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Economia

Allianz celebra rete agenti, Campora “Puntiamo tutto su di loro”

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MILANO (ITALPRESS) – Allianz ha incontrato la sua rete agenziale nella convention “Slalom Gigante” per condividere la strategia, coinvolgendo tutta la rete degli agenti Allianz, presente anche una rappresentanza degli agenti Allianz Next, compagnia del Gruppo nata dall’integrazione di Allianz Viva e Tua Assicurazioni. La metafora scelta alla convention è stata quella dello sci, in particolare lo slalom gigante, a meno di un anno dall’avvio dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026, di cui Allianz è partner. Per affrontare al meglio la discesa, all’agente, così come all’atleta, serve un lavoro anche preparatorio di squadra impeccabile: dalla scelta del tracciato alla preparazione dell’atleta, dalla tecnologia degli sci alla lettura del terreno e della neve. In tal senso Allianz “Slalom Gigante” ha inteso rappresentare lo spirito con cui la Compagnia e la rete intendono affrontare insieme l’anno appena iniziato. Giacomo Campora, Ad di Allianz, ha condiviso la sua visione strategica per il 2025 e di medio termine, ispirandosi alla metafora della competizione sciistica per focalizzare le principali sfide del mercato assicurativo, caratterizzato da cambiamenti rapidi e scenari sempre più complessi, e sottolineando come Allianz si stia preparando ad affrontarli con investimenti mirati, innovazione e una strategia chiara di crescita. “Puntiamo tutto sugli agenti, sulle persone e sul continuo investimento nella tecnologia, nelle competenze e nell’innovazione. Ogni nostra energia viene investita per mettere gli agenti in condizione di eccellere, di servire al meglio i clienti e di crescere. Il nostro business – ha sottolineato – si distingue per la lungimiranza nel prepararsi a servire al meglio i clienti per i loro bisogni di protezione, tutela della salute e gestione dei risparmi. Su questi temi l’agente ha un ruolo insostituibile, che non sarà minacciato dalla tecnologia ma che anzi lo vedrà sempre più fruitore dell’innovazione da mettere al servizio dei clienti. Saper compendiare il breve periodo, caratterizzato dalla gestione sempre più efficiente del flusso giornaliero di business, con la prospettiva di lungo termine è la sfida – e l’opportunità al tempo stesso – per gli agenti, che devono fare della capacità di ascolto il proprio mantra. Abbiamo messo al centro della strategia l’idea di benessere e felicità, sia per i nostri agenti che per i nostri clienti, che si affidano sempre di più ad Allianz”, ha concluso l’Ad.
Paola Pietrafesa, vicedirettore generale e head of Distribution & Market di Allianz, dopo aver ricordato gli eccellenti risultati raggiunti dalla rete lo scorso anno, ha delineato il piano strategico triennale 2025-2027 improntato alla crescita, puntando a replicare il successo già ottenuto negli ambiti della protezione, della salute e della previdenza e spronando la rete a valorizzare l’unicità delle polizze vita tradizionali. Ha poi sottolineato gli ottimi rapporti con i vertici delle rappresentanze sindacali degli agenti e invitato sul palco Ennio Busetto, Pierangelo Colombo, Gianfranco Macchione e Paolo Sacchi per commentare il nuovo accordo economico triennale recentemente firmato dalla mandante e dalle rappresentanze degli agenti.
Tra i temi della giornata la longevity e i principali trend globali, anche approfonditi dagli interventi di Marco Bianchi della Fondazione Veronesi ed Elena Marinoni di Next Atlas.
Gli ospiti del mondo dello sport invernale hanno sviluppato il tema della performance e l’importanza della squadra: Paolo de Chiesa, Piero Gros e Kristian Ghedina hanno raccontato fasti e aneddoti della “Valanga Azzurra”. Il tema del lavoro di squadra preparatorio e quotidiano messo in campo dalla compagnia a supporto degli agenti e a vantaggio della clientela è stato sviluppato in profondità dai relatori di Allianz che hanno solcato in successione il palco: Simone Salerni, vicedirettore generale responsabile Insurance Products P&C and Claims, Maurizio Binetti, responsabile Life & Health, Bancassurance Danni e Vita, Andrea Molteni, Coo, Carlo Balzarini, responsabile Market Management & Network Communication e Domenico Martiello, responsabile Distribution & Sales. Il tutto si è raccordato nell’intervento del presidente del Coni e della Fondazione Milano-Cortina 2026 Giovanni Malagò, che ha spiegato non solo l’importanza e l’unicità dei prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano-Cortina 2026, ma anche la sua esperienza imprenditoriale di grande successo.
(ITALPRESS).
-Foto: ufficio stampa Allianz-

Economia

Intesa Sanpaolo, Barrese “Un piano da 1,5 miliardi per il sociale”

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RIMINI (ITALPRESS) – “E’ necessaria un’azione impattante, condivisa e sinergica che veda tutti – Istituzioni, imprese e privati – impegnati per una crescita diffusa e inclusiva. Lo Stato certo deve essere protagonista, ma ognuno deve fare la sua parte in quello che possiamo definire un nuovo patto sociale tra tutti i soggetti pubblici e privati che hanno ruoli di responsabilità nella tenuta e nella crescita del Paese per la lotta alla povertà, il contrasto alle disuguaglianze, l’accesso alla formazione professionale e all’occupazione”. Lo ha detto Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, nell’ambito del Meeting di Rimini in occasione dell’incontro sul tema “La differenza fra povertà e miseria muove la carità”.
“Intesa Sanpaolo, come prima banca del Paese, è consapevole di avere un ruolo chiave in questi ambiti e la responsabilità di sostenere un cambiamento. Il CEO Carlo Messina ha voluto realizzare quello che è diventato il principale progetto privato di coesione in Italia, ponendo il Gruppo come Istituzione al servizio del Paese per la promozione di una società più equa – ha proseguito Barrese -. Attraverso la struttura Intesa Sanpaolo per il Sociale abbiamo stanziato risorse in campo sociale per 1,5 miliardi di euro entro il 2027, realizzando dal 2022 ad oggi 60,3 milioni di interventi, con oltre 49 milioni di pasti, 4,3 milioni di posti letto, 6,3 milioni di medicinali e 621mila capi di abbigliamento. Nell’ambito della Direzione Impact, la cui attività si dispiega attraverso l’interazione con la Divisione Banca dei Territori e il radicamento di quest’ultima sul territorio, ad oggi abbiamo formato oltre 5.350 giovani coinvolgendo circa 2.500 aziende con il progetto Giovani e Lavoro, sostenuto con il prestito Per Merito gli studi post-diploma di oltre 45mila ragazzi ed oltre 500 progetti ad alto valore sociale di realtà del Terzo Settore sui territori attraverso la piattaforma digitale For Funding”.

– Foto Meeting di Rimini 2025 –

(ITALPRESS).

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Economia

Fumarola “Contrari ai dazi, bisogna proteggere le imprese e il lavoro”

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RIMINI (ITALPRESS) – “Noi siamo assolutamente contrari ai dazi perchè creano problemi alle imprese, ai lavoratori, all’economia e alle filiere. Certo, dazi al 15% sono meglio che al 50%, noi continuiamo a dire che serve continuare a intervenire sull’Ue perché è l’Europa che se ne deve occupare. Continuiamo a sostenere che bisogna proteggere le imprese, il lavoro e trovare nuovi sbocchi commerciali per non dipendere da situazioni di questo tipo”. Così Daniela Fumarola, segretaria generale Cisl, a margine del 46° Meeting di Rimini.

“I salari crescono se si rinnovano i contratti pubblici e privati, se si interviene sul cuneo fiscale, noi coglieremo l’opportunità della nuova manovra per chiedere di continuare su questo passo. Dobbiamo però avere attenzione a salari e pensioni, chiediamo di intervenire sul ceto medio e famiglie perché sono state le più colpite in questi anni difficili, ma il ceto meglio e le famiglie sono quelle che più di altri hanno sofferto. Nel chiedere un incontro al governo rispetto alla nuova manovra che si apprestano a fare, pensiamo che debba essere uno dei temi”, ha aggiunto. “Inoltre, noi pensiamo che si debba passare dal 35% al 32%, pensiamo che bisogna continuare un’azione che favorisca lavoratori, pensionati e famiglie. Dobbiamo unire il Paese e possiamo farlo anche attraverso questi interventi”, osserva.

“Siamo contrari al salario minimo legale perché pensiamo che l’azione contrattuale, che nel nostro Paese è particolarmente diffusa, sia lo strumento e il modo attraverso il quale bisogna elevare i salari, anche di chi ad oggi è al di sotto dei 9 euro. Crediamo che, per quanto riguarda le materie lavoristiche l’intervento per legge non debba esserci, devono essere le parti sociali, le imprese e il governo a trovare i rimedi giusti”, ha spiegato in merito al salario minimo.

“Noi continuiamo a rilanciare l’idea del patto sociale per la crescita del nostro Paese, abbiamo trovato un’apertura da parte della premier che si è resa disponibile a ragionare su questo tema, abbiamo trovato apertura anche da parte di associazioni imprenditoriali. Dobbiamo costruire le condizioni affinché il patto si realizzi anche perchè noi abbiamo l’emergenza che sovrasta tutte le alte: sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, ogni giorno troppe vite spezzate, dobbiamo lavorare per una strategia comune che continui a portare risultati. Abbiamo bisogno di unire le forze perché le sfide sono importanti”, ha concluso la segretaria generale della Cisl.

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– foto Meeting Rimini 2025 –

(ITALPRESS).

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Economia

Dazi, Orsini “Il quadro è più chiaro, ma ora gli eurobond sono indispensabili”

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ROMA (ITALPRESS) – “Con la formalizzazione dell’accordo Usa-Ue finalmente siamo a un punto fermo. Da quanto afferma Palazzo Chigi si ha la certezza che siamo al 15% anche su settori come il farmaco e l’automotive. Elemento estremamente importante è che il 15% assorbe il 4,8% dei dazi attuali. Quindi l’incremento non è del 15% ma del 10,2%, un livello che pone la Ue al di sotto dell’aumento medio dei dazi americani nel mondo che è intorno al 12-13%: un aspetto che ci tengo a sottolineare, fermo restando che tutto quello che fa aumentare il prezzo delle nostre merci può avere un impatto negativo sulla nostra competitività”. Così Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, in un’intervista al Sole 24 ore. “Ma non è questione solo di dazi: dobbiamo riequilibrare il cambio eurodollaro. Oggi c’è un incremento dell’11,5% ma potrebbe arrivare al 20 o 24%. Dobbiamo lavorare su questo aspetto, che va monitorato. Noi come imprenditori dobbiamo proteggerci, ma è il momento che l’Europa metta in campo misure come gli eurobond per realizzare gli obiettivi che ha in mente, a partire dalle transizioni, ma anche le infrastrutture e il prosieguo del Pnrr, mettendo al centro l’industria e la competitività”, spiega.

“L’Europa deve darsi una sveglia. Abbiamo visto i vari omnibus, ma abbiamo bisogno che si faccia molto presto, sia sulla burocrazia che costa alle imprese il 6,7 per cento del pil europeo, sia per eliminare i dazi interni che frenano il mercato unico. Oggi vediamo troppi capitali andare dall’Europa verso gli Stati uniti, 300 miliardi all’anno. Gli eurobond devono essere realizzati prima possibile per attrarre investimenti, realizzare infrastrutture e puntare sulle imprese. Diventa necessario come difesa dell’industria europea”, continua Orsini. “Occorrono un piano straordinario europeo e un piano italiano per l’industria con una visione per lo meno a tre anni. L’Eurostat qualche giorno fa ha scritto che la produzione industriale è caduta del l’1,3 per cento. Nel 2025 scadono quasi tutti gli incentivi all’industria per gli investimenti. Ricerca e sviluppo hanno una quota bassissima per i prossimi anni, dobbiamo sviluppare misure che possano rilanciare gli investimenti per essere più competitivi, utilizzando misure che hanno dato risultati, come la Zes unica che, con uno stanziamento di risorse pubbliche di 4,8 miliardi negli ultimi 2 anni ha generato 28 miliardi di investimenti e 35mila posti di lavoro”, conclude.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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