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Cronaca

La metro 5 di Milano riceve il premio ‘Industria Felix’

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MILANO (ITALPRESS) – Metro 5 S.p.A. si distingue ancora una volta per la sua solidità economica e l’efficienza gestionale, aggiudicandosi per il secondo anno consecutivo il Premio Industria Felix. Il riconoscimento è stato consegnato il 5 marzo 2025 a Milano, presso Palazzo Lombardia, nell’ambito del 61° evento “Industria Felix – Il Nord Ovest che compete”.

L’Alta Onorificenza di Bilancio viene assegnata sulla base di un’analisi approfondita di oltre 700mila bilanci aziendali, certificando l’affidabilità e le elevate performance gestionali dell’azienda. La selezione è stata curata dal Comitato Scientifico di Industria Felix, coordinato dal professor Cesare Pozzi della Luiss Guido Carli. La cerimonia ha visto la partecipazione di autorevoli figure istituzionali e imprenditoriali, con interventi sui temi della competitività e della sostenibilità aziendale. L’evento, condotto dalla giornalista Maria Soave del TG1, ha offerto un’importante opportunità di networking tra le aziende premiate e i principali attori del settore economico e finanziario.

Il Premio Industria Felix, promosso da Industria Felix Magazine e Il Sole 24 Ore, è supportato da Cerved, Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking, ELITE (Gruppo Euronext) e IRCCS Ospedale San Raffaele. L’assegnazione si basa su parametri rigorosi come redditività, crescita del personale, sostenibilità finanziaria e un rating di affidabilità elevato. L’ennesimo riconoscimento ottenuto da Metro 5 S.p.A. sottolinea il suo ruolo chiave nel settore dei trasporti e il suo impegno nel contribuire a una mobilità sostenibile e all’innovazione infrastrutturale.

– Foto screenshot sito Metro 5 Milano –

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(ITALPRESS).

Cronaca

LOMBARDIA LIVE 24 NEWS – 6 MARZO – I FATTI DEL GIORNO IN LOMBARDIA

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I fatti del giorno, in onda su Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24

Le notizie dalla regione nell’edizione odierna di Lombardia Live 24 News, in collaborazione con Agenzia Italpress. A cura di Diego Bianchi.

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Cronaca

Ue, Conte “Il piano riarmo non cade dal cielo, governo responsabile”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il piano Von der Leyen per spese folli in armi dei Paesi europei non cade improvvisamente dal cielo. Il Governo Meloni – di cui fa parte anche Salvini – nè è totalmente e pienamente responsabile. Se l’Italia potrà spendere oltre 30 miliardi in più in armi e spese militari mentre mette solo 3 miliardi sul carobollette e porta la sanità rispetto al Pil ai minimi da 17 anni dobbiamo dire grazie a Meloni. E’ stata Meloni a firmare i folli vincoli europei che ci costringono a stringere la cinghia su sanità, scuola e servizi (Patto di stabilità) ed è stata sempre Meloni a insistere per avere via libera per la spesa sfrenata in armi”. Lo scrive sui social il leader M5s Giuseppe Conte, che aggiunge: “Qui potete sentire alcune delle tante dichiarazioni con cui Meloni e Tajani chiedono più investimenti militari ed esultano per averli ottenuti. Tutto questo non era nel loro programma elettorale e non risulta che i cittadini li abbiano votati dandogli questo mandato.
Dobbiamo fermare questa folle logica per cui si spende sempre di più in armi, mentre si tagliano le buste paga e restano le briciole per famiglie e aziende che chiudono per le bollette. Il 5 aprile tutti in piazza”.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Reggio Emilia, arresti e perquisizioni per estorsione e usura

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REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – I Finanzieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia e di altri Reparti specialistici del Corpo, nonchè del Servizio Centrale sulla Criminalità Organizzata (SCICO) nell’ambito di un’articolata e complessa attività investigativa condotta dall’agosto 2024, denominata convenzionalmente “Ottovolante”, coordinata dalla locale Procura della Repubblica emiliana diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, hanno dato esecuzione ad un’operazione di polizia giudiziaria, nei confronti di 5 persone, indagate a vario titolo per aver commesso reati di estorsione, usura e favoreggiamento reale a danno di altri imprenditori locali, in condizioni di gravi difficoltà economiche.
Tre le misure cautelari eseguite, di cui 1 ordinanza di custodia cautelare in carcere, 1 misura degli arresti domiciliari, 1 divieto di dimora in tutti i comuni della regione Emilia Romagna.
Le condotte poste in essere dall’imprenditore reggiano, insieme al suo entourage, sono emerse all’esito di complesse attività di indagine svolte dai militari del Gruppo Guardia di Finanza di Reggio Emilia, che hanno evidenziato numerosi episodi di usura ed estorsione perpetrati a danno di imprenditori locali e non, con la riscossione di interessi usurari per un importo pari a circa 413.000,00 euro, e con l’applicazione di tassi d’usura fino al 177,50% del capitale “prestato”.
Le attività d’indagine traggono origine dalle risultanze investigative emerse a seguito dell’esecuzione delle 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere, eseguite lo scorso 16 agosto 2024, nei confronti di due soggetti di origine calabrese, già posti al vertice del sodalizio criminale interessato dalla precedente operazione “Minefield”, unitamente ad un noto imprenditore reggiano, gravemente indiziati di aver commesso reati di usura ed estorsione aggravata, avendo peraltro riscosso crediti usurari di elevato importo (con interessi di oltre 50 mila euro e pari al capitale ricevuto), fatti contrarre ad un imprenditore di origine campana, in evidenti difficoltà economiche e vittima tra l’altro di minacce e violenze.
Le successive investigazioni hanno consentito di far emergere ulteriori tre vittime di usura ad opera del medesimo imprenditore reggiano, che continuava a gestire i suoi affari illeciti, fornendo indicazioni operative al suo entourage, operante nella provincia di Reggio Emilia, nonostante fosse sottoposto alla misura dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, successivamente tramutata in arresti domiciliari.
Dalle ricostruzioni emerse nel corso delle indagini, le vittime di usura ed estorsione avrebbero contratto complessivamente debiti per oltre 150 mila euro ad ingenti tassi usurari, a fronte dei quali avrebbero dovuto restituire circa 413.000,00 euro di soli interessi usurari, aggravando, pertanto, le proprie condizioni economiche con inevitabili e negative ripercussioni sulle proprie attività imprenditoriali, e turbando fortemente il proprio stato emotivo e psico-fisico.
Le Fiamme Gialle hanno dato esecuzione a 1 ordinanza di custodia cautelare in carcere, 1 misura degli arresti domiciliari e 1 divieto di dimora in tutta la regione dell’Emilia Romagna, nei confronti degli usurai, con la contestuale esecuzione di perquisizioni personali e locali, sottoponendo, altresì, a sequestro denaro e beni per un valore di circa 413.000,00 euro, quali profitto delle attività illecite.
-foto Gdf-
(ITALPRESS).

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