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Cronaca

Dazi, Tajani consegna a Sefcovic lista prodotti italiani da tutelare

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Ho consegnato al commissario Sefcovic una lista di prodotti italiani sui quali bisogna intervenire affinchè possano essere tutelati” nella trattativa che ci sarà all’interno dell’Unione europea in vista della decisione del Consiglio di lunedì a Lussemburgo. Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa con i giornalisti dopo l’incontro avuto con il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic. Tajani ha menzionato, tra gli altri, la produzione vinicola, i motocicli, i settori che riguardano la gioielleria e le pietre preziose.

La lista contiene “una trentina di punti”, ha precisato il titolare della Farnesina. Rispondendo a una domanda dei giornalisti, Tajani ha poi detto di ritenere che, con la decisione di introdurre un nuovo sistema tariffario, “gli Stati Uniti vogliano puntare sul rafforzamento” della produzione industriale in America. “Questa è la loro posizione, noi siamo italiani ed europei, dobbiamo tutelare le nostre imprese in un rapporto positivo. Il mio disegno sarebbe quello di avere un mercato unico transatlantico, zero tariffe di qua e zero tariffe di là. Quello sarebbe il modo migliore per sviluppare il commercio e rinforzare la posizione dell’Occidente”, ha concluso il ministro.

-Foto: Farnesina-

(ITALPRESS).

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Cronaca

Beduschi “Apre il bando agroindustria, la Regione Lombardia mette a disposizione 30 mln per le imprese”

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MILANO (ITALPRESS) – Aprono oggi i termini per la presentazione delle domande relative al nuovo ‘bando agroindustria‘, strumento cardine del Programma di Sviluppo Rurale di Regione Lombardia, che mette a disposizione 30 milioni di euro per sostenere gli investimenti delle imprese nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.

“Con questo bando – dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschirafforziamo concretamente la competitività e la sostenibilità della nostra filiera agroalimentare. Si tratta di un’opportunità strategica per le aziende che vogliono innovare i propri processi produttivi e affacciarsi su nuovi mercati, con un occhio attento alla qualità, alla tracciabilità e all’ambiente”.

Il settore dell’agroindustria nazionale ha un fatturato che supera i 193 miliardi di euro. In Lombardia si contano quasi 8mila imprese appartenenti all’industria alimentare e delle bevande, di cui 41000 specializzate nella lavorazione di cereali e prodotti da forno, 742 in quella delle carni e 380 per latte e derivati. Tra le province più rappresentate dal settore vi sono Milano (2.595 imprese), Brescia (1.250) e Bergamo (888).

Il bando integra le risorse di due interventi distinti del PSR 2023-2027 – SRD13 e SRD22 – ma si presenta con un’unica regia e un obiettivo condiviso: promuovere una crescita solida e duratura del comparto agroindustriale lombardo attraverso l’ammodernamento delle strutture, l’adozione di tecnologie efficienti e sostenibili, il miglioramento della qualità dei prodotti e la valorizzazione dei sottoprodotti.

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Possono accedere al contributo le imprese che svolgono attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli (sono escluse le realtà che effettuano la sola commercializzazione). Gli interventi ammissibili riguardano opere edilizie, acquisto di impianti e macchinari, strumenti informatici, spese di progettazione e direzione lavori. Il contributo minimo richiedibile è pari a 1 milione di euro, mentre il massimale per domanda è di 5 milioni. La dotazione complessiva è pari a 30 milioni di euro, di cui 12 milioni (contributi in conto capitale) per l’intervento SRD13 e 18 milioni (contributi in conto interessi) per SRD22. Le domande possono essere presentate fino al 15 dicembre 2025.

“Con questa misura – conclude Beduschi – Regione Lombardia si conferma al fianco delle imprese che vogliono crescere e innovare, puntando su una trasformazione di qualità, radicata nel territorio ma capace di competere nel mondo. Diamo forza a chi investe nel futuro dell’agroalimentare lombardo, facendone leva di sviluppo e presidio economico nelle aree rurali”. 

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

A inizio luglio su Tivusat opere liriche e talenti emergenti

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ROMA (ITALPRESS) – Giovani interpreti, orchestre giovanili e coreografi in ascesa sono al centro della programmazione della prima settimana di luglio di Mezzo, canale 49 della piattaforma satellitare gratuita di Tivusat, affiancati da grandi nomi e capolavori del Novecento.
Mercoledì 2 luglio, appuntamento con uno dei titoli più affascinanti del repertorio britannico: “A Midsummer Night’s Dream” di Benjamin Britten. Diretta da Guillaume Tourniaire con l’Orchestre National de Lille, la produzione dell’Opèra de Lille (2022) è firmata da Laurent Pelly.
Giovedì 3 luglio, alle 22:45, spazio alla musica da camera con il Quatuor Modigliani, impegnato in un programma che include Mozart, Ravel e Beethoven. E’ registrato nella Thessaloniki Concert Hall nel 2024.
Prima, alle 20:30, va in onda “Landscapes of Eternity” , il concerto del flautista franco-siriana Naìssam Jalal, che unisce influenze mediorientali, indiane e jazz in un viaggio musicale dal respiro globale, dal festival Jazz sous les Pommiers.
Sabato 5 luglio, doppio appuntamento pianistico: alle 18:50, Leif Ove Andsnes e Bertrand Chamayou eseguono musiche di Schubert e Kurtàg. Brani a quattro mani e suggestioni contemporanee dal Klavier-Festival Ruhr (durata: 1h24).
In prima serata, alle 20:30, l’opera di punta della settimana: “Nixon in China” di John Adams, pietra miliare dell’opera minimalista.
Con Thomas Hampson e Renèe Fleming, l’Orchestra dell’Opèra National de Paris è diretta da Gustavo Dudamel.

– News in collaborazione con Tivusat –
– Foto ufficio stampa Tivusat –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Bosch, nel 2024 fatturato -1,4%, ma resta obiettivo +6% crescita annua

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MILANO (ITALPRESS) – Un 2024 con risultati in chiaroscuro, alla luce delle incertezze internazionali e delle tensioni geopolitiche innescate tanto dai conflitti in atto e dalla minaccia dei dazi da parte degli Stati Uniti. E’ questa l’estrema sintesi del bilancio relativo all’anno scorso della Bosch presentato a Milano in conferenza stampa. Come gruppo, Bosch ha chiuso il 2024 con un volume totale di fatturato di 90,3 miliardi di euro, un calo dell’1,4% rispetto al 2023. In calo anche l’EBIT operazionale che passa da 4,8 a 3,1 miliardi di euro (in termini percentuali, dal 5,3% al 3,5%). “Il mercato europeo è stato quello più penalizzato oggettivamente, mentre le performance maggiori sono state sul mercato americano, Sud America e Nord America insieme. Asia invece è rimasta fondamentalmente stabile”, ha spiegato Renato Lastaria, General Manager Bosch Group Italy.
Nello specifico, il mercato europeo ha segnato nel 2024 quota 44,5 miliardi di euro (-4,9% rispetto al 2023), l’Asia-Pacifico ha raggiunto i 28 miliardi di euro (+0,7% rispetto al 2023), mentre il continente americano con 17,8 miliardi di euro segna la crescita maggiore in termini percentuali (+4,8%).
Scenario non particolarmente positivo per il mercato italiano per Bosch, che sconta un calo delle vendite che sfiora il 10%. E’ lo stesso Lastaria a spiegarne i motivi. “Fondamentalmente noi abbiamo rispetto alla media di Bosch una composizione un pochino più sbilanciata verso la parte industriale del nostro fatturato e quello è stato il settore in cui congiunturalmente il mercato è sceso di più – ha affermato – Per noi ha pesato in maniera sovraproporzionale rispetto agli altri. Infine c’è stata la coda dell’effetto super bonus nelle ristrutturazioni edilizie che aveva impattato verso l’alto in maniera artificiosa nell’anno precedente e che quindi ha ristabilito la nuova base di partenza per l’anno 2024-25 per la termotecnica”. Approfondendo nel dettaglio i settori business di Bosch, nel 2024 si sono avuti i seguenti risultati: 55,8 miliardi di euro nel settore mobility (-0,7% dal 2023); 20,3 miliardi di euro nel settore Consumer Goods (+1,6% dal 2023); 7,5 miliardi di euro nel settore Energy and Building Technology (-2,7% dal 2023); 6,4 miliardi di euro nel settore Industrial Technology (-13% dal 2023).
Per quanto riguarda il futuro del gruppo, Lastaria ha ribadito che “il nostro obiettivo di medio termine resta quello di una crescita anno su anno del 6% del fatturato e di una marginalità EBIT di almeno il 7% sulle vendite. Sono obiettivi alla luce dei risultati attuali sicuramente ambiziosi, ma sono obiettivi assolutamente da raggiungere per assicurare l’indipendenza economica e finanziaria dell’azienda”.
Sul fronte del settore Mobility, “a livello italiano nel 2023 avevamo avuto una crescita molto importante anche grazie agli effetti contingenti della produzione dei nostri clienti nazionali, mentre nel 2024 abbiamo restituito sostanzialmente la crescita che avevamo fatto. Lo sviluppo del mercato nel 2025 ci fa prevedere una sostanziale livellamento sui livelli 2024, mentre prevediamo di crescere verso il 2026 e 2027 anche grazie alla nuove tecnologie”. A dirlo è Camillo Mazza, General Manager Robert Bosch GmbH Branch in Italia. Uno scenario che comunque lascia aperte prospettive di sviluppo molto interessanti per il settore. Tra questi, “la propulsione in tutti in tutte le sue sfaccettature: dal motore a combustione all’idrogeno, dai biocarburanti agli ibridi, dal motore elettrico alle fuel cell”.
“Un altro trend molto importante della tecnologia è quello del software Defined vehicle, quindi la transizione dei sistemi e delle architetture elettroniche da sistemi con molte centraline per sistemi diversi a una centralina o un computer centrale high performance che va a gestire più sistemi complessi in in maniera sinergica – ha aggiunto Mazza – Noi siamo presenti non solo come hardware, ma anche come software. Sviluppiamo software che vanno a gestire i nostri componenti, i nostri attuatori e i nostri sensori e a livello sistemico, ad esempio con il Dynamic Management System, siamo in grado di gestire non solo l’impianto frenante di controllo stabilità SP, ma anche l’impianto sterzante by wire e l’impianto propulsione”. La conferenza stampa è stata anche l’occasione per Bosch per celebrare i 10 anni della divisione sensoristica, che in Italia è cresciuta fino a contare ben 70 progettisti con background di alto profilo. “Il gruppo di Milano è molto forte sui sensori di ultimissima generazione. I nostri progetti più importanti sono il campo dei sensori magnetici, quindi delle bussole micromeccaniche che sono in grado di rilevare la posizione di un oggetto rispetto al campo magnetico terrestre;
il sensore di pressione, un oggetto incredibile che consente di rilevare delle variazioni in altezza di 30 cm rilevando la pressione atmosferica. E siamo molto forti anche sui sensori inerziali, che consentono di rilevare rotazioni”, ha affermato Riccardo Campagna, Head of Bosch Sensortec Italy.
Pur restando tra le divisioni più esposte in caso di disruption delle supply chain (soprattutto per le forniture di materiali specifici quali le terre rare), le prospettive di sviluppo rimangono interessanti anche per la sensoristica.
“Sono tre i settori più importanti su cui c’è una visione di lungo termine – ha spiegato Campagna – Lo Human Robotics, quindi la capacità di avvicinare un un robot o un drone a un comportamento più vicino possibile alla relazione e all’interazione umana. Poi c’è la frontiera del Quantum Sensing: è un’area interessantissima, in là da venire, che ha come obiettivo di rilevare segnali piccolissimi e potrebbe essere la possibilità di rilevare anche delle attività elettriche del cervello di fronte a un pensiero umano. E infine tutta la parte di infrared detection, ovvero la rilevazione di temperatura sempre più accurata per avere ad esempio un monitoraggio termico completo delle persone in transito”.

foto: ufficio stampa Bosch Italia

(ITALPRESS).

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