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Cronaca

Gori “Italia in prima fila per l’ingresso della Serbia nell’Ue”

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ROMA (ITALPRESS) – “Per molto tempo l’allargamento dell’Unione Europea è rimasto fermo, negli ultimi 15 anni purtroppo si sono fatti pochi progressi. Con l’invasione russa dell’Ucraina il tema è tornato d’attualità e quindi anche per i Balcani occidentali si è avviato un processo più dinamico. L’Italia è in prima fila per favorirlo: il vicepremier Tajani è venuto tre volte a Belgrado, l’obiettivo è quello di accelerare il processo: il presidente Vucic ha preso l’impegno di realizzare tutte le riforme che chiede l’Ue entro il 2026 e l’Italia sosterrà questa visione”. Lo ha detto Luca Gori, ambasciatore d’Italia in Serbia, in un’intervista a Claudio Brachino per il format televisivo Diplomacy Magazine dell’agenzia Italpress. “C’è un grande amore dei serbi per l’Italia, storicamente ma anche culturalmente: rimango sempre colpito nel vedere quanti serbi parlino italiano, tutta la nostra cultura popolare è un mito in Serbia e questo crea un contesto estremamente favorevole”, ha aggiunto Gori, ricordando “i rapporti politici, economici e culturali” tra i due Paesi e il “forte interesse congiunto alla sicurezza e alla stabilità di questa regione”.
Dal punto di vista economico, “la Serbia ha un sistema Italia unico nella nostra rete diplomatico-consolare perchè, oltre all’ambasciata, ci sono gli uffici di Ice, Confindustria, Cassa depositi e prestiti, Sace e Simest: c’è una straordinaria ‘cassetta degli attrezzì che viene messa a disposizione delle aziende. La Serbia è l’unica con cui l’Italia ha fatto tre business forum in due anni e questo la dice lunga sull’importanza di questo Paese”, ha aggiunto Gori.
“Abbiamo portato 150 aziende italiane, ce n’erano 250 serbe, abbiamo fatto più di 400 B2B e abbiamo creato moltissime occasioni di sviluppo dei nostri rapporti economici. Sono convinto che i contratti arriveranno. La novità è che adesso le aziende italiane in Serbia stanno puntando su settori innovativi rispetto a quelli su cui eravamo concentrati in passato come agri-tech, transizione verde, diversificazione energetica e infrastrutture digitali. Storicamente siamo sempre stati forti nel settore assicurativo e nel settore bancario: Intesa e Unicredit sono le due banche più importanti del Paese”.
Ci sono delle potenzialità da sviluppare anche per il turismo. “Si è appena aperta qui la Fiera del turismo, con l’Italia ci sono molte possibilità di sinergia, anche perchè i collegamenti diretti tra i due Paesi si stanno moltiplicando: la Serbia ha 10 collegamenti diretti con l’Italia, quest’estate si aprirà anche quello con la Sardegna” che “sarà protagonista di questa fiera. Vogliamo sviluppare un partenariato con la Serbia sul turismo anche per quanto riguarda i modelli di accoglienza: come ministero degli Esteri abbiamo lanciato l’iniziativa sul turismo delle radici, rivolta alla comunità italiana che vive all’estero e che vuol tornare a visitare i luoghi di origine. Siccome anche la Serbia ha una comunità expat molto importante, è un modello sul quale possiamo lavorare insieme, così come sul turismo dell’enogastronomia o della montagna, dove la Serbia ha molto da offrire”. Anche Belgrado, ha concluso Gori, “è cresciuta, ricordiamo che nel 2027 ospiterà Expo e anche l’Italia parteciperà”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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Buon esordio per Sinner a Parigi, Sonego vince il derby con Musetti

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PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Esordio vincente per Jannik Sinner e vittoria di Lorenzo Sonego nel derby azzurro contro Lorenzo Musetti, che vede ora complicarsi la corsa verso le Atp Finals di Torino. Queste le notizie principali, in chiave azzurra, nella giornata odierna del “Rolex Paris Masters”, ultimo Atp 1000 della stagione, in corso sul cemento indoor de “La Defense Arena” della capitale francese. Sinner, numero 2 del mondo e del seeding, che potrebbe tornare in vetta alla classifica Atp in caso di vittoria del torneo, dopo il bye del primo turno ha sconfitto ai sedicesimi di finale il belga Zizou Bergs, numero 41 del ranking internazionale, con il punteggio di 6-4 6-2. Negli ottavi di finale Sinner affronterà l’argentino Francisco Cerundolo, 21 del mondo, oggi vincitore contro il serbo Miomir Kecmanovic con lo score di 7-5 1-6 7-6 (4). “Questo è un campo davvero unico. Sono molto contento di come ho giocato e soprattutto di come ho servito. Il campo? Per me è difficile fare paragoni: è molto particolare. Le palle sono ‘grandì e lente: si fa fatica a trovare il giusto ritmo. I colpi di inizio gioco, come la risposta, che oggi è andata bene, sono sempre fondamentali. Ho iniziato bene il torneo, adesso cercherò di fare un passo in avanti e di alzare il livello”, ha detto Sinner al termine del match. “Tornare numero 1 a fine torneo? Qui a Parigi non ho mai vinto due partite di fila, vediamo. Sono focalizzato su quello che devo fare in campo, il ranking viene di conseguenza. Può succedere qualsiasi cosa”, ha aggiunto poi l’azzurro, ai microfoni di Sky Sport.
A ruota è arrivato invece il debutto negativo di Musetti. Il tennista toscano, numero 8 del mondo e settima forza del tabellone, dopo il bye del primo turno, ha perso contro il piemontese Sonego, numero 45 del ranking internazionale. Musetti, che resta comunque avanti nella corsa verso le Finals di Torino – che potrebbe durare sino all’ultimo, compresi i tornei della prossima settimana – si è arreso contro il connazionale e amico col punteggio di 3-6 6-3 6-1. Agli ottavi di finale Sonego sfiderà il russo Daniil Medvedev, numero 13 del mondo e undicesimo favorito del seeding, che oggi ha “usufruito” del forfait del bulgaro Grigor Dimitrov.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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La Roma piega il Parma e festeggia: 2-1 e vetta della Serie A

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ROMA (ITALPRESS) – La Roma risponde immediatamente al Napoli, torna alla vittoria in casa dopo un mese e riaggancia i partenopei in vetta alla classifica della Serie A. I giallorossi si impongono per 2-1 contro il Parma, vincendo la seconda partita di fila. Tre punti sudati contro un Parma ordinato e sempre più in crescita. Che la partita sarebbe stata insidiosa per i giallorossi lo si capiva dai numeri: dato che si sono affrontate due squadre che fanno della fase difensiva il proprio punto di forza, ma che devono scontare anche diversi problemi in fase realizzativa. A proposito di attacco, Gasperini propone dall’inizio Ferguson, che non partiva titolare dalla sfida con il Lille e, in campionato, da quella del 28 settembre contro il Verona, sempre in casa. La partita dell’irlandese dura appena sette minuti, anche se di fatto si era già conclusa dopo venti secondi, tempo di prendere un colpo alla caviglia (che gli aveva dato noia recentemente) nello scontro con Valenti: una botta che ha reso impossibile proseguire. Al suo posto entra Bailey.
La partita è equilibrata, con un leggero predominio territoriale per la Roma ma senza occasioni da rete. Il Parma, infatti, chiude bene tutti gli spazi e al 36′ crea la prima, vera occasione: spunto di Pellegrino sulla fascia sinistra, palla in mezzo su cui arriva il tiro di Ordonez, respinto da Svilar; mentre Bernabè perde tempo e si fa murare. La Roma risponde immediatamente: prima Bailey sbaglia tutto davanti a Suzuki ma viene salvato dal fuorigioco; poi, al 39′, Soulè trova il gol. Richiamato all’on-field review, però, l’arbitro Crezzini valuta (giustamente) impattante e punibile la posizione di fuorigioco di Celik, che ha ostacolato la visuale di Suzuki. Nel finale, lo stesso portiere ospite è attento sul colpo di testa di Dybala su cross di Mancini.
La partita riprende con l’uscita di Bailey, bocciato da Gasperini e sostituito da El Aynaoui, con Cristante riportato sulla trequarti. Il Parma ha un ottimo impatto ma la Roma cresce e alza i ritmi, fino a trovare il gol al 63′: angolo di Dybala, Hermoso tutto solo colpisce di testa e approfitta dello scontro tra Suzuki e Delprato, che ha impedito l’intervento al portiere giapponese.
Cuesta prova il tutto per tutto inserendo diversi attaccanti e concedendo necessariamente spazio alle azioni giallorosse a caccia del raddoppio. Svilar si mette in mostra su Sorensen e poi il secondo gol dei giallorossi arriva all’81’, quando Dovbyk controlla di coscia dopo uno scambio con Cristante e sfodera un tiro immediato di mancino. A mettere paura alla Roma è Circati, che accorcia all’86’: rimessa lunga di Valenti, Benedyczak prolunga di testa svettando sul neoentrato Ghilardi e Circati in spaccata batte Svilar. La formazione di Gasperini non si scompone però e controlla il risultato sino al triplice fischio finale.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Il Como vola alto: 3-1 al Verona e profumo d’Europa

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COMO (ITALPRESS) – Il Como torna al successo, l’Hellas Verona resta ancora a secco. I ragazzi di mister Cesc Fabregas superano 3-1 i gialloblù al Sinigaglia: decidono i gol di Douvikas, Posch e Vojvoda. I padroni di casa partono subito con il piede sull’acceleratore, colpendo il palo dopo appena 6′ con un calcio di punizione di Nico Paz. Neanche il tempo di riorganizzarsi per gli scaligeri, che i biancoblù passano in vantaggio al 9′ grazie alla rete messa a referto da Douvikas: cross dalla sinistra di Valle e colpo di testa vincente dell’attaccante greco. La compagine di Paolo Zanetti inizialmente fa fatica a trovare spazi, ma al 23′ si ritaglia la sua prima chance con Serdar, sul quale è decisivo l’intervento di Butez. Quest’ultimo, però, due minuti più tardi combina un pasticcio insieme a Caqueret regalando palla a Serdar: il centrocampista ne approfitta realizzando il gol del pareggio. Il Como non resta a guardare e al 32′ Nico Paz, imbeccato ottimamente da Caqueret, si presenta a tu per tu con Montipò, il quale sventa la minaccia con una grande uscita. Il più attivo nel Verona è sempre Serdar, che al 35′ sfiora il 2-1 sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Al termine dei 3′ di recupero, le due squadre vanno a riposo sul parziale di 1-1. Nella ripresa il Verona prova subito a rendersi pericoloso con Giovane che pesca Orban, la cui conclusione viene deviata in maniera provvidenziale da Ramon. Al 62′ i padroni di casa tornano in vantaggio grazie alla marcatura di Stefan Posch che, su assist di Caqueret, anticipa Valentini e fa 2-1. I gialloblù provano a spingere sull’acceleratore aggiungendo anche Sarr al parterre di attaccanti in campo, ma il gioco spezzettato non permette loro di andare ad impensierire Butez. Nel finale Bradaric ha la grande chance per pareggiare, ma l’estremo difensore avversario si supera. In pieno recupero la squadra biancoblù mette il punto esclamativo sul successo con il neo-entrato Mergim Vojvoda che, servito da Jesus Rodriguez, firma il definitivo 3-1. In virtù di questo risultato il Como sale al quarto posto con 16 punti, mentre il Verona resta a ridosso della zona retrocessione a quota 5. Nel prossimo turno i lombardi saranno impegnati sabato nella trasferta del Maradona contro il Napoli; i veneti, invece, ospiteranno l’Inter al Bentegodi domenica alle 12:30.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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