DELITTO GARLASCO, ALTRE SEI IMPRONTE IGNOTE SUL MURO DI CASA POGGI
Ci sono altre sei tracce “palmari” mai identificate e alle quali ancora oggi gli esperti nominati dalla procura di Pavia nonostante le nuove analisi non sono riuscite ad associare una identità. Sono quelle rilevate sulle due pareti del muro della scala nella villetta di Garlasco, dove in fondo è stato trovato il corpo di Chiara Poggi, oltre all’ormai nota impronta 33 attribuita ad Andrea Sempio. Delle sei impronte ancora ignote, tre erano state rintracciate, come la 33, sulla "parete destra della scala dove è stato rinvenuto il corpo". Altre due sulla parete sinistra e un’altra sulla "parete superiore della scala". Un lavoro certosino, quello sulle impronte, che mette a confronto vecchie e nuove tecniche investigative. Ma nelle indagini, oltre alle impronte, agli sms della madre di Sempio e ai ritrovamenti nel canale di Tromello, entreranno ora anche gli audio dei messaggi scambiati tra Paola Cappa, una delle gemelle cugine di Chiara Poggi, e Francesco Chiesa Soprani, l’ex manager dello spettacolo che nei giorni scorsi ha rivelato di avere ricevuto decine di messaggi sul caso Garlasco proprio da Paola Cappa.
Intanto in una intervista a La Stampa è tornata a parlare anche la madre di Alberto Stasi, Elisabetta Ligabò, sperando in un incontro con la madre di Chiara Poggi, Rita Preda, la quale ha definito "ipotesi stravaganti" le nuove piste seguite dai pm, perché "il condannato è Alberto Stasi". "Io capisco il suo dolore, che è immenso, lo immagino", ha osservato Elisabetta Ligabò Stasi. "Però, mi dispiace: non comprendo questa ostilità, questa chiusura". "Quello che sta venendo fuori è sconvolgente. È uno schifo, mi dispiace usare questa parola. Ma è un vero e puro schifo", ha proseguito la madre di Stasi. Secondo la donna, il figlio Alberto potrebbe dunque essere la vittima di un errore giudiziario. Quello che in questo momento è il sospetto di molti, alla luce delle nuove indagini. Per questo il deputato di Forza Italia, Davide Bellomo, componente della commissione Giustizia della Camera ha presentato una interpellanza urgente per chiedere lo "Stop al carcere per Alberto Stasi: nessun cittadino – spiega – può rimanere privato della libertà personale mentre la stessa giustizia che lo ha condannato coltiva, pubblicamente e processualmente, il dubbio che possa essere innocente".
LA VOCE PAVESE – “ACQUA IN BROCCA”, QUELLA DEL NOSTRO RUBINETTO TRA LE PIÙ SICURE
Un messaggio chiaro, rassicurante e scientificamente fondato è emerso sabato 14 giugno alla Sala Zonca di Voghera, dove si è svolto l’incontro pubblico “Acqua in brocca – Se la conosci la apprezzi”, promosso dall’Amministrazione Comunale per la regia dell’ingegnera di Voghera, Giovanna Gabetta, già paladina della cittadinanza attiva e della divulgazione scientifica, con la partecipazione di esperti, studiosi e gestori del servizio idrico.
L’appuntamento, nato per rispondere in modo trasparente alle recenti analisi diffuse da Greenpeace, ha avuto il merito di chiarire dati, limiti di legge e qualità reale dell’acqua potabile distribuita a Voghera e nel resto della provincia, affidandosi alle evidenze fornite da Pavia Acque, gestore unico del servizio idrico integrato e agli studi presentati dall’Università di Milano e dalla Cattolica.
VISTI DA ROMA (CON GIAN MARCO CENTINAIO) – 15 GIUGNO 2025
Gian Marco Centinaio, già caporgruppo della Lega al Senato, poi Ministro delle Politiche Agricole e del Turismo del governo Conte 1, Sottosegretario Mipaaf del governo guidato da Mario Draghi, oggi è impegnato a Roma come Vice Presidente vicario del Senato: un ruolo di assoluto primo piano sullo scenario politico italiano. Ogni domenica alle ore 13 su Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 Centinaio farà il punto sull’attualità politica e sull’attività di governo per spiegare in modo semplice ai cittadini lombardi e ai pavesi cosa succede nella stanza dei bottoni. A intervistarlo in merito il conduttore e giornalista Emanuele Bottiroli.
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