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Il Borussia Dortmund piega 2-1 il Lilla e vola ai quarti di Champions

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LILLA (FRANCIA) (ITALPRESS) – Allo Stade Pierre Mauroy il Borussia Dortmund è la prima qualificata della serata ai quarti di Champions. I ragazzi di Kovac stendono il Lilla per 2-1, grazie alle reti di Emre Can su rigore e di Beier. Si interrompe dunque la cavalcata dei francesi, nonostante l’iniziale vantaggio realizzato dalla stella canadese David. Un successo meritato per il Dortmund la cui prestazione è cresciuta sensibilmente col passare dei minuti dopo l’avvio shock. Al turno successivo i tedeschi se la vedranno contro il Barcellona.

Supportato dal calore del proprio tifo, il Lilla approccia meglio la partita e trova il gol del vantaggio già dopo cinque minuti. A sbloccare il risultato è Jonathan David, complice una papera di Kobel: sul tiro di prima intenzione del numero 9 canadese, infatti, il portiere svizzero manca l’intervento e il pallone gli scivola sotto le gambe.

Dopo i numerosi tentativi nel primo tempo, alla fine il Dortmund riesce a pareggiare i conti al 54′, grazie a un calcio di rigore, causato dal contatto tra Meunier e Guirassy: dal dischetto il capitano Emre Can timbra l’1-1. Il gol aumenta la fiducia dei tedeschi, autori di un secondo tempo di ottimo livello: tra i singoli da segnalare le prestazioni in crescita di Adeyemi e Beier. Proprio quest’ultimo permette agli ospiti di completare la rimonta al 65′, segnando il suo primo gol nella massima competizione con un potente destro sotto all’incrocio.

I francesi ci provano fino alla fine ed è ancora una volta David ad avere la miglior occasione per realizzare il 2-2: il destro del canadese al 79′ è potente, ma centrale. Dopo una bel percorso il Lilla saluta la massima competizione europea.

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– Foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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La Fgi rimuove Maccarani, Facci “Ciclo esaurito, andiamo avanti”

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ROMA (ITALPRESS) – La Fedeginnastica taglia con il passato e guarda al futuro con energia e positività. Il Consiglio Direttivo Federale, che si è riunito questa mattina nella seconda seduta del nuovo corso del presidente Andrea Facci, ha deciso per la risoluzione anticipata del contratto di Emanuela Maccarani, al centro delle note vicende che la vedono accusata di abusi e maltrattamenti nei confronti di alcune atlete.

Questo vuol dire che, oltre ad essere stata rimossa dal ruolo di direttrice tecnica della ginnastica ritmica, non potrà più entrare nell’accademia di Desio. “Abbiamo ritenuto che il ciclo fosse esaurito. Ora si va avanti, si producono nuovi progetti, si valuta la possibilità di crescere ancora di più, magari in maniera differente”, spiega Facci, che ha assunto la guida della ritmica ad interim fino al 30 giugno. Tutte le guide tecniche, tranne appunto quella della ritmica, “sono state posticipate al 30 giugno per poter permettere la rivisitazione del budget della struttura federale e poter fare, poi, il nuovo bilancio”.

Inoltre, sono stati nominati vicepresidenti Franco Mantero e Fabrizia D’Ottavio. Tra le delibere prese dal Cf figura anche il via, entro 30 giorni, alla procedura di selezione del nuovo procuratore federale, dopo che il precedente, Michele Rossetti, era stato rimosso per le intercettazioni in cui insultava le atlete che avevano accusato Maccarani.

L’altra novità importante riguarda il campionato italiano: “Dal 2026 faremo un grosso sforzo e cercheremo di organizzare le prove di cartello creando una cornice unitaria – l’annuncio di Facci -. Oggi l’organizzazione è demandata ai singoli club con prestazioni diverse, vorremmo metterci in prima linea per innalzare il livello. Stiamo mettendo in campo delle idee che svilupperemo”. Dal punto di vista dei risultati sportivi, “il primo anno dopo le Olimpiadi è molto interlocutorio, un anno di transizione dove non c’è la pressione del risultato e sappiamo di dover stare vicini a tecnici e atleti per iniziare un nuovo percorso insieme”.

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Facci, che ha voluto sottolineare ancora una volta la giovane età del Consiglio Federale e l’alto numero di ‘quote rosa’ (“Non amo questo concetto, ma in un contesto come quello sportivo è un’inversione di tendenza che dobbiamo tutti intraprendere”, spiega il presidente), ha anche ribadito la necessità di “far sentire le società parte di un progetto profondo. Hanno bisogno del nostro supporto e per questo stiamo implementando la nostra presenza. Abbiamo bisogno di palestre e attrezzature perché abbiamo situazioni logistiche più complesse rispetto ad altri sport – conclude – Uno dei punti su cui stiamo lavorando è l’impiantistica federale: su questo stiamo avendo una serie di interlocuzioni con le amministrazioni pubbliche”.

-Foto spf/Italpress-
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Paolini prima azzurra in semifinale al Miami Open. Berrettini ai quarti, Musetti si arrende a Djokovic

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MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Ha dovuto attendere che smettesse di piovere ma quando è entrata in campo lo ha fatto con estrema determinazione. Jasmine Paolini è diventata la prima azzurra capace di centrare le semifinali del “Miami Open”, quarto Wta 1000 stagionale dotato di un montepremi di 8.963.700 dollari che si sta disputando sui campi in cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium, in Florida. La 29enne di Bagni di Lucca, numero 7 del ranking e 6 del seeding, ha liquidato per 6-3 6-2, in poco più di un’ora e un quarto di partita, la polacca Magda Linette, numero 34 Wta, che negli ottavi aveva eliminato a sorpresa la statunitense Coco Gauff e che in tutto il torneo non aveva perso un set. La tennista toscana sarà la prima azzurra nella storia a giocare una semifinale in Florida: prima di lei Reggi (1989), Farina Elia (1998), Garbin (2007), Errani (2013), Vinci (2013) e Trevisan (2023) si erano infatti tutte fermate nei quarti.

“Sono molto contenta per questa vittoria: l’ultima volta che l’avevo affrontata, a Pechino, ci avevo perso male – le parole di Jasmine – Lei gioca molto bene e spinge tanto: sono molto soddisfatta per come ho gestito la partita”. La toscana troverà ora sulla sua strada la numero uno del mondo Aryna Sabalenka, che si è sbarazzata per 6-2 7-5 della cinese Qinwen Zheng: sesto confronto e sesta vittoria per la bielorussa, avanti 3-2 anche nel bilancio dei confronti diretti con l’azzurra. La 26enne di Minsk ha vinto anche le ultime due sfide, la più recente nei round robin delle Wta Finals dello scorso novembre.

Avanza anche Berrettini, fuori Musetti

Matteo Berrettini torna in versione “Hammer” e centra i quarti di finale al secondo Masters 1000 della stagione, con un montepremi totale pari a 11.255.535 dollari. Il 28enne romano – per la quarta volta fra i migliori 8 di un 1000 dopo Shanghai 2019, Roma 2020 e Madrid 2021 – sovverte il pronostico e batte Alex De Minaur, numero 11 del mondo e decima testa di serie, per 6-3 7-6(7). Per Berrettini è la prima vittoria su un Top 20 in un Masters 1000 o uno Slam proprio dall’ultimo successo su De Minaur a Wimbledon 2023. “Questa vittoria significa tanto per me – esulta – Vuol dire aver lavorato bene in campo e fuori, ed essere felici di quello che stai facendo. Se non sono felice, non posso ottenere i risultati che voglio. Sono molto di fiero di me, del mio team, della mia famiglia. Bene così, ma punto ad arrivare ancora più in fondo”. Sulla sua strada troverà Taylor Fritz, terza forza del tabellone, che ha messo fine per 6-3 7-5 alla corsa del lucky loser Adam Walton. Lo statunitense è la bestia nera di Berrettini, uscito sempre sconfitto dai quattro confronti, l’ultimo lo scorso anno agli Us Open.

Niente da fare invece per Lorenzo Musetti, che deve fare i conti con un Novak Djokovic in versione deluxe: il serbo gioca una delle sue migliori partite in questo 2025 e liquida il carrarino con un doppio 6-2. Dopo lo 0-2 iniziale nel primo set, Nole ha portato a casa 12 dei 14 game successivi mentre Musetti ha raccolto soltanto 14 punti nei turni di risposta. Djokovic, sei volte campione a Miami, prosegue così la sua caccia al 100° titolo Atp in carriera: prossimo ostacolo Sebastian Korda, che ha avuto la meglio su Gael Monfils per 6-4 2-6 6-4.

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– foto IPA Agency –

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L’Argentina travolge il Brasile e festeggia la qualificazione ai Mondiali 2026

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BUENOS AIRES (ARGENTINA) (ITALPRESS) – Era scesa in campo col biglietto per i prossimi Mondiali già in tasca visto il pari fra Bolivia e Uruguay ma l‘Argentina, nel “classico” contro il Brasile, non poteva certo accontentarsi. Al Monumental di Buenos Aires durissima lezione dell’Albiceleste, che travolge 4-1 i verdeoro festeggiando nel migliore dei modi la qualificazione alla Coppa del Mondo 2026.

L’undici di Scaloni, pur senza Messi e Lautaro, mette al tappeto i rivali in meno di un quarto d’ora: Julian Alvarez la sblocca al 4′, Enzo Fernandez sigla il raddoppio al 12′. Matheus Cunha prova a riaprirla sfruttando un errore di Romero ma prima dell’intervallo MacAllister cala il tris e al 71′ arriva il definitivo 4-1 di Giuliano Simeone, con le parate di Bento a limitare ulteriori danni. Il Brasile – che incassa il peggior ko di sempre nelle qualificazioni mondiali – non vince in Argentina dal settembre 2009 (3-1 per l’allora Seleçao guidata da Dunga) mentre l’ultima vittoria in assoluto sull’Albiceleste risale alla semifinale di Coppa America del 2019: da allora 4 sconfitte e un pareggio. Sotto pressione ora il ct Dorival Junior: niente dimissioni (“Io non mi arrendo”) ma in Brasile torna a circolare il nome di Carlo Ancelotti, il grande sogno della Federcalcio verdeoro.

Intanto la Seleçao è ora al terzo posto nel girone di qualificazione sudamericano con 21 punti assieme a Uruguay e Paraguay. L’Albirroja rimedia un pari in rimonta a Barranquilla dove la Colombia – che rimane così sesta a quota 20 – vola sul 2-0 dopo 13 minuti con le firme di Diaz e Duran prima di essere acciuffata dai gol di Alonso ed Enciso. Al secondo posto, alle spalle dell’Argentina, rimane l’Ecuador (23) che torna con un punto (0-0) dalla trasferta in Cile. Sogna il Mondiale il Venezuela: il successo per 1-0 sul Perù grazie al rigore di Rondon proietta la Vinotinto in settima posizione, quella che vale gli spareggi intercontinentali.

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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