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Cronaca

Dazi, Lollobrigida “No a guerre commerciali”

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ROMA (ITALPRESS) – La cosa più pericolosa che stiamo registrando, proprio in queste ore, è l’isterismo dei mercati finanziari, non di quelli economici. Se a Vinitaly c’erano calma e trattative costanti con gli imprenditori, e ho registrato grande ottimismo in questi giorni perchè non ci sono state criticità particolari di mercato, invece per i mercati finanziari, almeno fino a stamattina, c’è un quadro abbastanza preoccupante”. Lo ha detto questa mattina a Ping Pong, su Rai Radio1, Francesco Lollobrigida.

“L’economia reale, rispetto ai mercati finanziari ha un gap rispetto alle reazioni – ha spiegato il ministro -. La nostra economia è molto solida, soprattutto grazie ai nostri imprenditori, e quindi dobbiamo lavorare avendo una visione e una strategia chiara di quello che serve alle imprese in termini di prospettiva. La preoccupazione che si sta diffondendo è spesso a causa di chi si immagina strumentalizzare questa situazione a fini politici: rischia di fare più danni dell’effetto dazi finora registrato”.

Alla domanda se la posizione italiana di insistere sulla negoziazione dei dazi per evitare eventuali escalation si stesse facendo strada in Europa, anche alla luce della lista di dazi europei annunciata per il 15 aprile, il ministro ha risposto: “Alcuni risultati, anche nella fase di trattativa in Lussemburgo, li abbiamo ottenuti. Ad esempio, per non esacerbare il confronto su sanzioni specifiche che avrebbero previsto ulteriori sanzioni a svantaggio di alcuni mercati. Per il vino sono state escluse le sanzioni del bourbon whiskey statunitense. All’interno dell’Ue ci sono opinioni non sempre sovrapponibili, io seguo l’opinione dei nostri imprenditori. Non ho trovato un solo imprenditore italiano favorevole ad aprire guerre commerciali con gli Stati Uniti, perché non lo trovano sensato né utile, e credo non sia utile per l’Europa tutta. Nessuno dice di essere remissivi, ma essere pragmatici è la strada maestra che dobbiamo cercare fino alla fine di sondare, prima anche solamente di pensarci a una guerra commerciale, che come minimo fa danni ad entrambi”, ha concluso Lollobrigida.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

MARCHIO MORESCHI E MACCHINARI AI MILANESI DI GLAM

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Dopo il fallimento del calzaturificio Moreschi di Vigevano l’azienda milanese Glam vince l’asta offrendo un milione 737mila euro. Glam ha un solo punto vendita in corso Venezia, a Milano. Ha già un marchio, un brand consolidato, scarpe prodotte unicamente a Vigevano. All’asta, è stato acquisito il ramo d’azienda costituto dai marchi “Moreschi” e “Stemar”, oltre ai macchinari e gli arredi presenti nello stabilimento di via Cararola 69, le materie prime e circa 7mila paia di calzature presenti in magazzino, nonché il contratto di locazione e gli arredi relativi al negozio Moreschi di Milano, in via Manzoni. L’immobile di via Cararola non era invece compreso nell’offerta.

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Cronaca

PONTE DI BRESSANA, PRESIDIO DI PROTESTA DEL M5S CON CONTE

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Sui disagi legati al lungo stop per lavori di questa estate al Ponte sul Po di Bressana ieri c’è stato un presidio di protesta del M5S a Cava Manara nello spiazzo a un centinaio di metri dal Ponte. E’ intervenuto anche l’ex premier e ora presidente dei 5 Stelle Giuseppe Conte, anche se la notizia è stata parzialmente offuscata dalla contemporanea nomina del Papa e quindi tutti gli occhi erano puntati su S. Pietro. Conte comunque ha chiesto subito un piano indennizzi del ministero dei trasporti presieduto da Matteo Salvini, per i pesanti disagi che vivranno i pendolari e chi deve muoversi su strada per gli imminenti lavori ferroviari. “Il mio governo – ha detto Conte – aveva finanziato interventi per i ponti sul Po. C’erano 109 miliardi disponibili; si potevano usare i fondi Pnrr. Invece si arriva in questa situazione di scarsa programmazione territoriale. Il ministro Salvini, invece di bloccare 15 miliardi per il plastico del ponte di Messina, si occupi di questi problemi. Più che il ponte sullo Stretto, sarebbe meglio fare un altro ponte qui, che serve” ha concluso Conte.

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Cronaca

“UOMO MITE E GENTILE” PER IL VESCOVO DI PAVIA SANGUINETI

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“Una bella persona, molto mite, ma che ha preso un nome forte come Leone XIV”, commenta il vescovo di Pavia monsignor Corrado Sanguineti. “Lo scorso anno abbiamo scambiato qualche parola prima dell’inizio della messa e poi abbiamo mangiato insieme nel convento. A tavola è stato davvero una persona amabile, che si è intrattenuto cordialmente con tutti noi e che ha dimostrato anche di saper ascoltare. L’impressione è proprio quella di un figlio di sant’Agostino, che oltretutto ha avuto un percorso particolare, che lo ha portato nelle zone povere delle missioni per lunghi periodi. Lo inviteremo a Pavia e sono sicuro che verrà” dichiara Mons. Sanguineti.

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