Politica
“Vecchi e nuovi trend dell’attività legislativa”, gli ultimi esecutivi a confronto
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2 mesi fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – L’esecutivo si conferma perno della forma di governo parlamentare, mentre Camera e Senato si adoperano per far rispettare le proprie prerogative, anche se con strumenti diversi o riadattati rispetto al disegno costituzionale originario che delinea una più rigida separazione dei poteri. Queste le primissime impressioni che emergono dall’analisi “Vecchi e nuovi trend dell’attività legislativa” realizzata da Insight Lab, il Centro studi di Bistoncini Partners, prima società di lobbying nata in Italia nel 1996.
L’analisi ricostruisce in termini statistici le dinamiche di collaborazione tra Governo, Parlamento e Quirinale, prendendo in esame gli ultimi tre esecutivi (Conte II, Draghi e Meloni), incrociando dati sull’iter legislativo e sul sindacato ispettivo, con un particolare focus relativo alla manovra finanziaria, strumento normativo centrale di ogni legislatura dal 2001. La collaborazione tra esecutivo e legislativo, basata sulla condivisione dei programmi e delle tematiche trattate, conferma che l’iniziativa legislativa efficace rimane di gran lunga in capo al Governo, che si aggiudica una quota “fissa” intorno al 70% del totale.
E’ da segnalare però un concreto attivismo parlamentare sul fronte dell’iniziativa legislativa che sale ad oltre il 30% del totale delle leggi approvate in aumento rispetto al Governo Draghi (15%) e al Conte II (10.7%) la cui azione è stata però strettamente legata all’emergenza Covid.
“Il Governo mantiene l’autonomia dell’iniziativa legislativa, fenomeno che accomuna tutti i Paesi europei indipendentemente dalla loro forma di governo – afferma Fabio Bistoncini, Presidente e Fondatore di Bistoncini Partners. Ma, in tutta sincerità, non ci aspettavamo una percentuale 70/30, dalla quale si evince comunque una certa rilevanza nell’iniziativa parlamentare. Analizzando però la portata e il tenore delle dei temi dell’attività parlamentare, notiamo una riduzione del loro peso specifico in termini di significato politico”.
Un ulteriore elemento di interesse è la diminuzione del numero di decreti-legge non convertiti, che vanno per la quasi totalità a confluire in ulteriori decreti già all’esame del Parlamento. L’esecutivo Meloni appare seguire le indicazioni del Quirinale nel ridurre drasticamente il numero di cosiddetti decreti minotauro e all’eterogeneità del contenuto dei DL. Nonostante l’apprezzata sostanziale diminuzione del numero di DL approvati dal Governo ciò ha nei fatti mantenuto elevato il lavoro delle Commissioni parlamentari in sede di conversione in legge, conseguenza non voluta, si accompagna il permanere di una costante pressione sul Parlamento in termini di “ingorgo” dei decreti-legge, dal momento che persiste un cospicuo utilizzo della decretazione d’urgenza (anche se ridotto rispetto ai picchi del Governo Draghi) con la quasi totalità dei decreti che ha adesso un iter autonomo di conversione. Il numero di DL all’esame delle Camere, se da una parte comprime le possibilità per il Parlamento di ritagliare tempo per i propri progetti di legge, permette a deputati e senatori di intervenire in fase emendativa con tempistiche più consone. Si conferma infine quello che la letteratura indica come monocameralismo di fatto, che si concretizza in un numero in ogni caso ridotto di letture di modifica oltre il primo passaggio parlamentare (Conte II 3,2%, Draghi 5,8%, Meloni 6,7%).
Questo fenomeno, che a prima vista sembrerebbe comprimere la possibilità di un ampio esame da parte di entrambi i rami del Parlamento, nei fatti potrebbe anche rappresentare un elemento di efficientamento dell’iter, funzionale a ridurre le tempistiche di approvazione dei provvedimenti e ad evitare il deprecato abuso della navetta parlamentare. Dall’analisi emerge che gli apparati legislativi del Governo fungano sempre più da “regia” dei provvedimenti normativi in Parlamento, preferendo chiudere i principali dossier in una sola lettura, al fine di ridurre la possibilità che i provvedimenti – anche a causa della navette – possano subire rallentamenti.
Il numero ridotto di letture di modifica che vanno oltre il primo passaggio parlamentare, sintetizzabile con l’espressione “monocameralismo di fatto”, è una tendenza – afferma Fabio Bistoncini, Presidente e Fondatore di Bistoncini Partners – che ha avuto il suo apice durante l’emergenza Covid ma che è andata consolidandosi anche nell’esecutivo presieduto da Mario Draghi e quello attuale, nonostante le condizioni politiche molto diverse, una maggioranza trasversale quella di Draghi e una di matrice puramente politica come quella che sostiene il Governo Meloni.
Dall’analisi degli atti emerge, rispetto al passato, un forte incremento del numero di atti di indirizzo (strumenti che impegnano il Governo a seguire una determinata linea di policy), soprattutto se comparati agli strumenti di controllo (interrogazioni e interpellanze).
In particolare, si osserva un ruolo di primo piano degli ordini del giorno, che superano per numero di presentazione pro capite le interrogazioni a risposta scritta, che un tempo rappresentavano l’atto parlamentare più frequente per dare voce alle constituency di riferimento. Ciò può spiegarsi con la maggiore efficacia percepita dell’odg rispetto ad altri strumenti, soprattutto in termini di comunicazione politica, vista la più concreta possibilità di ottenere un dibattito in Parlamento che, a sua volta, può prendere forza mediatica, in particolare sui media digitali. Inoltre, gli odg sembrano essere divenuti un vero e proprio terreno di “scontro politico”, come dimostrano le modifiche restrittive al regolamento della Camera e soprattutto il dato relativo al numero di odg presentati dalle opposizioni e accolti, che scende sotto il 30% (era a più del 60% nella passata legislatura). Il focus sulla Legge di Bilancio avvalora l’ipotesi di un notevole “attivismo” del Parlamento in sede emendativa, soprattutto nell’ambito della discussione del principale strumento normativo dell’anno. L’esame della Legge di Bilancio 2025, la prima in cui l’attuale maggioranza parlamentare ha potuto realmente incidere, conferma questo fenomeno: si segnalano infatti un lieve incremento del numero di emendamenti pro capite rispetto al passato e un sensibile aumento della capacità delle Camere di modificare il contenuto della manovra, arrivando a raddoppiare il testo in termini di numero di commi. Il focus sulla manovra finanziaria, inoltre, conferma la tendenza del crescente utilizzo degli odg come “terreno di dibattito”, oltre che il rafforzamento del monocameralismo di fatto: l’ultima manovra del Governo Meloni, difatti, è arrivata a impegnare la Camera per quasi due mesi, lasciando al Senato ben poco tempo per un esame compiuto in seconda lettura.
La Legge di Bilancio è uno di quegli atti, forse quello più rilevante, attraverso il quale il Parlamento mostra la propria autonomia all’esecutivo – afferma Fabio Bistoncini, Presidente e Fondatore di Bistoncini Partners. 4Al di là del numero di commi, il potere che il Parlamento esercita è strettamente legato al tetto di spesa indicato dal Governo, generalmente, è inversamente proporzionale alla sua forza: un Governo debole aumenta il tetto di spesa, al contrario un Governo forte come quello presieduto a Giorgia Meloni, lo riduce Al contrario delle passate legislature, in cui si osservavano picchi di cambi di gruppo parlamentare proprio a ridosso delle transizioni tra i diversi governi (tecnici, di scopo, di unità nazionale, ecc.), nella XIX legislatura si osserva una notevole stabilità, con cambi sporadici, a riflettere la natura “politica” dell’attuale esecutivo, sostenuto da una maggioranza coesa, uscita compatta dalle elezioni del 2022. ‘Il quasi annullamento dei cosiddetti “cambi di casacca” – afferma Fabio Bistoncini, Presidente e Fondatore di Bistoncini Partners – è il segnale di una stabilità politica frutto dell’assoluta corrispondenza tra la maggioranza uscita vincitrice dalle elezioni dell’ottobre 20222 e la compagine dell’attuale Governo’.
– foto IPA Agency.
(ITALPRESS).
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16 Luglio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Ricordate il “carrello tricolore” di Meloni? No, esatto. Nessuno se ne è accorto. Una misura fallimentare che non ha minimamente aiutato le famiglie. Ora si stima un ulteriore aggravio di 320 euro l’anno a famiglia solo per mangiare e bere. A giugno il carrello della spesa è aumentato ancora con aumenti anche oltre il 4% sui principali prodotti alimentari come carne, pesce e verdure. Tutto mentre le famiglie continuano a perdere potere d’acquisto: rispetto a cinque anni fa le retribuzioni contrattuali fanno segnare -9%. Lo stipendio si restringe con le spese che aumentano a dismisura”. Lo scrive su Facebook il presidente del M5S Giuseppe Conte.
“Che fine hanno fatto i 1.000 euro con un click? La realtà è che al Governo sanno dire solo “no” alle nostre proposte contro il carovita: dal salario minimo all’integrazione per i cassintegrati, passando per la riduzione delle tasse al ceto medio da finanziare con i proventi miliardi dei colossi del web a cui Meloni, invece, le tasse vuole tagliarle”, aggiunge.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Politica
Saverio Romano “Ok in Commissione Finanze alla proposta di legge sul conto corrente di base”
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10 ore fa-
16 Luglio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Passa in Commissione Finanze la ‘legge Romano’ sul conto corrente di base. “Un grande risultato politico quello dell’approvazione in Commissione Finanze alla Camera del conto corrente di base, una proposta di legge di cui sono primo firmatario e primo proponente. Si tratta di uno strumento a difesa dei cittadini e per una loro piena cittadinanza per quello che attiene i rapporti bancari. Il testo prevede che gli istituti di credito non possano più chiudere conti correnti con saldi attivi se non per gravi e documentati motivi. Questa proposta di legge vuole rappresentare una efficace risposta alla chiusura unilaterale e immotivata del conto corrente bancario, sovente in presenza di saldi attivi”.
“Si tratta di un fenomeno odioso che costringe i correntisti – per effetto delle segnalazioni interbancarie – a non poter più disporre delle proprie risorse. Siamo perfettamente consapevoli del fatto che il conto corrente bancario oggi sia un indispensabile strumento di cittadinanza attiva e che debba essere garantito a chiunque in quanto essenziale per poter esercitare i propri diritti e le proprie prerogative. In questo modo abbiamo raccolto le segnalazioni di imprese, cittadini e associazioni di settore che ci hanno raccontato migliaia di casi di chiusura di conti correnti, e il rischio annesso che tantissimi utenti potessero uscire da un circuito di legalità e trasparenza. Noi Moderati si conferma il partito dei cittadini e dei correntisti e non quello che rappresenta gli interessi delle banche. Avanti così” conclude Saverio Romano, coordinatore politico di Noi Moderati.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Politica
Papa “Venga una tregua, fermare l’odio. E’ in gioco la nostra umanità”
Pubblicato
20 ore fa-
15 Luglio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Cari amici che giocate o assistete alla partita del cuore, questo vostro incontro mi induce a condividere alcune riflessioni; a partire dal significato delle parole che lo definiscono: “partita” e “cuore”. Partita significa, in questo caso, incontro. Un incontro dove anche gli avversari trovano una causa che li unisce: quest’anno, in particolar modo, quella dei bambini che chiedono aiuto, dei bambini che arrivano in Italia da zone di guerra, e ai quali un progetto dell’Ospedale e della Fondazione Bambin Gesù e della Caritas Italia offre accoglienza. Sembra sempre più difficile, quasi impossibile, trovare spazi di ascolto per queste cose”. Così Papa Leone XIV nel videomessaggio in occasione della Partita del Cuore 2025 allo Stadio “Gran Sasso d’Italia Italo Acconcia” a L’Aquila.
“Ma mi viene in mente un’altra partita, quella raccontata in un film, Joyeux Noèl, e in una canzone di Paul Mc Cartney, giocata il 25 dicembre 1914 da alcuni soldati (tedeschi, francesi e inglesi) nella cosiddetta tregua di Natale, nei pressi della cittadina di Ypres, in Belgio. E’ ancora possibile – è sempre possibile – incontrarsi, anche in un tempo di divisioni, di bombe e di guerre. E’ necessario costruire le occasioni per farlo. Sfidare le divisioni e riconoscere che questa è la sfida più grande: incontrarsi. Contribuire insieme ad una buona causa. Riportare ad unità i cuori spezzati, i nostri e quelli degli altri. Riconoscere che nel cuore di Dio siamo una cosa sola. E che il cuore è il luogo dell’incontro con Dio e con gli altri”.
“‘Partita’ e ‘cuore’ diventano così due parole da coniugare insieme – prosegue -. Ed è bello anche che questo avvenga in un evento benefico che è insieme sportivo e televisivo. E che raccoglie fondi per la vita, per la cura, non per la distruzione e la morte. Lo Sport – quando è vissuto bene da chi lo pratica e da chi fa il tifo – ha questo di grande, che trasfigura lo scontro in incontro, la divisione in inclusione. Le solitudini in comunità. E la televisione quando non è solo connessione ma comunione di sguardi può farci riscoprire come guardare gli uni gli altri. Con amore invece che con odio. E’ significativo anche che a giocare oggi siano due squadre, una di politici ed una di cantanti. Ci dice che la politica può unire invece di dividere, se non si accontenta della propaganda che si nutre della costruzione di nemici, ma si adopera nell’arte difficile e necessaria del confronto, che ricerca il bene comune. E ci ricorda anche come la musica arricchisca di significato le nostre parole e i nostri ricordi; da quando abbiamo, bambini, iniziato a parlare e ricordare. I bambini – a cui questo vostro incontro è dedicato – queste cose le sanno. Hanno la purezza del cuore che permette loro di vedere Dio. Auguro ad ognuno di voi e a tutti coloro che saranno uniti da questo evento, e aiuteranno il progetto che esso sostiene, di guardarli negli occhi i bambini e di imparare da loro. Di ritrovare il coraggio dell’accoglienza ed essere uomini e donne dell’incontro. E la forza di credere e chiedere che venga una tregua, un tempo che fermi la rincorsa dell’odio. E’ in gioco la nostra umanità. Che questa partita che parla di pace segni un punto a suo favore”, conclude.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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