Economia
Cuerpo “Nel 2024 la Spagna è cresciuta del 3,2%. Dazi Usa? Un danno per tutti”
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2 mesi fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – “I dazi, e più in generale l’entrata in una corsa al protezionismo o in una guerra commerciale, danneggiano tutti. Hanno un impatto negativo su tutti, a partire dal Paese che impone i dazi”. Parola di Carlos Cuerpo, 44enne ministro dell’Economia spagnolo, che, in un’intervista esclusiva al direttore di Milano Finanza Roberto Sommella, spiega: “Se seguiamo l’analisi degli esperti, ad esempio i dazi annunciati sul settore automobilistico avranno un impatto anche sui prezzi per i consumatori americani”. Dalla parte dell’UE, “vogliamo mandare un messaggio positivo, costruttivo, e cercare un accordo con gli USA – aggiunge -. Abbiamo molto da proteggere: è la più grande relazione economica e commerciale del mondo, con uno scambio di merci e servizi pari a circa 4,4 miliardi al giorno. Ma l’Europa non sarà ingenua: risponderemo se necessario, se riterremo che alcune misure, come questi dazi, siano ingiuste. Abbiamo gli strumenti per farlo e la risposta sarà rapida e proporzionata”.
In merito al piano di riarmo dell’Ue secondo Cuerpo “serve un programma completo per aumentare le capacità di difesa. Tutti i leader europei ne sono consapevoli, per questo si stanno incontrando con urgenza”. Bisogna seguire “i passi previsti dal Libro Bianco sulla sicurezza e la difesa. Dobbiamo avere la flessibilità per reagire nel breve periodo, senza tagliare spese sociali o investimenti sulla competitività”.
Il ministro si dice convinto che “la flessibilità” consentirà di non penalizzare altre spese necessarie e porta l’esempio della Spagna: “stiamo crescendo più degli altri, e il rapporto debito/PIL è sceso di oltre 22 punti percentuali dal picco post-COVID. Abbiamo raggiunto un deficit del 2,8% nel 2024, sotto il target del 3%”. Tutto questo “Grazie alla crescita, al lavoro e alla responsabilità fiscale”.
Nel 2024 “la Spagna è cresciuta del 3,2%, quattro volte la media dell’Eurozona. Pur rappresentando solo il 10% dell’economia dell’Eurozona, abbiamo contribuito al 50% della sua crescita nel 2024. Il 25-30% dei nuovi posti di lavoro in Europa sono stati creati in Spagna: circa mezzo milione all’anno. E ancora più importante: le previsioni per il 2025 e 2026 sono positive. Il segreto è l’equilibrio del nostro modello di crescita”. Anche “la migrazione ha contribuito positivamente alla crescita. E il calo dell’inflazione ha sostenuto i consumi .privati. Tutto questo, insieme a una gestione fiscale responsabile, ha creato un circolo virtuoso”.
Riguardo all’Ucraina la Spagna “sta contribuendo al massimo delle sue possibilità. Il presidente Sanchez è stato a Kiev poche settimane fa e ha annunciato un ulteriore miliardo di euro in aiuti finanziari e militari. Siamo in prima linea nel sostegno all’Ucraina e faremo parte della soluzione. Ci sono ancora discussioni in corso, ma speriamo che con l’aiuto dell’UE si possa arrivare a una pace duratura e poi alla ricostruzione”.
Spagna e Italia “sono già molto allineate e hanno avuto successo nel promuovere molte iniziative a livello europeo. Abbiamo interessi comuni, come la protezione dei confini sud e del Mediterraneo. Un altro esempio è il Next Generation EU: la nostra collaborazione è stata essenziale per la sua creazione. Ma guardando al futuro, dobbiamo capire che ogni singolo Paese, preso da solo, è troppo piccolo. Abbiamo bisogno della forza dell’Unione, sia per essere rilevanti nel mondo che per rafforzare il mercato interno”.
Riguardo al settore bancario Cuerpo ritiene che “finché il mercato rilevante per le banche resta quello nazionale, ogni fusione deve essere valutata in base all’impatto sulla concorrenza nazionale. Dobbiamo prima unificare i mercati finanziari europei. Solo allora potremo avere un contesto in cui le grandi operazioni bancarie abbiano senso a livello europeo. E dobbiamo considerare anche il potenziale dinamico di queste grandi aziende: la capacità di investire e mantenere buone condizioni per i consumatori nel lungo periodo. Questo sarà un elemento chiave per il futuro”.
Si sta puntando a un’unione dei mercati di capitali, come chiede Mario Draghi. “È stato un percorso frustrante negli ultimi 10 anni: se ne è parlato tanto, ma si è fatto poco – afferma -. Ora non solo abbiamo cambiato nome ù da Capital Markets Union a Unione del Risparmio e degli Investimenti, ma stiamo lavorando seriamente per realizzarla”-
La Spagna ha messo sul tavolo una proposta concreta: il Competitiveness Lab. È un nuovo strumento di governance che permette alle “coalizioni dei volenterosi” di andare avanti su singoli progetti senza aspettare l’accordo a 27″. Per esempio, “creare strumenti comuni di risparmio o investimento, armonizzare i rating delle PMI, facilitare l’accesso al credito e l’orientamento dei risparmi verso progetti e imprese europee”. È importante anche realizzare un’unione energetica: “Serve investire sulle interconnessioni. Anche in questo caso – afferma – servono investimenti comuni e finanziamenti condivisi, perché i benefici sono per tutti. E serve per rafforzare l’indipendenza energetica dell’Europa”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Fava “IA strumento strategico per realizzare welfare generativo”
Pubblicato
3 giorni fa-
30 Maggio 2025di
Redazione
GENOVA (ITALPRESS) – “L’intelligenza artificiale può fare la differenza solo se restiamo fedeli a un principio: la persona prima di tutto. È questo il fattore h – l’elemento umano – che deve guidare ogni innovazione”. Così Gabriele Fava, presidente dell’Inps, intervenuto al Festival del Lavoro a Genova.
“Per l’Inps, l’Ia è uno strumento strategico per realizzare un welfare generativo, capace di ascoltare, comprendere e rispondere ai bisogni reali delle persone. La personalizzazione è la chiave: è il contrario della standardizzazione e il cuore del nuovo modello di protezione sociale che stiamo costruendo. Un welfare su misura, che non appiattisce ma valorizza. Mettere la persona al centro non è uno slogan: è una scelta di metodo, visione e responsabilità”, ha aggiunto.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Economia
Barachini “Serve trasmettere la corretta importanza dell’informazione”
Pubblicato
3 giorni fa-
30 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Bisogna prima di tutto trasmettere ai cittadini il senso dell’importanza dell’informazione corretta. Lavorare sulla reputazione del sistema”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, Alberto Barachini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega a Informazione e Editoria.
Poi, spiega che per gli editori “abbiamo individuato una misura di sostegno che si basa non più sulle copie stampate ma su quelle distribuite, come abbiamo fatto con i contributi alle agenzie di stampa, correlandoli con il numero di giornalisti impiegati. Un modo per incentivare la qualità dell’informazione nel primo luogo dove le notizie vengono verificate, contrastando le fake news”.
Barachini si sofferma sulle misure a sostegno delle edicole per le quali è stato messo in campo un pacchetto da 17 milioni. “È la risposta del governo, e ringrazio la premier Meloni, a tutela di quei cittadini, e sono ancora tanti in Italia, che leggono i giornali sulla carta”.
Sul fronte, invece, dell’innovazione il sottosegretario sottolinea come “la si può usare in modo più o meno corretto. Noi abbiamo scelto di sostenere chi investe in innovazione nei media come le tv nazionali (non la Rai) e locali, le agenzie e le radio. Auspicando che gli editori operino per migliorare il lavoro giornalistico e non per sostituirlo”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS)
Economia
Panetta “Con i dazi a rischio 1% della crescita mondiale” / Video
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3 giorni fa-
30 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “L’inasprimento delle barriere doganali potrebbe sottrarre quasi 1 punto percentuale alla crescita mondiale nell’arco di un biennio. Negli Usa, l’effetto stimato è circa il doppio. I dazi potrebbero comportare una minore domanda di lavoro e un aumento delle pressioni inflazionistiche, in una fase già caratterizzata da aspettative di inflazione in rialzo”.
Così il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nel corso delle considerazioni finali. “Il susseguirsi di annunci, smentite e revisioni alimenta incertezza e volatilità sui mercati. Si tratta di condizioni che rischiano di amplificare l’effetto dei dazi e che potrebbero protrarsi nel tempo, considerata la complessità dei negoziati commerciali, che tipicamente richiedono tempi più ben lunghi dei 90 giorni di sospensione annunciati”, ha aggiunto.
Secondo Panetta “le politiche protezionistiche stanno spingendo l’economia mondiale su una traiettoria pericolosa. I dazi oggi in vigore potrebbero ridurre il commercio internazionale di circa il 5%, dando avvio a una riconfigurazione delle filiere produttive globali. Ne deriverebbe un sistema di scambi meno integrato e meno efficiente. Gli effetti rischiano di travalicare la sfera commerciale, alterando la struttura del sistema monetario internazionale, oggi incentrato sul dollaro, e limitando i movimenti dei capitali”.
Il governatore ha infine sottolineato come “le attuali aspre dispute commerciali, non sono un malessere temporaneo, sono il sintomo di un logoramento dei rapporti politici ed economici internazionali che ha radici profonde. Esse accelerano la riconfigurazione delle filiere produttive e degli scambi internazionali che era già in atto”.
IL VIDEO DELLE PAROLE DI PANETTA
-Foto: ufficio stampa Bankitalia-
(ITALPRESS)


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