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Cronaca

SABATO ALLE 10 I FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, DA DOMANI ALLE 9 SALMA ESPOSTA IN VATICANO. IL GOVERNO PROCLAMA CINQUE GIORNI DI LUTTO NAZIONALE

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Ora è ufficiale, Sabato alle 10 sono in programma i funerali, la cerimonia sarà presieduta dal Cardinale Giovanni Battista Re, Decano del Collegio Cardinalizio. Da domani, Mercoledì 23 Aprile alle 9, la salma del Pontefice sarà esposta in Vaticano, dopo la processione da Piazza Santa Marta. Intanto sono state diffuse le prime immagini: Papa Francesco, deposto nella bara nella Cappella di Santa Marta, ha un rosario tra le mani, è vestito con la casula rossa, il pallio e in testa la mitra bianca. La bara è semplice, in legno, accanto a lui le guardie svizzere e il cardinale Pietro Parolin: il porporato veneto, ora decaduto come segretario di Stato, rappresenta la linea della continuità con Francesco e in molti lo vedono come favorito nella successione, assieme al capo dei vescovi e arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Maria Zuppi. Sono molti i fedeli che stanno arrivando per portare l’ultimo saluto al Pontefice, scomparso ieri mattina alle 7,35 per un ictus celebrale, seguito dal coma e da un collasso cardiocircolatorio irreversibile. Il consiglio dei ministri di stamane sta predisponendo un piano adeguato anche sul fronte sicurezza, verranno proclamati cinque giorni di lutto nazionale. I funerali vedranno la presenza dei principali leader mondiali, da Trump a Macron, atteso anche Zelensky. Poi la tumulazione, come da volere di Francesco, nella Basilica di Santa Maria Maggiore. E’ stato proprio lui a disporre di essere sepolto «con dignità, ma come ogni cristiano», senza più l’esposizione del corpo su un catafalco, la doppia veglia, titoli magniloquenti e orpelli vari. Ha affidato il compito all’arcivescovo Diego Ravelli, maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, e approvato il 29 aprile 2024 una nuova edizione dell’«Ordo Exsequiarum Romani Pontificis», perché sia chiaro che «le esequie del Romano Pontefice sono quelle di un pastore e discepolo di Cristo e non di un potente di questo mondo», ha spiegato Ravelli.

Cambia il linguaggio, anzitutto: nelle orazioni Francesco verrà chiamato «Papa», «Episcopus Romae» o «Pastor», nel rituale «Romanus Pontifex», e quindi vescovo di Roma, pastore, romano pontefice, senza più appellativi come «Sommo Pontefice della Chiesa Universale» o «Sovrano dello Stato della Città del Vaticano». Ma a essere semplificato è l’intero rito, scandito da tre «stazioni».
Sul fronte trasporti l’azienda del trasporto pubblico, Atac, ha predisposto un piano eccezionale per consentire l’arrivo dei fedeli a San Pietro, potenziando 17 linee di superficie tra cui la 23, 64, 87 e 105, e ricordando le stazioni metro attrezzate per persone con mobilità ridotta. Anche i treni regionali FL1, FL3 e FL5 sono stati indicati come opzione per raggiungere la Basilica.

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Cronaca

Norris vince in Messico, sul podio anche Leclerc e Verstappen

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CITTA’ DEL MESSICO (MESSICO) (ITALPRESS) – Lando Norris (McLaren) vince il Gran Premio del Messico, ventesimo appuntamento del Mondiale di F1 2025. Gara dominata dal pilota britannico, che si prende corsa e vetta della classifica mondiale piloti scavalcando Oscar Piastri (McLaren), quinto al traguardo. Secondo un grande Charles Leclerc (Ferrari) davanti alla Red Bull di Max Verstappen. Ai piedi del podio la sorpresa di giornata Oliver Bearman (Haas). Lewis Hamilton, penalizzato di 10 secondi per un taglio curva nei primi giri, termina ottavo.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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La Juve cade anche a Roma: 1-0 per la Lazio, rete di Basic

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ROMA (ITALPRESS) – La Lazio ritrova i tre punti in casa battendo la Juventus per 1-0 nel match che chiude l’ottava giornata di Serie A. Nonostante le assenze, i biancocelesti fanno la partita con la mentalità e il “sacrificio” richiesti da Sarri e salgono a 11 punti, a una lunghezza dai bianconeri, che incappano nella terza sconfitta consecutiva tra campionato e coppa: nel complesso, la squadra di Tudor non vince da otto partite, da quella vinta contro l’Inter il 13 settembre. A decidere la gara dell’Olimpico è stato Basic. Tante le polemiche arbitrali nel corso del match (che seguiranno verosimilmente nel post-partita).
Sarri propone titolari Isaksen e Zaccagni e, per sopperire all’assenza di Tavares, sposta Marusic a sinistra con Lazzari a destra. Nella Juventus, per la prima volta Vlahovic e David giocano insieme dal primo minuto, con Yildiz che si accomoda inizialmente in panchina a causa del leggero fastidio al ginocchio. Proprio Isaksen si mette in luce dopo pochi minuti con uno slalom speciale ma senza trovare compagni in area. Il gol biancoceleste (che sarà decisivo) arriva al 9′: David sbaglia completamente la sponda per McKennie, Cataldi recupera palla e la scarica su Basic, il quale tira e batte Perin, complice la deviazione di Gatti. La risposta bianconera è affidata a Conceicao, da cui passano la maggior parte delle iniziative degli ospiti, come nell’occasione del cross per Cambiaso, il cui tiro si spegne sull’esterno della rete.
Poi, Gatti mura un tiro di Guendouzi e Provedel è ottimo nell’uscita su David, autore di una prova estremamente sottotono, così come Vlahovic e Dia: una serata decisamente complicata per i centravanti di entrambe le squadre. Al rientro dagli spogliatoi, Tudor rompe gli indugi e inserisce Yildiz, che però non riuscirà a incidere. La Juve si fa vedere con una traversa di Vlahovic da pochi passi (ma c’era fuorigioco di Kelly) e un tiro innocuo di Locatelli, ma al 56′ la Lazio protesta chiedendo il secondo giallo per McKennie. Passano pochi minuti e sono i bianconeri a protestare per un contatto tra Gila e Conceicao, giudicato non falloso da Colombo. Provedel si fa trovare pronto sul colpo di testa di Thuram, mentre Isaksen, autore di una grande partita, sfiora il raddoppio al 79′. Paradossalmente, nonostante il punteggio, è più la Lazio a cercare il secondo gol che non la Juve a inseguire il pareggio: anche Pedro, appena entrato, va vicinissimo alla rete mancando il bersaglio grosso di pochissimo. Il forcing finale, con tanto di colpo di testa centrale di Thuram, non basta agli ospiti, che tornano a Torino senza punti.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “Speranza di pace si estenda da Medio Oriente a Ucraina”

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