, dunque, per definizione, a geometria variabile, o riguardano anche valori? L’Europa, ricordava Simone Veil al Parlamento Europeo, nel 1979, è consapevole che “le isole di libertà sono circondate da regimi nei quali prevale la forza bruta. La nostra Europa è una di queste isole””.
“Restare arroccati su quest’isola non è la risposta: abbiamo bisogno di un ordine internazionale stabile e maturo per reagire all’entropia e al disordine causate dalle politiche di potenza, e per affrontare le grandi sfide transnazionali del nostro tempo. Le attuali istituzioni non bastano, tuttavia, e le riflessioni poste in essere dalla Conferenza sul futuro dell’Europa negli anni scorsi meritano di essere riprese e attuate, con una politica estera e di difesa comune più incisiva, capace di trasmettere fiducia nei confronti del ruolo europeo nella risposta alle sfide globali – ha detto ancora il capo dello Stato -. Abbiamo dimostrato di saper agire con efficacia nelle crisi, come durante la pandemia, e di saperci opporre con unità di intenti alle inaccettabili violazioni del diritto dei popoli, come nel caso dell’aggressione russa all’Ucraina. Con la stessa efficacia d unità dobbiamo ora rinnovarci, per salvaguardare la sicurezza e il benessere dei popoli europei e contribuire alla pace mondiale, a partire dalla dimensione mediterranea e dal rapporto con il contiguo continente africano. Non può guidarci la rassegnazione ma la volontà di dare contenuti ai passaggi necessari per ottenere questi risultati”.
“Aldo Moro, lo statista italiano assassinato dalle Brigate Rosse, nella sua qualità di presidente di turno delle allora Comunità Europee (raccoglievano 9 Paesi) – ha ricordato Mattarella -, intervenendo nella sessione conclusiva della Conferenza di Helsinki, si proponeva di dare senso alla fase di distensione internazionale che si annunciava, sottolineando che significava “l’esaltazione degli ideali di libertà e giustizia, una sempre più efficace tutela dei diritti umani, un arricchimento dei popoli in forza di una migliore conoscenza reciproca, di più liberi contatti, di una sempre più vasta circolazione delle idee e delle informazioni”. L’Unione Europea – e in essa Francia e Italia – deve porsi alla guida di un movimento che nel rivendicare i principi fondanti del nostro ordine internazionale sappia rinnovarlo, attenta alle istanze di quanti dall’attuale costruzione si sentano emarginati. Una strada che non è quella dell’abbandono degli organismi internazionali nè quella del ripudio dei principi e delle norme che ci governano ma di una profonda e condivisa riforma del sistema multilaterale, più inclusiva ed egualitaria rispetto a quanto furono capaci di fare le potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale, cui va, tuttavia, riconosciuto il grande merito di mettere insieme vincitori e vinti per un mondo nuovo – ha proseguito Mattarella -. Servono idee nuove e non l’applicazione di vecchi modelli a nuovi interessi di pochi. Le università sono candidate a far emergere queste idee. Care studentesse e cari studenti, la storia è incisa nei comportamenti umani. Il futuro del pianeta passa dalla capacità di plasmare l’ordine internazionale perchè sia a servizio della persona umana. Le scelte di multilateralismo e solidarietà di oggi determineranno la qualità del vostro domani. Si tratta di non ripetere gli errori del passato, ma di dar vita a una nuova narrazione. Soltanto insieme, come comunità globale, possiamo sperare di costruire un avvenire prospero, ispirato a equità e stabilità”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Manovra, in arrivo nuove modifiche del Governo. Nel pacchetto anche una riprogrammazione di risorse per il Ponte sullo Stretto

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ROMA (ITALPRESS) – In arrivo un nuovo pacchetto di modifiche del Governo alla manovra per il 2026. Secondo quanto riferito da fonti parlamentari, lo avrebbe annunciato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha partecipato oggi a una riunione dell’ufficio di presidenza della commissione Bilancio del Senato.

Nel pacchetto, tra l’altro, misure su Transizione 5.0, previdenza complementare e una riprogrammazione delle risorse per il Ponte sullo Stretto.

NOTA DEL MIT “APPROFONDIMENTI IN CORSO, FONDI OK”

“Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini è determinato a realizzare il Ponte sullo Stretto e farà di tutto per velocizzare il via ai lavori. Il governo ha garantito la copertura finanziaria per l’opera: a causa dell’intervento della Corte dei Conti, sono in corso gli ulteriori approfondimenti richiesti: per questo, i fondi sono stati ricollocati perché i cantieri saranno aperti nei prossimi mesi anziché entro fine anno come auspicato”. Così il Mit in una nota.

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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Mattarella “Pericolose attività di disinformazione nell’ambito di conflitti ibridi”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ovunque le conseguenze dei fenomeni globali, dal cambiamento climatico alle disuguaglianze economiche, alle crisi energetiche, si sommano al riaffiorare di radicalismi ed estremismi che rendono talvolta difficili le pacifiche convivenze negli stessi Stati e fra gli Stati. Una ambiente che viene alimentato da flussi informativi manipolativi che nell’ambito di conflitti ibridi, condotti con vari strumenti ostili, congiungono fronte interno e fronte esterno. Pericolose attività di disinformazione tendono ad accreditare una presunta vulnerabilità delle opinioni pubbliche dei Paesi democratici”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla XVIII Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori a Roma. “Paradossalmente, l’evoluzione tecnologica degli armamenti e l’uso dell’intelligenza artificiale espongono a rischi accresciuti. Nei domini più pericolosi, affidare ad algoritmi la decisione sulla vita e la morte segnerebbe un drammatico arretramento della sicurezza collettiva. Penso che sia molto sottile il crinale tra l’illusione del dominio infallibile delle intelligenze artificiali e la prevalenza definitiva della stupidità naturale che può tendere all’infinito”, ha spiegato.

“Assistiamo oggi alla pretesa di imporre punizioni contro giudici delle corti internazionali, per la loro funzione di istruire denunce contro crimini di guerra, a difesa dei diritti umani, a difesa, in definitiva, dei popoli del mondo. Sono pretese di un mondo volto pericolosamente indietro al peggiore passato. Un mondo che si presenta rovesciato e contraddittorio, con condanne alla carcerazione di componenti delle corti internazionali, a opera di un paese promotore e con i suoi giudici protagonisti del processo di Norimberga”, ha aggiunto.

“Appare, a dir poco, singolare che, mentre si affacciano, in ambito internazionale, esperienze dirette a unire Stati e a coordinarne le aspirazioni e le attività, si assista a una disordinata e ingiustificata aggressione nei confronti della Unione Europea, alterando la verità e presentandola anziché come una delle esperienze storiche di successo per la democrazia e i diritti dei popoli, sviluppatasi anche con la condivisione e l’apprezzamento dell’intero Occidente, come una organizzazione oppressiva se non addirittura nemica della libertà”, ha ammonito il presidente.

Quindi, sul medio oriente: “La tragedia di Gaza, con il suo carico di sofferenza civile e il persistente alto rischio di escalation, continua a esporre il Medio Oriente a nuove lacerazioni. Il raggiungimento del cessate il fuoco, per quanto fragile, richiede il fermo sostegno di tutta la comunità internazionale”.

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E sull’Ucraina: “Permane l’aggressione russa ai danni dell’Ucraina, con vittime e immani distruzioni, e con l’aberrante intendimento, malgrado gli sforzi negoziali in atto, di infrangere il principio del rifiuto di ridefinire con la forza gli equilibri e i confini in Europa. Azione ritenuta irresponsabile e inammissibile già oltre cinquanta anni addietro nella Conferenza di Helsinki sulla Cooperazione e Sicurezza nel continente”.

– foto di repertorio Quirinale –

(ITALPRESS)

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Mattarella “Servizio civile esempio di cittadinanza attiva, merita l’estensione”

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ROMA (ITALPRESS) – “I volontari che partecipano al Servizio civile universale rappresentano un positivo esempio di cittadinanza attiva e l’accesso a esso merita di essere esteso. La loro dedizione è una preziosa risorsa che concorre alla difesa non armata della Patria, alla promozione della pace, al rafforzamento della cooperazione tra popoli e nazioni e all’attuazione dei principi fondamentali della Costituzione, mediante attività volte alla realizzazione del bene comune”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata nazionale del servizio civile universale.

“Il Servizio civile è occasione preziosa di arricchimento morale e crescita personale che impatta positivamente sulla collettività, contribuendo al consolidamento del senso civico, presupposto essenziale per la costruzione di una società più coesa ed equa – aggiunge -. Nella Giornata nazionale del servizio civile universale, la Repubblica esprime gratitudine ai giovani che scelgono di mettere la loro opera a disposizione della comunità e apprezzamento per gli enti la cui attività rende possibile l’attuazione dei progetti”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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