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Cronaca

Malattia Renale Cronica, presentato alla Camera il documento strategico

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ROMA (ITALPRESS) – Si è tenuto presso la Camera dei Deputati l’evento “Progressi sulla Malattia Renale Cronica: risultati della Giornata Mondiale del Rene 2025”, promosso con il patrocinio della Fondazione Italiana del Rene e della Società Italiana di Nefrologia, con l’obiettivo di presentare il policy paper sulla Malattia Renale Cronica, redatto dal Gruppo di lavoro multistakeholder e realizzato con il contributo non condizionante di AstraZeneca, Bayer Italia, Boehringer Ingelheim, Otsuka Pharmaceutical Italy, Novartis Italia, Dr Schàr, CSL Vifor, Amgen Italia e Astellas Pharma.
“La Malattia Renale Cronica è una patologia silente che interessa oltre il 10% della popolazione adulta, con un impatto sanitario ed economico significativo”, ha dichiarato Giorgio Mulè, Vicepresidente della Camera dei Deputati. “Il Disegno di Legge – continua Mulè – attualmente incardinato in XII Commissione e di cui inizia l’analisi, volto all’istituzione di un programma nazionale di screening, rappresenta un intervento strategico per favorire una diagnosi tempestiva e contrastare la progressione della patologia verso gli stadi avanzati. L’iniziativa ha da subito infatti incontrato il favore della società scientifica e delle associazioni di pazienti, che ringrazio per il loro contributo. Ora è fondamentale un impegno congiunto per garantire un iter legislativo rapido ed efficace, affinchè il Disegno di Legge possa tradursi, entro l’anno, in una riforma concreta che clinici, pazienti e settore privato attendono da tempo”. L’urgenza di un provvedimento è stata ribadita da Annarita Patriarca, Segretario di Presidenza e seconda firmataria del DdL: “L’approvazione in tempi brevi del Disegno di Legge è un obiettivo prioritario. Un programma strutturato di screening consente di individuare la malattia precocemente, riducendo complicanze e costi per il Servizio Sanitario Nazionale. Quanto emerso dalla presentazione del documento – continua Patriarca – costituisce un contributo fondamentale per consolidare il quadro delle evidenze scientifiche e suggerire al decisore pubblico indicazioni strategiche per definire misure efficaci e sostenibili”.
Durante l’evento è stata sottolineata la necessità di semplificare i piani terapeutici e di un approccio sinergico tra medicina del territorio e specialistica nefrologica per garantire un accesso equo ai percorsi di diagnosi e trattamento. Luca De Nicola, Presidente della Società Italiana di Nefrologia, ha evidenziato “come spiegato ampiamente nel documento che oggi presentiamo, l’attuale sistema dei Piani Terapeutici costituisce un ostacolo per i pazienti e un onere per i clinici. E’ fondamentale adottare strumenti più snelli, che garantiscano una maggiore aderenza terapeutica e riducano il carico amministrativo per specialisti e Medici di Medicina Generale”. “Il Disegno di Legge – prosegue De Nicola – rappresenta un’opportunità concreta per istituire un percorso strutturato su scala nazionale, per questo motivo abbiamo lavorato intensamente con tutto il Gruppo di Lavoro multistakeholder, che racchiude la società scientifica che rappresento, le associazioni di pazienti e le aziende.” Altro tema centrale è il ruolo svolto nella diagnosi precoce e nella gestione della Malattia Renale Cronica dai Medici di Medicina Generale, primo riferimento per il paziente e punto di raccordo con gli specialisti nefrologi. Gaetano Piccinocchi, Tesoriere della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie, ha sottolineato che “la collaborazione tra Medico di Medicina Generale e specialista nefrologo è un pilastro fondamentale per assicurare continuità assistenziale e percorsi terapeutici appropriati. Inoltre – continua Piccinocchi – stiamo lavorando attivamente per avviare programmi di screening pilota, portati avanti in sinergia con la Società Italiana di Nefrologia”. Dal confronto è emersa anche la necessità di un modello di assistenza più omogeneo a livello nazionale. Giuseppe Vanacore, Presidente dell’Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto, ha ribadito che “assicurare equità nell’accesso ai trattamenti e migliorare i percorsi di cura deve essere una priorità. La qualità di vita dei pazienti nefropatici dipende dalla capacità di garantire un’assistenza integrata, che superi le disuguaglianze regionali”. “Il documento presentato oggi – prosegue Vanacore – fornisce un quadro dettagliato sulle principali criticità che i pazienti affrontano quotidianamente, evidenziando le aree di intervento necessarie per una presa in carico più efficace e uniforme”. L’evento ha confermato l’urgenza di un intervento normativo strutturato per affrontare le criticità legate alla Malattia Renale Cronica. La collaborazione tra Istituzioni, comunità scientifica e associazioni di pazienti sarà determinante per tradurre le proposte emerse in misure concrete, con l’obiettivo di migliorare la gestione della patologia e rafforzare la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale.
-foto ufficio stampa Esperia Advocacy –
(ITALPRESS).

Cronaca

Elevion Group conclude acquisizione Horti Padani di Cremona, sarà prodotto biometano avanzato

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MILANO (ITALPRESS) – Elevion Group, leader europeo nella fornitura di soluzioni end-to-end per la decarbonizzazione e l’efficienza energetica, annuncia di avere completato con successo l’acquisizione dei tre impianti di biogas Horti Padani di Cremona. E’ quanto si legge in una nota.

Gli impianti Horti Padani, come gli altri già acquisiti in Italia da Elevion Group, verranno convertiti alla produzione di biometano avanzato, con l’obiettivo di immettere nella rete di distribuzione del gas metano circa 900 standard metri cubi all’ora entro giugno 2025. Inseriti nel territorio cremonese, dove Elevion Group è già presente con altri due impianti anch’essi in conversione, gli impianti Horti Padani verranno alimentati principalmente con sottoprodotti agro-industriali ed effluenti zootecnici.

Tutte le biomasse utilizzate verranno approvvigionate da fornitori locali certificati per la sostenibilità all’interno di un contesto di filiera integrata. L’obiettivo è di garantire una riduzione delle emissioni almeno dell’80% rispetto al gas fossile e valorizzare la molecola prodotta in ottica di economia circolare e industrializzazione di settore. L’acquisizione di questi ulteriori tre impianti, presenti da oltre 15 anni nel territorio cremonese, incrementa sensibilmente il portfolio asset di Elevion Group e conferma la strategia di crescita del gruppo europeo nel settore della produzione di biometano in Italia, sottolinea la nota. Elevion Group punta, infatti, a raggiungere una produzione oraria di 5.400 standard metri cubi di biometano entro il 2026.

“Questa operazione si inserisce nel percorso di espansione e consolidamento delle attività di Elevion Group in Italia ed è un riconoscimento dell’importanza che il nostro gruppo attribuisce al ruolo del biometano nella transizione energetica del Paese – commenta Jaroslav Macek, CEO di Elevion Group -. Riaffermiamo il nostro impegno a rafforzare la nostra presenza in questo settore in linea con il nostro piano industriale, con l’obiettivo di arrivare a produrre e immettere sul mercato 42,5 milioni di standard metri cubi entro il 2026, da destinare alla decarbonizzazione di processi industriali energivori”

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Secondo Claudio Sanna, CEO di Elevion Group Italy si tratta di una “acquisizione di grande valore strategico, grazie alla quale siamo riusciti ad integrare nel nostro portfolio asset tre dei più importanti impianti per la produzione di biogas da biomasse agricole del Nord Italia. Questa acquisizione – conclude il manager – consolida il ruolo da protagonista del Gruppo Elevion nel settore della produzione di green gas, che costituisce uno degli elementi chiave del nostro modello service factory e value delivery”.

L’accordo, prosegue la nota, è stato concluso con il noto imprenditore cremonese Piergiorgio Scarani, attivo anche nel settore agricolo, il quale entrerà nella società come socio di minoranza, apportando un grande capitale di esperienza di gestione della filiera agricola e un rapporto consolidato e di fiducia con il territorio. Il biometano è un’alternativa sostenibile al gas fossile per decarbonizzare i processi industriali ad alta temperatura, che non richiede aggiornamenti tecnologici. Può essere immagazzinato, distribuito e utilizzato in base alla domanda e ha un’elevata versatilità per diversi usi finali (edifici, industria, trasporti e produzione di energia).

Elevion Group, conclude la nota, è fornitore leader in Europa di soluzioni end-to-end per la decarbonizzazione e l’efficienza energetica. Grazie alla sua struttura unica e al suo spirito pionieristico, le sue capacità possono essere facilmente scalate nell’ambito di progetti di varie dimensioni e con una serie di diverse competenze richieste. Il Gruppo Elevion opera in oltre 12 mercati europei (tra cui Paesi Bassi, Germania, Austria, Italia, Polonia, Romania e Ungheria) attraverso oltre 60 società indipendenti altamente specializzate, ma con la forza finanziaria di un gruppo internazionale.

– foto Elevion Group –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella ha lasciato l’ospedale

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ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, secondo quanto si apprende, ha lasciato l’ospedale Santo Spirito ed è giunto al Quirinale. Il Capo dello Stato è stato sottoposto a un intervento programmato per l’impianto di un pacemaker.

-foto Ipa Agency-

(ITALPRESS).

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Cronaca

Crosetto “Forze straordinarie su missioni pace ma oggi serve altro”

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ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo una difesa straordinaria costruita per fare qualcosa che in questo momento non è la nostra priorità: abbiamo costruito le forze armate soprattutto per fare le missioni di pace internazionale e, nel fare questo lavoro, siamo apprezzati da tutti. Ma adesso ci serve altro, ci serve anche la capacità di difendersi da possibili scenari negativi per noi, che fino a tre anni fa non pensavamo che potessero esserci”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ad “Agorà” su Raitre.

Bisogna “costruire dei sistemi di difesa che ci consentano di reagire di fronte alla pazzia di qualche paese e questo significa investire. Non significa dedicare tutte le risorse alla difesa, ma dedicare una parte giusta per questo momento storico che stiamo vivendo”.

-foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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